Tag: fumi

Roma, vendetta rom contro quartiere: decine di gomme bucate e auto danneggiate

Brutto risveglio ieri mattina per i residenti di via Val D’Ala, zona Prati Fiscali-Conca d’Oro a ridosso del parco delle Valli. Nella notte, ignoti si sono accaniti contro le auto parcheggiate lungo i marciapiedi. Bucate le gomme ad una cinquantina di vetture, più precisamente 56, nel tratto di strada in prossimità dell’incrocio con via Valsavaranche e via Val di Non.

Un misterioso raid che ha rovinato la giornata a molti residenti costretti a correre dal gommista senza preavviso. Automobili dall’andatura claudicante per via del ruotino di scorta, altre rimaste appoggiate al cric fino a sera e una lunga collezione di gomme a terra. «Una strana coincidenza con l’inizio della bonifica di un’area dove c’erano accampamenti rom», tuonano gli abitanti. «Siamo davvero stanchi – si sfoga Marcello Berti – c’è un aumento esponenziale di furti, fumi tossici, insediamenti abusivi, prostituzione e ora pure degli atti vandalici. Ieri sera le strade erano buie e hanno approfittato per colpire». L’unico a sorridere è il gommista, e ironizza: «Mi dispiace per i miei vicini, ma questo è davvero un bel regalo di Natale».

INSEDIAMENTI
«Sul vetro abbiamo trovato un biglietto della polizia che segnalava e verificava il danneggiamento per poi sporgere querela – aggiungono altri cittadini – un bel regalo di Natale. La nostra pazienza ha superato ogni limite». E c’è chi aggiunge: «Ho perso l’intera mattinata di lavoro per questo brutto scherzo – racconta Mauro Campagna, residente -. Decine di auto sono state danneggiate. Ho dovuto spendere 60 euro per sostituire la gomma bucata. E mi è andata bene, ad altri il danno è stato doppio». «In questa strada non sono mai successe cose del genere – dice Marco, studente – Penso sia stata una ragazzata, molti altri abitanti del quartiere invece sono convinti che sia legato allo sgombero di un’area qui vicino dove spesso si formano accampamenti».

Per l’ex presidente del III Municipio, Cristiano Bonelli (oggi consigliere) «al problema dei fumi tossici si aggiunge quello degli atti vandalici: 56 le auto colpite. Sono stato sul posto e non credevo ai miei occhi». Un episodio «che coincide con un intervento di bonifica da parte di Ferrovie di un’area verde (di loro proprietà) invasa da accampamenti rom – aggiunge Bonelli – Questo è il risultato di una politica inerme che non sa dare risposte ai cittadini che giustamente pretendono una presenza maggiore delle istituzioni e delle forze dell’ordine». E «mentre il presidente del Municipio, Marchionne, parla di diminuzione degli accampamenti abusivi, possiamo, purtroppo, dimostrare l’esatto contrario – spiegano i consiglieri Bonelli e Manuel Bartolomeo (Ncd) e Francesco Filini (Fdi) – dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini e dopo averle verificate personalmente con una serie di sopralluoghi e relativi dossier, denunciamo la presenza di nuovi insediamenti nel quartiere Talenti, Sacco Pastore mai accaduto fino ad oggi. Persino nel quartiere Porta di Roma a due passi dal centro commerciale. La politica del “non fare” e della finta solidarietà sta portando all’esasperazione i cittadini. Una questione che sta costringendo i residenti a chiudersi nelle proprie case per paura e per evitare di respirare i fumi tossici».

Bologna: prova di ‘banlieus”, bande di ‘nuovi italiani’ mettono a ferro e fuoco quartiere

Bologna – ARMATI di catene e bastoni hanno danneggiato tre auto, un cassonetto della spazzatura e lanciato in aria alcune sedie di plastica fuori da un bar. Poi hanno pestato due cittadini intervenuti per fermarli. La violenza torna a manifestarsi fra i giovani immigrati: questa volta il teatro non sono i Giardini Margherita, ma la zona attorno alla Lunetta Gamberini. Protagonista una decina di ragazzini tra i 14 e i 17 anni, ecuadoriani, che ha messo a ferro e fuoco il quartiere.

TUTTO inizia intorno alle 21 di ieri sera. Il gruppo di giovani, tutti a volto scoperto, in maglietta bianca e pantaloncini, in preda ai fumi dell’alcol, in largo Lercaro si avvicina a un’auto e infrange i fari anteriori. Poi si sposta in via Cavazza, vicino al civico 2, dove prende di mira un’altra vettura. A questo punto i giovanissimi si dirigono verso un bar in via Romagnoli, il ‘Qui ci torno’: il pubblico esercizio stava chiudendo proprio in quegli istanti e i ragazzini ben pensano di lanciare le sedie esterne. Poi, una volta all’interno del bar, cercano di tirare una sedia alla madre del titolare, che si trova dietro al bancone.

La donna fortunatamente non viene colpita: «E’ successo tutto in pochissimi attimi, sentivamo le urla avvicinarsi sempre più forti, poi quei ragazzi sono entrati ed è stato il caos — dice il barista —. Non li avevo mai visti, un fatto del genere non era mai accaduto. Forse sono ragazzi che frequentano la Lunetta Gamberini».

NON PAGHI, i componenti del gruppo si dirigono in via dei Lamponi dove si accaniscono su una Smart bianca. I bastoni e le catene vengono usati per infrangere i vetri e l’auto è quasi distrutta. E’ in questo momento che un gruppo di cittadini, esasperati dalla scorribanda notturna, esce da un condominio e cerca di fermare gli ecuadoriani scatenati. Residenti e vandali si affrontano e sono i secondi ad avere la meglio: due dei tre cittadini intervenuti con maggiore veemenza vengono soccorsi dal 118 e portati al policlinico Sant’Orsola-Malpighi in osservazioni. Uno dei due ha riportato una ferita lacero-contusa al capo. Non sono però in condizioni gravi. Sul posto intervengono le volanti, che hanno ricevuto svariate chiamate dai residenti della zona, impauriti dalle violente e insensate azioni del gruppetto di ragazzini terribili. I giovani, però, si sono già dati alla fuga.

Nigeriano pregiudicato e regolare (!) sfonda porta caserma e aggredisce militari

In preda ai fumi dell’alcol un nigeriano di 29anni, regolare e già noto alle forze dell’ordine, prima se l’è presa con gli avventori del bar quindi, all’arrivo dei carabinieri anche con i militari e, una volta portato in caserma, ha dato in escandescenze, sfondando una porta.
La “notte brava” dell’immigrato ha preso il via lunedì 5 agosto, alle 2, a Bagnolo Mella, nel Bresciano, all’ “African choice» di via 26 aprile. Il nigeriano non voleva lasciare il bar all’orario di chiusura e quando ha iniziato a litigare con un cliente, il proprietario ha chiamato gli uomini dell’Arma di Verolanuova. Alla vista delle divise, il nigeriano ha ingaggiato una colluttazione e un carabiniere è rimasto ferito. Per lui una prognosi di sette giorni.
Portato in caserma, l’extracomunitario, ha preso a calci una porta. E’ stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento.

http://www.quibrescia.it/cms/2013/08/07/ubriaco-aggredisce-cc-e-sfonda-porta-caserma/

Modena non è una città per donne: immigrati scatenati con coltelli

Hanno minacciato le loro mogli con un coltello, terrorizzandole durante una lite furibonda fra le pareti domestiche e riportando alla memoria i cruenti di ‘femminicidio’ di cui sono piene le cronache: una realtà più vicina di quanto si non si pensi.
Gli agenti del commissariato di polizia sono intervenuti in due casi in città, uno in via Cavour, a ridosso del centro storico, l’altro in via Belgrado, nella periferia sud, vicino alla tangenziale.
La Polizia in entrambe le situazioni ha proceduto ad effettuare segnalazioni per maltrattamenti in famiglia e tentate lesioni aggravate.

Giorgio Pighi al voto-2

Giorgio Pighi, Sindaco di Modena

Il primo caso si è verificato nella tarda serata del 29 luglio quando gli agenti, arrivati in via Cavour si sono ritrovati davanti una moldava di 53 anni in lacrime e visibilmente spaventata, nel cortile del condominio dove abita, mentre era insieme al fidanzato della figlia che ha cercato di difenderla dalle percosse.
La donna era appena stata aggredita dal marito, N. V., connazionale, nel corso di una lite per futili motivi in cui l’aveva minacciata con un coltello da cucina con una lama di 26 centimetri. Il fidanzato della figlia, un 25enne italiano residente in città, è intervenuto in soccorso della malcapitata facendola fuggire in strada, ma è divenuto a sua volta vittima della furia di N. V. il quale, in preda ai fumi dell’alcool e completamente fuori controllo, si è avventato sul giovane cercando più volte di colpirlo con il coltello, ma il 25enne è riuscito a gettare a terra e disarmare l’aggressore. Non era la prima volta che la moldava veniva aggredita verbalmente e fisicamente, secondo quanto ha raccontato agli agenti, e più volte ha meditato di rivolgersi ad una struttura per la protezione delle donne vittime di violenze domestiche. Il marito, infatti, soprattutto quand’è ubriaco, diviene molesto secondo quanto riferito dalla 53enne.
L’uomo è stato denunciato per tentate lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia e il coltello, di quelli usati in macelleria per il disosso, è stato sottoposto a sequestro.

Il secondo episodio violento si è verificato in via Belgrado domenica scorsa. Verso le 22 una pattuglia della Volante è stata allertata da alcuni residenti della zona che avevano sentito urla disperate provenire da un appartamento. Un tunisino di 58 anni, da oltre 20 residente a Carpi, aveva minacciato con un coltello l’ex moglie, per questioni relative all’affido dei minori. Il coltello non è stato ritrovato dagli agenti, perché l’uomo se n’era sbarazzato per tempo. Lo straniero è stato deferito per minacce aggravate e il caso dell’affidamento dei minori è stato sottoposto all’attenzione dei servizi sociali del Comune.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/08/02/news/minacciate-con-un-coltello-vittime-dei-loro-mariti-1.7520263

A parte l’articolo demenziale, l’ennesima dimostrazione di come la violenza sulle donne in Italia, viene da lontano. In senso geografico.

‘Fratelli migranti’: tunisino prende chiesa a sassate


PalermoToday

Lancia sassi conto una chiesa, trentenne arrestato in via Albanese
PalermoToday
Tenta di rubare in sacrestia: arrestato pregiudicato tunisino. Una serata un po' movimentata quella di sabato scorso in via Albanese. Un senegalese di 31 anni, C.K., in preda ai fumi dell'alcool ha iniziato a lanciare sassi in direzione della Chiesa di

Roghi nei campi rom a Ponte di Nona , gli abitanti : non si respira … – Il Messaggero


Il Messaggero

Roghi nei campi rom a Ponte di Nona , gli abitanti : non si respira
Il Messaggero
Nel dicembre del 2012 un dossier fu stilato dalla Polizia di Roma Capitale con il numero dettagliato di interventi, denunce e attività di indagine relative ai fumi del campo nomadi di via di Salone: nel 2011, gli interventi effettuati da parte dei

Poliziotto massacrato da immigrati mentre passeggia con amica

Latina 03 luglio 2013 – Hanno aggredito un ispettore di polizia colpendolo violentemente con calci e pugni, anche alla testa. Intercettati poco dopo, due cittadini di nazionalità tunisina di 28 e 35 anni sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile. I fatti si sono verificati intorno alle 23 di ieri sera all’interno dei giardinetti pubblici; l’ispettore, libero dal servizio, si trovava insieme ad un’amica quando è stato avvicinato da un cittadino di straniero che, in preda ai fumi dell’alcol, gli ha chiesto una cartina per confezionare una sigaretta. Ma, difronte all’indifferenza dell’uomo che insieme alla donna ha continuato a camminare, il tunisino ha dato in escandescenza avvicinandosi a lui con fare minaccioso per poi aggredirlo, colpendolo ripetutamente con calci e pugni.

Nonostante i tentativi di difesa, per l’ispettore non c’era via di scampo dal momento che nel frattempo il suo aggressore era stato raggiunto da un altro uomo: caduto a terra il poliziotto è stato raggiunto da una serie di colpi violenti e diretti anche al capo. Con l’arrivo dei primi soccorsi i due aggressori sono scappati via sperando di far perdere le loro tracce. Ma sulla base delle descrizioni fornite sia dalla vittima che dalla donna che era con lui e ha assistito all’aggressione – messe a confronto con un controllo effettuato poco prima da un equipaggio delle volanti, intervenuto presso un vicino supermercato per allontanare persone moleste – gli agenti hanno potuto chiudere il cerchio intorno ai due uomini intercetti all’interno di uno stabile in via Ezio dove avevano trovato rifugio. Riconosciuti dall’ispettore di polizia e dall’altra testimone i due tunisini sono stati arrestati con l’accusa di lesioni gravi e trasferiti presso la casa circondariale di via Aspromonte. Intanto la vittima è stata soccorsa presso l’ospedale Goretti di Latina: ha riportato fratture al naso e ad una mano, ecchimosi ed escoriazioni in tutto il corpo, con una prognosi di 50 giorni.

http://www.latinatoday.it/cronaca/aggressione-poliziotto-giardini-arresti-latina-2-luglio-2013.html

 

Campo Nomadi a Torino: fumi tossici, rifiuti pericolosi, aggressioni e violenze

Via Germagnano, situazione disperata. Bidoni rotti e rifiuti ovunque
Tonnellate di rifiuti, un’emergenza sanitaria da brividi e la necessità di una bonifica. E’ questo ciò che è emerso dal sopralluogo effettuato dal capogruppo della Lega Nord della circoscrizione Sei Enrico Scagliotti nei campi rom di via Germagnano.

Lungo la via soltanto topi e discariche, danneggiato ancora una volta il cancello messo dall’Enpa per proteggere il canile dai Rom.

Una realtà allo sbando con rifiuti presenti accanto ai bidoni, addirittura un’officina a cielo aperto che quasi fa sorridere i presenti. Peggio, molto peggio è la situazione attualmente presente nel vicino campo, questo abusivo con bidoni danneggiati, in alcuni casi persino bruciati. Oltre a rifiuti sparsi per terra, sui marciapiedi, sulla strada e all’ingresso delle baraccopoli. Tonnellate di immondizia sono anche presenti vicino al fiume Stura e tra le baracche, con gli immancabili topi a far da cornice.

Mentre le istituzioni cercano un piano per il superamento dei campi la via continua ad annegare nel degrado tra insediamenti abusivi e un’emergenza igienico sanitaria da brividi. Uno spettacolo che non poteva certo passare inosservato. “E’ chiaro che qui si è superato il limite – spiega Scagliotti -. Bisognerà intervenire al più presto per ripulire questo campo. Ma ora è difficile stabilirne i modi e i tempi”.

Attraversando in auto lo stradone che conduce all’Amiat ci si può imbattere in topi e in montagne di rifiuti. Impossibile abbassare il finestrino a causa dei cattivi odori, alcuni dei quali provenienti anche dalla combustione delle gomme e di altri materiali velenosi. Ma basta alzare uno di quei bidoni per vedere come ai nomadi non interessi depositare i rifiuti negli appositi contenitori. “La bonifica è essenziale ma non sufficiente – chiosa Scagliotti -. Serve soprattutto un progetto d’accompagnamento per i rom, un percorso formativo dove chi sgarra fa le valigie e chi rispetta le regole rimane”.

Ma oggi in pochi sembrano volersi mettere in riga. L’inferriata che divide il campo con il canile, tanto per fare un esempio, è ancora in piedi anche se il cancello preso ripetutamente a calci e a pugni da l’idea di quale aria tiri da quelle parti. Situazione ancora più angosciante nei pressi dell’ingresso Amiat . Uno dei due ingressi al parcheggio è stato addirittura chiuso, per evitare altri furti e altre minacce. Provvedimenti che si commentano da soli.

Potrebbe interessarti:http://www.torinotoday.it/cronaca/via-germagnano-bidoni-rotti-rifiuti.html

Si difende da africano, che ha la peggio: denunciato!

Stazione, lite in un bar della zona: ubriaco ferito da un’addetto alla sicurezza

E’ finita con una denuncia l’aggressione nella notte in un bar vicino alla stazione di un africano in preda ai fumi dell’alcol ai danni di un addetto alla sicurezza. A richiedere l’intervento della security è stato il barista, perché molestato da un marocchino di 38 anni, che in evidente stato di ubriachezza continuava a richiedere cocktails. Al diniego dell’esercente, lo straniero ha iniziato ad alterarsi, da qui l’intervento dell’addetto alla sicurezza. Ne è scaturita una colluttazione, durante la quale l’africano è caduto per terra, battendo la testa e procurandosi una ferita

A quel punto il ferito è stato trasportato in ospedale, dove è stato medicato. le condizioni risultano non gravi. All’indirizzo dell’addetto alla sicurezza, un ferrarese di 39 anni, è invece partita una denuncia. Dovrà rispondere di lesioni personali.

Potrebbe interessarti:http://www.bolognatoday.it/cronaca/lite-bar-stazione-ferito.html

 

Integrazione: Latina in balìa delle risse etniche

LATINA – Due risse notturne a distanza di appena una settimana. Dopo qualche mese di relativa tranquillità, la zona dei pub di Latina torna a vivere momenti di tensione per colpa di qualche cliente piuttosto agitato.
L’ultimo episodio nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2,30. In via Cesare Battisti sono volati pugni e calci, ma quando sono arrivati i carabinieri i protagonisti dell’ennesima rissa erano già fuggiti, dileguandosi nel buio. Stando alle poche testimonianze raccolte, si sarebbero affrontati due gruppi di uomini, tutti più o meno sulla trentina. Forse in preda ai fumi dell’alcol, forse per qualche motivo banale, i due gruppi se le sono date di santa ragione, tra urla e schiamazzi in piena notte.

Solo una settimana prima un altro grave episodio di violenza, sempre in via Cesare Battisti nel cuore della zona dei locali notturni. In questo caso la rissa sarebbe scoppiata tra ventenni stranieri. Un giovane tunisino si è fatto medicare in ospedale mentre tutti gli altri sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo della polizia.

Il copione è sempre lo stesso e i residenti ormai sono stanchi anche di denunciare quanto accade, sfiduciati dalle tante parole che non hanno portato a nulla di concreto. «E’ inutile – commenta amareggiato un abitante della zona dei pub – il Comune si continua a disinteressare di noi, della sicurezza di un quartiere intero e di una città intera visto che sono migliaia i giovani che vengono qui rischiando di essere coinvolti in episodi di violenza. Dove sono le telecamere di sicurezza promesse dal Comune? Dove sono le pattuglie che dovevano vigilare regolarmente nella zona? Nulla è stato fatto, a parte la Ztl gestita in modo piuttosto discutibile visto che molte auto entrano ed escono senza problemi». Questioni note ormai da anni, ma a quanto pare finite nel dimenticatoio.