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Genova zona di guerra: ammazzato a sprangate alla stazione

Un uomo di 40 anni  è morto nella zona della stazione ferroviaria di Genova Brignole, per le lesioni riportate nel corso di una aggressione, in un luogo diventato ormai abituale ritrovo di sbandati e senza dimora, come da tempo denunciato da Repubblica.it (video).

L’omicidio è avvenuto davanti al Bar Corner, all’incrocio tra viale Duca d’Aosta e via Cadorna, intorno alle ore 3.30. La vittima è un marocchino, Yassin Mahmod.

Gli arrestati sono due muratori romeni, Jordan Filipov, 34 anni, e Neacsu Ianut, 30, trovati dai carabinieri sul luogo dell’aggressione. Uno di loro aveva ancora la spranga in mano con la quale ha colpito il nordafricano, l’altro aveva una ferita alla testa. I tre erano stati allontanati dal locale, in evidente stato di alterazione alcolica, e subito dopo è scoppiata la rissa con calci, pugni e, appunto, colpi di spranga.

Una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri è subito intervenuta sul posto, bloccando gli assalitori. Per la vittima è stato inutile il ricovero all’ospedale Galliera, dove ha cessato di vivere dopo un’ora di tentativi di rianimazione. Non si conosce ancora il movente del violento episodio, di cui si occupa il pm Sabrina Monteverde.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, comunque, i tre si sono messi a discutere all’interno del Bar Corner dal quale sono stati allontanati; sul marciapiede, però, l’alterco è degenerato ed è spuntata una spranga (probabilmente raccolta nei pressi) con la quale sono stati inferti i colpi più pesanti sul nordafricano.

I due aggressori si sono avvalsi di fronte al magistrato della facoltà di non rispondere. Sono difesi dagli avvocati Luca Rinaldi (Ianut) e Roberto Olivieri (Filipov).

La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’ospedale San Martino per l’autopsia su disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul luogo dell’omicidio una mano pietosa ha deposto un mazzo di fiori con un messaggio: “Ciao uomo nero sarai sempre con noi”.

L’uomo ucciso, clandestino identificato grazie alle impronte digitali, aveva dei precedenti per spaccio di droga e reati contro il patrimonio.

Immigrati rubano elemosina in chiesa

Era in ginocchio davanti all’altare. Ma invece di pregare con una rudimentale canna – formata da un metro metallico usato nell’edilizia nella cui parte inferiore piegata era stata data una mano di colla – pescava le monete da uno-due euro e da 50 e 20 centesimi contenute nella cassetta delle elemosine. Nei guai è finita Marta Trudzik, 39 anni, specialista nei furti di monete in chiese e cappelle di mezza Italia visto che la vigilia di Capodanno era stata arrestata dalla polizia di Ancona per essere stata sorpresa a rubare le offerte nella cappellina dell’ospedale dorico dove era stata trasportata per un malore. La donna – in compagnia di un connazionale di 37 anni che fungeva da palo ed è stato denunciato a piede libero – è stata bloccata da una pattuglia della volante ieri pomeriggio nella chiesa di San Salvatore in pieno centro storico. A dare l’allarme è stato un fedele e i poliziotti hanno sorpreso la donna in flagranza di reato. Aveva già prelevato dalla cassetta delle offerte monete per 30 euro. Stamani è stata processata con rito direttissimo davanti al giudice Letizia Di Grazia e ha patteggiato la pena a un anno di reclusione. Confermata la custodia cautelare in carcere la donna è stata trasferita alla sezione femminile del carcere Don Giovanni Bosco di Pisa.

http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2013/03/05/news/ruba-le-offerte-in-chiesa-e-finisce-in-carcere-1.6643675

Genova multietnica: marocchino ucciso a sprangate da romeni

Noi siamo la Resistenza

Un marocchino di 38 anni, è morto nella zona della stazione ferroviaria di Genova Brignole, per le lesioni riportate nel corso di una rissa, scoppiata in un luogo diventato ormai abituale ritrovo di immigrati. L’omicidio è avvenuto davanti al Bar Corner, all’incrocio tra viale Duca d’Aosta e via Cadorna, intorno alle ore 3.30. Gli arrestati sono due operai romeni, di 34 e 29 anni, trovati dai carabinieri sul luogo dell’aggressione. Uno di loro aveva ancora la spranga in mano con la quale ha colpito il nordafricano, l’altro aveva una ferita alla testa. I tre erano stati allontanati dal locale, in evidente stato di alterazione alcolica, e subito dopo è scoppiata la rissa. Una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri è subito intervenuta sul posto, bloccando gli assalitori. Per la vittima è stato inutile il ricovero in ospedale. Non si conosce ancora il movente del violento episodio, di cui si occupa il pm Sabrina Monteverde. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’ospedale San Martino per l’autopsia su disposizione dell’autorità giudiziaria. L’uomo ucciso, identificato grazie alle impronte digitali, aveva dei precedenti per spaccio di droga e reati contro il patrimonio.

http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/02/02/news/genova_ucciso_a_sprangate_davanti_alla_stazione_principe-51762198/

Italiana buttata giù dalle scale, perde il bambino: si cerca un “uomo di colore”

Un'altra vittima dell'integrazione

Una donna romana di 45 anni, al terzo mese di gravidanza ha abortito spontaneamente a seguito di una caduta provocata da una spinta mentre si recava in ufficio. E’ avvenuto nel pomeriggio in un edificio di via Mar della Cina nella zona del Torrino, a Roma. La donna stava rientrando in ufficio dopo la pausa pranzo e, come ha poi raccontato ai carabinieri della compagnia Eur, ha trovato seduto sulle scale un uomo di colore che, dopo l’invito ad alzarsi, l’avrebbe spinta facendole perdere l’equilibrio. La donna è caduta mentre l’uomo è poi fuggito facendo perdere le sue tracce. La donna è stata trasferita dal 118 e ricoverata all’ospedale Sant’Eugenio. Del caso si occupano i carabinieri che hanno raccolto la denuncia della donna, che ora è sotto shock. “Stavo salendo le scale quando ho visto quell’uomo seduto che mi intralciava – ha detto a chi l’ha soccorsa – gli ho detto ‘spostati’ e lui si è alzato e mi ha urtato facendomi cadere”. Dopo la donna è tornata in ufficio e ha avuto un malore. E’ andata in bagno dove ha avuto l’aborto spontaneo. Dallo stesso ufficio è stato poi contattato il 118 per i soccorsi. Nei pressi del luogo ci sarebbero alcune strutture abitate da stranieri dove si sta cercando l’uomo descritto dalla donna.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/01/22/news/spintonata_da_un_uomo_gi_dalle_scale_perde_il_bambino_di_cui_era_incinta-51076382/