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Tunisino esce con la mannaia e tenta di uccidere agenti di polizia

Esce con la mannaia, arrestato per tentato omicidio

Se qualcuno ancora crede che la “ridente” città di Trento sia davvero ai vertici della classifica nazionale per vivibilità e sicurezza deve ricredersi dai continui e falsi sondaggi di sedicenti agenzie. Rapine, spaccio, risse, aggressioni  ne sono divenute la quotidianità. La continua crescita di stranieri nullafacenti sul territorio e in primis il capoluogo ha portato il livello di degrado e di insicurezza molto alto.

Anche a Trento si è sfiorata la tragedia di Milano dove tre persone sono rimaste vittime sotto i colpi di piccone del  Kabobo al quale essendo stata riconosciuta la seminfermità mentale è stato condannato a soli 20 di reclusione. Questa notte, verso le due, in via Muredei (nel quartiere di San Giuseppe) un tunisino è uscito da casa con una mannaia.

Qualcuno, udite le bestiali urla dell’indemoniato soggetto ha allertato le forze dell’ordine subito accorse sul luogo. Nel tentativo di essere bloccato il tunisino ha cercato di colpire più volte con la mannaia i poliziotti che alla fine hanno avuto la meglio e lo hanno arrestato ed ora è accusato di tentato omicidio.

Un’accusa che fa e farà ridere anche i polli! Troppo siamo abituati anche in questa provincia ad assistere a delle sentenze cariche di attenuanti che considerano in crescendo il “disagio” di questi soggetti sofferenti per la lontananza dal loro paese natio, spesso senza lavoro e bersaglio di insulti e azioni razziste .

Anche a Trento quindi tutto è possibile. Anche finire sotto i colpi della mannaia di uno straniero. Che con la sua azione sicuramente smuoverà e impietosirà le centinaia di associazioni pro extra e avrà tutto quello di cui avrà bisogno per condurre una vita dignitosa.

Esce di casa con mannaia, arrestatoANSA.it

Tunisino esce con la mannaia e tenta di colpire due agenti di polizia VoxNews

Un tunisino è stato arrestato in Via Muredei per tentato omicidioladigetto.it

Aggredisce i poliziotti con una mannaia, arrestato tunisinola VOCE del TRENTINO

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Aggredito da maghrebino a colpi di machete

Brescia, Via Milano: aggredito con un machete, grave ricoverato al Civile

Aggredito sulla via di casa, in quella zona che percorre tutta Via Milano e che ancora oggi non trova pace. Un uomo sulla trentina è stato ripetutamente colpito da una mannaia, quando mancavano pochi minuti alle 19.
Colpi ripetuti e violenti, che per fortuna però non hanno ferito gravemente l’uomo, ricoverato comunque all’ospedale Civile. Ha perso molto sangue ma è stato subito stabilizzato: non è in pericolo di vita.
Comincia allora la caccia all’uomo, per quell’aggressore ignoto che a colpi di machete ha cercato di freddare il giovane senegalese. Qualche testimonianza sulle vie della ricerca: dovrebbe trattarsi di un giovane di origini magrebine, che spesso ‘bazzica’ in zona.

Potrebbe interessarti: http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-via-milano-aggressione-machete.html

Pesta moglie e terrorizza il suocero: è un 27enne albanese

 


 

Maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona a scopo di rapina ed estorsione: con queste accuse i carabinieri hanno arrestato un albanese di 27 anni a Viareggio per una vicenda di cui l’Arma è venuta a conoscenza, quando circa un mese fa una giovane donna si è presentata in caserma disperandosi e cercando aiuto. La donna ha raccontato una storia di violenze fisiche e psicologiche che dura dal 2011 quando, con l’albanese arrestato, è iniziato un rapporto di convivenza culminato in un matrimonio e nella nascita di un bambino.

Un periodo in cui sono proseguite angherie, vessazioni e aggressioni fisiche che la donna taceva anche al pronto soccorso, dove si recava a curarsi le ferite inferte dal marito, temendo che l’uomo attuasse le minacce di fare del male ai suoi genitori. Anche l’imposizione di un regime di vita rigido nei comportamenti e nell’abbigliamento fa parte delle vessazioni imposte alla donna dall’arrestato.

Dopo la denuncia alla stazione di Viareggio, i carabinieri hanno messo sotto protezione la donna raccogliendo riscontri al suo racconto. In questo periodo l’albanese ha compiuto un altro reato: è andato ad aspettare il suocero dove lavora, lo ha costretto a salire in auto e lo ha portato sul Monte Pitoro, presso Massarosa (Lucca), dove lo avrebbe minacciato di morte, dicendogli che se la figlia non avesse ritirato la denuncia e non gli fossero stati dati dei soldi, avrebbe ammazzato tutti i suoi familiari. Il suocero è rimasto lì, terrorizzato, e il giorno dopo è andato dai carabinieri a denunciare questo fatto. I carabinieri hanno rintracciato l’albanese e fatto scattare un fermo di polizia per interrompere violenze e minacce. Ora l’albanese è nel carcere di Lucca.

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Marocchino pesta e rapina ex suocera

I carabinieri di Capannori sono alla ricerca di un marocchino di 26 anni, accusato dall’ex moglie e dalla di lei madre di averle aggredite la scorsa notte. A testimoniare le contusioni riportare, una prognosi di tre giorni per entrambe le donne, recatesi per le cure al pronto soccorso di Campo di Marte. L’uomo è però indagato a piede libero per rapina impropria.

Stando al resoconto fornito dalle due ai militari dell’Arma, non era la prima volta che il 26enne dava in escandescenza: litigi, clima arroventato e pesante per pensar di poter passare una vita insieme all’uomo. Così l’altrettanto giovane moglie, una 24enne lucchese, ha deciso di separarvisi.

Il marocchino non ha però mai accettato la fine del matrimonio, quindi, ritrovandosi solo, senza fissa dimora e oltretutto disoccupato, l’altra sera ha così perso definitivamente il lume della ragione e ha aggredito verbalmente ex e madre all’uscita della loro casa di Santa Margherita, nel Capannorese.

Dalle parole, però, le donne hanno denunciato il passaggio ai fatti da parte del 26enne: non si è trattato soltanto di escoriazioni piuttosto lievi vista la prognosi, ma appunto di rapina. L’uomo, infatti, ha preteso di avere dei soldi dalle due, e al loro rifiuto ha strappato di mano all’ex moglie la borsetta, contenente soldi e cellulari, prima di darsi alla fuga.

http://www.lagazzettadilucca.it/piana/2013/09/picchia-e-rapina-la-ex-moglie-e-la-suocera-nei-guai-un-marocchino/

Integrazione a Chiuduno: ancora scontri tra immigrati dopo morte dottoressa

Ancora i lampeggianti dei carabinieri, i mezzi del 118, un’arma e il sangue di un ferito. Ancora a Chiuduno. A due settimane esatte dalla tragedia di via Kennedy, al pestaggio e poi all’investimento di Kamur Baldev e della dottoressa Eleonora Cantamessa, torna la violenza fra stranieri a Chiuduno.

Teatro dell’episodio la via Montanari, zona ad alta concentrazione di residenti extracomunitari, dove poco dopo 19,30 di ieri un giovane di nazionalità pakistana è rimasto accoltellato al termine di una discussione successivamente sfociata in un violento litigio. Il confronto tra immigrati è divampato nei pressi di un negozio gestito da stranieri in via Montanari, la diagonale che dalla provinciale porta al centro congressi. Dalle parole si è passati ai fatti ed è spuntata una lama. Ad avere la peggio è stato un pakistano di 24 anni.

Il ferito non sarebbe in pericolo di vita e si trova ricoverato all’ospedale di Calcinate. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della stazione di Grumello del Monte, i quali mantengono il più stretto riserbo sui fatti. Ma nella serata di ieri in stato di fermo alla stazione dell’Arma della Valcalepio sarebbero finiti due indiani, i quali potrebbero essere coinvolti nella lite terminata con l’aggressione del pakistano. Per cercare di chiarire le circostanze che hanno portato alla lite i carabinieri in serata hanno proceduto a sentire alcuni parenti dell’uomo rimasto ferito nella colluttazione. L’obbiettivo è cercare di capire se questa violenza sia scaturita da un contrasto accidentale oppure vi siano altre motivazioni dietro.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/395066_ancora_sangue_a_chiuduno_lite_fra_immigrati_un_ferito/

Evidentemente, le fiaccolate non servono a nulla.

Ridussero uomo in fin di vita a colpi di ‘katana’: arrestati 5 tunisini


ANSA.it
PADOVA, 18 SET – I carabinieri di Padova hanno arrestato 5 tunisini ritenuti responsabili di una feroce aggressione ai danni di un uomo , che fu ridotto in fin di vita a colpi di scimitarra
Massacrato col katana per il rifiuto di una sigaretta: in manette 5 Il Gazzettinotutte le notizie (2) »

A Silvi congresso nazionale comunita’ rom – ANSA.it


ANSA.it

A Silvi congresso nazionale comunita' rom
ANSA.it
(ANSA) – SILVI (TERAMO), 8 SET – Migliorare le condizioni di vita della popolazione romani', studiando soluzioni ''non lontane dalla società''. Ha questi obiettivi il 2/o congresso nazionale delle comunità e delle associazioni rom ''Analizzare il

Ucraina “integrata” era in realtà un’assassina, arrestata

Motta Visconti, 3 settembre 2013 – Ha ucciso, aiutata da due complici ancora in fuga, un anziano nel 2004. Lo aveva fatto per prendere possesso dell’appartamento di Odessa occupato dall’uomo. Una 58enne ucraina è stata arrestata dai carabinieri, a Motta Visconti. Alina B. era destinataria di un ordine di cattura internazionale emesso il 17 ottobre 2012 e ricercata dall’Interpol.La donna aveva cercato di fuggire in Italia con la figlia (che ora ha 33 anni) rifacendosi una vita con un nuovo lavoro e una nuova residenza a Besate. Una vita tranquilla fino a quando gli agenti dell’Interpol non sono risaliti a un indirizzo in Lombardia e dopo accertamenti dei carabinieri, è stata individuata in un appartamento di Motta Visconti.

http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/09/03/944207-Motta-Visconti-Omicidio.shtml

Quella che ai più doveva sembrare un’immigrata “integrata”.

Romeno col suv uccide sul colpo 12enne: ubriaco e senza patente

Un bambino di 12 anni è stato ucciso stamattina da un suv, in provincia di Catanzaro. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Sellia Marina, il bambino si trovava in compagnia del nonno davanti al fruttivendolo di proprieta’ della famiglia, quando un suv, guidato da un cittadino romeno, lo ha travolto e ucciso sul colpo. L’autovettura ha poi finito la corsa contro un’altra auto che e’ stata schiacciata e il cui conducente e’ rimasto gravemente ferito.

Le ambulanze del 118 hanno trasportato romeno e l’autista della seconda auto all’ospedale di Catanzaro; i due non sono in pericolo di vita. Per il bambino invece non c’e’ stato nulla da fare e il suo corpo martoriato e’ stato coperto da un lenzuolo sul tratto della strada statale 106. Per quanto riguarda il cittadino romeno sono in corso ulteriori accertamenti per verificare le sue condizioni psico-fisiche. Il traffico sta subendo notevoli rallentamenti con lunghe code in entrambi i sensi di marcia.

http://www.affaritaliani.it/cronache/bimbo-travolto-e-ucciso-da-un-suv.html

Questi ‘poveri migranti’ con il Suv.

AGGIORNAMENTO:

L’investitore non aveva la patente, gli
era stata ritirata mesi fa per guida in
stato di ebrezza.

Rissa alla Stazione Centrale Tre arresti per tentato omicidio – Corriere della Sera


MilanoToday

Rissa alla Stazione Centrale Tre arresti per tentato omicidio
Corriere della Sera
Tre uomini, poco dopo le nove di giovedì sera, hanno dato vita a una violenta rissa. Decine le persone che, spaventate, hanno assistito alla scena. Due i feriti, di cui uno grave, con numerose pattuglie della polizia locale intervenute insieme con una
Rissa in stazione Centrale, due arresti per tentato omicidioIl Giorno
MILANO/ Stazione Centrale, rissa finisce a coltellate: due feriti, uno Il Sussidiario.net
Maxi rissa davanti alla stazione centrale: un ferito graveMilanoToday
Milano.OggiNotizie.it –LiberoQuotidiano.it –Affaritaliani.it
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