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Rimini: stupro di gruppo sulla spiaggia

Tentato stupro sulla spiaggia all’altezza del bagno 26 di Rimini, dove, intorno alle 4 una 19enne, in compagnia del fidanzato di 27 anni, è stata aggredita da quattro uomini. La coppia di turisti, dopo aver trascorso la sera in giro per gli eventi della Notte Rosa, stava facendo una passeggiata sulla spiaggia quando è stata aggredita da quattro persone. Mentre tre di loro tenevano fermo lui uno dei malviventi ha buttato a terra la ragazza e ha tentato di abbassarle i pantaloncini, desistendo dall’andare oltre dopo aver visto il ragazzo reagire.
Non appena il giovane ha aiutato la fidanzata a rialzarsi, i quattro si sono allontanati, rapinando la coppia di borsa e cellulari.
Secondo quanto raccontato dal ragazzo ai carabinieri che stanno indagando per rapina e violenza sessuale, l’obiettivo principale dei malviventi erano la borsa e i soldi della coppia. Allontanandosi, infatti, il ragazzo li avrebbe sentiti ridere e schernirli per la paura che avevano avuto.
I carabinieri stanno cercando quattro uomini, tra i 25 e 30 anni accento dell’Est, corporatura grossa e capelli tagliati a spazzola, jeans e maglia scura. La ragazza, una minorenne di Casalgrande in provincia di Reggio,  non ha riportato ferite gravi ma è molto scossa.

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/196042/Ragazza_reggiana_sfugge_a_stupro_in_spiaggia_a_Rimini:_caccia_a_quattro_uomini_dellEst.html

Cava de’ Tirreni invasa da zingari e abusivi extracomunitari

Cava de’ Tirreni. Silenziosa, ma drammatica, è la situazione dei senzatetto a Cava de’ Tirreni. Tanti, troppi i “barboni” sparsi per la città mentre l’amministrazione comunale sembra non riuscire ad arginare in alcun modo il problema nonostante più volte se ne sia parlato in consiglio comunale. I cittadini lamentano una condizione sempre più insostenibile e richiedono urgenti misure risolutive. Mendicanti che dormono sulle panchine dei giardini, girovaghi accampati nei pressi dei binari della stazione, venditori abusivi tra i portici e per le strade del centro, lavavetri e accattoni ai semafori. Non si contano quasi più i vagabondi che affollano il centro cittadino: c’è chi la definisce “emergenza homeless”, soprattutto in riferimento al fatto che non si limitano più a elemosinare sul bordo della strada con un cestino e il classico cartello ‘Ho fame!’, ma disturbano la quiete pubblica, diventando invadenti e insistenti. Intanto i resoconti delle forze dell’ordine si riempiono di spiacevoli episodi: uno tra tutti il tentato furto, fortunatamente sventato, avvenuto questa settimana ad opera di due giovani
cittadine serbe, K. J. di 22 anni e N. P. di 17 anni, in via Castaldi. O ancor prima, il mese scorso, quando venne sfollato un edificio abbandonato di Via XXV Luglio divenuto nelle ore notturne il rifugio improprio di un gruppo di stranieri. Poi c’è la solita routine: basta una passeggiata lungo Corso Umberto I o un giro in macchina per gli incroci nei pressi della stazione ferroviaria per rendersi conto della situazione. Passanti e frequentatori del centro sono esasperati. “Con i vigili urbani che ci ritroviamo cosa potevamo mai sperare? – dichiara un cittadino – Da un paio di anni siamo già terra di conquista di nomadi extracomunitari e venditori di calzini. Specialmente il mercoledì quando c’è mercato, si assiste allo sbarco in massa di questi poveracci (manovrati e utilizzati ad arte) che sciamano per le vie della città. Senza prevenzione, pattugliamento del territorio, allontanamento e pugno duro non ci sarà altro che un peggioramento della situazione”. Non meno facile la condizione dei commercianti del borgo porticato, che vedono i vagabondi fermare i clienti davanti ai negozi o addirittura entrare negli esercizi per elemosinare. “Nessuno si interessa ai problemi di noi commercianti – afferma una rivenditrice di prodotti alimentari che preferisce restare anonima – siamo ogni giorno martellati da questi mendicanti che entrano, disturbano i clienti e si comportano in maniera maleducata, e vengono a maledire noi che svolgiamo il nostro lavoro quotidianamente. L’amministrazione se ne disinteressa del tutto, mi è capitato
più volte di aver segnalato il disagio, ma vigili e poliziotti sono impegnati a passeggiare per i portici. L’altro giorno ho dovuto cacciare via una signora che diceva di essere stata derubata e che cercava soldi a tutti i miei clienti, alcuni sono andati via per disperazione”.

http://www.positanonews.it/articoli/96029/cava_de_tirreni_citta_invasa_dai_clochard_i_residenti_chiedono_un_intervento_urgente_da_parte_dellamministrazione.html

 

Viareggio, rapina in villa: pensionati picchiati e rapinati da tre immigrati

Viareggio, 24 marzo 2013 – Picchiati e rapinati in casa da tre “migranti”: è la brutta avventura vissuta da una coppia di pensionati pisani che da tempo possiedono una seconda casa in via Garibaldi a Lido di Camaiore.

CATTIVI MAESTRI

Le vittime dell’aggressione hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso: guariranno in dieci giorni ma sono rimasti choccati per la violenza subita. «Abbiamo vissuto un’esperienza che non auguriamo a nessuno» (noi un’idea ce l’abbiamo, ndr). Sull’episodio indagano polizia e carabinieri con gli uomini della scientifica che hanno lavorato fino a tarda notte. La giornata di sole di venerdì aveva convinto la coppia — lui, pediatra; lei, professionista in pensione da tempo — a trascorrere qualche ora nella villetta di Lido di Camaiore. Nel corso del pomeriggio escono per una passeggiata sui viali a mare, all’imbrunire il ritorno a casa. Ma poco prima delle 20, è accaduto il fuoriprogramma: non appena sono entrati, sono infatti stati presi «in ostaggio» da tre persone che stavano arraffando tutto quel che ci poteva essere di interessante nella villetta che si trova vicino all’incrocio fra via Garibaldi e via Boccella. I due pensionati hanno cercato di convincere i malviventi (solo parzialmente mascherati, quasi certamente stranieri) che non c’erano soldi né gioielli, perché si trattava di un’abitazione utilizzata solo durante il periodo estivo. Ma i banditi hanno insistito minacciando i due pensionati con un punteruolo e colpendo ripetutamente l’uomo — che da tempo soffre di cuore — con schiaffi e pugni. Marito e moglie sono rimasti in balia dei malviventi per diverso tempo fino a quando i banditi non si sono convinti che nell’abitazione non c’era gioielli di grandissimo valore da portare via. In ogni caso, i banditi si sono fatti consegnare i soldi e l’orologio che marito e moglie avevano con sé. Poi la fuga, lasciando perdere le tracce. Sul posto oltre ad un’ambulanza del 118 sono intervenuti gli uomini del Commissariato e dell’Arma: ieri mattina, i due coniugi — dimessi dall’ospedale dove erano stati trattenuti per qualche ora — sono stati accompagnati negli uffici di polizia per tracciare un parziali identikit del malviventi.

http://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/2013/03/24/863403-coppia-picchiata-rapinata-casa.shtml