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Strade groviera e nomadi Così muore Firenze – Il Tempo

Strade groviera e nomadi Così muore Firenze
Il Tempo
E passiamo in centro, dove ci sono frotte di nomadi e ambulanti da quando il sindaco-segretario ha deciso di pedonalizzare l’intera area. «E anche questo provvedimento – spiega il deputato grillino Alfonso Bonafede, vicepresidente della commissione  

Treviso, emergenza bande immigrati: Manildo promette ‘controlli’…

Un vertice in Prefettura per discutere dell’emergenza rapine. Al termine del summit di ieri mattina tra il prefetto ad interim Pietro Signoriello ed i vertici delle forze dell’ordine, è arrivata un’importante decisione: è stato disposto un aumento delle pattuglie sulle strade, in particolare nelle ore notturne. Nel frattempo è caccia serrata al commando di tre uomini che nelle notti di lunedì e martedì hanno rapinato in casa tre anziani, in un raggio d’azione di sette chilometri, tra Preganziol e la zona dell’aeroporto. Non ci sono dubbi che la matrice sui tre assalti sia la stessa. I tasselli del profilo dei banditi sono già stati tracciati dagli investigatori. La loro attenzione si sta focalizzando su due fronti, in particolare: i tracciati delle celle telefoniche e i filmati delle telecamere disseminate lungo le strade che portano nelle abitazioni prese di mira. Da parte sua il sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha chiesto interventi immediati al prefetto, più controlli sul territorio e un tavolo tra tutti i sindaci sul problema.
Il summit. Il capo di gabinetto Luigi Vitetti precisa che si è discusso della questione. «È stata disposta un’intensificazione delle misure di vigilanza», assicura, «Pare comunque non si tratti di una banda di professionisti del crimine».
La banda. Il commando di rapinatori è composto da almeno tre persone. Due entrano in azione, il terzo li aspetta in auto all’esterno delle case prescelte per l’assalto, pronto a sgommare quando i complici hanno terminato il lavoro. Sono giovani, robusti e pronti a tutto. Soprattutto a passare alle vie di fatto. Non hanno remore nel picchiare le loro vittime se non trovano subito il denaro.
La pista straniera. «Dammi i soldi». È l’unica frase costante rivolta alle vittime. Due parole pronunciate in apparenza in un italiano perfetto, senza inflessioni, solo da uno dei due banditi che entrano in azione. Ma la pista straniera è quella più battuta. I banditi agiscono a volto scoperto, con un semplice cappellino in testa. Non temono di essere riconosciuti. I recenti controlli delle forze dell’ordine si sono concentrati sui “punti di aggregazione” di cittadini stranieri. E non sono stati tralasciati nemmeno i campi nomadi.

Consigliere giunta Manildo

Consigliere giunta Manildo

Il basista. Un particolare inquietante riguarda la presenza di un basista. Una persona in grado di riferire alla banda i luoghi esatti dove andare a colpire. Il commando ha dimostrato di avere una metodicità chirurgica. Colpisce sempre a notte fonda, tra mezzanotte e mezza e l’una, in luoghi periferici ed isolati, in abitazioni dove sanno che all’interno vivono soltanto anziani. Persone indifese, che non possono reagire. Per questo motivo tra gli investigatori s’è fatto largo l’ipotesi della presenza di qualcuno, interno o esterno alla banda, che abbia suggerito dove colpire con esattezza. Una sorta di basista. Una persone che, magari per lavoro, risiede in zona e che conosce luoghi, case e chi vi abita.
Le indagini. Il riserbo degli investigatori è massimo. E le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica, proseguono. Nelle mani di polizia e carabinieri ci sono già i profili dei due banditi che entrano in azione nelle case degli anziani usando la violenza come metodo per convincerli a dare i soldi. È una banda determinata ma qualche errore è stato commesso. Dalle immagini delle telecamere, disseminate sulle strade, un aiuto dovrebbe arrivare. Ma è anche dalle tracciature delle celle telefoniche, alle quali si sono agganciati i cellulari dei banditi, che potrebbe arrivare l’aiuto determinante per risolvere il giallo.
Manildo: più controlli. Da parte sua il sindaco Manildo ha chiesto un intervento della Prefettura per aumentare i controlli sul territorio lanciando inoltre l’idea di un tavolo tra primi cittadini. Manildo ha espresso la propria vicinanza a Bruna Vanin, l’anziana di San Giuseppe, aggredita e rapinata alcune notti fa nella sua casa di via Boiago. «Si tratta di un atto molto grave – precisa il sindaco di Treviso -che ferisce tutta la nostra comunità. Voglio esprimere la mia vicinanza alla signora Vanin e alle altre vittime delle rapine che si sono verificate in questi giorni. Ho chiesto ed ottenuto dal Prefetto ampie rassicurazioni su un incremento delle attività di prevenzione e controllo del territorio da parte di tutte le forze di polizia». E conclude: «La cronaca di questi giorni ci ha dimostrato che la sicurezza costituisce un tema comune a tutte le amministrazioni che, con l’aiuto delle forze dell’ordine, devono fare il massimo per mettere al riparo i cittadini da episodi del genere. Penso che spetti al comune capoluogo mettere tutti i sindaci intorno ad un tavolo per discutere di una questione che non conosce colore politico».

Far west Italia: gruppi di immigrati si affrontano con spranghe, bottiglie e mattoni

REMEDELLO 23 08 2013 –  A fronteggiarsi due famiglie nordafricane. Dopo la nuova zuffa i residenti invocano un’assemblea pubblica. Prima la rissa poi la caccia all’uomo nelle strade attorno all’oratorio  A terra resta un giovane tunisino  con il gomito fratturato a mazzate. Ennesima serata ad alta tensione nelle strade di Remedello Sopra che assomiglia sempre più a un Far West dove i conti si regolano a colpi di spranghe e bottiglie rotte.  A innescare il turbine di violenza un banale litigio fra due giovani donne che in pochi minuti sono state spalleggiate da mariti, fratelli e figli. È bastata poi una parola di troppo ad accendere la rissa scandita da inseguimenti, lanci di mattoni e bottiglie.  Il giorno dopo l’episodio la comunità è ancora scossa dall’ennesima zuffa tra cittadini stranieri, scoppiata attorno alle 21.30 di mercoledì in via Garibaldi: due gruppi di origine nordafricana si sono affrontati nelle vicinanze dell’oratorio. Chi ha assistito alla rissa parla di duelli a colpi di bastone e di un tiro al bersarglio selvaggio. Un vortice di urla, insulti, imprecazioni e grida di dolore che ha richiamato l’attenzione di numerosi residenti che si stavano godendo la frescura serale. Qualcuno ha prontamente telefonato ai carabinieri della stazione di Isorella. All’arrivo dei militari i protagonisti della rissa si erano già dileguati, lasciando a terra un ragazzo marocchino con un gomito fratturato, che è stato trasportato in ambulanza all’ospedale.  DURANTE LA NOTTE i carabinieri hanno effettuato controlli nelle case di alcuni sospetti per gli accertamenti che serviranno a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. L’episodio segue la rissa del 21 marzo in via Roma, che anche in quell’occasione vide protagonisti alcuni cittadini stranieri, e la rapina alla tabaccheria di via Garibaldi. Una vera escalation di tensioni, difficili da comprendere per una comunità che fino a poco tempo fa non era abituata a gesti di questa gravità e ferocia. E il sospetto è che l’episodio dell’altra sera nasconda una vera e propria faida tra famiglie di immigrati. «Non se ne può più – si sfogano i residenti su Facebook -, non si è più tranquilli ad uscire a piedi o in bicicletta». Molte mamme esprimono preoccupazione per i propri figli che escono la sera per andare all’oratorio, in strade che un tempo erano sicure e conoscevano solo il vociare allegro di qualche anziano che passava il tempo facendo «filos». E così gli abitanti esasperati chiedono interventi immediati alle autorità e si stanno organizzando per incontrarsi in un’assemblea pubblica.  Preoccupato anche il primo cittadino Francesca Ceruti: «Noi sindaci siamo l’autorità più vicina alle gente, ma anche quella con meno potere. Ci chiedono di gestire il territorio e ci tolgono gli strumenti per farlo. In questo modo diventiamo solo bersagli per chi non comprende i meccanismi di una burocrazia fatta nelle “stanze dei bottoni”, dove vengono stabilite regole che sono di difficile applicazione».  Gli abitanti di Remedello lanciano un appello a istituzioni e prefetto, perché intervengano con urgenza: non vogliono essere lasciati soli ad affrontare una situazione così delicata.

http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/552758_bastonate_e_lanci_di_bottiglie_riesplode_la_violenza_in_centro/

“Sono immigrato, versami da bere”: al rifiuto accoltella due baristi

Roma 21 agosto 2013 – Ubriaco, volento e ai domicilari. Questo lo stato di un 37enne romeno. Benchè sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, l’uomo si aggirava per le strada di Villalba di Guidonia e, con la stessa noncuranza si è seduto ad un bar della centralissima piazza della Repubblica. Quando però il titolare dell’esercizio commerciale si è rifiutato di servirgli ancora da bere, perché l’uomo era già in evidente stato di ebbrezza alcolica, il 37enne cittadino romeno, si è alzato e lo ha aggredito con un coltello, ferendolo ad un braccio. 

Il fratello del malcapitato è corso in sua difesa ed è stato colpito all’orecchio ed al braccio. I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno fermato nelle strade limitrofe l’aggressore e lo hanno arrestato per lesioni aggravate. I due fratelli sono stati accompagnati all’ospedale di Tivoli dove sono stati medicati dimessi con prognosi di 30 e 10 giorni.  L’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza dell’Arma, dove resterà in  attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

http://www.romatoday.it/cronaca/coltellate-baristi-villalba-guidonia.html

La detenzione ai domiciliari è una garanzia.

 

Arrestati due pusher marocchini: avevano 10 grammi di cocaina – Trento Today

Arrestati due pusher marocchini: avevano 10 grammi di cocaina
Trento Today
Intensificati i controlli dei carabinieri del Comando Provinciale di Trento, al fine di aumentare la sicurezza sulle strade. In due giorni sono stati identificati circa 150 soggetti a bordo di auto e motoveicoli. Nel corso delle verifiche sono stati

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Padova: istituita in ritardo di anni ordinanza anti-accampamenti rom


Mattino Padova

Padova, il Comune istituisce un'ordinanza anti-accampamenti rom
Mattino Padova
PADOVA. La lotta agli accampamenti abusivi passa anche per i divieti di sosta. Il Comune vieta il parcheggio di camper e roulottes in alcune vie cittadine. Strade di quartiere in posizione defilata che proprio per questo corrono il rischio di venire

Immigrato a caccia di italiani armato di manganello

Perugia  giugno 2013 – Un romeno girava per la città in auto con un manganello sempre a portata di mano. L’automobilista armato è caduto però in un controllo congiunto di Polizia municipale di Perugia, Polizia di Stato, Carabinieri ed Polizia provinciale. L’uomo non ha giustificato in nessun modo la presenza dell’arma che si è scoperto essere lo stesso utilizzato dalle forze di polizia, in particolare dall’ex Celere. Il romeno è stato denunciato in stato di libertà.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/controlli-strade-denunciato-romeno-manganello.html

Nuovi Kabobo ora usano le pistole, spara sulla folla: grave un uomo, feriti

Ha rubato una pistola a una guardia giurata e si è messo a sparare contro i passanti, ferendo gravemente un uomo.

È successo la scorsa notte ad Alessandria. L’autore del gesto è stato arrestato dalla polizia: è Janderson Steward Mosquera, un ventenne ‘italiano’ di origini colombiane con qualche disturbo di salute mentale.

Dopo avere aggredito la guardia giurata, portandole via la pistola, il giovane si è allontanato e ha cominciato a fare fuoco su chi ha incontrato per le strade della città. I suoi primi bersagli sono stati due marocchini che stavano acquistando delle sigarette da un distributore automatico: uno di loro è stato raggiunto da un proiettile. La polizia è riuscita a bloccare il ventenne dopo un intervento particolarmente laborioso e impegnativo: in Piazza Santo Stefano, dove il giovane era stato raggiunto, c’erano numerose persone, e gli agenti delle volanti non hanno risposto al fuoco. Sono comunque riusciti ad avvicinarsi allo sparatore e a immobilizzarlo. La pistola, secondo le prime informazioni, era caricata con quindici colpi. Almeno sette, in base ai bossoli recuperati, sarebbero quelli sparati dal giovane.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/paura-ad-alessandria-20enne-ruba-pistola-e-fa-fuoco-sui-927541.html

IL CASO/ Rom, più scippi con la benedizione (sociale) di Pisapia e … – Il Sussidiario.net

IL CASO/ Rom, più scippi con la benedizione (sociale) di Pisapia e
Il Sussidiario.net
Con l'intervento di ieri della Corte dei Conti che certifica l'efficacia dell'operazione Strade Sicure, con cui l'ultimo governo Berlusconi aveva impiegato l'esercito nelle grandi città al fianco di polizia e carabinieri, torna centrale il tema della

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Rubano tombini sulle strade, arrestati 4 romeni – CorrierediRagusa.it

Rubano tombini sulle strade, arrestati 4 romeni
CorrierediRagusa.it
La necessità di racimolare qualche soldo supera la stessa fantasia. Quattro cittadini romeni sono stati arrestati dagli uomini della Suqadra Volanti della Questura per furto di tombini e danneggiamento degli impianti elettrici. Dobrica Florinel, 38

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