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Pisa nella morsa dell’immigrazione: raffica di furti

Filippeschi, il Sindaco di Pisa

Filippeschi, il Sindaco di Pisa

Sicurezza, raffica di furti in città: i Carabinieri arrestano tre persone
Pisa – Fine settimana movimentato quello appena trascorso per i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Pisa, che hanno rafforzato i controlli per cercare di frenare (senza risultato) il fenomeno dei furti e rapine in abitazione e dei furti in genere. Tre sono state le persone arrestate in flagranza di reato per furto. Ad essere presi di mira abitazioni e esercizi commerciali.
Il primo arresto dei militari del Nucleo Radiomobile è maturato la notte di venerdì, quando un equipaggio sulla gazzella ha incrociato un motociclo con due persone a bordo che ha insospettito i militari. Appena affiancato il mezzo e intimato l’alt, i due hanno accelerato tentando la fuga. E’ iniziato così un lungo inseguimento nella zona di Porta a Mare. Alla fine sulle sponde dell’Arno nel quartiere del CEP uno dei due fuggitivi, un tunisino, è stato bloccato dopo una colluttazione, mentre l’altro è riuscito a darsi alla fuga nell’oscurità. Il motorino, risultato rubato, è stato restituito al legittimo proprietario. L’uomo fermato aveva un curriculum criminale di tutto rispetto: numerose condanne, un’espulsione eseguita in passato con accompagnamento in Tunisia, almeno una quindicina di alias e interminabili denunce a suo carico. Arrestato per resistenza e sottoposto il giorno successivo al rito direttissimo, è stato condannato a sei mesi di reclusione, pena sospesa.

Il secondo arresto è avvenuto sempre nella zona di Porta a Mare, in via delle Lenze, la notte di sabato. Ad operare sempre le pattuglie del Nucleo Radiomobile, intervenute a seguito della segnalazione al 112 da parte di cittadini che indicavano la presenza in zona di persone sospette. Mentre i militari raggiungevano il posto è arrivata la comunicazione via radio che un vicino di casa di un’abitazione dove era stato consumato un furto aveva sorpreso i ladri mentre cercavano di allontanarsi. Con audacia l’uomo ha bloccato uno dei malviventi mentre gli altri due erano riusciti ad allontanarsi. Immediatamente è stato raggiunto dai militari che hanno ammanettato il ladro prendendolo in consegna. Il malfattore è stato poi identificato: si trattava di N.A., di 22 anni, albanese. A seguito della perquisizione personale i Carabinieri hanno rinvenuto numerosi monili in oro e oggetti vari risalendo in poco tempo ai proprietari. In poco più di un’ora, infatti, l’uomo aveva consumato un furto in abitazione e quattro furti su autovettura. Anche in questo caso il giovane aveva una lunga serie di reati commessi: denunciato una quindicina di volte per furto, evasione e altri reati, arrestato già in passato diverse volte, condannato. Per lui si sono nuovamente aperte le porte del Don Bosco.

Il terzo arresto è scattato nei confronti di un cittadino georgiano fermato davanti alla COIN di Corso Italia dopo che aveva rubato alcune confezioni di profumo cercando di eludere la sorveglianza servendosi di una borsa schermata. Immediato l’intervento della pattuglia del Nucleo Radiomobile che ha arrestato il giovane e riconsegnato la merce al titolare dell’esercizio commerciale.

Pene sospese, denunce a raffica che non trovano punizione, svuotacarceri: e l’Italia va in malora. Aggiungi i campi nomadi finanziati dal Comune di Pisa, e la ricetta per il disastro è servita.

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Piazza Toniolo: ruba copricerchio e tenta di forzare auto in sosta
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Pisa: pestato a sangue da gruppo di Zingari – Il Sindaco: “troviamo casa ai Rom”

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

“L’episodio dell’imprenditore aggredito davanti alla sua azienda di Ospedaletto a Pisa semplicemente per aver rimproverato alcuni ragazzi che giocavano con un pallone, aggiunto ai numerosi furti di cui si sono macchiati gli ospiti dei campi nomadi, dimostrano che il problema della sicurezza a Pisa è reale e non può passare inosservato”. E’ quello che afferma la Lega Nord Toscana che, con la sua candidata alla Camera dei Deputati Susanna Ceccardi, entra nel merito della vicenda.

“Il problema dei nomadi non si risolve delocalizzando la delinquenza come afferma il sindaco di Pisa Filippeschi – sottolinea Ceccardi – questi fatti criminali dimostrano che queste persone sono abituate a vivere nell’illegalità e danno conto di come la manifestazione promossa dalla Lega Nord di Pisa la scorsa settimana e alla quale ha partecipato l’On. Borghezio (contestato duramente dagli antagonisti, ndr) fosse basata su un problema reale”.

Filippeschi, parlando della vicenda, individua come soluzioni quelle del “superamento e della chiusura del campo trovando altre sistemazioni abitative” e la “ripartizione dei nomadi in altri territori della Toscana“. Soluzioni che non piacciono affatto alla Lega Nord, come spiega Ceccardi: “La soluzione è la chiusura immediata del campo rom, l’identificazione degli irregolari ed il rimpatrio immediato. I cittadini toscani pagano ogni anno circa 13 milioni di euro per offrire servizi di accoglienza e integrazione alle popolazioni nomadi, gestiti dalle inutili Società della Salute, tra i quali il milione e mezzo di euro speso a Coltano per costruire vere e proprie villette con i soldi della comunità Europea. Tutto questo mentre le nostre aziende chiudono i battenti e le famiglie non arrivano a fine mese; è una vergogna!” evidenzia la candidata del carroccio che attacca ancora Filippeschi: “Prende in giro i cittadini allo scopo di non trovare soluzioni. Credo che i soldi pubblici, pagati con le tasse dei cittadini toscani, debbano essere investiti per aiutare le famiglie toscane in difficoltà, smettendola d’insistere ad aiutare persone che prendono i sussidi pubblici per poi continuare a delinquere. La nostra proposta politica è chiara e decisa. Gli extracomunitari che delinquono sul nostro territorio devono essere arrestati e rispediti a casa loro. Se vinceremo le elezioni il nostro impegno sarà quello di proseguire con la strada dettata dall’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni, cioè quello di discutere accordi bilaterali che prevedano il rimpatrio dei delinquenti nei paesi d’origine, dove dovranno scontare la pena per i reati commessi sul nostro territorio, con la certezza che non possano più rientrare in Italia. Di delinquenti stranieri la nostra nazione non ne ha bisogno, almeno che non gli si voglia dare il voto”.

http://www.pisatoday.it/cronaca/imprenditore-pestato-rom-pisa-lega-nord.html