Tag: fermata

Allarme stupri su trasporti Roma: altra ragazza molestata da ‘nomade’ ospite Comune

Roma, 7 mar – Ha approfittato dell’affollamento del tram della linea “8” per avvicinare una ragazza di 18 anni che stava viaggiando sul mezzo pubblico e molestarla pesantemente. La vittima, così come alcuni testimoni, ha approfittato della fermata di piazzale Flavio Biondo per richiamare l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Porta Portese che stava transitando proprio in quel momento. I militari sono riusciti a bloccare il molestatore: si tratta di un cittadino romeno di 56 anni, domiciliato nel campo nomadi di via Luigi Candoni, che è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e portato nel carcere di Regina Coeli.

http://www.primapaginanews.it/dettaglio_news_hr.asp?ctg=6&id=223936

Alassio, pregiudicato tunisino trovato con 20 grammi di eroina … – Il Vostro Giornale


Il Vostro Giornale

Alassio, pregiudicato tunisino trovato con 20 grammi di eroina
Il Vostro Giornale
Alassio. Nuovo arresto per spaccio ad Alassio. Nella serata di ieri una pattuglia dell'aliquota Radiomobile ha notato un pregiudicato tunisino, T.M., di circa trentanni fermo vicino alla fermata dell'autobus di Viale Hanbury. L'atteggiamento, unito ai
Arrestato ad Alassio uno spacciatore tunisinoPuntoAlbenga

tutte le notizie (4) »

Reportage de Il Tempo: ‘Nomadi, sono 20 anni che ci fregano i portafogli’

M_-TYY_WEB
Il Tempo – Ogni giorno una trentina di zingare colpiscono sui treni della metropolitana. Il loro bottino è di migliaia di euro. Vigilantes impotenti, cittadini inferociti

Una vera e propria banda del borseggio, formata da ragazzine rom tutte minorenni (o presunte tali), che da almeno 12 anni terrorizza i passeggeri della Metro A fra borseggi e furti. E che si organizza addirittura in turni, per poi ingrossare le file durante il fine settimana e nei giorni di festa. Con un giro di soldi spaventoso. A rivelarlo sono state due guardie giurate della Italpol, che abbiamo incontrato durante il nostro giro mattutino lungo le fermate «calde» della metropolitana, alla ricerca della girl-gang in salsa romanì. Secondo quanto raccontato dagli agenti che prestano servizio sulle banchine della linea A alla stazione Termini, nei giorni feriali la banda conterebbe sulla presenza di ben 32 ragazzine, che diventerebbero addirittura 48 nel weekend, quando c’è più «lavoro». Il che significa presenza di turisti (americani e giapponesi su tutti) e portafogli pieni di contante per lo shopping. «Non possiamo fare nulla – racconta una delle guardie – Soltanto se le cogliamo in flagrante possiamo denunciarle, poi però dopo qualche giorno ce le ritroviamo di nuovo tutte qui a fare su e giù dai treni».

Il «lavoro» delle giovani nomadi inizia da vent’anni sempre alle 9. Anche se la squadra da noi pedinata s’è data ada fare dalle 8.20. L’appuntamento per quasi tutte è alla fermata di Termini, ma alcune si incontrano anche a Manzoni e a San Giovanni. Si dividono in gruppetti di 5-6, vestite non come una volta (ampie gonne, abiti lisi) ma come normalissime teen-ager. Poi partono all’attacco, prediligendo i convogli semiaffollati, poco dispersivi ma con qualche libertà di movimento. I loro gesti sono sempre gli stessi: entrano tutte insieme sul treno spingendo anche un po’, poi una fa finta di prendere qualcosa nella sua borsa per nascondere la mano, ma in realtà prova a rovistare velocemente in quella dell’ignaro passeggero, sperando di acchiappare direttamente il «pesce grosso». Se il colpo non riesce, le ragazze restano sul treno e scendono alla fermata successiva; al contrario, o comunque se notano presenze «sospette» intorno a loro, bloccano la porta e riscendono velocemente, attraversando il corridoio di uscita e riversandosi sulla banchina in direzione opposta. Si tratta di un sistema ben collaudato, con le «pickpocket» che fanno la spola fra le diverse stazioni intorno a Termini: San Giovanni-Termini-SanGiovanni, Manzoni-Repubblica-Vittorio Emanuele-Manzoni, Termini-Spagna-Termini.

Alla stazione Vittorio Emanuele riusciamo a parlare con una delle ragazze, la più «esperta» del gruppo. «Allora, quanti portafogli avete fatto oggi?». Lo sguardo si fa sospetto: «Oggi ancora niente – balbetta lei – siamo arrivate da poco e non è semplice. Però a Capodanno abbiamo lavorato tanto, è andata molto bene». È evidente che l’aria di impunità e il fatto di essere stati scoperti come giornalisti, o per lo meno come non poliziotti, abbatte i falsi pudori. «I portafogli? Li buttiamo via, mica siamo sceme». E poi racconta: «Noi veniamo da Pomezia. Siamo pendolari pure noi», afferma sorridendo. Arriva la polizia, se ne infischiano e continuano a puntare i polli da spennare. A volte, però, anche queste «ragazzine terribili» sbagliano. A metà mattinata in troppe si ritrovano a Termini, ne contiamo circa 15. Un passeggero, evidentemente un habitué della linea, grida: «Attenti ai portafogli! Ammazza quante so’ oggi, stanno tutte qua, ve siete scatenate». Alcune riescono a salire sul treno in arrivo, altre vengono riprese da un signore che in napoletano le minaccia: «Venite qui se avete coraggio». È un poliziotto in borghese, che riesce a radunarne un gruppetto per provare a identificarle. Così scopriamo che si tratta di un business su cui le giovani rom investono anche dei soldi: «Fanno il biglietto giornaliero – confida il poliziotto – spendono 4 euro e stanno qui tutto il giorno. Se non troviamo portafogli o documenti di qualcun altro, ci sarà poco da fare».

Proprio qui torna quanto mai interessante il racconto del vigilante , che tra lo sfogo e l’indignazione,conferma quanto ci hanno detto le giovani ladre: «Stanno qui da 12 anni – afferma – le ho viste crescere. La madre insegna alla figlia. Le ho identificate una per una, so quante sono e come si muovono». Non solo «non le fanno niente», ma c’è addirittura chi le difende: «Ci è anche capitato che le becchiamo mentre salgono sulla metropolitana: magari per fermarle siamo costrette a strattonarle per un braccio, e puntuale arriva il buonista di turno, una pecora nera rispetto al resto dei passeggeri inferociti». Il giro d’affari è alto. Ogni sera,a fine turno, riveniamo decine di portafogli, ovviamente vuoti, buttati tra i binari dalle ragazzine in fuga. E il rischio è che la situazione peggiori visto che la vigilanza sotto le stazioni della metropolitana sta per diminuire. Di guardie giurate sulle banchine ne abbiamo viste in realtà soltanto alla stazione Termini, mentre il resto dell’area «calda» è risultata essere del tutto scoperta. Così come i treni. «E fra poco non ci saremo nemmeno più noi – avverte l’agente – Entro il mese di gennaio dovrebbero toglierci da qui. Dicono che il servizio costa troppo. Forse resta soltanto qualcuno su a controllare che nessuno entri senza biglietto, anche se in realtà non controlla nessuno».

Appena due giorni fa le forze dell’ordine esultavano per l’arresto della «regina dei borseggi» sulla Metro A». Una rom di 37 anni che derubava almeno 15 passeggeri al giorno e che ha «collezionato» 7 anni e 9 mesi di reclusione ancora da scontare. Ma oggi la stessa linea è assediata da chi quel «business» lo porta avanti con numeri vergognosi. Le istituzioni e il nuovo questore sono avvertiti. I passeggeri lo sanno già.

altro »

“Sono africano, no bisogno di biglietto”: picchia controllore e anziana

Trovato su un bus senza biglietto, un nigeriano di 40 anni ha aggredito il controllore e fatto cadere a terra anche un’anziana passeggera, mandando entrambi al pronto soccorso. E’ successo ieri in via Santo Stefano, nel centro di Bologna, su un mezzo della linea suburbana 96. Lo straniero, oltre a non avere il biglietto, si è rifiutato di esibire un documento di riconoscimento al verificatore di Tper, anche lui 40enne di Sala Bolognese, che ha così deciso di avvertire il 112.

A quel punto il nigeriano, per tentare la fuga, lo ha spintonato con violenza, facendolo finire addosso a una 86enne di Bologna che stava per scendere alla fermata Garganelli. La pensionata è rovinata a terra, riportando alcune contusioni, ed è stata poi accompagnata in ambulanza all’ospedale Maggiore, dove anche il controllore è andato a farsi medicare. Il nigeriano, risultato residente a Ferrara e già con precedenti di polizia, è stato identificato dai carabinieri e denunciato per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/12/19/news/sul_bus_senza_biglietto_aggredisce_controllore-74023888/

Marocchino assalta bus e aggredisce autista urlando: “SPORCO ITALIANO”

ROMA 20 settembre 2013 – «Sporco italiano!» È l’insulto che si è sentito rivolgere l’autista di un bus da un marocchino, che prima si è scagliato contro il mezzo e poi contro il conducente. È accaduto in via Eroi della Difesa, a Spinaceto. Il bus è stato assaltato dall’immigrato mentre era fermo a un semaforo, lontano dalla fermata. L’aggressore ha cominciato a picchiare con violenza sulle portiere della vettura e l’autista, per scongiurare eventuali danneggiamenti, le ha aperte. A quel punto però il marocchino è salito sull’autobus e, intrufolandosi nella cabina di guida, ha aggredito il conducente. All’aggressione fisica sono seguite le offese verbali, quasi esclusivamente riguardanti la nazionalità dell’autista, poi l’immigrato è sceso dal mezzo e ha scagliato una pietra contro la vettura danneggiando un finestrino. Mentre l’aggressore si scatenava era stata allertata la polizia. L’aggressore è stato identificato, accompagnato in commissariato e denunciato per danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale e violazione della legge che vieta la discriminazione razziale.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_settembre_20/sporco-italiano-a-autista-bus-denunciato-marocchino-2223207755635.shtml

 

“Sono migrante, non potete fermarmi”: e aggredisce agenti

LA SPEZIA. 17 SET. Una badante è stata fermata dai carabinieri per un controllo mentre era alla guida della sua auto e poi li ha aggrediti.

E’ quanto è successo a La Spezia dove la donna una kenyota di 37enne e altri due uomini extracomunitari sono stati fermati dai carabinieri.

La donna, regolarmente residente a Fivizzano, era visivamente ubriaca e quando i militari hanno iniziato i controlli si è scagliata contro di loro per poi scappare.

Con l’aiuto di una seconda auto i carabinieri l’hanno rintracciata e bloccata e e una volta portata in auto ha danneggiato gli interni della vettura di servizio finendo in manette con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

http://www.ligurianotizie.it/i-carabinieri-arrestano-badante-kenyota-37enne-che-li-aggredisce-durante-un-controllo/2013/09/17/100643/

Bologna: immigrati palpeggiano e picchiano italiana sull’autobus

Bologna 10 settembre 2013 – Il fatto è successo verso le 20 sulla linea 13, in via Emilia Ponente. La donna, una bolognese di 43 anni, stava per scendere alla fermata nei pressi dell’incrocio con via Triumvirato, quando si è sentita toccare il fondoschiena. Alle sue spalle tre giovani, ubriachi, che si erano già fatti notare per il baccano e le grida. La donna ha  individuato chi l’aveva toccata e gli ha sferrato uno schiaffo, poi è scesa dal bus. Il colpevole, 23enne di nazionalità romena, l’ha seguita e le ha restituito lo schiaffo intimandole di non chiamare la polizia, prima di salire con i due amici su un altro bus, l’86. Nonostante le minacce, la 43enne ha avvertito il 113 e gli agenti, che in zona avevano in corso un servizio antiborseggio sui mezzi pubblici, hanno raggiunto e bloccato il romeno, insieme a un connazionale. Oltre all’arresto per violenza sessuale, il giovane è stato denunciato per lesioni personali, violenza privata e minacce. L’amico che era con lui, anch’egli 23enne, è stato trovato in possesso di 5 cellulari (uno dei quali risultato rubato poche ore prima, sempre a bordo di un bus) ed è stato denunciato per ricettazione.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-autobus-13-arresto.html

 

Bergamo, furiosi scontri fra immigrati: uccisa dottoressa italiana

Bergamo 09 settembre 2013 – Far west ieri sera attorno alle 22.30 sull’ex provinciale 91 a Chiuduno. Una rissa, poi la strage: un indiano e un medico di 44 anni, di Trescore – la ginecologa Eleonora Cantamessa – sono stati falciati e uccisi dall’auto su cui c’erano tre, forse quattro immigrati, che prima avevano accoltellato l’indiano, lasciandolo gravemente ferito a terra.

Eleonora Cantamessa, la dottoressa uccisa

Eleonora Cantamessa, la dottoressa uccisa

Poi, mentre la dottoressa, che si era fermata per prestare soccorso, era china sul ferito, l’auto degli aggressori è tornata indietro, forse per «finire» l’indiano e ha falciato entrambi, schiantandosi contro altre auto, tra cui l’Audi A2 su cui c’erano due giovani che lavorano in un bar di Grumello e che stavano tornano a casa.

Secondo le ricostruzioni, pare che ci fosse anche una terza auto con a bordo altri indiani coinvolti in quello che dovrebbe essere stato un tragico regolamento di conti, e che quest’auto sia fuggita. Come sono fuggiti gli uomini che hanno ucciso l’indiano e la dottoressa, ginecologa alla clinica Sant’Anna di Brescia, con studio anche nel centro di Trescore. Ferito, gravemente, anche un giovane di Trescore: pure lui si era fermato per soccorrere l’accoltellato. In ospedale anche un amico di Eleonora Cantamessa che era sulla Golf con lei, tornando a casa dopo un aperitivo insieme. A terra anche il giovane indiano che guidava l’Audi su cui viaggiava anche l’amico ucciso. I feriti sono stati portati in ambulanza negli ospedali di Bergamo (Papa Giovanni e Humanitas Gavazzeni), Seriate, Chiari.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/393082_incidente/

E’ morta tragicamente, mentre prestava soccorso a un ferito in una rissa, ieri sera a Chiuduno (Bergamo),  un medico 44enne di Bergamo che lavora all’Ospedale S.Anna di Brescia e che passava con un amico. Un’auto con a bordo quattro connazionali del ferito, i suoi aggressori, ha falciato entrambi, forse con l’obiettivo di ‘finire’ l’indiano ferito a sprangate poco prima. Sul posto sono giunti anche il padre e il fratello della donna, disperati, e i carabinieri, che si occupano del caso.

E’ stato identificato l’uomo, uno straniero, che era alla guida dell’auto cha investito e ucciso la dottoressa e il cittadino indiano che la donna stava soccorrendo, hanno confermato i carabinieri. Con lui sono stati portati in caserma anche altri connazionali.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/09/09/Rissa-bergamasco-dottoressa-muore-mentre-soccorre-ferito_9268925.html

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/09/09/Rissa-Bergamasco-preso-investitore_9269312.html

Ultime 24 ore di arresti e denunce. Finita in manette una 31enne … – Il Quotidiano


Il Quotidiano

Ultime 24 ore di arresti e denunce. Finita in manette una 31enne
Il Quotidiano
I Carabinieri di San Benedetto del Tronto hanno arrestato una donna di 31 anni, di etnia rom, senza fissa dimora, in avanzato stato di gravidanza, fermata per un controllo mentre era a bordo di una Peugeot 106 intestata ad un trentanovenne di Lesina 
Fermata una donna dalle 35 identità: aveva patente contraffatta e Riviera Oggi

tutte le notizie (8) »

Slovacco con 20 cuccioli in auto: erano stipati in pessime condizioni

Roma 29 agosto 2013 – Stipati in pessime condizioni all’interno di una Renault Clio. A salvare 20 cuccioli di cane trasportati dall’Est Europa con destinazione il mercato di contrabbando della Ciociaria gli agenti della polizia stradale della sezione di Cassino (in provincia di Frosinone). I venti cuccioli (19 di razza Maltese e uno Bulldog Francese) sono stati intercettati dalle forze dell’ordine mentre viaggiavano all’interno dell’utilitaria sull’Autostrada A1 Roma-Napoli. Gli agenti li hanno individuati, stressati ed in pessime condizioni di sistemazione, all’interno di una Renault Clio fermata al chilometro 678 della Roma-Napoli, nel comune di Cervaro, in Ciociaria. A trasportarli un cittadino slovacco, già identificato e denunciato nello scorso maggio per aver trasportato trentasei cuccioli in violazione delle norme veterinarie. I venti cuccioli, in vita da circa sessanta giorni e ognuno dal valore commerciale di ottocento euro, erano nel portabagagli, dentro cassette di plastica coperte da lenzuola. Lo slovacco, sprovvisto dei documenti per il trasporto degli animali, è stato di nuovo denunciato e dovrà ora rispondere di traffico illecito e maltrattamento di animali da compagnia. Il veicolo e’ stato sequestrato.

http://www.romatoday.it/cronaca/contrabbando-cuccioli-cane-cassino.html