Tag: accento

Anziano rapinato e ferito Caccia a due giovani rom – Il Resto del Carlino


Il Resto del Carlino

Anziano rapinato e ferito Caccia a due giovani rom
Il Resto del Carlino
Combaciano le descrizioni e gli indizi su alcuni particolari: entrambi more, capelli lunghi, parlavano italiano, sebbene con uno strano accento (probabilmente rom), jeans e magliette normali, il tipico abbigliamento di due ragazze moderne. Purtroppo

altro »

Ancora terrore: donna aggredita in casa da banda di immigrati

schengen3

Lerici (La Spezia), 7 giugno 2013 – TERRORE ieri pomeriggio in una palazzina al Guercio di Lerici. Erano le diciassette quando una donna di 46 anni, Corinna Monica M., casalinga, è stata affrontata da due malviventi che hanno usato uno spray urticante, la donna è caduta sul pavimento semisvenuta. Quindi l’hanno derubata. Tutto è successo in pochi minuti. Erano le 17 circa quando la donna si trovava sul divano di casa davanti al televisore, al primo piano di una palazzina, quando s’è vista sbucare due individui dalla porta d’ingresso. Sono stati momenti concitati e di grande paura. La donna è stata immobilizzata e successivamente uno dei banditi è andato a colpo sicuro nella camera da letto dove si è impossessato di denaro e di numerosi oggetti d’oro. Quindi la fuga a piedi.

E’ stata la stessa vittima, ancora in preda a un forte choc, a telefonare al 112. Sul posto sono intervenuti, a sirene spiegate, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Sarzana che hanno compiuto un primo sopralluogo nell’appartamento e ascoltato la vittima. Lei ricorda poco. Ha detto solo che erano stranieri, forse dell’est europeo. I banditi, per entrare, hanno forzato la serratura della porta d’ingresso. Ma una volta dentro, hanno trovato la proprietaria seduta sul divano. La donna, che in quel momento si trovava sola, credeva si trattasse del figlio.

Invece si è trovata di fronte i malviventi a volto scoperto che hanno usato lo spray urticante. A Corinna Monica sono venute meno le forze. Mentre un bandito la immobilizzava, il complice si recava nella camera da letto e qui arraffava dai cassetti del comò tutti gli oggetti d’oro e una busta contenente la pensione della mamma che al momento dell’incursione non era in casa. Ai militari dell’Arma, la donna ha detto che i suoi aggressori avevano un accento dell’est europeo. Non è escluso si tratti di una banda che ha compiuto altri furti a Lerici e in Val di Magra. I carabinieri hanno istituito posti di blocco ma dei malviventi non è stata trovata traccia. Non ci sono testimoni. La donna, dolorante a un braccio, si è fatta accompagnare al pronto soccorso e medicata per una probabile lussazione ad una spalla.

http://www.lanazione.it/laspezia/cronaca/2013/06/07/900679-terrore_casa_lerici.shtml

Terrore: aggredita e rapinata da due immigrati

Bolzano, 18 mag.  – Serata di terrore per una giovane barista di Bolzano che e’ stata aggredita mentre si apprestava a chiudere il locale verso le 23. Due individui sono entrati in azione con il volto coperto da un passamontagna. Erano armati di coltello con il quale la donna e’ stata minacciata di morte. La giovane, che ha 25 anni ed e’ la titolare del locale, e’ stata affrontata sulla porta del locale, gettata a terra all’interno e obbligata a consegnare il denaro.

I due banditi, che parlavano italiano con accento straniero, sono poi fuggiti a bordo di una Opel Corsa bianca guidata da un terzo complice.

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/TrentinoAltoAdige/Bolzano-barista-aggredita-e-rapinata-mentre-chiude-il-locale_32204664343.html

Preso dai Carabinieri il rapinatore di donne

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE– I carabinieri del reparto operativo di Castiglione hanno arrestato nelle scorse ore un giovane straniero responsabile di due colpi messi a segno il 12 e 13 dicembre. Il 12 dicembre, a Castiglione, venne aggredita una donna che raccontò ai carabinieri di essere stata minacciata da un giovane di colore che le fece baluginare la lama sotto il viso per costringerla a consegnargli il portafoglio. Il giovane riuscì a scappare.
La sera successiva il secondo colpo per impadronirsi di un’auto. In una strada del centro, una donna trentenne, aveva appena terminato di fare un giro d’acquisti ed era risalita sulla sua auto, una Fiat Grande Punto, per tornare a casa, in un paese vicino a Castiglione. Improvvisamente le si è avvicinato un uomo con il viso coperto da sciarpa e cappello, per cui era irriconoscibile. Ha afferrato la portiera dell’auto, che la donna stava chiudendo e, con un forte accento straniero, che la giovane non è riuscita a identificare, le ha intimato di scendere.
Per far sì che le sue intenzioni fossero chiare, le ha sventagliato sotto il viso un oggetto di metallo: probabilmente un coltello, anche se la donna aveva riferito di non averlo distinto con chiarezza. Aveva capito però perfettamente che non era il caso di tentare una mediazione ed era scesa subito dall’auto lasciandola con la chiave inserita nel cruscotto nelle mani del bandito. Sull’auto aveva lasciato la borsa, che conteneva i documenti personali e una ventina di euro. Il rapinatore aveva messo in moto ed era partito. La donna era rimasta del tutto illesa, ma si era spaventata tantissimo. Aveva trovato la forza però di chiedere subito aiuto e di avvertire il 112. Dalla caserma di Castiglione erano partite delle gazzelle che avevano battuto a tappeto tutta la zona, ma della Fiat Grande Punto non avevano trovato alcuna traccia.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/02/04/news/i-carabinieri-arrestano-il-rapinatore-seriale-1.6471916

Renzi và in tv e a Firenze è allarme rapine

Firenze, 23 gen. – Due ragazzi sono stati aggrediti e rapinati a un quarto d’ora di distanza l’uno dall’altro, in due diverse strade di Firenze, ieri sera in zona Novoli. La prima vittima e’ uno studente universitario di 20 anni, che intorno alle 21.45 e’ stato avvicinato in via Baracca da due immigrati armati di coltello, che lo hanno colpito al polpaccio, ferendolo, e si sono fatti consegnare il denaro, poche decine di euro. Il giovane era andato a comprare una pizza per se’ e la fidanzata.

Intorno alle 22 un ragazzo di 17 anni e’ stato aggredito sempre da due uomini, armati di coltello, che gli hanno portato via il telefonino. Sui due episodi indagano i carabinieri. L’ipotesi e’ che si tratti, in entrambi i casi, degli stessi rapinatori, che secondo quanto riferito parlavano con accento dell’Europa orientale.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1167650/Firenze-due-giovani-aggrediti-e-rapinati-nel-giro-di-un-quarto-d-ora.html

Stupro di Bergamo: la Polizia ha il nome, ma il magistrato non vuole arrestarlo

Un Kosovaro sposato, con figli, regolare in Italia. Vive con la sua famiglia, a Bergamo, e ha circa trent’anni.

Lo stupro della ragazza incinta a Bergamo accaduto giovedì della scorsa settimana.
Da ormai una settimana i poliziotti stanno dando la caccia al maniaco e la ricerca sarebbe già arrivata alla fine. C’è un sospettato ben preciso. Un kosovaro. Gli agenti sono certi si tratti di lui, lo hanno pedinato, hanno analizzato i tabulati telefonici e le telecamere di sorveglianza, sono pronti ad arrestarlo, hanno voglia di arrestarlo. Ma c’è un problema, il solito problema: il magistrato xenofilo che non vuole fare il suo dovere e si rifiuta di firmare l’ordine di cattura.

Stanno creando una società caotica

La dinamica dell’aggressione tutto sommato è solo un dettaglio. Uguale a tante altre. Lui segue la ragazza, le offre un passaggio sulla sua utilitaria bianca, lei rifiuta. Ma il tipo riesce ad arrivarle vicino ed ecco scattare l’aggressione. L’afferra, la scaraventa sul cofano di una vettura e comincia a sfogare la più marcia delle perversioni. Si deve interrompere, però. Non fa a tempo a completare l’«opera». Si sentono voci e passi non lontani, troppo il rischio a questo punto. Il maniaco non ha scelta: risale in macchina, scappa. Dimenticando, però, tanti, troppi particolari. A cominciare dalle telecamere che sorvegliano la zona per finire con le tracce del suo Dna lasciate sulla vittima. Saliva, probabilmente un bacio che non è mai riuscito a rubare. E poi la descrizione fornita dalla vittima: «Parlava italiano, ma con uno accento particolare. Uno di quelli dell’Est.»
Quindi il solito iter, l’inevitabile triste trafila prima di sporgere denuncia. L’universitaria chiama le amiche col telefonino, quindi viene portata in ospedale. Gli accertamenti diranno che qualcosa è accaduto, ma soprattutto sveleranno ciò che la vittima non sapeva. Almeno non ancora: è incinta da qualche settimana. In grembo porta un essere «grande» come un fagiolo, una nuova vita portata da un amore almeno desiderato. Ma lo choc è duplice. Rischia di perderlo? I medici la rassicurano: il feto non ha subito danni. Potrà crescere.
Intanto gli investigatori lavorano. Ci sono i video che riprendono l’auto del maniaco, i tabulati telefonici di chi si trovava in zona a quell’ora diranno il resto. Adesso si sa quasi tutto del presunto responsabile. Sarebbe anche sposato, forse con figli, regolare in Italia. Vive con la sua famiglia, a Bergamo, e ha circa trent’anni.
Allora una domanda? Perché nessuno l’ha ancora fermato?

http://www.ilgiornale.it/news/interni/stuprata-alluscita-locale-c-sospettato-resta-libero-873467.html

In questo caso ci si potrebbe regolare, da cittadini, colpendo nel mucchio.