Tag: vigilanza

Non la lascia rubare: commessa aggredita

Furto all’Esselunga: in manette una donna romena

Monza Today-11 ore fa
Quando è stata sorpresa da un’addetta alla vigilanza l’ha aggredita e ha tentato di fuggire. Redazione13 marzo 2014. E’ successo all’Esselunga di Vimercate …

Treviso, emergenza bande immigrati: Manildo promette ‘controlli’…

Un vertice in Prefettura per discutere dell’emergenza rapine. Al termine del summit di ieri mattina tra il prefetto ad interim Pietro Signoriello ed i vertici delle forze dell’ordine, è arrivata un’importante decisione: è stato disposto un aumento delle pattuglie sulle strade, in particolare nelle ore notturne. Nel frattempo è caccia serrata al commando di tre uomini che nelle notti di lunedì e martedì hanno rapinato in casa tre anziani, in un raggio d’azione di sette chilometri, tra Preganziol e la zona dell’aeroporto. Non ci sono dubbi che la matrice sui tre assalti sia la stessa. I tasselli del profilo dei banditi sono già stati tracciati dagli investigatori. La loro attenzione si sta focalizzando su due fronti, in particolare: i tracciati delle celle telefoniche e i filmati delle telecamere disseminate lungo le strade che portano nelle abitazioni prese di mira. Da parte sua il sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha chiesto interventi immediati al prefetto, più controlli sul territorio e un tavolo tra tutti i sindaci sul problema.
Il summit. Il capo di gabinetto Luigi Vitetti precisa che si è discusso della questione. «È stata disposta un’intensificazione delle misure di vigilanza», assicura, «Pare comunque non si tratti di una banda di professionisti del crimine».
La banda. Il commando di rapinatori è composto da almeno tre persone. Due entrano in azione, il terzo li aspetta in auto all’esterno delle case prescelte per l’assalto, pronto a sgommare quando i complici hanno terminato il lavoro. Sono giovani, robusti e pronti a tutto. Soprattutto a passare alle vie di fatto. Non hanno remore nel picchiare le loro vittime se non trovano subito il denaro.
La pista straniera. «Dammi i soldi». È l’unica frase costante rivolta alle vittime. Due parole pronunciate in apparenza in un italiano perfetto, senza inflessioni, solo da uno dei due banditi che entrano in azione. Ma la pista straniera è quella più battuta. I banditi agiscono a volto scoperto, con un semplice cappellino in testa. Non temono di essere riconosciuti. I recenti controlli delle forze dell’ordine si sono concentrati sui “punti di aggregazione” di cittadini stranieri. E non sono stati tralasciati nemmeno i campi nomadi.

Consigliere giunta Manildo

Consigliere giunta Manildo

Il basista. Un particolare inquietante riguarda la presenza di un basista. Una persona in grado di riferire alla banda i luoghi esatti dove andare a colpire. Il commando ha dimostrato di avere una metodicità chirurgica. Colpisce sempre a notte fonda, tra mezzanotte e mezza e l’una, in luoghi periferici ed isolati, in abitazioni dove sanno che all’interno vivono soltanto anziani. Persone indifese, che non possono reagire. Per questo motivo tra gli investigatori s’è fatto largo l’ipotesi della presenza di qualcuno, interno o esterno alla banda, che abbia suggerito dove colpire con esattezza. Una sorta di basista. Una persone che, magari per lavoro, risiede in zona e che conosce luoghi, case e chi vi abita.
Le indagini. Il riserbo degli investigatori è massimo. E le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica, proseguono. Nelle mani di polizia e carabinieri ci sono già i profili dei due banditi che entrano in azione nelle case degli anziani usando la violenza come metodo per convincerli a dare i soldi. È una banda determinata ma qualche errore è stato commesso. Dalle immagini delle telecamere, disseminate sulle strade, un aiuto dovrebbe arrivare. Ma è anche dalle tracciature delle celle telefoniche, alle quali si sono agganciati i cellulari dei banditi, che potrebbe arrivare l’aiuto determinante per risolvere il giallo.
Manildo: più controlli. Da parte sua il sindaco Manildo ha chiesto un intervento della Prefettura per aumentare i controlli sul territorio lanciando inoltre l’idea di un tavolo tra primi cittadini. Manildo ha espresso la propria vicinanza a Bruna Vanin, l’anziana di San Giuseppe, aggredita e rapinata alcune notti fa nella sua casa di via Boiago. «Si tratta di un atto molto grave – precisa il sindaco di Treviso -che ferisce tutta la nostra comunità. Voglio esprimere la mia vicinanza alla signora Vanin e alle altre vittime delle rapine che si sono verificate in questi giorni. Ho chiesto ed ottenuto dal Prefetto ampie rassicurazioni su un incremento delle attività di prevenzione e controllo del territorio da parte di tutte le forze di polizia». E conclude: «La cronaca di questi giorni ci ha dimostrato che la sicurezza costituisce un tema comune a tutte le amministrazioni che, con l’aiuto delle forze dell’ordine, devono fare il massimo per mettere al riparo i cittadini da episodi del genere. Penso che spetti al comune capoluogo mettere tutti i sindaci intorno ad un tavolo per discutere di una questione che non conosce colore politico».

Brescia: baby-gangs di ‘nuovi italiani’ scatenate

Brescia 15 agosto 2013 – Altro episodio di taccheggio negli spazi del centro commerciale Freccia Rossa: quattro ragazzi, tutti stranieri e con precedenti di polizia (tranne uno) si sono resi protagonisti di un furto nel corso della mattinata di ieri. Il gruppetto è stato infatti notato da una commessa mentre si impossessava di una maglia, dopo aver rimosso il dispositivo d’allarme. Seguiti da due addetti alla vigilanza, i quattro si sono allora disfatti della refurtiva. Non contenti hanno poi aggredito i vigilantes, colpendoli con calci e pugni anche al volto. In pochi minuti sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia: dopo una breve colluttazione, i quattro ragazzi sono stati bloccati e portati in Questura.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/baby-gang-freccia-rossa.html

 
Cittadinanza ai figli degli immigrati

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Versilia: ondata di furti s’abbatte sulla costa

Svaligiate abitazioni e villette a Pietrasanta, lungo l’ Aurelia. Un’ escalation del crimine che coinvolge tutta la fascia costiera Apuo Versiliese, territorio che in Estate , triplica la popolazione per effetto delle presenze turistiche. Occorrerebbe piu’ vigilanza e controllo sul territorio, ma i tagli alla sicurezza di questi ” governi del fare ..e soprattutto disfare ” di centro, di destra e di sinistra, hanno portato ad un de-potenziamento delle forze dell’ ordine in termini di mezzi , risorse e personale. A tutto questo aggiungiamo un sistema giudiziario ipergarantista ed al collasso, le politiche di insediamento di nomadi dell’ est Europa sul territorio, con una diffusione di insediamenti abusivi, vere centrali del crimine e di traffici illeciti. Intanto, furti, scippi, assalti nelle ville, Versilia non più meta ambita per i ricchi turisti russi, che ” fuggono ” in Costa Azzurra….
OSSERVATORE VERSILIESE

http://voxnews.info/2013/08/12/impressionante-ondata-di-furti-nelle-abitazioni-in-versilia/

Famiglie “migranti”: accompagnava ogni giorno la madre a prostituirsi

Storie di ordinario degrado umano nell’Italia sconvolta dall’immigrazione.

Accompagnava a qualunque ora del giorno la madre a prostituirsi in una piazzola lungo la Statale Adriatica. Un romeno di 26 anni è stato arrestato giovedì dagli agenti della Squadra Mobile di Ravenna. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane, un operaio domiciliato a Lido Adriano, offriva anche protezione e vigilanza alla madre per tutto il tempo nel quale la donna rimaneva sulla strada in attesa degli occasionali clienti.

Circostanza negata dal 26enne, il quale in mattinata nel corso dell’udienza di convalida, ha invece spiegato al giudice che accompagnava la madre pur sapendo cosa lei facesse di mestiere, solo perché la donna non aveva l’auto. A suo dire insomma si trattava di un gesto di ‘generosita’ familiare. Alla fine il ragazzo è tornato libero in attesa del processo fissato per giugno.

http://www.ravennatoday.it/cronaca/ravenna-accompagna-madre-a-prostituirsi-arrestato-romeno-statale-adriatica.html

FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI. TRE ARRESTI E TRE DENUNCE – Liguria Notizie


Liguria Notizie

FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI. TRE ARRESTI E TRE DENUNCE
Liguria Notizie
GENOVA. 4 APR. Tre ecuadoriani, rispettivamente due donne di 48 e 35 anni e un giovane ventenne, sono stati arrestati ieri pomeriggio per furto aggravato in concorso, dopo essere stati sorpresi dal personale addetto alla vigilanza dei magazzini

Ospedale Versilia: famiglia circondata da parcheggiatori abusivi si chiude in auto

"Profughi"

Tra i vuparcheggia’ extracomunitari che ormai si contendono il territorio per il pagamento del dovuto ” pizzo ” ai malcapitati automobilisti che si devono recare in Ospedale. Come riporta il Tirreno, una famiglia con bambini piccoli si e’ dovuto chiudere in auto , spaventata dalla violenta rissa a base di colpi di bastone tra questi abusivi, che ripetiamo non esitano ad usare i ” bastoni ” anche per minacciare chi non vuole pagare loro il dovuto obolo , che e’ chiaramente un REATO DI ESTORSIONE VIOLENTA CON MINACCE. Continua quindi il vergognoso rimpallo di responsabilità tra i comuni versiliesi in merito a chi si deva accollare la gestione della sicurezza dei parcheggi ospedalieri, ma ovviamente dovrebbe essere il comune di Camaiore, fin qui latitante, che dopo le promesse elettorali del sindaco Del Dotto, NULLA di concreto ha fatto per istituire quel servizio di vigilanza integrato che permetta ai cittadini di parcheggiare, senza essere minacciati e subire estorsioni con minacce e violenze da parte di estorsori che spesso sono pericolosi clandestini pluripregiudicati. E’ francamente, questa situazione dei Parcheggi dell ‘ Ospedale della Versilia , una situazione vergognosa che non fa altro che danneggiare l’ immagine della Versilia e di Camaiore, sempre piu’ stretti tra crimine, degrado ed illegalita’.

http://ilmonitoretoscano.blogspot.it/2013/03/ospedale-della-versilia-siamo-alle.html

Cinesi rubano bottiglie di Brunello

Prato  – Sembra quasi che non riescano a resistere alla tentazione. E’ andato in scena al supermercato Esselunga di viale Galilei l’ennesimo furto di bottiglie di Brunello di Montalcino. La polizia è intervenuta per dare man forte agli addetti alla vigilanza del supermercato che stavano inseguendo due cinesi di 50 e 51 anni. I due orientali poco prima avevano superato le casse senza pagare sei bottiglie di Brunello, per un valore complessivo di 143 euro, ma sono stati raggiunti e bloccati. I due cinesi sono stati accompagnati in questura, e  denunciati a piede libero per furto. Entrambi hanno precedenti per il solito reato, cioè furto di bottiglie di Brunello.  e sono clandestini.

http://www.lanazione.it/prato/cronaca/2013/02/19/848053-brunello_altri_cinesi.shtml

Primo stupro del 2013: ‘vince’ un Marocchino

Un'altra vittima dell'integrazione

Un marocchino di 20 anni è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale ai danni di una donna, anche lei di 20 anni, la notte di Capodanno nei bagni di una discoteca trevigiana. Trascinata nei bagni degli uomini, la giovane è riuscita a richiamare l’attenzione delle altre persone presenti nel locale. Il personale della sicurezza è riuscito a immobilizzare l’aggressore che è stato poi consegnato ai militari.
Il giovane ha trascinato la 20enne nei bagni. Qui, ubriaco, si è denudato tentando di violentarla. La ragazza, seppur sotto shock, ha urlato richiamando l’attenzione di alcuni avventori che hanno chiesto l’intervento della vigilanza interna.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/articoli/1075450/tenta-stupro-in-discoteca-arrestato-marocchino.shtml

Sono immigrato, la spesa non la pago

 

Esselunga, tenta rapina e picchia la guardia

Un cittadino tunisino, bloccato dal personale di un istituto di vigilanza privata, è stato arrestato dalla polizia

L'Esselunga di viale Timavo (foto Studio Elite)L’Esselunga di viale Timavo

REGGIO EMILIA – Aveva fatto “spesa” al supermercato Esselunga di viale Timavo senza aver alcuna intenzione di pagare e, una volta fermato da una guardia di un istituto di vigilanza privata, ha reagito colpendolo violentemente al volto con due testate. Il violento tentativo di rapina è avvenuto poco dopo le 19 di ieri: un cittadino tunisino, residente a Enna ma domiciliato in città – si era riempito le tasche di merce presa dagli scaffali, ma i suoi gesti erano stati notati dalla guardia in abiti civili. Quando l’uomo ha cercato di fermare il ladro, però, quest’ultimo ha reagito con violenza, urlando minacce e colpendolo con due testate in pieno volto: sul posto è intervenuto immediatamente altro personale dell’istituto di vigilanza privata, che ha bloccato il rapinatore e lo ha consegnato alla polizia. Immediato l’arresto, con l’accusa di tentata rapina.

http://www.reggionline.com/notizie/2012/08/14/esselunga-tenta-rapina-e-picchia-la-guardia_17771#.UCvL7xBhiK0