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Rimini: stupro di gruppo sulla spiaggia

Tentato stupro sulla spiaggia all’altezza del bagno 26 di Rimini, dove, intorno alle 4 una 19enne, in compagnia del fidanzato di 27 anni, è stata aggredita da quattro uomini. La coppia di turisti, dopo aver trascorso la sera in giro per gli eventi della Notte Rosa, stava facendo una passeggiata sulla spiaggia quando è stata aggredita da quattro persone. Mentre tre di loro tenevano fermo lui uno dei malviventi ha buttato a terra la ragazza e ha tentato di abbassarle i pantaloncini, desistendo dall’andare oltre dopo aver visto il ragazzo reagire.
Non appena il giovane ha aiutato la fidanzata a rialzarsi, i quattro si sono allontanati, rapinando la coppia di borsa e cellulari.
Secondo quanto raccontato dal ragazzo ai carabinieri che stanno indagando per rapina e violenza sessuale, l’obiettivo principale dei malviventi erano la borsa e i soldi della coppia. Allontanandosi, infatti, il ragazzo li avrebbe sentiti ridere e schernirli per la paura che avevano avuto.
I carabinieri stanno cercando quattro uomini, tra i 25 e 30 anni accento dell’Est, corporatura grossa e capelli tagliati a spazzola, jeans e maglia scura. La ragazza, una minorenne di Casalgrande in provincia di Reggio,  non ha riportato ferite gravi ma è molto scossa.

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/196042/Ragazza_reggiana_sfugge_a_stupro_in_spiaggia_a_Rimini:_caccia_a_quattro_uomini_dellEst.html

Accerchiato e derubato da banda di nigeriani

NOVARA – Un giovane è stato bloccato da quattro nigeriani che lo hanno aggredito e derubato di una catenina d’oro e di alcuni contanti che l’uomo aveva con sé.

Il fatto è accaduto intorno all’una di questa notte, in via Gnifetti, vicino al locale Lollipop Club, a Novara. Immediato l’intervento di una Volante della Polizia della Questura di Novara che, nel giro di pochi minuti, ha intercettato e inseguito uno dei quattro aggressori che se l’erano data a gambe appena dopo aver commesso il fatto.

Il primo uomo della banda, in seguito identificato dall’aggredito, che per fortuna ha riportato solo ferite lievi,  è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Novara con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

La Polizia è al momento, sulle tracce degli altri membri della banda che hanno partecipato all’aggressione. Anche la vittima era di nazionalità nigeriana.

http://www.novara.com/index.php?Section=News&tplBgContainer=1&Tools=WAPPS&Filters=SeqId,20358

"Da milanese vi chiedo di farmi un favore: consideratemi un rom" – il Giornale

"Da milanese vi chiedo di farmi un favore: consideratemi un rom"
il Giornale
Trent'anni al servizio dello Stato, a rischiare la pelle prima a Reggio Calabria, durante i famosi moti di «Reggio capoluogo», poi in giro per l'Italia, fino all'approdo in città alla Squadra Mobile. «Dopo la pensione sono riuscito a entrare in una

Svuotacarceri: stupratore evade dai domiciliari

SPINEA. Dieci giorni fa è stato arrestato, perché ha afferrato per un braccio una ragazzina di 14 anni, con l’obiettivo di trascinarla verso la propria abitazione e stuprarla: tentato sequestro di persona e stalking, le pesanti accuse scattate nei suoi confronti, dal momento che l’episodio era stato preceduto da telefonate, approcci, pedinamenti. Un’attenzione morbosa verso la giovane, della quale si era invaghito.

La giudice per le indagini preliminari Barbara Lanceri – in sede di interrogatorio di garanzia e d’intesa con la pubblico ministero Angela Masiello – ne aveva disposto gli arresti domiciliari, giudicandoli sufficienti come misura cautelare per tenere l’uomo lontano dalla ragazza (in questa fase di indagini). Ma M.B., 22 anni, albanese con casa a Spinea dal fratello, ha resistito una decina di giorni tra le mura domestiche, poi ha preso la porta ed è uscito a farsi un giro: quando venerdì sera i carabinieri sono passati per la sua abitazione per controllarne la permanenza in casa, non lo hanno trovato. E l’hanno aspettato. Per arrestarlo nuovamente al suo rientro dopo la “boccata d’aria”, questa volta portandolo in carcere con l’accusa di evasione: ieri, il processo per direttissima, disposto dalla pubblico ministero Alessia Tavarnesi. Il giudiceha convalidato l’arresto, ha revocato a M.B. gli arresti domiciliari, mandandolo a Santa Maria Maggiore e per la sentenza ha rinviato il processo a mercoledì.

Tutto è precipitato martedì 11 giugno: la 14enne moldava sta camminando con un’amica albanese in centro a Spinea, quando si accorge che l’uomo le sta seguendo. Da qualche giorno lui le telefona, le lascia messaggi, la cerca.

Le due amiche accelerano il passo, poi si mettono a correre, lui le insegue e afferra la giovane moldava per un braccio. «Tu ora vieni con me», le dice, come ha testimoniato l’amica della giovane, che ha capito la frase detta in albanese. La giovane si divincola, interviene un automobilista in soccorso, lui scappa e viene arrestato poco dopo dai carabinieri su un autobus diretto a Venezia. «È un equivoco», si è difeso davanti al giudice, «lei mi guardava, mi sorrideva, pensavo di piacergli, non volevo farle del male». Si è giustificato, sostenendo di averla presa per un braccio perché non si allontanasse, non per trascinarla verso la casa del fratello, dove lui abita. La gip Lancieri ne aveva disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari, per tenerlo comunque lontano dalla giovane. Ma non era bastato: dopo qualche giorno il ragazzo è uscito di casa, per fare un giro. Dal punto di vista del codice penale: un’evasione, come fosse scappato dal carcere. Dove è stato prontamente portato dai carabinieri.

Notte di terrore a Milano: doppio stupro, immigrati scatenati

Milano, 22 giugno 2013 – Due donne aggredite nel giro di poche ore a Milano. Nel primo caso una ragazza di 21 anni è riuscita a sfuggire a un tentativo di violenza trovando il coraggio di urlare per attirare l’attenzione e intimorire il suo aggressore. Il tentativo di violenza è avvenuto intorno alle 5 di mattina quando la giovane stava rientrando da una serata in discoteca.

La 21enne ha riferito alla poliza che aveva appena raggiunto il portone di uno stabile in via De Amicis quando è stata aggredita e palpeggiata da un uomo sui 30 anni con la carnagione scura. L’uomo alle urla della vittima è scappato prima dell’arrivo di soccorritori. La svedese è quindi salita in casa e ha svegliato la sua coinquilina italiana con cui ha chiamato la polizia.

Vicenda analoga per una marocchina di 28 anni, che ha subito una violenza da un marocchino di 32 anni che ospitava nel suo appartamento in via Serio. La ragazza ha spiegato ai carabinieri che l’uomo è tornato a casa ubriaco e ha tentato di avere un rapporto sessuale con lei, ma lei approfittando proprio del suo stato di alterazione è riuscita a uscire dalla porta e scendere in strada a chiedere aiuto. Il connazionale è stato quindi arrestato per violenza sessuale.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/06/22/908340-milano-aggressioni-donne-via-de-amicis.shtml

Lei comprende la rabbia degli immigrati.

“Gli immigrati delinquono perché trattati male”

 

Immigrati con accetta e martelli: arrestati? No, solo denuncia

GROSSETO – Due aggressioni nel giro di due giorni, uno in via dei Mille e l’altro in piazza fratelli Rosselli. Tre contro uno, armati sino ai denti di coltello, accetta e martello. Il tutto risale al gennaio 2013, ma solo ora, grazie ad una accurata indagine del personale della Squadra mobile, sono stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria quattro cittadini albanesi per i reati di lesioni aggravate, minacce, ingiurie e porto di oggetti atti ad offendere.

Il tutto aveva preso avvio il 20 gennaio 2013, quando un cittadino albanese era stato aggredito da parte di alcuni connazionali. Il giorno successivo c’era stato un nuovo tentativo di aggressione, questa volta in piazza fratelli Rosselli, da tre uomini armati di tutto punto. Da questi due episodi erano partite le indagini della Questura che hanno portato alle quattro denunce per aggressione.

http://www.ilgiunco.net/2013/06/03/tre-contro-uno-aggressione-in-centro-armati-di-coltello-accetta-e-martello/

Prato, violenza in carcere: spacciatore tunisino picchia tre agenti in due giorni

Prato 02 mag 2013 – Nel giro di 2 giorni, sono avvenute tre aggressioni all’interno della Casa Circondariale di Prato, tre agenti hanno subito lesioni da un detenuto di nazionalità Tunisina, condannato definitivo per reati di spaccio di stupefacenti, ristretto nel reparto di media sicurezza. Lo denuncia il sindacato Uil Pubblica Amministrazione. I tre agenti sono stati portati al pronto soccorso e qui medicati con prognosi dai 5 ai 10 giorni. “Evidenziamo – spiegano dal sindacato – l’alta professionalità mostrata dai colleghi coinvolti nella vicenda in entrambi i giorni, in quanto la situazione poteva terminare con un bollettino medico ben più critico. Il vile attacco, si connota all’interno di un piano di insostenibilità della struttura che non può più far fronte al continuo aumento della popolazione detenuta. Allo stato sono presenti oltre 730 detenuti per una capienza tollerabile di 440”. Da tempo la Uil denuncia le gravi condizioni di difficoltà lavorativa del personale di polizia penitenziaria all’interno delle carceri, tra cui quella di Prato che ha raggiunto i livelli massimi di insostenibilità.

http://www.notiziediprato.it/2013/05/detenuto-alla-dogaia-manda-in-ospedale-tre-agenti-in-due-giorni-la-uil-situazione-insostenibile/

Agrigento, immigrati intestatari di 150 auto: le facevano guidare a clandestini

Gli agenti della Polizia stradale del compartimento occidentale hanno denunciato due ambulanti, un senegalese e uno slavo, residenti nella provincia di Agrigento, i quali sarebbero risultati possessori di oltre 150 automobili che, dietro compenso, venivano fornite a immigrati clandestini che, quindi, non avrebbero mai potuto acquisire la patente di guida e i documenti.

L’operazione fa riferimento a una più vasta a livello nazionale, con la quale la polizia stradale ha scoperto un giro di circa 15mila auto, alcune anche coinvolte in gravi incidenti stradali, intestate a prestanome.

http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/auto-intestate-ambulanti-denunciati-agrigento.html

 

Appena rilasciato sfonda vetrina per rubare

Ha cercato di rubare in un bar di via del Seminario, dopo aver infranto al vetrina con un tombino. Ma, per sua sfortuna, proprio ieri sera era in corso in quella zona un servizio straordinario di controllo del territorio da parte della polizia. Così, nel giro di poche, le pattuglie delle Volanti e del Reparto prevenzione crimine sono intervenute, riuscendo a bloccare il ladro: si tratta di un 19enne di nazionalità algerina, clandestino e con numerosi precedenti di polizia. E’ lo stesso giovane che il 27 febbraio fu arrestato sempre dalla polizia mentre cercava di scassinare il chiosco bar di piazza Mercatale. Tornato in libertà, evidentemente si è subito rimesso al “lavoro”.

Ieri sera, poco dopo le 23.30, aveva preso un tombino in via Orti del Lupo e poi, dopo aver forzato la saracinesca del bar, gestito da un cittadino cinese, ne aveva infranto la vetrata. E’ stato nuovamente arrestato per tentato furto aggravato.

http://www.notiziediprato.it/2013/03/rompe-la-vetrina-di-un-bar-per-rubare-ma-viene-sorpreso-dalla-polizia-era-stato-gia-arrestato-un-mese-fa/

Doppio arresto per un pregiudicato nigeriano: arrestato evade e … – Caserta News


Caserta News

Doppio arresto per un pregiudicato nigeriano: arrestato evade e
Caserta News
Nel pomeriggio di martedì 12 marzo in Castel Volturno (Caserta), via ss Domitiana km. 31,00, i Carabinieri della locale stazione, unitamente a quelli della C.I.O. 3° Battaglione "Lombardia", hanno tratto in arresto il pregiudicato nigeriano Edosomwan
Aggressione e danneggiamenti: nigeriano arrestato due volte in PUPIA
Arrestato due volte nel giro di poche ore: in manette un pregiudicato Corriere del Mezzogiorno
Caserta, prima aggredisce i carabinieri e poi tira pietre: arrestato Il Mattino
Interno18
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