Tag: far west

Rissa tra immigrati con coltellaccio in pizzeria

Rissa con coltellaccio in pizzeria
Il Piccolo
Pugni e calci in pizzeria. La scazzottata da Far West l’altra mattina attorno alle 4 alla Lanterna di via Oriani. Coinvolti quattro uomini, tutti di origine serba: T.R. del 1975, D.B. del 1986, D.M. del 1990 e Z.S. del 1992, residenti in città. Ingenti  

Rissa fra immigrati finisce in tragedia: morti un indiano e una … – Tiscali Europa


Tiscali Europa

Rissa fra immigrati finisce in tragedia: morti un indiano e una
Tiscali Europa
Scene da far west domenica sera a Chiuduno, nel Bergamasco, dove una rissa fra immigrati si è conclusa con l'uccisione di un indiano e di un medico che si era fermato a prestargli soccorso. Secondo quanto riporta L'Eco di Bergamo, un indiano e Eleonora

Genova multietnica: senegalese deruba e pesta uomo sull’autobus

Genova 09 settembre 2013 –  Scene da far west sull’autobus a Pegli. E’ successo verso le 6 del mattino. Un uomo stava viaggiando a bordo dell’autobus della linea 1 quando, chiusi gli occhi per alcuni minuti, si è svegliato di soprassalto accorgendosi che il passeggero seduto accanto a lui, e con il quale aveva scambiato qualche parola, gli stava frugando nelle tasche dei pantaloni dove custodiva il portafoglio.

Immediata la reazione: il 48enne ecuadoriano si è alzato urlando, ricevendo in cambio un pugno al volto ed alcuni calci dal malvivente che lo ha anche minacciato di morte. L’autista, accortosi di quando stava accadendo, ha prontamente fermato il mezzo e bloccato le uscite, contattando la polizia. Gli agenti giunti sul posto hanno arrestato il rapinatore, un cittadino senegalese di 40 anni con numerosi precedenti penali.

http://www.genova24.it/2013/09/pegli-panico-sul-bus-tenta-di-rapinare-il-vicino-poi-lo-prende-a-calci-arrestato-55773/

Come si giustifica la presenza in Italia di un senegalese con numerosi precedenti penali?

Torino fuori controllo: scontri con spari e coltelli tra spacciatori senegalesi

Hanno progettato un blitz ai danni dei grossisti della coca torinesi, partendo da Brescia. Ma qualcosa è andato storto e si è scatenata una violenta rissa fra le due «bande», che ha provocato il ferimento di due persone. Sette senegalesi sono stati arrestati dai Carabinieri. Per quattro di loro, fra cui i due feriti gravi, l’accusa è di tentato omicidio.

I fatti risalgono a lunedì sera. Il faccia a faccia fra i cinque pusher – quattro sono residenti in provincia di Brescia – e i tre trafficanti si è svolto in un appartamento del quartiere Barriera di Milano, a Torino.  I cinque hanno cercato di aggredire i tre connazionali senegalesi che si trovavano nell’alloggio; ma questi ultimi hanno reagito sparando con una pistola a salve.
A quel punto si è scatento il putiferio. Uno dei senegalesi bresciani è stato colpito da 14 fendenti, sferrati con un cacciavite. Uno dei grossisti ha invece rimediati tre coltellate alla schiena.
 Il primo è stato portato in ospedale in gravi condizioni; il secondo ha raggiunto a piedi la stazione dei carabinieri più vicina, dove i militari gli hanno tamponato e medicato la ferita, salvandogli la vita. I cinque autori dell’assalto sono stati intercettati e arrestati davanti all’ospedale.

Tirrenia, far west in spiaggia: rissa e bastonate tra stranieri

Pisa, 14 luglio 2103 – RIVERSO sulla sabbia con la testa aperta da una bastonata e il sangue ovunque, su sdraio e lettini. E’ finita così venerdì nel tardo pomeriggio la rissa tra due nordafricani a Tirrenia. Iniziata sulla spiaggia libera si è trascinata fino al confine con il bagno Laura, in mezzo alle famiglie e ai bambini.

Erano da poco passate le 19 quando due vu’ cumprà hanno lasciato a terra la merce per cominciare un furioso litigio i cui motivi sono ancora da chiarire. Uno dei due ha colpito l’altro sulla schiena con una sdraio e poi, dopo aver trovato sulla spiaggia libera un bastone, ha definitivamente steso a terra l’avversario. Il nordafricano ferito si è accasciato con una profonda ed estesa lacerazione alla testa e le sue condizioni sono apparse subito gravi. Tutto questo mentre i bagnanti, spaventati e increduli, assistevano alla scena. Il figlio del titolare del bagno Laura, Andrea Buonanni, ha subitochiamato il 118 e i carabinieri che, una volta arrivati, hanno rintracciato l’aggressore che si era rifugiato alla spiaggia libera ancora coperto di sangue. Ritrovato e preso in consegna dai militari della Stazione dei carabinieri di Marina della anche il bastone usato come arma. Con un’ambulanza il ferito è stato trasportato al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello dove è stato medicato e poi ricoverato i prognosi riservata.
«E’ UNA situazione che non si può più tollerare – dice Andrea Buonanni – le famiglie erano ancora tranquillamente in spiaggia, dopo una giornata di sole e relax, e all’improvviso hanno visto volare sangue dappertutto. I venditori abusivi sono tantissimi, troppi, senza controllo. E la vigilanza da parte delle forze dell’ordine, devo dirlo, è scarsa. Bagnanti e clienti sono stufi di non poter stare tranquilli neanche al mare con la propria famiglia. E anche noi gestori degli stabilimenti iniziamo ad essere davvero preoccupati”.

Zingare sfasciano supermercato e auto

UDINE – Fra west al supermercato: scoperte mentre stavano rubando due giovani hanno minacciato il personale e creato grande scompiglio gettando per terra scaffali, prodotti e banchetti di esposizione per coprirsi la fuga, infine, una volta all’esterno, hanno danneggiato con un punteruolo l’auto della direttrice del negozio. Protagoniste della vicenda, avvenuta nei giorni scorsi a Udine, sono due donne nomadi, una delle quali – la più giovane – è stata individuata e fermata dai carabinieri che hanno effettuato le indagini insieme con i colleghi della stazione di Udine.

Si tratta di una Zingara di 28 anni, di Udine, nubile e disoccupata, accusata di rapina impropria, responsabile anche del danneggiamento dell’auto. Un elemento questo che, secondo i carabinieri, non è casuale, ma intendeva far comprendere alla direttrice di essere sotto osservazione, tanto da conoscere l’auto di sua proprietà. La direttrice aveva presentato denuncia il giorno successivo. L’arrestata è stata rinchiusa nel carcere di Trieste; il procedimento giudiziario è stato assegnato alla pm Claudia Danelon. Le due donne fanno parte di un gruppo di nomadi accampato in via Villacaccia a Udine.

 

http://www.gazzettino.it/nordest/udine/furti_e_far_west_al_supermercato_poi_danneggiano_le_auto_nel_parcheggio/notizie/263376.shtml

Riccione: scontri etnici tra 30 Marocchini e Albanesi

Alle baby-gang, il Pd vuole svendere la cittadinanza

Riccione – Un complimento di troppo a un gruppo di ragazzine, e a due passi daviale Ceccarini si è scatenata una rissa da Far West che ha visto coinvolti una trentina di immigrati.Botte da orbi davanti alla sala giochi Happy Days verso le 23. Solo all’arrivo dei carabinieri il gruppo si è disperso, ma cinque soggetti non sono riusciti a darsi alla fuga e sono stati fermati. Uno di loro, un marocchino di 17 anni, aveva la faccia ridotta una maschera di sangue. Il 118, giunto sul posto, l’ha trasportato al pronto soccorso dal quale è uscito con una prognosi di 10 giorni. Assieme ai 10 giorni si è beccato una denuncia per rissa. Stessa sorte per un diciottenne albanese anche lui rimasto tra i cinque bloccati dai carabinieri.

La mega-zuffa tra i ragazzini delle due etnie, residenti nel Cesenate e nel Modenese, è nata per gli apprezzamenti di un giovane marocchino ad alcune ragazze, che non sono per nulla piaciuti al fidanzato di una di loro. Così l’albanese ha chiamato i rinforzi. Gli amici seduti a un pub nelle vicinanze, si sono subito mobilitati per vendicare l’affronto. Ma anche il magrebino poteva contare su amici che non lo hanno lasciato solo. Dalle parolacce e spintoni si è ben presto passati a pugni e calci anche in faccia. Il ragazzino nordafricano diciassettenne è stato denunciato per rissa al Tribunale per i minori di Bologna. Alla procura della Repubblica di Rimini invece è stato denunciato il diciottenne albanese. Gli altri tre ragazzini fermati, sono stati identificati ma non è stato possibile provare la loro partecipazione alla rissa.

http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/provincia/2013/03/30/866745-rissa-tra-ragazzini-viale-ceccarini.shtml

Volontario aggredito e pestato da immigrati: «la nostra città un far west»

Integrazione

VENEZIA – «Mi sento braccato, non riesco più a camminare senza guardarmi le spalle. È terribile non sentirsi più sicuro a casa tua, sulle strade che percorri ogni giorno». A parlare è Pietro Giangaspero, 63 anni, presidente dell’associazione di volontariato “Essere insieme“, aggredito brutalmente la sera di San Valentino, mentre rientrava a piedi nella sua abitazione in via Felisati.

Mancavano pochi passi e avrebbe aperto la porta d’ingresso. È allora che due energumeni lo hanno sorpreso alle spalle, lo hanno incappucciato alzandogli sulla testa il cappotto e una volta gettato a terra, lo hanno picchiato con una violenza e crudeltà del tutto gratuite. «Volevano lo zaino? Volevano i soldi? Bastava chiedere. Perché tanta ferocia?». È la domanda che si pone da tre giorni lui che si è sempre dato da fare per l’integrazione e la socializzazione degli stranieri, grandi e piccoli.

«Erano forse albanesi, ma non posso dirlo con precisione. Avevano la pelle un po’ scura e fra di loro parlavano in una lingua che non ho riconosciuto. Quando mi hanno scaraventato sul marciapiedi ho perso gli occhiali e vedevo a fatica». Giangaspero era arrivato alla stazione dei treni, di ritorno da Milano, poco dopo le 23.30. E come al solito si era incamminato per via Piave fino a via Fiume e di lì in via Felisati. Un tragitto conosciuto, familiare, percorso chissà quante volte e che ora lo spaventa.

«Sento ancora i calci sulla schiena e i pugni al volto, specie sulla bocca. Cercavo di scansare i colpi ma uno mi era sopra. L’incubo è finito quando – racconta – forse temendo arrivasse qualcuno, si sono presi lo zaino che avevo in spalla e sono scappati. Alti, magri, sui 30-40 anni. Mi hanno lasciato sotto choc in uno stato di confusione mentale completo, dolorante. Mi hanno aiuto dei ragazzi che passavano a cui ho chiesto aiuto. Con la pila del portachiavi hanno ritrovato gli occhiali che erano volati a qualche metro. Mi hanno rubato tutto, il portafogli, la patente, le rubriche telefoniche, le tessere dei vari abbonamenti, la documentazione medica per le cure dentarie. Cose che anche se con fatica rimpiazzerò. Ma si sono portati via per sempre il senso di sicurezza e di tranquillità che ti permette di vivere senza angosce, senza paure, fidandoti degli altri».

Il cellulare lo aveva in una tasca interna. Con quello ha chiamato il “113”. La Volante è giunta in pochi minuti: «Devo ringraziare gli agenti per la professionalità e per l’umanità e comprensione che mi hanno dimostrato. Volevano che andassi al pronto soccorso. Era meglio se li ascoltavo – conclude – perché la notte non ho dormito per la tensione, i fremiti e i dolori. Ma ciò che fa più male, lo ripeto, è la sensazione se non la certezza di essere in balìa di delinquenti inqualificabili e spietati che fanno della nostra città un far west».

http://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/picchiato_a_sangue_e_rapinato_sotto_casa_sotto_choc_63enne_presidente_dei_volontari/notizie/252393.shtml

Romeni: Sarnano, rissa e coltellate all’alba poi investimento in retromarcia

Sarnano, rissa e coltellate all’alba poi investimento in retromarcia
Il Messaggero
SARNANO – Rissa e accoltellamento nel centro di Sarnano. La violenta lite tra tre romeni termina con un investimento in retro marcia che poteva costare la vita a un trentenne, scaraventato dall’auto contro la vetrina del bar. L’azione da far west è
Rissa a Sarnano, rumeno investe il rivale con l’auto e lo schizza L’indiscreto
Investe il rivale dopo la lite e lo scaraventa nella vetrina di un barCronache Maceratesitutte le notizie (3) »

Nigeriani protestano in municipio, tre arresti – gonews

Nigeriani protestano in municipio, tre arresti
gonews
Nigeriani seminudi hanno 'assaltato' stamani il palazzo comunale di Bagnone in Lunigiana (Massa Carrara) scatenando una specie di Far West culminato con l'arresto di tre di loro. Motivo della protesta, ottenere la proroga al sussidio economico.

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