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Effetto ‘svuotacarceri’: aggredisce donna, libero

PESCARA – Personale della squadra volante di Pescara ha arrestato ieri un cittadino rumeno in questo corso Umberto, a seguito di segnalazione al 113 circa la presenza di una persona che creava disturbo tra gli esercenti e gli avventori del mercato di corso Vittorio Emanuele, corso Umberto e piazza della Repubblica.

L’uomo si chiama Mihai Caldarar, 29 anni, arrestato per lesioni, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale

Caldarar era particolarmente alterato e aveva avuto anche una lite con una donna, la quale ha riportato una escoriazione al volto. Alla fine è stato bloccato e, con non poca difficoltà, trasportato in Questura.

Su indicazione del pubblico ministero di turno, lo straniero veniva trattenuto in Questura a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Processato per direttissima, è stato condannato a 8 mesi di reclusione. La pena è stata sospesa.

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/pescara-romeno-violento–aggredisce-donna-arrestato/525691-4/

Furti in centri commerciali: 2 arresti e 2 denunce a Pesaro – SMTV San Marino


SMTV San Marino

Furti in centri commerciali: 2 arresti e 2 denunce a Pesaro
SMTV San Marino
Due moldavi di 25 e 28 anni sono stati arrestati dalla polizia e due loro connazionali, un uomo di 41 anni e una ragazza di 18, sono stati denunciati a piede libero per il furto, poi fallito, messo a segno il 2 agosto nell'Ottica Venturi di Pesaro

Clandestino e pregiudicato accoltella 5 persone: libero!

E’ successo a Lodi – Un immigrato irregolare ubriaco ha accoltellato tre persone, causato il ferimento di due poliziotti e nonostante tutto è tornato a casa con l’invito a presentarsi quanto prima all’ufficio immigrazione per essere espulso.
Un egiziano disoccupato di 35 anni, con un ordine di espulsione già sulla testa, ha bevuto alcol per tutta la sera senza badare troppo ai divieti imposti dal Ramadan. Poi ha alcoltellato senza motivo alcuni connazionali e ferito dei poliziotti
Accompagnato in questura è stato poi invitato a ripresentarsi all’apertura dell’ufficio immigrazione. Tutto qui
Perchè è successo? Perchè per la lesione personale (a seconda della gravità) una pena da 3 mesi a 3 anni funziona così può essere solo indagato a piede libero. Va detto, comunque, che non è previsto il fermo e che l’arresto può avvenire facoltativamente in caso di flagranza

http://www.ilradar.com/clandestino-gia-espulso-accoltella-5-persone-libero-immediatamente-w-litalia/

Compenso: “Pisapia paga la famiglia del rom che uccise il vigile”


Giornalettismo

“Pisapia paga la famiglia del rom che uccise il vigile”

MILANO –  Tra le case abusive dei rom di via Monte Bisibino, a Baranzate (Milano) che verranno abbattute per l’Expo, con rimborsi di migliaia di euro agli abitanti, c’è anche quella di Remi Nikolic, il giovane rom che, con un suv, travolse e uccise l’agente della polizia locale di Milano, Niccolò Savarino.
La notizia è data dal quotidiano Libero, che riporta quanto sostenuto da Daniele Vincini, segretario lombardo del sindacato di polizia locale Sulpm al quotidiano Repubblica.
Vincini ha chiesto di fare chiarezza a Comune, Regione e Inrastrutture Lombarde (la società che si occupa degli espropri dei terreni che ostacolano l’area dell’Expo 2015).
L’agente ha spiegato a Libero:
“Durante le indagini condotte dai colleghi sul caso Savarino era emerso che al momento dell’omicidio in via Monte Bisbino abitavano i genitori di Remi Nikolic. Visto che all’interno della comunità c’erano state diverse persone che avevano cercato di coprirgli la fuga, vogliamo la certezza che nemmeno un euro finisca a chi lo aveva aiutato. E questo non per una questione di parentela, ma per il rischio che qualcuno che è stato connivente con un assassino riceva soldi pubblici, cosa che vale sia per la famiglia, sia per i vicini che potrebbero in qualche modo avere agito per aiutarlo”.
Tra gli agenti della polizia locale di Milano, poi, brucia ancora la decisione del Tribunale dei minorenni di Milano di concedere a Nikolic le attenuanti generiche per il “contesto di vita familiare in cui è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento”.
Dal Pirellone, sede della Regione Lombardia, dicono che spetta al Comune verificare la lista dei destinatari degli indennizzi. Come per la decisione e i soldi, anche in questo caso c’è un rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione. Nel frattempo, sottolinea Libero,
le case abusive si stiano svuotando. Così, la richiesta del sindacato di polizia di “verificare dieci volte la lista di chi sta ricevendo denaro per gli espropri, inmododa bloccare eventuali somme destinate ai parenti o a chi può avere aiutato in qualche modo Nikolic durante la fuga” rischia non solo di essere disattesa. Ma anche di trovare una risposta certa quando sarà ormai troppo tardi per bloccare un eventuale risarcimento

 

 

 

Libero: “Pisapia paga i rom, anche i parenti di Nikolic, killer di Blitz quotidiano

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Campomarino, poliziotto in vacanza sventa furto e fa arrestare albanese


FoggiaToday

Campomarino, poliziotto in vacanza sventa furto e fa arrestare
FoggiaToday
Un agente di polizia della Squadra Mobile libero dal servizio unitamente al personale dell’arma dei carabinieri di Campomarino, ha arresto Gjeta Fatmir, nato a Bulqizie in Albania il 16 febbraio del 1986 e domiciliato a Caianello, poiché responsabile
Camporano Lido, Mobile Foggia arresta latitante albaneseStatoQuotidiano.it
Il ladro albanese arrestato a Campomarino aveva un mandato di Termoli Online
Sventato un furto: il ladro aggredisce poliziotto e carabinieri. Ha una Primonumero.it

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Poliziotto massacrato da immigrati mentre passeggia con amica

Latina 03 luglio 2013 – Hanno aggredito un ispettore di polizia colpendolo violentemente con calci e pugni, anche alla testa. Intercettati poco dopo, due cittadini di nazionalità tunisina di 28 e 35 anni sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile. I fatti si sono verificati intorno alle 23 di ieri sera all’interno dei giardinetti pubblici; l’ispettore, libero dal servizio, si trovava insieme ad un’amica quando è stato avvicinato da un cittadino di straniero che, in preda ai fumi dell’alcol, gli ha chiesto una cartina per confezionare una sigaretta. Ma, difronte all’indifferenza dell’uomo che insieme alla donna ha continuato a camminare, il tunisino ha dato in escandescenza avvicinandosi a lui con fare minaccioso per poi aggredirlo, colpendolo ripetutamente con calci e pugni.

Nonostante i tentativi di difesa, per l’ispettore non c’era via di scampo dal momento che nel frattempo il suo aggressore era stato raggiunto da un altro uomo: caduto a terra il poliziotto è stato raggiunto da una serie di colpi violenti e diretti anche al capo. Con l’arrivo dei primi soccorsi i due aggressori sono scappati via sperando di far perdere le loro tracce. Ma sulla base delle descrizioni fornite sia dalla vittima che dalla donna che era con lui e ha assistito all’aggressione – messe a confronto con un controllo effettuato poco prima da un equipaggio delle volanti, intervenuto presso un vicino supermercato per allontanare persone moleste – gli agenti hanno potuto chiudere il cerchio intorno ai due uomini intercetti all’interno di uno stabile in via Ezio dove avevano trovato rifugio. Riconosciuti dall’ispettore di polizia e dall’altra testimone i due tunisini sono stati arrestati con l’accusa di lesioni gravi e trasferiti presso la casa circondariale di via Aspromonte. Intanto la vittima è stata soccorsa presso l’ospedale Goretti di Latina: ha riportato fratture al naso e ad una mano, ecchimosi ed escoriazioni in tutto il corpo, con una prognosi di 50 giorni.

http://www.latinatoday.it/cronaca/aggressione-poliziotto-giardini-arresti-latina-2-luglio-2013.html

 

Ruba tv, stereo e alimenti dall’Aqualena: arrestato, è libero – La Repubblica

Ruba tv, stereo e alimenti dall'Aqualena: arrestato, è libero
La Repubblica
I carabinieri di Parma hanno arrestato giiovedì notte un cittadino moldavo del 1985, già pregiudicato per reati contro il patrimonio, sorpreso in flagranza di reato mentre cercava di asportare materiale elettronico e generi alimentari da un complesso

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Svuotacarceri: sperona auto agenti su macchina rubata, libero!

Con una decisione destinata a far discutere, il tribunale di Como ha disposto ieri la liberazione di Constantin Scuipici, 18 anni appena, il giovanotto di nazionalità rumena arrestato dalla polizia l’altra mattina a San Fermo, dopo che assieme a un amico aveva forzato la dogana e speronato una volante, sedendo a bordo di una Mercedes rubata.

La scelta di liberarlo, assunta dal giudice Cristian Mariani, è maturata al termine del processo svolto con direttissimo per resistenza, danneggiamento e lesioni.

Scuipici, ha innanzitutto scaricato eventuali responsabilità sul conducente, ancora latitante: «Guidava lui, io dormivo e non mi sono accorto di niente». Poi, tramite il suo avvocato, ha chiesto e ottenuto un cosiddetto “termine a difesa”, cioè un rinvio, che gli è stato accordato.

Nel frattempo, il tribunale, lo ha rimesso in libertà, verosimilmente assottigliando le speranze che il nostro si ripresenti in aula alla prossima udienza (10 luglio).

Il pm d’udienza Luciano Ferrara non ha chiesto, come avrebbe potuto, la custodia cautelare in carcere. Codice alla mano, sulla scelta del giudice deve avere in qualche modo influito il fatto che, contrariamente a quanto emerso in un primo momento, il ragazzo ha un solo “simil” precedente, una denuncia per tentato furto, e nient’altro. Benché parli pochissimo italiano – tanto da aver bisogno di un interprete – risulta regolarmente residente nel Comune milanese di Marcallo con Casone, dove peraltro abita anche il suo collega, quello corso via a piedi dopo il tentativo di forzare il posto di blocco.

Se i documenti abbandonati tra le mani del poliziotto di frontiera che se li è visti fuggire sotto il naso da Brogeda sono documenti genuini, allora dovrebbe chiamarsi Catalin Ionut Nicola, dovrebbe avere 23 anni, ed essere lui pure residente a Marcallo (stesso indirizzo dell’altro), con precedenti penali per evasione e reati contro il patrimonio.

Sulla liberazione di Scuipici, ha preso posizione, nel pomeriggio di ieri, anche il Sindacato autonomo di polizia.

Così il suo portavoce, Sergio Iaccino: «È una scelta che non possiamo condividere, anche se ovviamente rispettiamo tutte le decisioni dell’autorità giudiziaria. Viene soltanto da domandarsi, a maggior ragione da parte di chi cerca ogni giorno di garantire sulle strade la sicurezza dei cittadini, cosa si debba fare per finire in carcere».

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/scontro-con-lauto-rubata-gia-libero-dopo-larresto_1011990_11/

E sarà sempre peggio con lo ‘svuotacarceri’.

Quartiere Libertà, georgiani sorpresi con arnesi atti allo scasso – BariLive.it

Quartiere Libertà, georgiani sorpresi con arnesi atti allo scasso
BariLive.it
hanno proceduto all'arresto di un trentatreenne georgiano, ritenuto responsabile di possesso ed uso di documento d'identità falso e alla denuncia a piede libero di un ventiseienne, anch'egli georgiano, per possesso ingiustificato di arnesi atti

Buonismo patologico: senegalese inventa storie per avere soldi, preti ci cascano

Bergamo 12 giugno 2013 – La storiella, falsa, era sempre la stessa: «È morto mio fratello all’ospedale Niguarda di Milano e devo fare rimpatriare la sua salma, ma non ho i soldi necessari. Mi potete aiutare?». Così un senegalese ha ingannato diversi parroci della provincia: denunciato. Si tratta di un 32enne residente a Pradalunga ma domiciliato a Bergamo con precedenti. I carabinieri di Martinengo l’hanno denunciato a piede libero per furto, truffa e tentata truffa. Tutto è iniziato l’8 giugno quando il senegalese si è presentato al parroco di Zanica raccontando la storiella strappalacrime. Il parroco aveva creduto alla buona fede dell’extracomunitario e aveva raccolto circa 250 euro consegnandoglieli, ma dopo si era informato con i suoi referenti in Curia scoprendo che la storia era falsa e che il senegalese aveva tentato d’ingannare già diversi sindaci. Ecco perché la Curia ha inviato a tutti i parroci della provincia un’email di avvertimento.

Il senegalese martedì 11 giugno si è presentato nella parrocchia di Cividate, ma il parroco non c’era, così è stato ricevuto dalla perpetua. Quando quest’ultima si è assentata per un momento, l’extracomunitario si è impossessato di una busta con le offerte contenente 90 euro. Del furto la perpetua se n’è accorta dopo aver congedato il senegalese e avergli detto di ripassare alle 12,30, quando avrebbe potuto vedere il parroco. La perpetua ha raccontato quanto era successo al viceparroco che era al corrente dell’email di avvertimento della Curia, così, quando l’extracomunitatrio si è ripresentato, ad attenderlo c’erano i carabinieri di Martinengo che l’hanno denunciato sequestrandogli anche 225 euro. Da un primo controllo anche i parroci di Azzano, Strezzano e Grassobbio hanno dato soldi al senegalese.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/381840_devo_rimpatriare_fratello_morto_cos_truffata_parroci_della_provincia/