Tag: turisti

Pregavano Allah perché refurtiva fosse abbondante

Dopo ogni colpo, si raccoglievano in preghiera: pregavano Allah perché la merce fosse di valore. E’ una banda di devoti algerini quella sgominata a Torino dalla polizia. E le loro preghiere devono essere state ascoltate perché, con cinquanta colpi messi a segno, hanno guadagnato un bottino di diverse decine di migliaia di euro. Ora si preparavano a colpire anche tra i pellegrini della Sindone e tra i turisti di Expo.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/22/news/pregavano_allah_perche_la_refurtiva_fosse_abbondante_in_cella_banda_di_ladri_devoti_algerini-112572213/

SGOMINATA BANDA DI PERUVIANI SPECIALIZZATA IN FURTI


Liguria Notizie
SGOMINATA BANDA DI PERUVIANI SPECIALIZZATA IN FURTI A
Liguria Notizie
furti-aeroporto-polizia GENOVA. 29 AGO. Erano specializzati nei furti ai passeggeri e viaggiatori negli aeroporti e delle stazioni e aree di servizio autostradali. Il modus operandi era sempre lo stesso: uno distraeva i turisti nelle sale di attesa
Furti negli aeroporti, presa la gang degli insospettabili – VideoIl Tirreno
Ladri in aeroporto, a Genova arrestata la ganggonews
Derubavano i turisti in aeroporti e stazioni, furti anche a Pisa La Nazione
ANSA.it
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Rapinò due turisti: arrestato tunisino Recuperato tablet titolare bar … – Live Sicilia


PalermoToday

Rapinò due turisti: arrestato tunisino Recuperato tablet titolare bar
Live Sicilia
PALERMO – La polizia ha fermato Ben Abdelali Anis, 25 anni tunisino senza fissa dimora, perchè avrebbe rapinato due turisti olandesi in via del Celso a Palermo. Nel corso della colluttazione il turista si ruppe un braccio e finì a terra battendo la testa.
Trenta rapine ai turisti nella zona del centro storico: fermata banda PalermoToday

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Metro Termini: borseggiatrici minorenni ‘allegeriscono’ turista di 700 … – RomaToday


RomaToday

Metro Termini: borseggiatrici minorenni 'allegeriscono' turista di 700
RomaToday
CONTROLLI ANTIBORSEGGIO – I due arresti sono arrivati nell'ambito dei quotidiani controlli antiborseggio, a bordo dei mezzi pubblici e nei luoghi maggiormente frequentati dai turisti ed hanno portato all'arresto complessivo di 7 persone. SECONDO 
SICUREZZA, CONTROLLI ANTIBORSEGGIO SU MEZZI PUBBLICI La Repubblica

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Osa fotografare: turista accerchiato da questuanti immigrati

Via dei Fori Imperiali, turista aggredito da bengalesi

Ha fotografato delle statue viventi che si stavano esibendo lungo via dei Fori Imperiali ma non ha lasciato la mancia. Così, un turista 39enne originario della provincia di Novara è stato accerchiato da cinque bengalesi che hanno iniziato a esigere un compenso per il ‘servizio’. Tre dei cinque bengalesi, due 20enni e un 17enne, sono stati arrestati per tentata estorsione.

L’episodio è accaduto in via dei Fori Imperiali dove, su un marciapiede, alcuni artisti di strada si stavano esibendo, immobili, per raccogliere offerte dai passanti, perlopiù turisti attratti dalle bellezze della “Città Eterna”. Il turista si è soffermato fotografando le “statue umane” per poi allontanarsi senza consegnare l’offerta.

Immediatamente è stato raggiunto da cinque bengalesi, impegnati a vigilare i loro amici connazionali che si stavano esibendo e ai quali  non era sfuggito la mancata offerta, che lo hanno circondato impedendogli di allontanarsi e minacciandolo di consegnare qualche moneta per gli scatti che lui stesso aveva effettuato.

In quel momento,  è passata la pattuglia dei Carabinieri che è stata avvicinata dalla vittima che ha raccontato l’episodio accaduto poco prima. I militari si sono immediatamente attivati e si sono fatti indicare dal turista le persone che lo avevano minacciato, ma dei cinque stranieri ne erano rimasti solo tre perché gli altri due erano fuggiti mischiandosi tra la gente.

A quel punto i due maggiorenni e il minorenne, accusati di tentata estorsione, sono stati arrestati. I primi due sono stati accompagnati presso il carcere di Regina Coeli mentre il 17enne è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Via Virginia Agnelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/aggressione-turista-via-dei-fori-imperiali.html

Roma: turista fotografa “artisti di strada”, circondato e minacciato da bengalesi

Roma 29 dicembre 2013 – Ha fotografato delle statue viventi che si stavano esibendo lungo via dei Fori Imperiali ma non ha lasciato la mancia. Così, un turista 39enne originario della provincia di Novara è stato accerchiato da cinque bengalesi che hanno iniziato a esigere un compenso per il ‘servizio’. Tre dei cinque bengalesi, due 20enni e un 17enne, sono stati arrestati per tentata estorsione. L’episodio è accaduto in via dei Fori Imperiali dove, su un marciapiede, alcuni artisti di strada si stavano esibendo, immobili, per raccogliere offerte dai passanti, perlopiù turisti attratti dalle bellezze della “Città Eterna”. Il turista si è soffermato fotografando le “statue umane” per poi allontanarsi senza consegnare l’offerta.  Immediatamente è stato raggiunto da cinque bengalesi, impegnati a vigilare i loro amici connazionali che si stavano esibendo e ai quali  non era sfuggito la mancata offerta, che lo hanno circondato impedendogli di allontanarsi e minacciandolo di consegnare qualche moneta per gli scatti che lui stesso aveva effettuato. In quel momento,  è passata la pattuglia dei Carabinieri che è stata avvicinata dalla vittima che ha raccontato l’episodio accaduto poco prima. I militari si sono immediatamente attivati e si sono fatti indicare dal turista le persone che lo avevano minacciato, ma dei cinque stranieri ne erano rimasti solo tre perché gli altri due erano fuggiti mischiandosi tra la gente. A quel punto i due maggiorenni e il minorenne, accusati di tentata estorsione, sono stati arrestati. I primi due sono stati accompagnati presso il carcere di Regina Coeli mentre il 17enne è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Via Virginia Agnelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

http://www.romatoday.it/cronaca/aggressione-turista-via-dei-fori-imperiali.html

 

Dove c’era la natura incontaminata, ora c’è un Campo Nomadi

DESENZANO– Polemiche accese in Consiglio Comunale: nei giorni scorsi il consigliere d’opposizione Paolo Abate ha infatti presentato un’interrogazione relativa alla questione degli accampamenti nomadi che si trovano nei pressi del Monte Corno, nella località Cà del Diaol. Il consigliere ha spiegato che ormai da due mesi permane nella zona una situazione di illegalità e di allarme igienico sanitario non più sostenibili, visto che la località è spesso frequentata da turisti e cicloamatori, trovandosi in un contesto naturalistico e paesaggistico dove si può godere uno splendido panorama.
Ora invece ci sono tende e roulotte, rottami di biciclette, ferraglia e auto abbandonate. Abate ha quindi chiesto all’amministrazione di attivarsi per provvedere allo sgombero.

http://www.ecodellevalli.tv/cms/2013/09/29/desenzano-campo-nomadi-scatta-la-protesta-di-abate.html

Roma: zingare derubano turisti, ai domiciliari nel campo nomadi comunale!

ROMA 22 settembre 2013 – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, nel corso di un normale servizio, hanno arrestato una 28enne, zingara, nata in Francia, ma domiciliata presso il campo nomadi di via Pontina, già nota alle forze dell’ordine con l’accusa di furto con strappo in concorso e denunciato per lo stesso reato un 13enne, ‘nomade’ proveniente dallo stesso campo nomadi. I due ieri mattina in via del Teatro Marcello, a pochi passi dal Campidoglio, nell’asportare il portafogli ad una turista, della Corea del Sud, in Italia per turismo, sono stati sorpresi da quest’ultima ed inseguiti, con la collaborazione della guida turistica. I militari in transito in via del teatro Marcello, notata la scena, sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccare la nomade nel momento in cui stava per consegnare il portafogli al 13enne. Portati in caserma sono stati successivamente riaccompagnati presso il campo nomadi dove solo la 28enne è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari, in attesa di essere sottoposta al rito direttissimo mentre, il minorenne non imputabile, è stato segnalato al Tribunale per i Minorenni di Roma.

http://www.mnews.it/2013/09/turista-e-guida-turistica-inseguono.html

Svuotacarceri all'opera

Svuotacarceri all’opera

I carabinieri arrestano tre nomadi – L’Unione Sarda


L’Unione Sarda

I carabinieri arrestano tre nomadi
L’Unione Sarda
Tre nomadi sono stati arrestati dai carabinieri di Villasimius e della Compagnia di San Vito per una serie di furti. Nelle vicinanze delle spiagge di Villasimius i tre indagati avrebbero forzato diverse auto di turisti portandosi via tutto ciò che era

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Immigrato schiavizzava il cugino cieco

Venezia, dieci ore sotto il sole lo schiavo (cieco) del ‘migrante’
La Finanza arresta un bulgaro che sfruttava un non vedente. Il «cugino» si faceva mantenere dai profitti dell’accattonaggio del parente disabile

VENEZIA — Per lui era un punto di riferimento. In tutto e per tutto. Tanto da essersi trasformato, forse inconsapevolmente, nel suo schiavo. E così, la guardia di finanza è intervenuta con un fermo di polizia giudiziaria nei confronti del suo sfruttatore per il reato di riduzione in schiavitù. Lui, 50enne bulgaro, era diventato cieco a pochi mesi dalla nascita e, con gli anni, era stato preso sotto l’ala protettrice del cugino (così, almeno, si definivano) che aveva subito individuato le potenzialità del suo handicap. E così, questa coppia di cittadini bulgari, entrambi intorno ai 50 anni, erano arrivati in Laguna. Un cieco, nel settore dell’accattonaggio, è praticamente una manna dal cielo. Una menomazione di quel genere, in una città come Venezia, che brulica di turisti dodici mesi all’anno, è una garanzia di successo. E, in effetti, la rendita non era niente male.

Da mendicante, il bulgaro non vedente riusciva a guadagnare mediamente 70 euro al giorno, con punte anche da 80 o 90 euro. A quanto pare, però, non si trattava esattamente di un affare alla pari, anzi. Il cugino lo accompagnava nei vari posti dove chiedere l’elemosina, da Corso del Popolo a Mestre a campo San Polo a Venezia. Lo accompagnava, sì, ma si faceva anche mantenere in tutto e per tutto dal parente disabile. Lo lasciava da solo, dieci ore al giorno, in un angolo della città, senza curarsi delle sue condizioni fisiche e di salute. Senza pensare che, comunque, un disabile doveva avere bisogno di un minimo di assistenza. E invece lo abbandonava sotto il sole d’estate, sotto la pioggia e la neve d’inverno.

Poi, stando alle indagini della Guardia di Finanza, che ha seguito il caso con mesi di pedinamenti e appostamenti, l’uomo veniva portato in alloggi con condizioni igieniche estremamente precarie, in alcuni casi in veri e propri bivacchi. Alloggi che cambiavano sempre, visto che entrambi erano senza fissa dimora. Gli uomini delle fiamme gialle veneziane, giovedì 29 agosto sera, hanno eseguito il fermo di polizia giudiziaria a carico del bulgaro sfruttatore, con l’accusa di riduzione in schiavitù. Un capo d’imputazione raro, di questi tempi, tanto che pare si tratti uno dei pochi casi in cui è stato contestato questa tipologia di reato. Il cugino cieco, in effetti, era diventato in tutto e per tutto uno schiavo del parente. A quanto si è ricostruito, entrambi facevano parte del gruppo «allargato» degli accattoni a Venezia, settore dominato dai romeni rom comunemente chiamati «Barbanera».

I due erano stati seguiti anche dall’ufficio politiche sociali del Comune, nell’ambito dei diversi servizi di monitoraggio intrapresi negli anni. Si sapeva che, con i soldi delle questue, il mendicante cieco riusciva a mantenere in toto il suo accompagnatore e anche una parte della famiglia in Bulgaria. Probabile anche le indagini della finanza abbiano trovato conferma in uno dei tanti money transfert destinati in patria. Venezia, comunque, per loro non era una tappa fissa. Ci rimanevano a lungo, poi sparivano per lunghi periodi, e continuavano i loro giri in tutta Europa, nelle grandi città ma con una predilezione per la Germania. Lo sfruttatore, che è sposato con un figlio, è stato arrestato e portato in carcere in attesa della convalida del fermo. Il cugino associato a una struttura protetta.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/31-agosto-2013/venezia-dieci-ore-sotto-sole-schiavo-cieco-elemosina-2222844164668.shtml