Tag: GIUSTIZIA

“Filmiamo i borseggi” nella metro, per il Fatto sono ‘pericolosi giustizieri’

 

Il rischio della giustizia fai da te in metropolitana contro i borseggiatori. Cittadini che “vigilano” sulla sicurezza nelle stazioni più affollate della Metro A più frequentate dai turisti. Filmano con i cellulari i tentativi di borseggio e condividono i video su un blog ‘Romafaschifo’. Scambiano informazioni e propongono soluzioni, spesso molto forti, su come risolvere il problema dei piccoli borseggiatori, spesso di etnia rom, che popolano le metro derubando i turisti distratti. Aspiranti rondisti contro baby rom. E’ il caso diGiulia, una studentessa napoletana che da mesi lancia i suoi video nel web. Le soluzioni? Ecco qualche commento ai video postati su Facebook: “Io spero sempre che prima o poi salti fuori qualche giustiziere della notte che faccia giustizia da solo, visto che a questi nessuno fa niente”, scrive un anonimo. E la percezione dell’insicurezza a scatenare la rabbia degli utenti. Una percezione corroborata dalle risposte dei vigilanti privati che lavorano nelle stazioni della metropolitana: “Noi abbiamo le mani legate, non possiamo fare niente”. La situazione sembra lasciata all’improvvisazione – e soprattutto alle reazioni – dei viaggiatori che sono circa 300 mila al giorno. Minimizza il portavoce dell’azienda dei trasporti della Capitale, Vincenzo Saccà: “Non ne facciamo un problema di ordine pubblico. La statistica è dalla nostra parte. Finora non è mai successo niente”. E forse proprio perché non è successo nulla, l’Atac (l’azienda di trasporti capitolina) ritiene di dover fare dei tagli su questa voce del proprio bilancio: nel 2012 la spesa per vigilanza privata e pulizie è diminuita di oltre 3,5 milioni di euro rispetto al201149,5 milioni del 2012 contro 53 milioni del 2011. Fonti Atac riferiscono che anche il 2013 è un anno caratterizzato da ulteriori tagli. Gli agenti dell’Italpol, incaricati alla sicurezza nelle stazioni di Roma dicono di non poter intervenire per contratto: “Noi abbiamo il compito di salvaguardare il patrimonio e non di fare ordine pubblico”. Ma mentre si taglia sulla sicurezza, le forze di polizia, grazie a una convenzione tra Atac e Regione Lazio, viaggiano gratis. Come deterrente contro i furti. La percezione dell’insicurezza, però, è rimasta la stessa: sono comparsi cartelli, scritti da semplici cittadini, che avvertono i turisti di fare attenzione ai borseggiatori. C’è anche chi ha ripreso, all’interno della metropolitana, la reazione di un viaggiatore che assiste a un tentato borseggio: “Ti prendo a bastonate se non te ne vai”. Abbiamo contattato anche l’assessore ai Trasporti del Comune di Roma, Guido Improta, che non ha voluto però rispondere alle nostre domande sul tema  di Annalisa Ausilio e Loredana Di Cesare

 

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Omicidio Canozzi: arrestato in Albania il terzo della banda – La Nazione


La Nazione

Omicidio Canozzi: arrestato in Albania il terzo della banda
La Nazione
Presi: uno dietro l'altro. La banda ora è al completo dietro le sbarre. Una prima giustizia — in attesa del processo che adesso potrà davvero iniziare a breve —, è fatta. I carabinieri del comando Provinciale di Lucca — in collaborazione con l
Omicidio Canozzi: arrestato in Albania il terzo componente della ObiettivoTre
Arrestato il terzo componente della banda accusata dell'omicidio di gonews
Ex agente ucciso, preso anche il terzo uomoLucca in Diretta
LiberoQuotidiano.it –AGI – Agenzia Giornalistica Italia –Lo Schermo
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Kyenge: "Status giuridico ai rom – LiberoQuotidiano.it


www.comune.genova.it – le notizie in Comune

Kyenge: "Status giuridico ai rom
LiberoQuotidiano.it
A palazzo Chigi sbarcano i rom. La questione gitana è sul tavolo del ministero per l'integrazione, con Cècile Kyenge a capo di una cabina di regia che coordinerà pari opportunità, interni, giustizia, salute, politiche sociali e lavorative. Ad
Rom, Cécile Kyenge: "Definire il loro stato giuridico"Blitz quotidiano
La Kyenge ha un piano. Per i romBlog NCC news (Blog)
Immigrati, oggi Tavolo interministeriale su inclusione Rom, Sinti e ilVelino/AGV NEWS
Agenzia di Stampa Asca –Roma Daily News –www.comune.genova.it – le notizie in Comune
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Giustizia al contrario: ai domiciliari per essersi difeso dall’aggressione “migrante”

Savona. Il 23 luglio scorso è stato arrestato dopo una lite con un albanese, ma il presunto aggressore, Christian Odetti, 28 anni, commesso del Brico delle Officine, ora ha presentato una denuncia contro la presunta vittima per ribadire la sua verità, che è ben diversa dalla ricostruzione dei fatti che lo ha portato in manette. Odetti, che ora è ai domiciliari, deve rispondere di tentato omicidio (accusa che però potrebbe essere derubricata in lesioni volontarie aggravate) perché avrebbe, al culmine di una discussione, colpito con un coltellino multiuso il trentenne Alfred B., originario appunto dell’Albania. La lite tra i due era scoppiata per un diverbio nato in strada e che poi sarebbe degenerato. L’albanese, finito in ospedale con alcune ferite da taglio nella zona della spalla destra, ha raccontato ai poliziotti di essere stato brutalmente aggredito e colpito da Odetti, il quale però nega con decisione la versione del rivale. Già davanti al gip l’italiano aveva raccontato lo svolgimento dei fatti in maniera ben diversa, spiegando di aver agito per difesa, e ora ha deciso, con l’assistenza dell’avvocato Marco Ballabio, di presentare anche una dettagliata denuncia nella quale descrive quanto successo dal suo punto di vista. Un racconto preciso attraverso il quale Odetti spiega come l’albanese l’abbia letteralmente perseguitato ed inseguito fino a mettergli le mani addosso. Il commesso ha confermato che la lite è iniziata in corso Mazzini: “L’auto che avevo dietro, una Bmw, ha iniziato a lampeggiarmi e suonarmi. Poco dopo, quando ero fermo al semaforo, mi ha affiancato e il ragazzo alla guida mi ha insultato dicendomi di svegliarmi se no ci avrebbe pensato lui. Io ho risposto dicendo di lasciarmi in pace, lui ha fatto il gesto di scendere dalla vettura, ma poi è scattato il verde e sono ripartito”.

Da quel momento, sempre secondo Odetti, Alfred B. l’avrebbe seguito fino al parcheggio sopra l’ospedale San Paolo dove l’italiano si è visto costretto a fermare la sua Ford Fusion perché la Bmw gli avrebbe tagliato la strada. Da lì si sarebbe scatenata la violenza da parte dell’albanese: “Mi ha colpito con pugni a raffica e non voleva saperne di smettere. Poi quando ho cercato di scappare è salito sulla mia auto per togliere il freno a mano. Ho cercato di fermarlo e lui ha continuato a darmi pugni. Io avevo il coltellino multiuso in mano e l’ho punto sulla spalla per farlo desistere”. Secondo Odetti nonostante il colpo con la lama il rivale ha continuato a picchiarlo. “Tenevo il coltellino nella mano sinistra pur essendo destrorso e nel cercare di allontanarlo l’ho punto una seconda volta, ma senza la volontà di colpirlo”. Nel frattempo l’auto del commesso, parcheggiata in discesa e senza freno a mano, ha finito per schiantarsi contro altre vetture parcheggiate. Per interrompere l’aggressione è stato provvidenziale l’intervento di alcuni residenti che hanno separato i due: Alfred B. è subito fuggito minacciando l’altro (“prima o poi ti trovo e stavolta ti ammazzo”) per poi presentarsi al Pronto Soccorso per farsi medicare, mentre Odetti ha allertato le forze dell’ordine. Secondo la difesa di Odetti, in un primo momento, l’albanese non ha detto di essere stato ferito durante un’aggressione, salvo poi ritrattare la versione una volta messo alle strette dalla polizia. A quel punto, sentita le versione dio Alfred B., i poliziotti avevamo deciso di porre in stato di fermo l’italiano che però adesso, con la sua denuncia, intende far valere la sua verità.

http://www.ivg.it/2013/07/lite-stradale-culminata-in-aggressione-28enne-arrestato-denuncia-la-presunta-vittima-mi-sono-solo-difeso/

Condannate all’ergastolo le ‘bestie di Perugia’

lucarosiIl tribunale di Perugia ha condannato oggi pomeriggio all’ergastolo con il rito abbreviato tre romeni accusati di aver ucciso a colpi di pistola il bancario Luca Rosi, 38 anni, nel corso di una rapina nella villa dei suoi genitori, il 2 marzo 2012 a Ramazzano, periferia nord del capoluogo umbro. Venti anni di reclusione sono stati inflitti a un quarto romeno, presunto basista. ”Sentenza giusta ma la nostra vita e’ distrutta”, ha commentato con i cronisti Maria Grazia Rosi, sorella di Luca.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/06/27/Bancario-ucciso-rapina-tre-ergastoli_8939551.html

Solo la pena di morte, potrebbe rendere giustizia. Chi uccide, deve essere ucciso.

Piano Nomadi, Barbera (Prc): “basta con il razzismo”, patetico


Roma Daily News

Piano Nomadi, Barbera (Prc): “basta con il razzismo istituzionale
Roma Daily News
“Finalmente la Corte Suprema di Cassazione rende giustizia alla popolazione rom, presente sul nostro territorio nazionale, che vive all'interno dei campi cosiddetti nomadi, annullando clamorosamente il vergognoso “stato di emergenza” con il quale l
Piano nomadi, Barbera (Prc): Basta con razzismo istituzionale PPN – Prima Pagina News
ROMA: PECIOLA (SEL), CADE PIANO NOMADI ALEMANNOAgenParl – Agenzia Parlamentare

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Con patente falsa e nome nuovo albanese beffa la giustizia – La Stampa


AT news

Con patente falsa e nome nuovo albanese beffa la giustizia
La Stampa
Arrestato dai poliziotti del Commissariato di Casale, con una patente falsa e un passaporto con nome nuovo, ha patteggiato otto mesi, ma solo per rientro illegale in Italia, in quanto le altre accuse sono cadute. Anche quella della patente falsa, che è
Arrestato clandestino albanese domiciliato ad Asti, consegna alla AT news

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Risorse: ruba monitor in radiologia, pazienti rispediti a casa

Ubriaco si presenta al pronto soccorso e ruba monitor a Radiologia: preso

Ha rubato due monitor di ultima generazione dal reparto di Radiologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Vecchiazzano. Un danno che avrebbe portato ad una limitazione del 50% del servizio per quella sala. Ma il tempestivo intervento degli agenti della Volante della Questura di Forlì, sotto la guida del dirigente Felice Ronca, ha scongiurato il peggio. Il ladro, un marocchino di 31 anni senza fissa dimora, è stato infatti assicurato alla giustizia.

Potrebbe interessarti:http://www.forlitoday.it/cronaca/furto-ospedale-morgagni-pierantoni-radiologia-9-aprile-2013.html

Scippo in via Empedocle, arrestato marocchino – AgrigentoWeb.it


BlogSicilia.it (Blog)

Scippo in via Empedocle, arrestato marocchino
AgrigentoWeb.it
E stato li che, sopraggiunta a sirene spiegate l'autoradio dei Carabinieri, nel frattempo allertata tramite 112, l'uomo è stato definitivamente assicurato alla Giustizia, dopo essere stato identificato in Berra Bouchaid, marocchino di 28anni
La aggredisce e le scippa la borsa:BlogSicilia.it (Blog)
Strattona giovane e le scippa la borsa in via Empedocle, arrestatoAgrigento Notizie

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Ecco perché i delinquenti romeni vengono in Italia

In Romania, se rifiuti di fare l’alcol test alla guida, ti prendi 3 anni e mezzo di carcere, e le autorità locali ti cercano in tutta Europa! Da noi, ammazzi gli italiani e il giorno dopo sei fuori. Al Don Bosco di Pisa sono stati accompagnati, come hanno spiegato i carabinieri, un romeno di 39 anni e un polacco. Quest’ultimo era ricercato a livello internazionale per una truffa compiuta nel suo paese d’origine. Il romeno invece è finito nei guai – deve scontare addirittura una condanna a tre anni e sei mesi di carcere – per essersi rifiutato, durante un controllo nel suo Paese d’origine, di sottoporsi a un controllo con l’alcoltest. Atteggiamento questo punito, evidentemente, in maniera pesante, a giudicare dalla sentenza passata in giudicato.

http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2013/02/07/news/non-fece-il-test-per-l-alcol-arrestato-1.6491049