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Marocchino irrompe in casa ubriaco: pesta mamma e figlia 16enne

Picchia la figlia di 16 anni, padre arrestato

TRENTO. Piano piano si sta sgretolando, forse, il muro di omertà che spesso copre e protegge i crimini violenti nei confronti delle donne e i maltrattamenti in famiglia. È il caso di quanto successo stanotte a Nave San Rocco, dove una ragazzina di 16 anni, all’ennesimo episodio di violenza da parte del padre nei confronti della madre, dopo averne prese le difese frapponendosi tra i due, è riuscita, di nascosto, a trovare il coraggio di chiamare il 112 chiedendo aiuto.

Prontamente i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti e, non senza difficoltà, sono riusciti a fare luce su una situazione di oppressione, di soprusi e di minacce che andava avanti da anni. Già nel 2006 infatti, a seguito di una querela (poi rimessa) da parte della donna, la famiglia era stata ospitata in una località protetta per sottrarla all’ira dell’uomo. Grazie al lavoro dei servizi sociale e degli psicologi, alla fine la famiglia era tornata ad una parvenza di armonia, per poi però ripiombare nell’incubo. Rientrato a casa ubriaco nel cuore della notte dopo una serata con gli amici, l’uomo, un marocchino di 50 anni, ha svegliato la famiglia (la moglie e 4 figli minori) insultando la consorte e minacciandola. Solo l’intervento e la prontezza di spirito della figlia più grande, di 16 anni, ha impedito che la situazione degenerasse e ha permesso ai Carabinieri di intervenire.

La moglie in mattinata ha presentato querela nei confronti del marito per maltrattamenti e minacce, aggravate dall’aver commesso i fatti alla presenza dei figli minori, e l’uomo, stante la flagranza del reato e la gravità della situazione, è stato arrestato e condotto al carcere di Spini di Gardolo. La famiglia è stata nuovamente affidata alle cure dei servizi sociali e ospitata in una residenza protetta, lontano dalle grinfie del padre-padrone.

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‘Profughi’ col satellitare: imponente (e costosissimo) apparato per recuperare 1000 invasori

Quasi mille clandestini sono stati soccor-
si nel Canale di Sicilia dalla Guardia
costiera e dalla Marina militare su
5 diversi barconi dai quali gli stessi
poveri immmigrati avevano lanciato l’allarme con
telefoni satellitari.

Nelle operazioni sono state coinvolte
anche navi mercantili in transito. Sono
944 in totale le persone tratte in sal-
vo. Tra queste un uomo che è apparso in
gravi condizioni di salute e che è sta-
to trasportato in ospedale dove sarà
assistito a spese nostre. Gli invasori
sono stati portati tra Catania,Pozzallo
(Ragusa) e Lampedusa.

La strategia del ministro degli Interni
a tempo perso qual è?
Portare in Italia chiunque e non importa quanti?

Sommossa a Pozzallo: violenti scontri tra immigrati e fughe di massa

Ragusa 08 settembre 2013 – Ammonterebbero a circa un centinaio i clandestini riusciti a fuggire dal Centro di prima accoglienza di Pozzallo in provincia di Ragusa dopo una sommossa che ha coinvolto altri ospiti mantenuti nella struttura a spese dei cittadini italiani. La situazione è degenerata dopo l’arrivo degli ultimi 208 immigrati ieri pomeriggio, che avevano fatto salire il numero di presenza nel Centro a quasi 500, contro una capienza massima di circa 130 posti.

Prima piccole liti tra uomini di etnie e religioni diverse, poi vere e proprie risse che avrebbero permesso a più di cento di loro di darsi alla fuga. Solo una piccola parte di loro è stata poi rintracciata, mentre per gli altri il sospetto è che si siano divisi in gruppi per fuggire verso le loro mete definitive al Nord Italia e fuori i confini nazionali.

http://ragusa.blogsicilia.it/sommossa-di-migranti-a-pozzallo-un-centinaio-fuggiti-dal-centro/207900/

Sono vere e proprie truppe di occupazione.

Furto in casa e truffa Nomadi denunciati – http://tribunatreviso.gelocal.it/

Furto in casa e truffa Nomadi denunciati
http://tribunatreviso.gelocal.it/
Poi hanno cercato di farsi consegnare una sua busta paga, probabilmente per ottenere un finanziamento a suo nome (e ovviamente a sue spese). Protagonisti una coppia di nomadi, la ventiseienne Felon Baricevic, 26 anni, e suo cognato David Vavassori, 

Nigeriano irrompe in abitazione e semina il panico


Un nigeriano residente nella provincia di Bari si è reso protagonista in giornata sulla spiaggia di Martinsicuro. I passanti si sono rivolti alle forze dell’ordine dopo aver notato lo stato di agitazione dell’extracomunitario. La sua vicenda personale è infatti segnata dalla presenza dell’ex compagna di origini albanesi dalla quale ha avuto un bimbo. Il 24enne in un primo momento non aveva voluto riconoscere il piccolo – un altro ‘supermario’ – per poi decidere di volerlo vedere, nonostante il divieto imposto dal tribunale per i minorenni di L’Aquila. Il giovane padre è stato quindi intercettato dai carabinieri che lo hanno riportato alla calma.

Ma la storia non finisce qui. Il 24enne si è in seguito presentato nella casa famiglia dove madre e bimbo di 7 mesi sono ospiti – a spese nostre-, impedendo a chiunque di entrare ed uscire dal cancello. A quel punto sono tornati i carabinieri che lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Va infine ricordato che a febbraio il giovane padre era stato denunciato per violazione di domicilio dai carabinieri di Tortoreto, visto che si era già introdotto nella casa famiglia.

Nigeriani che figliano con albanesi. E noi manteniamo i loro ‘prodotti’. Secondo lo Ius Soli, il figlio di una tal coppia sarebbe ‘italiano’, già questo basta a descrivere la stupidità di una tale legge.

Li manda il Vaticano: centinaia islamici invadono Siracusa

Due mezzi da sbarco sono approdati nel pomeriggio a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano. Dal primo, un gommone di una decina di metri, sono scesi 75 sedicenti somali. Altri 77 invasori, sempre sedicenti somali, sono stati soccorsi ore dopo da un pattugliatore della Guardia costiera, noi li paghiamo perché ci portino stupratori e spacciaatori. Sei di loro hanno richiesto cure mediche, a spese nostre. E’ invasione.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1105438/immigrati-doppio-sbarco-a-siracusa.shtml

Modena: pestata dal marito marocchino

Il marito l’aveva picchiata pesantemente per l’ennesima volta, tanto da dover ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso. I medici, dopo aver accertato che le ecchimosi sul corpo della donna erano frutto di percosse, hanno chiesto l’intervento degli operatori della polizia municipale.

La marocchina, da tempo in Italia, dopo essere stata dimessa con una prognosi di 5 giorni per trauma cranico, è stata accompagnata al comando di via Galilei dove ha presentato querela nei confronti del marito che, poche ore prima nel loro appartamento, l’aveva percossa. Stando a quanto dichiarato dalla donna l’uomo da tempo esercitava su di lei violenze fisiche e psicologiche minacciandola anche di portarle via i tre figli piccoli, facendo rientro nel paese d’origine.

L’uomo è stato denunciato e la moglie, grazie alla collaborazione sul territorio di Modena tra il nucleo problematiche del territorio della polizia municipale, i servizi sociali e la casa delle donne, è stata subito accolta con i bambini in una struttura protetta di emergenza, dove verrà aiutata. “E’ già stato studiato un percorso di recupero per la donna che potrà ricominciare una vita tranquilla – si legge in una nota del Comune – tutelata anche dal punto di vista legale e sanitario da personale specializzato”. A spese nostre.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/05/29/news/modena_picchiata_e_finita_all_ospedale_querela_il_marito_per_percosse-59899662/

Bari, immigrati in marcia: “Cambiate le vostre leggi”

Bari – Circa 400 immigrati hanno marciato ieri pomeriggio per le vie della città. Queste le loro assurde pretese: chiusura dei centri di identificazione ed espulsione, permessi di soggiorno per tutti e subito, migliori condizioni di vita nei Cara (i centri di accoglienza dove vengono mantenuti a spese dei contribuenti gli immigrati che sbarcano clandestinamente in Italia fingendosi “profughi”, centri che andrebbero chiusi e non “migliorati”). Gli immigrati chiedono inoltre l’abolizione della legge Bossi-Fini sull’immigrazione, ovvero l’anarchia.

Con queste pretese si sono diretti verso la Prefettura chiedendo di essere ricevuti dai rappresentanti del governo locale.

I manifestanti hanno dichiarato il loro disappunto per l’alta percentuale – 96% –  di dinieghi delle richieste d’asilo da parte della Commissione ministeriale competente. Ciò dimostra chiaramente che quasi nessuno di loro può essere considerato un “profugo”, quindi si tratta essenzialmente di clandestini da rimpatriare e non si comprende il motivo per il quale vengano ancora mantenuti presso i Cara.

http://voxnews.info/2013/05/24/bari-immigrati-marciano-sulla-citta-dovete-cambiare-le-vostre-leggi/

Altri 38 invasori: arrivano in barca a vela!

18 mag. – Un’imbarcazione a vela di circa 10 metri, con a bordo 38 clandestini e’ rimasta incagliata all’imboccatura del porticciolo di Santa Maria di Leuca (Le) mentre, probabilmente, tentava l’attracco. Sul natante c’erano 38 invasori, di cui 36 di presunta nazionalita’ siriana, un iracheno e un iraniano. Nell’impatto nessuno e’ rimasto ferito, ma le motovedette inviate dalla Capitaneria di porto di Gallipoli sono state impegnate in una delicata operazione di disincaglio. A spese nostre.

Sul posto sono intervenuti carabinieri e militari della Guardia di finanza, oltre ai sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure ai clandestini. Secondo le informazioni in possesso alla Capitaneria di porto, la navigazione sarebbe durata almeno una decina di giorni, ma non si conosce il porto di partenza.

http://voxnews.info/2013/05/18/38-migranti-in-barca-a-vela-salvati-nel-salento/

Siracusa: arrivano rinforzi per la congolese, soccorso barcone con invasori

Soccorso al largo delle coste meridio-
nali della Sicilia un barcone di circa
venti metri, con scritte arabe e a
bordo numerosi rinforzi per il ministro
della dis-integrazione.

L’imbarcazione è stata avvistata da un
elicottereo del gruppo aero-navale del-
la Guardia di Finanza di Messina a 24
miglia da Capo Murro di Porco (Sr).
Il natante sarebbe in avaria. Gli immi-
grati sventolano – ormai scafati – panni
per chiedere assistenza. Sul posto anche i mezzi
della GdF di Catania e Palermo.
Tutto a spese nostre.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=903231&pagina=801&sottopagina=01