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Nigeriano aggredisce una donna

Un cittadino nigeriano di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri di Perugia  per atti persecutori. L’intervento è nato dopo che mercoledì sera alle 21.30 circa una 30enne in preda al panico ha contattato il 112 poiché il suo ex fidanzato, ubriaco, non ancora rassegnato per la fine della relazione sentimentale che li vedeva legati fino ad alcuni mesi prima (i due hanno anche una figlia di circa cinque anni), dopo averla minacciata per l’ennesima volta, stava distruggendo il suo negozio di rivendita di articoli africani nella zona della stazione ferroviaria del capoluogo umbro, dandosi poi alla fuga.

La rapina I carabinieri lo hanno poi rintracciato non lontano dal locale. Nel frattempo, tranquillizzata la donna, i militari hanno accertato che era stata più volte minacciata. La situazione tra i due, del resto, era nota ai carabinieri di Perugia che alcuni giorni prima avevano raccolto una denuncia da parte della donna  per una rapina messa in atto proprio da lui il 25 marzo scorso quando, insieme ad altri due uomini, era entrato nel locale Afro Pride e aveva rubato l’incasso di 700 euro e aveva distrutto alcuni scaffali.  Per lui sono dunque scattate le manette per stalking.  Si tratta di Igbuwe Ezekiel, nigeriano, classe 1975. L’operazione è stata esposta in una conferenza stampa venerdì mattina al comando provinciale dei carabinieri in via Ruggia.

http://www.umbria24.it/perugia-minaccia-la-ex-e-la-rapina-nel-suo-locale-arrestato-38enne/160695.html

L’immigrazione è un business: arresti per immigrazione clandestina, prostituzione e riciclaggio

L’Arena
Sono stati arrestati 11 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati associativi di tipo mafioso, di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e alla prostituzione, di usura e di riciclaggio. I beni sequestrati, costituiti anche da immobili, un altro »

La cellula terrorista dei “nuovi italiani”

 

A gente come questa il Pd vuole svendere la cittadinanza

TREVISO – Quattro giovani marocchini, residenti da tempo in Italia, sono indagati dalla Procura della Repubblica di Venezia perché sospettati di far parte di una cellula potenzialmente in contatto con la rete internazionale della Jihad islamica.

I quattro, tutti con cittadinanza italiana sono accusati di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale.

A capo del gruppetto sarebbe stato un giovane programmatore elettronico di 21 anni, al quale è stato sequestrato materiale informatico sospetto, i cui contenuti atterrebbero alla lotta integralista islamica.

Gli uomini della Digos di Venezia hanno eseguito alcune perquisizioni nei paesi di residenza dei quattro sospettati, come Montebelluna, Riese Pio X e Resana, tutti nel trevigiano.

Gli investigatori, che stanno cercando di capire se il gruppetto avesse reali contatti con presunte cellule jihadiste nel Nord Italia, faranno ora il punto delle indagini con la Procura veneziana prima di dar seguito ad altre eventuali attività.

http://www.oggitreviso.it/terrorismo-si-indaga-su-cellula-jihadista-59287

Spacca vetrata e tenta rapina

 

Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli agenti della squadra Volante, hanno arrestato un cittadino tunisino che poco prima si era introdotto in un locale ai Piani. L’allarme è stato lanciato da un agente del servizio vigilanza notturna. Lo straniero si è introdotto, dopo aver spaccato una vetrata.

 

Una volta arrivati i poliziotti, il tunisino ha cercato di fuggire, ma è stato fermato poco dopo. E’ stato arrestato per furto e danneggiamento.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/03/21/news/spaccata-in-un-ristorante-arrestato-un-extracomunitario-1.6740551

Prato: denunciato Cinese, trasportava materiale sequestrato

Prato: Cinese trasportava materiale sequestrato

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2013/03/17/news/dentro-il-furgone-trasportava-macchinari-sequestrati-in-un-azienda-1.6715631

«Cicciona!». L’amica la difende e le spaccano il naso

CONEGLIANO – «Cicciona!». «Obesa!». Così  è stata offesa una ragazza di 18 anni da un giovane kosovaro che stava fuori da un bar del centro di Conegliano.

L’amica della ragazza, che stava passeggiando con lei, ha preso le difese della 18enne in carne, ne è nato un diverbio ed alla fine il kosovaro, un 19enne, le ha sferrato un pugno in faccia, spaccandogli il setto nasale. La ragazza ferita, 17 anni, è stata trasportata in ospedale e le è stata diagnosticata una prognosi di 30 giorni.Del caso si sono occupati gli agenti del commissariato di polizia di Conegliano, che hanno denunciato il giovane straniero per lesioni.

http://www.oggitreviso.it/%C2%ABcicciona%C2%BB-lamica-difende-le-spaccano-naso-59047#.UUMzy_nuTr4.facebook

Esci di galera, dopo un’ora è già a rubare auto

PREGANZIOL – La mattina è uscito dal carcere e la sera ha provato a rubare due auto. Ma è stato pizzicato e quindi ha fatto di nuovo ritorno a Santa Bona. Si tratta di un 30enne bosniaco, Samet Baslumi.

Ieri sera verso le 21,30, ha provato a rubare una Skoda Fabia all’esterno di una palazzina in via Canova a Preganziol. Ha forzato la portiera, poi ha tentato di mettere in moto l’auto ma non c’è riuscito. Il tutto è avvenuto davanti ad un 35enne fermo in auto davanti alla Skoda, aveva i fari e la macchina spenti perché stava telefonando.

Il ladruncolo, quando ha visto che la Skoda non partiva, è uscito e si è diretto verso l’Audi A6 al cui interno c’era il 35enne, senza rendersi conto della sua presenza. Ha tentato di forzare la porta dal lato del passeggero, allora il proprietario ha azionato il comando di chiusura della portiera e questo ha fatto scappare via il ladro d’auto.

Il 35enne ha chiamato immediatamente la polizia, che poco distante ha fermato Baslumi. Gli agenti delle volanti l’hanno portato in Questura, dov’è emerso che era appena uscito dal carcere. Per questo è stato denunciato per tentato furto e trattenuto nuovamente.

http://www.oggitreviso.it/mattina-esce-dal-carcere-sera-prova-rubare-due-auto-58906

Sacile: molestatore egiziano pedina una ragazza

Salva una ragazza dal molestatore straniero

Pedinata in pieno giorno: hanno visto entrare una ragazza in fuga e con la faccia contratta, nella farmacia Bechi.  A Sacile si è scatenato il panico dello “stalker”: il passaparola, da un paio di giorni in piazza del Popolo. La ragazza con la crisi di panico si è seduta e un farmacista di turno ha controllato la strada che sfoga sul ponte della Vittoria. Nessuno di sospetto, in circolazione. «Ci ha detto che era pedinata da un immigrato egiziano – riportano in farmacia –. Era allarmata, ma decisa a reagire. Dopo un po’, la tensione è passata e la ragazza ci ha salutato».

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/08/news/salva-una-ragazza-dal-molestatore-1.6661295

Milano: il video che incastra l’assassino albanese

Video di Albanese che ammazza Rumeno per 30 euro – Avrebbe ucciso un uomo e ne avrebbe ferito un altro per 30 euro Bledar Marini, un albanese di 34 anni fermato per omicidio in un Mc Donald’s in corso Lodi a Milano. L’omicidio – ripreso dalle tecamere di sicurezza – avviene a Bergamo tra sabato 2 e domenica 3 marzo, in un’area di servizio che di notte diventa luogo di incontri fra prostitute e clienti. Anche il romeno Stefan Burcuta, la vittima, assieme al cognato è in cerca di una prestazione a pagamento. La scelta cade su una moldava. I tre contrattano e si accordano per 30 euro da pagare in anticipo. Ma qualcosa deve essere andato storto, visto che al termine del rapporto i due uomini si dichiarano insoddisfatti e pretendono di avere indietro i soldi versati. Complice l’alcol, la discussione si accende. La ragazza chiede rinforzi e con il cellulare chiama Marini, il suo fidanzato, che interviene nella lite estraendo un coltello e ferendo al collo il cognato di Burcuta, prima di colpire mortalmente la vittima al petto.

http://video.repubblica.it/edizione/milano/bergamo-uccide-per-30-euro-il-video-che-lo-incastra/121774/120261

Immigrati rubano elemosina in chiesa

Era in ginocchio davanti all’altare. Ma invece di pregare con una rudimentale canna – formata da un metro metallico usato nell’edilizia nella cui parte inferiore piegata era stata data una mano di colla – pescava le monete da uno-due euro e da 50 e 20 centesimi contenute nella cassetta delle elemosine. Nei guai è finita Marta Trudzik, 39 anni, specialista nei furti di monete in chiese e cappelle di mezza Italia visto che la vigilia di Capodanno era stata arrestata dalla polizia di Ancona per essere stata sorpresa a rubare le offerte nella cappellina dell’ospedale dorico dove era stata trasportata per un malore. La donna – in compagnia di un connazionale di 37 anni che fungeva da palo ed è stato denunciato a piede libero – è stata bloccata da una pattuglia della volante ieri pomeriggio nella chiesa di San Salvatore in pieno centro storico. A dare l’allarme è stato un fedele e i poliziotti hanno sorpreso la donna in flagranza di reato. Aveva già prelevato dalla cassetta delle offerte monete per 30 euro. Stamani è stata processata con rito direttissimo davanti al giudice Letizia Di Grazia e ha patteggiato la pena a un anno di reclusione. Confermata la custodia cautelare in carcere la donna è stata trasferita alla sezione femminile del carcere Don Giovanni Bosco di Pisa.

http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2013/03/05/news/ruba-le-offerte-in-chiesa-e-finisce-in-carcere-1.6643675