Roma, furti in appartamento: altri due arresti della polizia
ilVelino/AGV NEWS Il primo a finire in manette è stato G.Z. cittadino georgiano 42enne, che nel tardo pomeriggio di ieri è stato sorpreso dagli agenti del reparto Volanti mentre all'esterno di uno stabile di via Pantelleria a Roma era in attesa di un complice. L'uomo … |
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Roma, furti in appartamento: altri due arresti della polizia – ilVelino/AGV NEWS
Violenta rissa tra cingalesi regolari: un morto
Un omicidio e’ stato commesso la scorsa notte, al culmine di un litigio per futili motivi, da un cittadino dello Sri Lanka residente a Milano ma domiciliato a Garrufo di Sant’Omero(Teramo).
Con l’accusa di omicidio, i carabinieri hanno arrestato Udarachandima Kolamunnage, 29 anni, celibe, di professione badante in regola con il permesso di soggiorno.
L’assassino, al culmine di un animato diverbio per futili motivi, ha accoltellato mortalmente alla schiena, con due fendenti sferrati con un coltello da cucina il connazionale Sattambi Ralalage Don Susira kelum Nanayakkara, 30 anni, anche lui residente a Garrufo di Sant’Omero, coniugato, con un figlio di tre anni,operaio, in regola con il permesso di soggiorno.
La tragedia, complice l’alcol, si e’ consumata dopo che i due avevano trascorso la notte in compagnia, insieme ad un terzo connazionale testimone del fatto, sul pianerottolo antistante gli appartamenti in cui vivono entrambi in piazza Castrum Rufi a Garrufo di Sant’Omero.
Il coltello da cucina e’ stato sequestrato. L’omicida e’ stato trasferito presso la casa circondariale di Teramo a disposizione del sostituto procuratore della repubblica di Teramo Bruno Auriemma che ha disposto l’autopsia.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Alba Adriatica e del nucleo investigativo e dai colleghi della stazione di Nereto.
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Accoltella-a-morte-connazionale-arrestato-cingalese/123616.htm
Genova: violenta rapina, è stata la badante
Al termine di un’approfondita quanto rapida attività investigativa, la squadra mobile di Genova ha arrestato Angelica Ponce Hernandez, 27enne sudamericana. Quest’ultima è accusata di essere l’autrice di una violenta rapina perpetrata ai danni di una persona anziana nella propria abitazione.
La donna, con pregiudizi di polizia specifici, è ritenuta responsabile, in concorso con una complice tuttora in corso di identificazione, della rapina consumata lo scorso 30 giugno nei confronti di un uomo di 79 anni, residente nel quartiere di Albaro.
Nell’occasione Angelica Ponce Hernandez, che ben conosceva la vittima avendo lavorato alle sue dipendenze in qualità di badante, approfittando dell’età avanzata dell’uomo, si è introdotta all’interno dell’appartamento con una scusa e, distraendo l’anziano, ha consentito alla sua complice di entrare in casa e di immobilizzare l’uomo, mentre l’arrestata rovistava all’interno degli armadi e delle suppellettili alla ricerca di denaro e di beni preziosi.
La vittima è stata violentemente aggredita e bloccata con il peso del corpo su di una poltrona e, per soffocarne le urla e impedirle di chiedere aiuto, una delle due donne ha tappato la bocca dell’anziano con dei sacchetti di plastica.
A seguito della violenta aggressione la vittima è stata condotta al pronto soccorso dell’ospedale San Martino e dimessa con una prognosi di otto giorni. Sottratti all’uomo il portafogli, denaro contante, alcuni libretti di assegni e il telefono cellulare.
Le dichiarazioni dell’anziano e i riscontri attentamente raccolti dal personale della squadra mobile hanno consentito al pm Federico Manotti di richiedere il provvedimento restrittivo in argomento, che è stato emesso dal gip Borzone l’8 luglio 2013.
Angelica Ponce Hernandez è stata rintracciata nel quartiere di Rivarolo in un appartamento nel quale si era rifugiata dopo al rapina. A lei gli uomini della squadra mobile sono arrivati nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un lungo pedinamento della madre che era andata a trovarla.
http://www.genovatoday.it/cronaca/rapina-albaro-arresto-badante.html
Raffica di furti in città, commessa ferita durante la fuga dei malviventi – La Nazione
La Nazione |
Raffica di furti in città, commessa ferita durante la fuga dei malviventi
La Nazione Dubbi confermati dai carabinieri che giunti sul posto hanno arrestato due cittadini peruviani, di anni 24 e 19, trovati in possesso di profumi, abbigliamento e alcolici per un valore di 450 euro. I due, insieme un complice rintracciato successivamente … |
Colosseo: borseggio ‘in diretta’, arrestate rom incinta e bimba … – AGI – Agenzia Giornalistica Italia
AGI – Agenzia Giornalistica Italia |
Colosseo: borseggio 'in diretta', arrestate rom incinta e bimba …
AGI – Agenzia Giornalistica Italia Una borseggiatrice di 17 anni incinta e una complice 11enne, provenienti dall'insediamento rom di Tor San Lorenzo, fotografate in azione in via dei Fori Imperiali. Le due ragazze, Avvistata la 'preda designata', si avvicinano silenziose e guardinghe … |
Zingari alle Cinque Terre: in trasferta per rubare
Cinque Terre – Riviera di Levante – La tecnica è la solita: sfruttano la ressa che si crea nel momento di scendere dagli affolatissimi treni per le Cinque Terre e, simulando uno scontro, sfilano il portafolgio del malcapitato senza che questi se ne accorga. Nel caso se ne accorga, la fretta di abbandonare il treno e la calca non permette di solito di reagire. Ma questa volta è andata male ad un gruppo di nomadi, acciuffati dai Carabinieri ai Deiva Marina dopo aver ricevuto la segnalazione da un turista appena derubato.
E’ stato un fine settimana di controlli sui treni per gli uomini di Monterosso, Riomaggiore, Levanto e Deiva Marina, in particolare sulla tratta dalla Spezia e Deiva. Un’operazione che ha fruttato la denuncia di sei donne rom, di cui due maggiorenni (entrambe incinte) e quattro minorenni per furto aggravato.
La vittima è un 45enne sudafricano, che ha avuto prelevato il portafoglio con soldi e documenti. Sceso dal treno che dalla Spezia lo aveva condotto a Riomaggiore, si è accorto del furto, e ha quindi denunciato l’accaduto ai Carabinieri che hanno subito allertato le pattuglie presenti negli scali ferroviari e sui convogli in direzione Genova.
A Deiva il fermo delle sospette, poi riconosciute dal turista sudafricano come le autrici del furto. La refurtiva non è stata ritrovata, segno – secondo i carabinieri – della presenza di un complice, generalmente maschio, al quale hanno probabilmente dato il portafoglio.
L’operazione ha visto impegnate, in tre giorni, una decina di pattuglie a piedi della compagnia carabinieri del capoluogo con personale in abiti civili ed in uniforme che hanno vigilato sulla sicurezza di pendolari e turisti viaggiando con loro sui treni regionali.
Nel corso dell’Operazione sono stati identificati soggetti con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, che saranno destinatari di richiesta di foglio di “via obbligatorio” per impedire loro di tornare nei Comuni della riviera e che le stazioni dell’Arma chiederanno alla questura di emanare.
Picchia donna incinta per uccidere bambino
Rovigo, anziana 79enne picchiata e rapinata da minorenni marocchini
ROVIGO 12 mag 2013 – Scene da film western ieri mattina sul treno regionale Verona-Rovigo. Un’anziana passeggera di 79 anni è stata derubata da due ragazzini stranieri, ma le sue grida hanno attirato l’attenzione degli altri passeggeri, un militare che viaggiava sul convoglio ha tentato di fermarli, c’è stata una colluttazione e poi, mentre il macchinista ha bloccato il treno, i due giovanissimi sono fuggiti saltando dai finestrini. Un’ora dopo uno è stato bloccato dalla Polfer, nel pomeriggio stessa sorte è toccata al complice individuato dai carabinieri. Recuperato il denaro, entrambi sono rimasti lievemente feriti e dopo essere stati denunciati a piede libero per furto sono stati dati in consegna ai genitori. Sono circa le 9.30 e il treno formato da due vagoni appena superata la stazione di Lendinara è in prossimità di quella di Fratta Polesine. Tra i passeggeri c’è Angelina Avogaro, 79 anni, arzilla pensionata originaria di Arcole (nel Veronese) ma abitante ad Adria, che sta rientrando nella sua città dopo aver trascorso alcuni giorni a Verona. La donna è seduta con la borsetta appoggiata sul sedile a fianco. Dalle spalle due adolescenti le sfilano i soldi, 70-80 euro, dal portafogli.
La pensionata se ne accorge e reagisce, urla e cerca di trattenere il denaro. Il trambusto attira l’attenzione di un militare che si trovava nell’altro vagone. L’uomo si lancia verso i due ladruncoli. I tre si azzuffano. Il macchinista si accorge di tutto. E, ormai giunto in stazione a Fratta Polesine, ferma il treno bloccando le porte. Ma i due giovani ladri abbassano i finestrini e si gettano dal treno. Sono entrambi feriti e lasciano evidenti tracce di sangue sul marciapiede. Corrono lungo i binari in direzione di Lendinara. L’allarme permette l’arrivo dei carabinieri di Fratta Polesine e dalla centrale operativa di Rovigo convergono altre pattuglie, inoltre interviene la Polizia ferroviaria. In pochi minuti, grazie alle dettagliate testimonianze, viene ricostruito quanto accaduto sul treno e inizia la caccia all’uomo nei dintorni. Intanto il Regionale, dopo oltre mezz’ora di sosta forzata, riprende la marcia verso Rovigo dove Angelina Avogaro scende e prende il locale per Adria dove rincasa tranquillamente anche se dolorante a una mano. La caccia all’uomo dopo un paio d’ore è fruttuosa. Gli uomini della Polfer in stazione a Lendinara notano un giovane che alla loro vista si allontana precipitosamente all’esterno. Inseguimento che si conclude poco dopo: il ragazzo è scovato all’interno di un fossato. È ferito al naso – come avevano riferito i testimoni – e finisce nella caserma dei carabinieri a Fratta Polesine. È un 15enne marocchino, M.E.M., residente Masi. La fuga del complice-amico finisce a metà pomeriggio. Sempre alla stazione di Lendinara. Lo scovano i carabinieri di Badia Polesine. Il giovane è ferito alla testa e alle braccia. Si tratta di E.M.I., un 15enne di Giacciano con Baruchella. Nel tardo pomeriggio i due marocchini escono dalla caserma di Fratta Polesine insieme ai genitori.
Sono i nuovi italiani, quelli a cui si vorrebbe regalare la nostra cittadinanza.