Tag: rito

Profughi: ospite del centro di lusso per immigrati spacciava in città

Catania. Nel primo pomeriggio di ieri, personale del Commissariato Ps Centrale,
nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio finalizzata al
contrasto dell’illegalità diffusa, ha arrestato M.M. nato in Ghana, 26enne
domiciliato al Cara di Mineo
. L’uomo, all’atto del controllo effettuato in via delle
Finanze, è stato trovato in possesso di un contenitore che usava per sminuzzare
sostanze stupefacenti di tipo erbaceo nonché di 320 euro in banconote di vario
taglio, delle quali non ha saputo fornire giustificazione. Durante il controllo, dopo
aver strattonato gli agenti, l’uomo ha tentato di scappare, ma è stato bloccato poco
dopo con l’ausilio di personale della Squadra Mobile. Nella mattinata odierna sarà
giudicato con rito direttissimo dalla competente.

http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-estradizione-bahar-kimyongur.html

Caserta. Furto di energia, arresto a Sessa Aurunca. Violenza … – Made in Italy Notizie

Caserta. Furto di energia, arresto a Sessa Aurunca. Violenza
Made in Italy Notizie
L'arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa della celebrazione del rito direttissimo, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria. A Trentola Ducenta, i Carabinieri hanno arrestato

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Pakistani “integrati” rubano materiale idraulico

Bologna 2 gennaio 2014 – Presa di mira la ditta “La Fenicia Service” di via Larga dove i Carabinieri hanno “pizzicato” e ammanettato per “furto aggravato in concorso” A. A. 19enne ed I. M. 28enne, entrambi originari del Pakistan, residenti ad Argenta, nel ferrarese. I due, operai regolari in Italia, senza precedenti di polizia, avevano appena rubato dal magazzino della ditta materiale idraulico per un valore di 10.000,00 euro. I Carabinieri, allertati da personale del servizio di vigilanza privata notturna che aveva notato la serranda di accesso ai locali della ditta “semiaperta”, giunti nei locali della ditta, hanno visto degli scatoloni contenenti materiale ed attrezzatura idraulica nelle adiacenze dell’ingresso che sembravano abbandonati o pronti per essere portati via.

Il sospetto che i ladri fossero ancora all’interno si è rivelato fondato: i militari infatti hanno iniziato un’accurata e minuziosa ricerca, riuscendo ad individuare i due ladri nascosti sotto delle coperte dietro alcuni cassoni in legno e scatoloni accatastati nel magazzino, dove speravano di non farsi notare. I due individui erano riusciti con semplicità ad entrare nel magazzino poiché si erano serviti di chiavi “illecitamente duplicate” dal 19enne, già dipendente della ditta e licenziato lo scorso ottobre 2013. Fuori era pronta la vettura (regolarmente prestata loro da un terzo cittadino pakistano al momento risultato estraneo ai fatti) con cui avrebbero dovuto portare via la refurtiva. Uno di loro, oltre al materiale idraulico, si era imbottito il giubbotto di lucine elettriche decorative natalizie, senza pensare che, in caso di incidente, il vetro delle luminarie nell’urto lo avrebbe potuto ferire seriamente. Gli arrestati sono stati condotti alla locale Casa Circondariale in attesa della celebrazione del rito direttissimo, previsto per domani. Il materiale è stato restituito alla ditta.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/fenicia-service-via-larga-ladri.html

 

Uccise tre persone a picconate, Kabobo vuole sconto di pena


Milano, 10 dicembre 2013 – La difesa di Adam Kabobo, il  ghanese che lo scorso maggio ha ammazzato a colpi di piccone tre passanti a Milano e recentemente ha tentato di strangolare il compagno di cellaha chiesto il giudizio abbreviato, condizionato a un approfondimento della perizia psichiatrica.

In merito deve decidere il giudice per l’udienza preliminare Manuela Scudieri. In ogni caso i legali che assistono Kabobo hanno chiesto in subordine l’abbreviato semplice, che in caso di condanna concede lo sconto di un terzo della pena.

PERIZIA PSICHIATRICA – Kabobo si trova, sin dall’inizio della sua detenzione, nel reparto psichiatrico del carcere. “Appena arrestato era stato messo in una cella da solo – aveva chiarito l’avvocato – ma poi gia’ da pochi giorni ha avuto altre persone con lui”. Secondo il difensore, pero’, “il pericolo che accadessero episodi violenti” di aggressione era stato evidenziato chiaramente nella perizia psichiatrica che ha messo nero su bianco, oltre alla sua “pericolosita’ sociale”, sia il rischio di gesti suicidiari e autolesivi che di atti “eterolesivi”.

Perizia che pero’, sul fronte processuale, ha descritto Kabobo come capace di partecipare al procedimento penale e “capace di volere” al momento del fatto, tanto che pochi giorni fa il gip Andrea Ghinetti, accogliendo la richiesta del pm Isidoro Palma, ha disposto per il ghanese il processo con rito immediato, fissando l’udienza per il 28 gennaio in Corte d’Assise.

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“Siamo immigrati, dovete lasciarvi toccare”: e molestano dipendenti supermercato

POLIGNANO – TUNISINI MOLESTANO DIPENDENTI NEGOZIO E POI AGGREDISCONO GUARDIA GIURATA INTERVENUTA. ARRESTATI
I Carabinieri della Stazione di Polignano a Mare hanno arrestato due tunisini di 52 e 34 anni, residenti in quel centro con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
I militari, su segnalazione di alcuni clienti di un supermercato del luogo, sono intervenuti sul posto dove hanno bloccato e tratto in arresto i due stranieri che, in stato di ubriachezza, stavano importunando alcune dipendenti, dopo aver aggredito una guardia giurata in servizio di vigilanza, cagionandole lesioni al volto giudicate guaribili in sei giorni dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Monopoli.
Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

http://www.faxonline.it/polignano/cronaca/9218-molestano-una-ragazza-e-picchiano-chi-la-difende

Albanesi si aggirano tra case isolate: noti per furti

Si aggiravano senza motivo, a bordo della loro autovettura, nei pressi di alcune abitazioni rurali isolate, in località “zingara morta”, nel Comune di Fragneto Monforte. Per questo due albanesi di 49 e 46 anni, sono stati fermati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento.

Intorno alle 23, i militari hanno intimato l’alt ai due uomini, che per evitare il controllo hanno invertito il senso di marcia allontanandosi velocemnete.

I due dopo un breve inseguimento sono stati bloccati e condotti in caserma, dove sono stati eseguiti gli accertamenti di rito.

Al termine dei controlli è emerso che entrambi gli albanesi erano domiciliati in un comune della provincia molisana ed erano gravati da precedenti penali per la commissione di furti.

Inoltre, non essendo emersi ragionevoli motivi validi per giustificare la presenza nel luogo dove sono stati fermati e maggiormente per il loro comportamento, i carabinieri hanno avviato nei loro confronti le procedure per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio, che gli impedirà il ritorno nel territorio di Fragneto Monforte fino ad un massimo di tre anni.

http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/fragneto-monforte-si-aggiravano-nei-pressi-di-alcune-abitazioni-foglio-di-via-per-due-pregiudicati-albanesi.html#.UkfjzayhwV4.facebook

Non si capisce perché non espellerli. Questa cosa dei ‘fogli di via’ metropolitani è ridicola.

Pakistano pesta la ex incinta

Non si rassegnava alla fine della relazione sentimentale con la ex convivente, una 20enne romana e ieri pomeriggio, in via Cassia, l’ha avvicinata e aggredita, prendendola a schiaffi, nonostante la giovane sia al settimo mese di gravidanza.

È stato fermato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Trionfale che lo hanno arrestato. L’aggressore, un 24enne cittadino del Pakistan, già noto alle forze dell’ordine, è stato accusato di stalking e rapina. Il giovane dopo l’aggressione alla donna ha rubato anche il cellulare. Dagli accertamenti dei militari dell’Arma è emerso che episodi analoghi erano già avvenuti in passato, tutti regolarmente denunciati dalla vittima che a causa delle violenze subite era dovuta ricorrere alle cure in ospedale. Il 24enne dopo l’arresto è stato associato presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo. Recuperato dai carabinieri anche il cellulare che è stato restituito alla vittima.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/donna_incinta_picchiata_stalking_arrestato_convivente/notizie/331187.shtml

Indovinate chi dovrà mantenere il figlio del pakistano e della xenofila?

Osa lamentarsi del chiasso notturno: famiglia romena lo massacra

Palermo settembre 2013 – Da violenza verbale e fisica il passo è breve. Aggredito nella notte un uomo, residente in uno stabile di via Paolo Emiliani Giudici, da due condomini di nazionalità romena. In manette con l’accusa di lesioni personali A.I.P (39 anni) e S.C (28 anni), colpevoli di avere picchiato un uomo che li aveva invitati ad abbassare il volume della voce. All’arrivo delle pattuglie, gli agenti hanno trovato una folta folla nell’androne del palazzo. Interrogando il fratello della vittima, la polizia ha potuto ricostruire parte della dinamica. Quest’ultimo ha riferito che il fratello si sarebbe lamentato dal balcone con gli inquilini del piano terra, una famiglia romena solita nell’intrattenersi fino a tarda sera con schiamazzi molesti. Dopo aver ricevuto un secco no, l’uomo è sceso per andare a parlare con i vicini, trovandone alcuni ad attenderlo vicino alle scale. L’uomo è stato così “gettato” dentro casa ed aggredito da due uomini. Il fratello della vittima, sentendo le urla e preoccupato dalla situazione, è sceso di corsa in difesa del familiare riuscendo così a farlo scappare. A confermare la dinamica sono stati gli altri abitanti della palazzina, che hanno inoltre spiegato di aver denunciato in passato certi atteggiamenti. Gli altri componenti della famiglia di origine romena non hanno negato l’accaduto, fornendo però una versione diversa. Gli agenti, seguendo le tracce di sangue, hanno trovato la vittima in evidente stato di shock, con evidenti ferite al volto ed alle braccia. L’uomo è stato portato all’ospedale Civico dove gli sono stati pronosticati dieci giorni di riposo. Dopo aver identificato i presunti aggressori, gli agenti li hanno arrestati per lesioni personali. Su disposizione dell’autorità giudiziaria sono stati condotti nelle camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima. Denunciata in stato di libertà la donna che viveva con i due romeni.

http://www.palermotoday.it/cronaca/aggressione-via-emiliano-paolo-giudici-22-settembre-2013.html

 

“Sono ‘migrante’, devi darmi la tua auto”: e aggredisce autisti

Ferma le auto per strada e al rifiuto di farlo salire inveisce contro conducente e veicolo: inseguito dai militari aggredisce anche loro

Gualdo Tadino, rumeno aggredisce carabinieri: inseguimento per strada e Tso
E’ accaduto a Gualdo Tadino nella serata di ieri.

Alcuni particolari In località Gaifana un rumeno di 35 anni è in stato di agitazione in mezzo alla carreggiata e ferma un veicolo chiedendo di salire a bordo. Ma al rifiuto della persona alla guida inveisce contro di lei e contro l’automobile. Ma ai fatti assiste un carabiniere in divisa che scende dall’auto per accertarsi dei fatti.

L’evoluzione Il militare viene anch’egli aggredito dal rumeno mentre quest’ultimo riesce a fermare un altro veicolo e darsi così alla fuga in direzione di Gualdo Tadino. Intanto il carabiniere si mette al suo inseguimento e chiama rinforzi. In breve tempo l’uomo è bloccato. Ma aggredisce anche i tre carabinieri che lo fermano.

Il fermo Trattenuto dai carabiniei l’uomo continua a esercitare violenza fino al punto che i militari hanno chiesto l’ausilio di personale medico che dopo una visita decidono per un Tso, trattamento sanitario obbligatorio, mentre per lui sarà celebrato il rito direttissimo in tribunale a Spoleto.

http://www.umbria24.it/gualdo-tadino-rumeno-aggredisce-carabinieri-inseguimento-per-strada-e-tso/212477.html

Calci e pungi alla coinquilina, doveva pagare tutte le bollette

La ragazza più giovane, in lacrime, ha raccontato ai Carabinieri che la sua coinquilina 35enne e l’amico coetaneo, per estorcerle i soldi necessari al pagamento di bollette arretrate, l’avevano aggredita a calci e pugni in casa.

Roma, 18 settembre 2013 – Calci, pugni e minacce di morte alla coinquilina connazionale per farsi consegnare i soldi necessari al pagamento delle bollette, per questi motivi un uomo e una donna nigeriani sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste: dovranno rispondere di tentata estorsione in concorso e lesioni. I fatti si sono svolti questa notte in via del Picchio: una pattuglia di Carabinieri, transitando in strada durante uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, ha visto spuntare i tre nigeriani che si rincorrevano furiosamente sul marciapiede.

La ragazza più giovane, in lacrime, ha raccontato ai Carabinieri che la sua coinquilina 35enne e l’amico coetaneo, per estorcerle i soldi necessari al pagamento di bollette arretrate, l’avevano aggredita a calci e pugni in casa. Poi c’è stata la fuga disperata in strada e il provvidenziale incontro con i militari. Gli aguzzini, interpellati sulle dichiarazioni rese dalla connazionale, hanno fornito delle versioni improbabili e discordanti dei fatti, motivo per cui nei loro confronti è scattato l’arresto. La vittima, trasportata al policlinico Casilino, è stata medicata e dimessa con 10 giorni di prognosi a causa di alcune ferite e contusioni al volto e su altre parti del corpo riportate nell’aggressione. Gli arrestati, invece, sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo che si terrà in mattinata.

http://www.meridiananotizie.it/2013/09/cronaca/calci-e-pungi-alla-coinquilina-doveva-pagare-le-bollette/