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Stuprata con una bottiglia di vetro nell’hotel dei ‘profughi’

PORTO RECANATI – Un giovane tunisino è finito davanti al Gup di Macerata Enrico Zampetti con l’accusa di violenza sessuale. Secondo la ricostruzione della Procura il
nordafricano, insieme a due persone non identificate, avrebbe costretto un’italiana a subire atti sessuali violenti minacciandola con un coltello. Inoltre l’avrebbero costretta a effettuare un gioco erotico con una bottiglia di vetro, tenendole la mano sulla bocca per non farla urlare. Inoltre al tunisino è contestato lo spaccio di alcune dosi di eroina all’Hotel House. I fatti risalgono al 30 luglio del 2011

http://www.corriereadriatico.it/MACERATA/stupro_spaccio_eroina_hotel_house_processo/notizie/451324.shtml

Dal campo nomadi di Pisapia: a Venezia sfruttando i neonati per derubare passanti

A borseggiare con in braccio il figlio di un anno. Ma questa volta la nomade e la sua amica sono state bloccate dagli agenti del Commissariato di San Marco. Entrambe con precedenti per reati contro il patrimonio sono state denunciate per tentato furto. Si tratta di due nomadi di nazionalità croata residenti in un campo a Milano. Sono trasfertiste del borseggio. Altre volte sono state fermate in centro storico.

Venerdì pomeriggio una pattuglia di agenti in borghese del Commissariato era in servizio antiborseggio in zona Rialto. L’occhio allenato ha consentito agli agenti di accorgersi subito di due giovani, una delle quali con il figlioletto trasportato con un marsupio portato anteriormente. Le due donne sono state agganciate dai poliziotti in campo San Bortolomeo. Sono state seguite mentre si avvicinavano ai passanti e quella con il bambino in grembo, in modo da sembrare casuale, urtava le persone. Contemporaneamente l’altra allungava la mano cercando di infilarla nella borsa o nello zaino della “vittima” scelta. A quel punto i poliziotti hanno cominciato a marcarle strette. Le due sono entrate nel Disney Store.

Qui ancora tentativi di borseggio con la scusa della spinta compiuta con il bambino, l’altra cerca di afferrare il portafogli. Quando riesce a prenderne uno cerca di nasconderlo nel marsupio con il bambino i poliziotti sono intervenuti e hanno bloccato le due ladre.

A quel punto le due donne sono state portate in commissariato. Qui gli agenti le hanno identificate e hanno scoperto il curriculum. Una lista di reati parecchio lunga. Le due, entrambe croate di etnia rom, hanno complessivamente una decina di precedenti di polizia e sempre per reati contro il patrimonio. Hanno rispettivamante 27 e 25 anni. Vivono nel campo nomadi di Milano, da dove provengono molte delle borseggiatrici che ultimamente sono state fermate dalle forze dell’ordine di Venezia. Si tratta di ladre che al mattino prendono il treno nel capoluogo lombardo e raggiungono la nostra città per borseggiare. Alla sera, terminate le razzìe, rientrano a Milano. Si vestono in maniera curata e si portano appresso i figli come copertura, per non destare sospetti. Oltre a Rialto e San Marco, colpiscono al mercato di Rialto, in stazione ferroviaria e a piazzale Roma.

Venerdì, dopo l’identificazione, le due sono state denunciate a piede libero per tentato furto aggravato in concorso.

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/01/05/news/mamme-borseggiatrici-con-il-bimbo-nel-marsupio-1.8417551

Romeno con l’autobomba: parla la 37enne brutalmente aggredita

Macerata, 29 giugno 2013 – «SONO contenta di come è andata perché, poi, a sangue freddo mi sono resa conto di aver rischiato». Una brutta avventura quella capitata ad Alessandra Amichetti, 37 anni, educatrice dell’asilo nido Il Covo dei birichini di Fontenoce, vittima della brutale aggressione di Ioan Dafinu Nini.

È ancora confusa la donna quando prova a raccontare cosa le è accaduto. «Faccio l’educatrice e ieri mattina, come sempre intorno alle 7.20, ho parcheggiato l’auto nel piazzale antistante la scuola. Sono scesa e, mentre m’incamminavo per entrare a lavoro, mi si è avvicinato un uomo. Pensavo che volesse chiedermi delle informazioni perché poco distante, vicino alla fabbrica della Clementoni, era parcheggiato un camion e ho ritenuto che fosse uno dei tanti camionisti che hanno bisogno di indicazioni. Mentre mi si avvicinava, invece, ha incominciato, con tono minaccioso, a chiedermi di consegnargli le chiavi della mia macchina. Lo ha ripetuto quattro, cinque volte e sempre con maggiore insistenza».

Amichetti, per nulla impaurita, all’inizio ha cercato di resistere alla minaccia dell’uomo. «Ma lui — racconta ancora — mi si è avvicinato dicendomi che aveva un coltello con sé e che mi avrebbe ammazzato se non gli avessi dato le chiavi della macchina. Allora urlando sono corsa in strada con la speranza che qualcuno mi sentisse e con il rischio anche che mi prendesse sotto qualche auto di passaggio. Ho visto anche alcuni fermarsi, un uomo che è uscito dalla sua auto con un bastone, ma non sono intervenuti. L’uomo — dice ancora la giovane, mamma di due ragazzini, di 14 e 9 anni — a quel punto mi ha afferrato con la mano per il collo e, strattonandomi per un braccio, mi ha buttato a terra. Ho tentato di resistere, anche perché non mi ero resa conto delle sue reali intenzioni. Ho pensato pure che mi volesse rapinare. A quel punto allora mi ha spruzzato sugli occhi, sul viso e sulla bocca uno spray credo al peperoncino e da lì in poi non ce l’ho fatta più a resistere: non vedevo più niente e il dolore al viso era allucinante. Il bruciore era così insopportabile che alla fine mi sono lasciata andare e pur di farla finita gli ho allungato le chiavi della macchina».

Amichetti confessa che in quei momenti terribili il suo pensiero è andato ai suoi figli e ai bambini dell’asilo che dovevano arrivare. «Poi sono stata portata al pronto soccorso dove mi è stato somministrato del cortisone. Sono stata quattro ore in ospedale e poi mi hanno fatto uscire con una prognosi di 3 giorni. Nonostante il dolore, prima di andare in ospedale, ho cercato di chiamare qualcuno che potesse in quel momento occuparsi dei bambini che fortunatamente non erano ancora arrivati».

http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/2013/06/29/911794-tenta-incendiare-clementoni-ex-dipendente-maestra-aggredita.shtml

Romeno ruba portamonete a ragazzina

Ruba portafogli in un autobus, giovane borseggiatore arrestato in flagrante

Borseggiatore arrestato dopo il furto di portafogli a bordo di un autobus. E’ successo martedì pomeriggio, intorno alle 17,30, nella zona di viale Dell’Appennino. Il ladro, un romeno di 21 anni, ha allungato la mano nella borsa della vittima, una minorenne, riuscendo ad impossessarsi del portafogli. La vittima tuttavia si è accorta di esser stata derubata, attirando urlando l’attenzione del conducente che immediatamente ha bloccato le uscite.

 

http://www.forlitoday.it/cronaca/ruba-portafogli-in-un-autobus-giovane-borseggiatore-arrestato-in-flagrante.html

Ora rubano anche le offerte per gli animali abbandonati

MODENA – Due donne di 39 e 34 anni residenti a Bologna sono state arrestate a Modena per aver rubato 50 euro dalla cassetta per le offerte per gli animali abbandonati curati nei canili. E’ accaduto sabato scorso intorno alle 16 a Modena. Le donne, Rom, insieme ad una terza complice ancora a piede libero, hanno preso un caffè al chiosco di via Caduti in guerra 161. Al momento di pagare, una di loro ha infilato la mano nella cassetta e ha presto 50 euro. La titolare del chiosco si è accorta dell’ammanco qualche minuto dopo e ha chiamato la polizia. Due delle tre ladre sono state bloccate e arrestate per furto aggravato via Piave. In tasca avevano ancora i soldi. Gli agenti le hanno riconosciute grazie alle immagini girate dalle telecamere di videosorveglianza.

http://www.modenaonline.info/notizie/2013/03/25/rubano-le-offerte-per-gli-animali-arrestate-a-modena_30848#.UVCKDRw0004

Sempre più arrogantir

 

 

 

Derubarono una tabaccaia: presi due ladruncoli rom

Lo scorso 28 agosto avevano messo la mano sull’incasso di circa 3.500 euro della tabaccheria di via Oriani. Le indagini condotte dagli agetni dell’Ufficio Anticrimine di Faenza hano permesso di risalire ai responsabili: si tratta di una ragazzina di 14 anni e di un 17enne, appartenenti ad una delle storiche famiglie nomadi presenti da anni sul territorio, colpiti giovedì pomeriggio da una misura cautelare poichè più volte denunciati in passato.

http://www.ravennatoday.it/cronaca/derubarono-una-tabaccaia-presi-due-ladruncoli-rom.html