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Invasione: sbarcati altri 200 africani da mantenere

PALERMO 23 settembre 2013 – Un barcone in legno, di circa 10-12 metri di lunghezza, con 184 clandestini africani, somali ed eritrei, è stato soccorso a circa 25 miglia a sud di Lampedusa da due motovedette della guardia costiera dopo l’avvistamento da parte della nave Vega della Marina Militare. Gli invasori sono giunti nel porto di Lampedusa all’1.40 di stamane, tutti in discrete condizioni di salute.

http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/agrigento/dettaglio/articolo/gdsid/289490/

‘Profughi’ col satellitare: imponente (e costosissimo) apparato per recuperare 1000 invasori

Quasi mille clandestini sono stati soccor-
si nel Canale di Sicilia dalla Guardia
costiera e dalla Marina militare su
5 diversi barconi dai quali gli stessi
poveri immmigrati avevano lanciato l’allarme con
telefoni satellitari.

Nelle operazioni sono state coinvolte
anche navi mercantili in transito. Sono
944 in totale le persone tratte in sal-
vo. Tra queste un uomo che è apparso in
gravi condizioni di salute e che è sta-
to trasportato in ospedale dove sarà
assistito a spese nostre. Gli invasori
sono stati portati tra Catania,Pozzallo
(Ragusa) e Lampedusa.

La strategia del ministro degli Interni
a tempo perso qual è?
Portare in Italia chiunque e non importa quanti?

Invasione: altri 350 clandestini con i mezzi da sbarco

Roma, 28 ago. – (Adnkronos) – Nonostante le avverse condizioni meteo, sono 350 gli invasori soccorsi nelle ultime ore dalle crocerossine della Guardia Costiera e sbarcati sulle coste della Sicilia Sud orientale. Tra i 191 clandestini appena sbarcati a Siracusa ci sono 48 donne e 51 scudi umani. Dichiaratisi furbescamente di nazionalità siriana, sono stati soccorsi questa notte da due motovedette della Guardia Costiera a circa 25 miglia dalla costa siciliana. Pagano i contribuenti italiani. Il barcone era stato avvistato da un aereo Atlantic della Marina militare e successivamente monitorato da mezzi della Guardia di Finanza e da Nave ”Foscari” della Marina militare. Mezzo mondo per una barca di clandestini da respingere. Un secondo barcone è stato segnalato questa mattina alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa dal M/p Nuzia a circa 12 miglia a Sud-Est da Capo Murro di Porco. Sul posto 3 motovedette della Guardia Costiera (tre, non bastava una) che hanno preso a bordo 150 clandestini per poi dirigersi verso Siracusa, invece di respingerli. Inoltre, nella giornata di ieri, sempre sulla costa siracusana, è giunto su un barcone, poi incagliatosi vicino alla riva, un altro gruppo di circa 80 clandestini, 50 dei quali sono stati rintracciati a terra dalle Forze dell’ordine coadiuvate da pattuglie a terra della Guardia costiera.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Ancora-sbarchi-350-soccorsi-in-Sicilia-Donna-partorisce-a-bordo-del-barcone_32533760675.html

 

Angoscia senza fine: altri 163 immigrati da mantenere

Portati in salvo dalla Marina militare 163 immigrati, intercettati su un barcone di legno al largo delle coste siciliane. A localizzare l’imbarcazione, a sud di Pozzallo, è stata la Centrale operativa di Roma della guardia di finanza, avvisata telefonicamente – dal solito prete – della richiesta di aiuto. Gli immigrati sono stati tratti in salvo e portati, a bordo di una motovedetta della guardia costiera, al porto di Siracusa.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/articoli/1101854/sicilia-soccorsi-163-immigrati.shtml

Invasione: centinaia sbarcano con la complicità della Guardia Costiera

Quattro barconi con a bordo in totale 355 invasori, sono stati soccorsi tra ieri e oggi nel Canale di Sicilia, con il coordinamento della centrale operativa della Guardia costiera di Roma. Il primo intervento e’ scattato quando due rimorchiatori italiani l”Asso 25″ per primo e poi l'”Hamal”, hanno avvistato un gommone di circa 15 metri con a bordo 104 clandestini, tutti uomini. Informate le autorità libiche, la centrale operativa ha disposto che gli immigrati fossero presi a bordo dal rimorchiatore “Hamal” per fare rotta verso Lampedusa e incrociare due motovedette della Guardia costiera salpate dall’isola. Ma prima di completare il trasbordo, queste unita’ sono state dirottate verso un’imbarcazione con 132 coloni a bordo dopo la richiesta di soccorso di uno dei passeggeri con un telefono satellitare. A quest’intervento ha partecipato anche un altro rimorchiatore italiano, l'”Asso 29″, che si trovava nella zona. Un’altra chiamata da telefono satellitare, giunta alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Palermo, ha segnalato 29 persone su un natante sempre in navigazione verso l’Isola delle Pelagie. A prenderli a bordo, e’ stata la nave “Bettica” della Marina Militare. Il quarto s.o.s, di nuovo alla Capitaneria di Palermo, da parte di uno straniero residente in Italia, a sua volta contattato da un familiare che si trovava su con altre 90 persone, si trovava su un barcone. Lo scafo e’ stato localizzato in acque di Malta le cui autorita’, avvisate, hanno inviato un aereo e un pattugliatore . Sia in Italia che a Malta la pattuglia degli stupratori è così cresciuta di 355 unità.

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201303282234-cro-rt10394-immigrati_4_barconi_soccorsi_in_canale_sicilia_355_a_bordo

Cronaca disgustosa. Disperati coi telefoni satellitari e un apparato di salvataggio che ci sarà costato centomila euro. Pochi, rispetto a quelli che spenderemo per mantenere questi individui a casa nostra.

«Pronto? Siamo quasi arrivati, ci venite a prendere?»

Salvataggio che ha dell’incredibile a largo di Lampedusa di due giovani invasori tunisini. Ora prenotano direttamente il trasporto telefonando alle Capitanerie.

Li manda la Boldrini

Nella tarda giornata di oggi era stato un cittadino tunisino a contattare telefonicamente la sala operativa della Capitaneria di porto di Palermo per avvisare della scomparsa di 2 suoi nipoti partiti da Kerkina – in Tunisia – per raggiungere Lampedusa, a bordo di un piccolo natante di 4 metri e mezzo spinto da un motore di 15 cv.

Palermo predisponeva subito le ricerche – ovviamente a spese nostre – facendo salpare da Lampedusa due motovedette, la nave Lavinia della Marina Militare e l’elicottero di bordo per monitorare il tratto di mare interessato. Alle 16,40 una motovedetta della Guardia costiera intercettava gli invasori. I due giovani, ovviamente in ottima salute, venivano trasbordati sulla motovedetta per Lampedusa dove sono arrivati alle ore 18.15. E dove verranno sfamati e mantenuti con le nostre tasse. Poi, inizieranno la loro carriera criminale in qualche città italiana, dove “bene che vada” spacceranno e ruberanno, oppure stupreranno una povera ragazza.

Due partono, un terzo finge di chiamare i soccorsi, e le nostre crocerossine corrono come fanatici dell’accoglienza, ma non se li portano in casa propria.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1213150/Immigrati–due-minori-tunisini-soccorsi-da-Guardia-Costiera-a-largo-Lampedusa.html