Tag: cittadini italiani

Appena scarcerato, non ha ottemperato all’obbligo di firma ed è … – L’Arena

Appena scarcerato, non ha ottemperato all’obbligo di firma ed è
L’Arena
Era stato arrestato nel giugno del 2013 dalla Guardia di Finanza di Verona nell’ambito dell’Operazione «Pellicano» che aveva portato allo smantellamento di un’intera organizzazione criminale, composta da cittadini italiani e nordafricani, dedita allo
Non rispetta la firma scatta nuovo arrestoTgVeronatutte le notizie (2) »

Nomadi, Tredicine (Pdl): "Utopia assegnare case popolari a rom" – PPN – Prima Pagina News


PPN – Prima Pagina News

Nomadi, Tredicine (Pdl): "Utopia assegnare case popolari a rom"
PPN – Prima Pagina News
Roma – 9 set (Prima Pagina News) "È pura utopia credere di poter assegnare le case popolari ai rom visto che abbiamo cittadini italiani e stranieri in lista d'attesa da anni. Per questo ritengo che la richiesta avanzata dall'Associazione 21 Luglio e da

Sommossa a Pozzallo: violenti scontri tra immigrati e fughe di massa

Ragusa 08 settembre 2013 – Ammonterebbero a circa un centinaio i clandestini riusciti a fuggire dal Centro di prima accoglienza di Pozzallo in provincia di Ragusa dopo una sommossa che ha coinvolto altri ospiti mantenuti nella struttura a spese dei cittadini italiani. La situazione è degenerata dopo l’arrivo degli ultimi 208 immigrati ieri pomeriggio, che avevano fatto salire il numero di presenza nel Centro a quasi 500, contro una capienza massima di circa 130 posti.

Prima piccole liti tra uomini di etnie e religioni diverse, poi vere e proprie risse che avrebbero permesso a più di cento di loro di darsi alla fuga. Solo una piccola parte di loro è stata poi rintracciata, mentre per gli altri il sospetto è che si siano divisi in gruppi per fuggire verso le loro mete definitive al Nord Italia e fuori i confini nazionali.

http://ragusa.blogsicilia.it/sommossa-di-migranti-a-pozzallo-un-centinaio-fuggiti-dal-centro/207900/

Sono vere e proprie truppe di occupazione.

Sgominata la “banda dell’oro”

Dodici persone sono state arrestate nell’ambito di un’operazione della polizia che ha permesso di sgominare una banda che rubava oro nelle abitazioni e lo riciclava. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati alcuni monili che sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari. Tra questi anche la medaglia d’oro vinta da Fiona May ai mondiali di atletica leggera del 2001 e rubatale durante un furto nella sua abitazione.

I furti sono stati messi a segno dalla banda nelle province di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca e Pisa. Dodici le misure cautelari, di cui otto di custodia in carcere a carico di cittadini albanesi, una di custodia in carcere per un italiano e tre arresti domiciliari per due cittadini italiani e una cittadina estone. L’organizzazione aveva dato vita ad una vera e propria filiera dove ognuno aveva un preciso compito. Alcuni si occupavano dei furti in abitazione, in genere gli albanesi, un rappresentante di preziosi si occupava di recuperare l’oro rubato e di trasportarlo ad Arezzo, dove un artigiano lo fondeva per rimetterlo in commercio. 

Una prima fase dell’inchiesta si era già conclusa nel mese di luglio con il fermo di sette cittadini albanesi responsabili di 17 delitti avvenuti nelle province di Pistoia e Firenze. Nei tre mesi durante i quali sono state attive le intercettazioni telefoniche ed ambientali è stato possibile monitorare la consegna finale ad Arezzo di 3 chilogrammi di oro e recuperarne altri 3 chilogrammi con un sequestro a carico di un artigiano orafo operante nella Valdinievole, per un valore complessivo sul mercato di oltre 200 mila euro.

Il primo livello della banda era rappresentato da un orafo, che insieme alla sua compagna estone aveva fatto del suo laboratorio abusivo in Valdinievole il centro di riferimento per tutta una serie di soggetti, prevalentemente di etnia rom e di origine albanese, legati al mondo della criminalità attiva nelle province di Pistoia e Prato, dai quali acquistava oro e preziosi. In una telefonata intercettata, tra l’altro, l’orafo e un cittadino albanese si rammaricavano perché costretti a rimandare i loro ‘affari’ a settembre, in quanto nei mesi estivi, per l’allungarsi del periodo di luce solare, dovevano ridurre il numero dei furti nelle abitazioni.