Perugia 10 agosto 2013 – Sale sul treno e sottrae il tablet a un ferroviere in servizio, arrestato congolese di 24 anni. È già stato trasferito nel carcere di Capanne il giovane, noto alle forze dell’ordine, che venerdì pomeriggio intorno alle 18.30 ha compiuto una rapina impropria, questo il reato contestato, a bordo del Foligno-Terentola. Il 24enne, stando a quanto riferito dagli agenti della Polfer di Fontivegge che lo hanno acciuffato, sarebbe salito sul treno a Ponte San Giovanni, puntando immediatamente la borsa incustodita del controllore. Il ragazzo si sarebbe quindi avvicinato e avrebbe sottratto il tablet, ma è stato notato da una viaggiatrice che ha immediatamente allertato il capotreno. Il responsabile ha individuato nel vagone il giovane, chiedendo conto e ragione della rapina impropria e ricevendo, di tutta risposta, una serie di minacce. Alla stazione di Fontivegge gli agenti della Polfer sono saliti a bordo e hanno fermato il 24enne che è risultato in possesso del tablet. Ai polsi del congolese sono, quindi, scattate le manette. Dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della Questura, sabato mattina il giovane è stato trasferito a Capanne dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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“Siamo immigrati, non paghiamo il conto”: e tentano rapina
Fanno una pizzata, bevono birre. Quando è il momento di saldare il conto, però, uno dei commensali tira fuori la pistola e, oltre a non pagare, chiede l’incasso della serata. Nella notte tra venerdì e sabato, il titolare della pizzeria, affiancato da due fratelli e da alcuni dipendenti, ha messo in fuga i malviventi dopo una violenta rissa. Due persone però sono rimaste ferite, in modo non grave. L’episodio è accaduto verso le 2 nella pizzeria Zizò di via Ratti. Protagonisti quattro cittadini ucraini. Dopo aver mangiato una pizza in giardino, uno di loro si è alzato e arrivato alla cassa, ha estratto l’arma e intimato al titolare di consegnare l’incasso. |
‘Fratelli migranti’: tunisino prende chiesa a sassate
PalermoToday |
Lancia sassi conto una chiesa, trentenne arrestato in via Albanese
PalermoToday Tenta di rubare in sacrestia: arrestato pregiudicato tunisino. Una serata un po' movimentata quella di sabato scorso in via Albanese. Un senegalese di 31 anni, C.K., in preda ai fumi dell'alcool ha iniziato a lanciare sassi in direzione della Chiesa di … |
Inchiesta sui giocattoli cinesi Le Iene pestate: un arresto|Video – Il Mattino
Il Mattino |
Inchiesta sui giocattoli cinesi Le Iene pestate: un arresto|Video
Il Mattino Dopo aver acquistato dei prodotti cinesi, li hanno fatti analizzare scoprendo che alcuni erano nocivi. Dopodiché la troupe è tornata dai negozianti a chiedere conto della vendita ma è stato allora che è scoppiato il putiferio: i cinesi prendono la … Arrestata una donna cinese, è tra le autrici del pestaggio alle «Iene» Giocattoli dannosi alla salute : Arrestata donna che aggredì Le Iene |
Roma: Zingari “nullatenenti” con 10 milioni di euro alle poste nelle casette comunali
Finti nullatenenti, ma con 10 milioni alle poste: scoperti ‘rom paperoni’Conti correnti, libretti di risparmio e deposito titoli per quasi 10 milioni di euro intestati a 80 nomadi, assegnatari di un alloggio nei campi di via di Salone e la Barbuta. E’ questa la scoperta fatta dalla polizia municipale di Roma nell’ambito di accertamenti effettuati sui 3500 abitanti dei campi autorizzati di Roma Capitale. Ricordiamo che per ottenere l’alloggio i nomadi hanno dichiarato di essere nullatenenti, o quasi, e senza mezzi di sostentamento.Anche per questo il sindaco Alemanno, appreso dell’esito dell’indagine, ha promesso la linea dura: “Saranno tutti espulsi e gli alloggi ridistribuiti a chi ne ha davvero bisogno. Quest’indagine rappresenta anche un segnale per chi fino a oggi è riuscito a nascondersi e d’ora in poi, grazie all’anagrafe della comunità nomade che ci ha permesso di approfondire alcune posizioni, non potrà più farlo. Ma – conclude il sindaco – serve una legge regionale per regolare gli accessi ai servizi sociali”. INDAGINE – L’indagine ha portato a setacciare, su richiesta del Campidoglio, i campi autorizzati. Obiettivo la ricerca degli intestatari di quei conti correnti non dichiarati al momento della richiesta dei container e dell’assistenza alloggiativa gratuita del XIV Dipartimento politiche sociali del Comune. La scoperta è stata quella di un’ottantina intestatari in media di conti postali superiori a 100-200 mila euro e di veicoli, anche di grossa cilindrata Un tesoro non segnalato sulla cui provenienza sono in corso accertamenti intestato solo a un’ottantina di persone. Le persone sono state denunciate per truffa ai danni di Roma Capitale, falso e uso di atto falso per aver indotto in errore la pubblica amministrazione nella concessione dei moduli abitativi a chi in realtà non ne aveva bisogno. Finti nullatenenti, ma con 10 milioni alle Poste: scoperti ‘rom paperoni’RomaToday |
Esci di galera, dopo un’ora è già a rubare auto
PREGANZIOL – La mattina è uscito dal carcere e la sera ha provato a rubare due auto. Ma è stato pizzicato e quindi ha fatto di nuovo ritorno a Santa Bona. Si tratta di un 30enne bosniaco, Samet Baslumi.
Ieri sera verso le 21,30, ha provato a rubare una Skoda Fabia all’esterno di una palazzina in via Canova a Preganziol. Ha forzato la portiera, poi ha tentato di mettere in moto l’auto ma non c’è riuscito. Il tutto è avvenuto davanti ad un 35enne fermo in auto davanti alla Skoda, aveva i fari e la macchina spenti perché stava telefonando.
Il ladruncolo, quando ha visto che la Skoda non partiva, è uscito e si è diretto verso l’Audi A6 al cui interno c’era il 35enne, senza rendersi conto della sua presenza. Ha tentato di forzare la porta dal lato del passeggero, allora il proprietario ha azionato il comando di chiusura della portiera e questo ha fatto scappare via il ladro d’auto.
Il 35enne ha chiamato immediatamente la polizia, che poco distante ha fermato Baslumi. Gli agenti delle volanti l’hanno portato in Questura, dov’è emerso che era appena uscito dal carcere. Per questo è stato denunciato per tentato furto e trattenuto nuovamente.
http://www.oggitreviso.it/mattina-esce-dal-carcere-sera-prova-rubare-due-auto-58906
Ha la madonnina in casa: Islamico la pesta a sangue
TREVISO – Prima ha picchiato la moglie e poi ha mandato quattro poliziotti all’ospedale. Quando non senza fatica sono riusciti ad ammanettarlo, infatti, ha sfoggiato tutta la sua maestria nelle arti marziali, colpendo con un calcio in faccia un poliziotto.
Alla fine, però, il tunisino di 35 anni, residente in via Sant’Antonino, ha dovuto arrendersi ed è finito in carcere. Ieri sera, dopo essere tornato a casa ubriaco, si e messo a picchiare la moglie, una 47enne originaria di Mantova, tanto che la xenofila è scappata fuori ed ha chiamato la polizia. Lo fanno sempre, prima però chi li avvisa della stupidaggine che fanno dando vita a coppie miste lo apostrofano come “razzista”.
Al loro arrivo gli agenti si sono resi conto che era una furia ed hanno chiamato due pattuglie di rinforzo.
Quando ha visto le divise il maghrebino ha scagliato contro di loro un vaso in marmo, quasi colpendo uno degli agenti. Poi è nata una colluttazione. I poliziotti sono riusciti ad ammanettarlo, ma quando lo stavano per caricare in macchina sono partiti i colpi di karate.
Alla fine quattro dei poliziotti intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso.
L’uomo dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Ad aprile scorso la polizia era già intervenuta nell’abitazione dei due coniugi per via di un furibondo litigio: lui, musulmano, aveva distrutto le immagini religiose che la lei, cattolica, teneva in casa. La donna aveva reagito e quindi era stata pestata.
http://www.oggitreviso.it/bruce-lee-tunisino-manda-quattro-poliziotti-all%E2%80%99ospedale-58454