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SVENTATO FURTO IN MAGAZZINO HONDA ATESSA, ARRESTATI … – PrimaDaNoi.it

SVENTATO FURTO IN MAGAZZINO HONDA ATESSA, ARRESTATI
PrimaDaNoi.it
Nel corso di un controllo preventivo nell’area industriale della Val di Sangro gli agenti della polstrada hanno arrestato la notte scorsa, dopo un inseguimento, tre romeni residenti a Chieti, Valentin Goldura, 33 anni, Ionel Burlacu, di 39, e Florin altro »

Immigrato indossa abiti in negozio e poi fugge senza pagare – Il Sito di Palermo


Il Sito di Palermo

Immigrato indossa abiti in negozio e poi fugge senza pagare
Il Sito di Palermo
Ha indossato vari capi d'abbigliamento in un magazzino Oviesse, poi è uscito ma il maldestro tentativo di furto non è riuscito e così un immigrato della Costa d'Avorio, Moussa Kone, 30 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Palermo. I militari

Pakistani “integrati” rubano materiale idraulico

Bologna 2 gennaio 2014 – Presa di mira la ditta “La Fenicia Service” di via Larga dove i Carabinieri hanno “pizzicato” e ammanettato per “furto aggravato in concorso” A. A. 19enne ed I. M. 28enne, entrambi originari del Pakistan, residenti ad Argenta, nel ferrarese. I due, operai regolari in Italia, senza precedenti di polizia, avevano appena rubato dal magazzino della ditta materiale idraulico per un valore di 10.000,00 euro. I Carabinieri, allertati da personale del servizio di vigilanza privata notturna che aveva notato la serranda di accesso ai locali della ditta “semiaperta”, giunti nei locali della ditta, hanno visto degli scatoloni contenenti materiale ed attrezzatura idraulica nelle adiacenze dell’ingresso che sembravano abbandonati o pronti per essere portati via.

Il sospetto che i ladri fossero ancora all’interno si è rivelato fondato: i militari infatti hanno iniziato un’accurata e minuziosa ricerca, riuscendo ad individuare i due ladri nascosti sotto delle coperte dietro alcuni cassoni in legno e scatoloni accatastati nel magazzino, dove speravano di non farsi notare. I due individui erano riusciti con semplicità ad entrare nel magazzino poiché si erano serviti di chiavi “illecitamente duplicate” dal 19enne, già dipendente della ditta e licenziato lo scorso ottobre 2013. Fuori era pronta la vettura (regolarmente prestata loro da un terzo cittadino pakistano al momento risultato estraneo ai fatti) con cui avrebbero dovuto portare via la refurtiva. Uno di loro, oltre al materiale idraulico, si era imbottito il giubbotto di lucine elettriche decorative natalizie, senza pensare che, in caso di incidente, il vetro delle luminarie nell’urto lo avrebbe potuto ferire seriamente. Gli arrestati sono stati condotti alla locale Casa Circondariale in attesa della celebrazione del rito direttissimo, previsto per domani. Il materiale è stato restituito alla ditta.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/fenicia-service-via-larga-ladri.html

 

Campo rom via Salviati: attrezzi rubati nascosti sul tetto, due denunce – RomaToday


Agenzia di Stampa Asca

Campo rom via Salviati: attrezzi rubati nascosti sul tetto, due denunce
RomaToday
UTENSILI RUBATI – Sopra il tetto delle rispettive baracche sono stati infatti rinvenuti alcuni utensili rubati in un magazzino poco distante dal campo nomadi. Cinque soggetti sono stati invece condotti presso l'Ufficio Immigrazione poiché destinatari
Rom: controlli straordinari in campo autorizzato a Roma, 2 denunceAgenzia di Stampa Asca

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Due ragazzi romeni tentano il furto di rame: un arresto e una denuncia – Libertà (Abbonamento)


Libertà (Abbonamento)

Due ragazzi romeni tentano il furto di rame: un arresto e una denuncia
Libertà (Abbonamento)
Approfittando della posizione defilata di una cascina, situata in località La Madonnina a Piacenza, due giovani romeni, rispettivamente di 17 e 18 anni, si sono introdotti nell'abitazione, con accanto una vasta area destinata a magazzino, in quel

Milano: Romeni rubano biancheria intima

Due arresti nella cascina Badia Pavese, il furto messo a segno in un magazzino di Milano
Gli arrestati sono ricercati anche per rapine in villa avvenute in Lombardia 

BADIA PAVESE. La polizia li ha sorpresi con diversi scatoloni di biancheria intima rubata a Milano. Due romeni sono stati arrestati a Badia Pavese mentre i complici sono riusciti a fuggire nelle campagne. Sono finiti in carcere Dumitru Guta, 36 anni, residente a Badia Pavese e Costel Mavrichie, 38 anni, abitante a Villanterio. I due dovevano già essere arrestati perchè colpiti da ordini di custodia emessi dalle procure di Milano e di Lecco. Il primo è accusato di aver messo a segno una brutale rapina in una villa di Verderio Superiore nel mese di settembre del 2010. Una rapina violenta: i padroni di casa erano finiti in ospedale. Ma non solo. La procura di Milano lo voleva arrestare per una rapina altrettanto violenta messa a segno, sempre nel 2010, ai danni di un bar di via Acquarelli. Il titolare era stato colpito alla testa con un tubo di ferro. Un terzo ordine di custodia era stato emesso nei suoi confronti per un giro di ricettazione di matasse di rame. Il complice, Costel Mavrichie, era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare per giro di falsificazione di carte di credito. Ecco la ricostruzione di quello che è successo l’altra notte a Milano. Una gang di scassinatori ha preso di mira un magazzino di stoccaggio dove erano custoditi diversi capi di biancheria intima che dovevano essere consegnati a un boutique. I ladri sono fuggiti a bordo di un furgone. Gli agenti della polizia ferroviaria di Pavia, la mattina dopo, hanno ricevuto alcune informazioni sui responsabili del furto milanese e hanno passato la notizia ai colleghi della squadra mobile. I poliziotti hanno scoperto che la gang si era rifugiata in un cascinale di Badia Pavese, in via Monticelli. Poi l’irruzione con gli arresti dopo un violento corpo a corpo.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/03/30/news/rubano-biancheria-intima-due-arresti-nella-cascina-1.6796607

Famiglia pestata e rapinata all’Infernetto: i criminali sono Romeni

Europa senza frontiere

ROMA – Sono romeni e sembrano dilettanti del crimine i banditi che hanno tentato di rapinare una coppia con i loro due bambini piccoli l’altra notte all’Infernetto. Gli investigatori hanno diverse tracce in mano e su quelle stanno lavorando per risalire all’identità dei malviventi.
All’indomani del feroce blitz consumato da cinque bruti ai danni un’intera famiglia in via Castelfondo, proseguono senza sosta le indagini per risalire alla loro identità. Tutta la famiglia è sotto shock. Lui, proprietario di una rivendita di materiale edile a cinque minuti di distanza, 49 anni, è ancora ricoverato per un trauma cranico e frattura della mandibola. Ne avrà per 25 giorni e dal Grassi ha scelto di trasferirsi in una clinica specializzata di Roma. La moglie, 45 anni, ha riportato contusioni guaribili in 15 giorni. I figli, uno di 6 anni e l’altra di 4, sono rimasti traumatizzati.

I rapinatori avevano studiato attentamente il piano ma hanno commesso ingenuità che potrebbero costare loro l’identificazione e l’arresto. Innanzitutto, il terzetto che ha aggredito l’uomo al rientro in casa, lo avrebbe seguito fin dal suo magazzino commerciale. Telecamere di videosoveglianza lungo il percorso potrebbero aver ripreso modello e numero di targa della loro auto. Inoltre, la polizia scientifica che ha effettuato i rilievi sul posto dopo la violenta colluttazione, ha trovato varie tracce di sangue sulla pavimentazione del giardino.

La lotta tra tre banditi ed padrone di casa è stata dura: oltre al 49enne è rimasto ferito anche qualche malvivente. Repertata pure una sciarpa macchiata di sangue con materiale biologico utile a tracciare il dna dello sconosciuto. «Parlavano romeno» ha dichiarato alla polizia la donna rimasta in balia di due banditi, con i figli in casa.

Infine, l’errore più grossolano da parte degli sconosciuti è stato quello di portare via i cellulari di moglie e marito. Gli investigatori hanno controllato celle e apparati mobili arrivando ad una mappatura degli spostamenti che non porterebbe molto lontano. Si spera di riuscire a stringere il cerchio intorno al covo della banda. La convinzione, infatti, è che l’escalation di rapine e di furti notturni sia conseguenza della presenza di una gang specializzata che vive sul posto.

Nel quartiere serpeggia la paura. «Non si fa che parlare dei furti in casa e delle aggressioni quando i ladri vengono scoperti» riassume la commessa alla cassa del bar Kristal, epicentro del quadrilatero più esposto ai raid. L’area travolta dal fenomeno, infatti, è perimetrata da via Dobbiaco, via Nicolini, via di Castelporziano e via Wolf Ferrari. Una larga porzione di un quartiere che ha dimensioni di una città: 11 chilometri quadrati e 40 mila residenti.

«Le famiglie sono terrorizzate – ribadisce Giosuè Mirizio, del comitato Infernetto sicuro – Le forze dell’ordine sono presenti con una pattuglia fissa dei carabinieri e una della polizia ma non può bastare a coprire l’estensione dell’area. Che fine ha fatto il presidio fisso promesso nell’ex parrocchia dall’assessore comunale al Litorale? Basterebbe un sistema di telecamere sulle cinque strade d’accesso per monitorare le targhe in entrata e uscita».

Link e Articolo: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/rapina_villa_infernetto/notizie/247236.shtml

La realtà è che con Schengen e l’Unione Europea, i Romeni sono liberi di vagare e razziare nelle nostre città. O li blocchi ai confini, oppure è già tardi. E con Schengen e la libera circolazione Ue non puoi bloccarli perché le frontiere non esistono più.

Risorse: 6 Romeni rubano 25kg di rame da Ministero

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

CASSIA, RUBANO RAME DA MAGAZZINO MINISTERO: 6 ROMENI
La Repubblica
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato 6 cittadini romeni di età compresa tra i 19 ed i 55 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora, sorpresi subito dopo aver rubato 25 kg di cavi elettrici in rame, da un magazzino in via

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