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Roma, Tunisino con coltello a caccia di italiani: lancia sassi, treni bloccati per mezz’ora


Il Messaggero

Metro B, un uomo lancia sassi a Termini. Treni fermi per mezz’ora

Roma, 9 mar. – (Adnkronos) – Fermo sui binari della metropolitana ‘B’ della stazione Termini, a Roma,lanciava sassi contro i passeggeri sulla banchina. Autore del gesto un tunisino, che e’ stato fermato dopo un inseguimento sui binari alla stazione della metro ‘Bologna’ e portato in commissariato, dove la sua posizione e’ ora al vaglio della polizia.

Il fatto e’ accaduto questa mattina intorno alle 8, quando dalla direzione della metro hanno allertato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polfer e delle Volanti, ma l’uomo si e’ dato alla fuga costringendo gli agenti a un inseguimento lungo i binari e provocando l’interruzione del servizio su tutta la linea B.

Nell’inseguimento un agente ha riportato una contusione alla mano dopo una caduta sui binari. L’uomo e’ stato fermato alla stazione ‘Bologna’ e portato al commissariato Viminale per l’identificazione. Dagli accertamentie’ emerso che precedentemente avrebbe aggredito tre addetti alla vigilanza della metro con un’arma da taglio, provocando loro ferite lievi. Il servizio della metro e’ stato riattivato.

 

 

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Cercano di rubare un’auto durante la notte: arrestati ecuadoriani


MilanoToday

Cercano di rubare un'auto durante la notte: arrestati dalla polizia
MilanoToday
La notte tra martedì e mercoledì in via Marco Aurelio, a Milano, la polizia ha arrestato per tentato furto una coppia di ecuadoriani di 20 e 18 anni sorpresi mentre cercavano di far partire una Lancia Y. Si facevano luce con un accendino mentre

Ecuadoriano pesta a sangue 21enne incinta

Cornigliano: un arresto per maltrattamenti in famiglia

Questa notte intorno all’1.30 le volanti della questura e del commissariato Cornigliano sono intervenute a seguito della segnalazione di un’aggressione ai danni di una donna in stato interessante. Arrivati sotto l’abitazione gli agenti hanno potuto udire già dalla strada le richieste d’aiuto di due voci femminili.

Immediatamente i poliziotti si sono precipitati nell’abitazione, accolti da una 47enne peruviana che ha indicato loro la figlia 21enne, in evidente stato di gravidanza, che si trovava accasciata sul divano visibilmente dolorante.

Accanto a lui un uomo, convivente della madre, ecuadoriano di 39 anni che, nonostante l’arrivo dei poliziotti, continuava a inveire nei confronti della giovane agitando i pugni.

Gli agenti hanno subito bloccato l’uomo, palesemente ubriaco, e lo hanno allontanato dall’abitazione, conducendolo nell’autovettura di servizio. Sono stati prestati i primi soccorsi alla vittima dell’aggressione, la quale ha raccontato che l’uomo quella sera le aveva strappato di mano il computer e lo aveva lanciato fuori dalla finestra, per poi aggredirla e colpirla con alcuni violenti schiaffi al volto e due manate all’addome.

Madre e figlia hanno raccontato agli operatori che la situazione di tensione e le violenze familiari duravano ormai da circa 4 anni, ma che mai avevano sporto denuncia contro l’uomo, che le costringeva a vivere in una condizione di continuo assoggettamento psicologico.

Dalle verifiche effettuate è risultato che l’ecuadoriano ha a suo carico numerosi precedenti di polizia per il reato di lesioni, commesse anche in danno dell’ex convivente. La vittima, accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale San Martino, è stata medicata per le ferite al volto e a un braccio, con una prognosi di 4 giorni, mentre sarà sottoposta oggi a ulteriori accertamenti medici per verificare le condizioni del nascituro.

“Filmiamo i borseggi” nella metro, per il Fatto sono ‘pericolosi giustizieri’

 

Il rischio della giustizia fai da te in metropolitana contro i borseggiatori. Cittadini che “vigilano” sulla sicurezza nelle stazioni più affollate della Metro A più frequentate dai turisti. Filmano con i cellulari i tentativi di borseggio e condividono i video su un blog ‘Romafaschifo’. Scambiano informazioni e propongono soluzioni, spesso molto forti, su come risolvere il problema dei piccoli borseggiatori, spesso di etnia rom, che popolano le metro derubando i turisti distratti. Aspiranti rondisti contro baby rom. E’ il caso diGiulia, una studentessa napoletana che da mesi lancia i suoi video nel web. Le soluzioni? Ecco qualche commento ai video postati su Facebook: “Io spero sempre che prima o poi salti fuori qualche giustiziere della notte che faccia giustizia da solo, visto che a questi nessuno fa niente”, scrive un anonimo. E la percezione dell’insicurezza a scatenare la rabbia degli utenti. Una percezione corroborata dalle risposte dei vigilanti privati che lavorano nelle stazioni della metropolitana: “Noi abbiamo le mani legate, non possiamo fare niente”. La situazione sembra lasciata all’improvvisazione – e soprattutto alle reazioni – dei viaggiatori che sono circa 300 mila al giorno. Minimizza il portavoce dell’azienda dei trasporti della Capitale, Vincenzo Saccà: “Non ne facciamo un problema di ordine pubblico. La statistica è dalla nostra parte. Finora non è mai successo niente”. E forse proprio perché non è successo nulla, l’Atac (l’azienda di trasporti capitolina) ritiene di dover fare dei tagli su questa voce del proprio bilancio: nel 2012 la spesa per vigilanza privata e pulizie è diminuita di oltre 3,5 milioni di euro rispetto al201149,5 milioni del 2012 contro 53 milioni del 2011. Fonti Atac riferiscono che anche il 2013 è un anno caratterizzato da ulteriori tagli. Gli agenti dell’Italpol, incaricati alla sicurezza nelle stazioni di Roma dicono di non poter intervenire per contratto: “Noi abbiamo il compito di salvaguardare il patrimonio e non di fare ordine pubblico”. Ma mentre si taglia sulla sicurezza, le forze di polizia, grazie a una convenzione tra Atac e Regione Lazio, viaggiano gratis. Come deterrente contro i furti. La percezione dell’insicurezza, però, è rimasta la stessa: sono comparsi cartelli, scritti da semplici cittadini, che avvertono i turisti di fare attenzione ai borseggiatori. C’è anche chi ha ripreso, all’interno della metropolitana, la reazione di un viaggiatore che assiste a un tentato borseggio: “Ti prendo a bastonate se non te ne vai”. Abbiamo contattato anche l’assessore ai Trasporti del Comune di Roma, Guido Improta, che non ha voluto però rispondere alle nostre domande sul tema  di Annalisa Ausilio e Loredana Di Cesare

 

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Rissa tra prostitute per la spartizione dei marciapiedi Su Facebook … – Live Sicilia

Rissa tra prostitute per la spartizione dei marciapiedi Su Facebook
Live Sicilia
Scene di violenza nel salotto buono di Catania. Due donne straniere sono le protagoniste di un filmato amatoriale postato sui social network. Una di loro lancia un sasso contro una macchina. Condividi questo articolo. VOTA. 1/5; 2/5; 3/5; 4/5; 5/5

Reggio, Opera nomadi: più soldi per gli zingari

Reggio, Opera nomadi: appello raccolta fondi per bambini
Strill.it
Nota diffusa dal presidente dell'Opera Nomadi di Rc: L'Opera Nomadi lancia un appello ai reggini per una raccolta fondi a favore di un gruppo di bambini gravemente ammalati. Oggi, nella città di Reggio Calabria, una famiglia senza reddito, che ha un 

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‘Femminicidio’: Maghrebino massacra donna incinta e la lancia dall’auto in corsa

E’ stata picchiata, nonostante fosse incinta, e poi buttata letteralmente fuori dall’auto in movimento. Il tutto davanti agli occhi dei due figli più piccoli. La donna, una marocchina, è stata medicata all’Ospedale Santa Maria della Misericordia per le botte ricevute e le ferite provocate dal “lancio” dall’auto. Contemporaneamente la Polizia ha fermato il marito, magrebino anche lui, che è l’autore delle violenze inflitte alla moglie.

La vittima, una volta soccorsa in strada, ha ammesso che era stato il marito a lasciarla sul bordo della strada a Ponte Felcino (lungo la piccola arteria che porta a Villa Pitignano). Il marito violento dopo una mezz’ora era tornato per riprendersi la moglie pensando che fosse ancora in terra lungo la strada. Ma in realtà alcuni passanti avevano deciso di metterla in sicuro – per evitare il secondo round delle violenze – presso uno studio medico del posto. Da lì poi è stata trasferita direttamente al nosocomio perugino. Le botte ricevuto molto probabilmente gli faranno perdere il bambino.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/ponte-felcino-donna-picchiata-gettata-da-auto-in-corsa.html

E si riproducono con la complicità dei nostri politici che distribuiscono assegni come caramelle.

Georgiani sul balcone, il vicino lancia l’allarme e viene minacciato


Il Resto del Carlino

Ladri sul balcone, il vicino lancia l’allarme e viene minacciato
Il Resto del Carlino
I responsabili, quattro georgiani, ora sono accusati anche di ricettazione in concorso e porto di armi e oggetti atti ad offendere. Condividi. Clicca due volte su di soggiorno ma incensurati. Per tutti e quattro la procura chiederà al gip la
Tentano di scassinare appartamento e minacciano il vicino BolognaToday

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Hobbies: Tunisino lancia bottiglie di vetro contro passanti

I militari della Stazione di Perugia-Fortebraccio, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino, A.A.S. di anni 25, per resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti. Nella tarda serata di ieri, in Piazza IV Novembre, l’arrestato è stato sorpreso a lanciare bottiglie di vetro contro i passanti ed in particolare contro dei clienti di un bar della Piazza. L’uomo, datosi alla fuga, è stato intercettato dal personale operante in Piazza Danti e dopo un breve inseguimento per le vie attigue, bloccato in via Fortunata, dopo aver opposto resistenza tentando di colpire i militari con il vetro della bottiglia rotta che brandiva in mano.
L’arrestato, al termine delle formalità di tiro, è stata trattenuto all’interno delle camere di sicurezza di questa caserma in attesa della celebrazione del rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria.

http://tuttoggi.info/articolo/57543/

Sono 393 gli africani che soggiornano dentro la struttura portuale a … – CorrierediRagusa.it

Sono 393 gli africani che soggiornano dentro la struttura portuale a
CorrierediRagusa.it
Il primo cittadino, Luigi Ammatuna, lancia un grido d´allarme non solo per il centro di prima accoglienza, al collasso da qualche giorno, ma anche per la situazione economica difficile, perchè ospitare gli immigrati significa dare loro un pasto caldo

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