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Mandano Rom ai domiciliari in un campo nomadi: esce e tenta rapina

Benché agli arresti domiciliari per aver commesso un furto in abitazione qualche mese fa, ha tentato di nuovo di svaligiare un appartamento ma, sorpreso dal proprietario di casa presente all’interno, è fuggito e, per sua fortuna, è stato bloccato dalla polizia, che lo ha salvato da alcune persone intenzionate a picchiarlo.

APPARTAMENTO IN VIA SABAUDIA – E’ accaduto nella tarda serata di ieri 10 febbraio in via Sabaudia, nella zona del Prenestino-Tor de’ Schiavi. Il proprietario dell’abitazione lo ha scorto mentre si era già introdotto all’interno del balcone e stava armeggiando con degli attrezzi per aprire la porta finestra ed entrare all’interno.

FUGA NEL PARCO DI VILLA GORDIANI – L’uomo lo ha rincorso ma il ladro si è dato a precipitosa fuga, dirigendosi all’interno del parco di Villa Gordiani nel tentativo di dileguarsi. E’ proprio a questo punto che sono entrati in azione gli agenti del Commissariato Torpignattara, diretti dal dottorr Ermanno Baldelli. Transitando nella zona nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, i poliziotti hanno visto il giovane correre a perdifiato, seguito da una persona. Subito lo hanno inseguito, riuscendo dopo alcune centinaia di metri a raggiungerlo ed a bloccarlo.

SALVATO DAL PESTAGGIO – Proprio mentre stavano tornando con il fermato all’autovettura, alcune persone hanno cercato di raggiungere il ladro, che a stento è stato salvato dagli agenti dal pestaggio.

ARRESTATO UN 20ENNE – Una volta in ufficio, sono iniziati gli accertamenti di rito. Il giovane, un 20enne ‘italiano’, domiciliato in un campo nomadi della Capitale, è risultato avere numerosi precedenti di Polizia dello stesso tipo, arrestato da ultimo nel settembre dello scorso anno proprio dagli agenti del Commissariato locale, sempre per furto in abitazione. Al termine, pertanto, per lui sono scattate le manette. Dovrà rispondere di tentato furto in abitazione ed evasione dagli arresti domiciliari.

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Perugia: marocchino aggredisce e terrorizza moglie e figli

Perugia 03 febbraio 2014 – Ancora un padre-padrone denunciato per maltrattamenti in famiglia dopo aver terrorizzato la moglie e i figli che praticamente vivevano da reclusi. L’ultimo attacco risale a ieri sera – 2 febbraio – quando il capofamiglia (marocchino di 37 anni le cui iniziali sono S.O.) è tornato nella sua abitazione a Ponte Felcino. Dopo insulti e minacce ha preso a cazzotti il televisore ferendosi anche ad una mano. Gli agenti della Volante lo hanno trovato ancora sanguinante e con un asciugamano avvolto sulla mano destra. Pe fortuna la famiglia era riuscita a rifugiarsi nella casa di un’amica.

E’ emerso che il 37enne aveva iniziato ad inveire furiosamente contro la moglie, accusata di non portargli rispetto e di mettergli contro i bambini. La donna, accortasi che i figli erano terrorizzati, ha deciso di portarli via e li ha caricati sulla propria auto, ma il marito li ha inseguiti, colpendo più volte il parabrezza, finché l’auto non si è definitivamente allontanata. La moglie ha raccontato che S.O. non era nuovo a simili episodi, tanto da esser già stato denunciato e da esser stato destinatario di una misura di allontanamento dalla casa familiare, che però aveva esaurito la propria efficacia nel luglio  scorso. Per lui, una nuova denuncia per maltrattamenti in famiglia.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/ponte-felcino-denuncia-padre-padrone.html

Detenuto maghrebino tenta suicidio: si rischia strage

“Un giovane detenuto di origine magrebina, del carcere di Rimini, sezione Cassiopea per detenuti tossicodipendenti, ha inalato il gas della bomboletta che aveva legittimamente per cucinare e riscaldare cibi e bevande. Solo grazie al pronto intervento dell’agente della polizia penitenziaria in servizio nel reparto l’uomo non è deceduto”. Che fortuna.

Lo riferisce Giovanni Battista Durante, segretario aggiunto Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria).

Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi. ”Il medico del carcere – aggiunge Durante -, intervenuto subito, ne ha disposto l’invio in ospedale. Nonostante il sollecito intervento ed i soccorsi il detenuto è entrato in coma e si trova tuttora ricoverato. Ciò dimostra ulteriormente come sia fondamentale ed insostituibile la presenza della polizia penitenziaria, ormai assolutamente insufficiente a gestire la sicurezza nei reparti, a causa della mancanza di assunzioni. Mancano circa 7000 unità a livello nazionale e circa 600 in Emilia Romagna. Nonostante ciò, a fronte degli oltre 1000 agenti che vanno in pensione ogni anno ne vengono assunti circa il 30 per cento. Quest’anno è stato bandito un concorso per meno di 200 agenti che dovrebbero essere distribuiti sul territorio nazionale. Inoltre, sarebbe opportuno vietare l’uso delle bombolette di gas, considerato che il cibo viene fornito dall’amministrazione”

http://www.altarimini.it/News59577-rimini-detenuto-magrebino-tenta-il-suicidio-con-bombola-di-gas.php

Toscana: romeno stupra 77enne

A Firenze un rumeno di 36 anni tenta di scippare e violentare un’ anziana di 77 anni, per fortuna arrestato, ma non si sa quanto restera’ in galera, grazie ad un sistema giudiziario che ha come unico scopo il sig Silvio Berlusconi….. A Cerreto Guidi un uomo e’ stato gravemente ferito alla testa all’ interno della sua casa, dopo aver scoperto un ladro che vi si era introdotto e che poi lo ha colpito con un oggetto contundente, ferendo gravemente il proprietario. A Marina di Pietrasanta, una turista e’ stata scippata da due uomini in scooter e cadendo ha battuto violentemente la testa . Ricoverato in gravi condizioni a Pisa. Per quest’ ultimo episodio vogliamo commentare, dicendo che forse in Versilia, vi sono troppi campi nomadi abusivi, e che forse sarebbe il momento per le illuminate ” amministrazioni di sinistra radicale , di Pietrasanta, Seravezza, Camaiore e Viareggio, chiedersi se questa politica dell’ accoglienza senza limiti e controlli a nomadi dell’ est Europa , sia davvero proficua per la sicurezza dei cittadini e l’immagine turistica nonché per l’ economia del territorio.

http://voxnews.info/2013/08/06/bollettino-di-guerra-in-toscana/

Arrestati due uomini per tentato furto di rame in un capannone di … – La Nuova Provincia – Asti

Arrestati due uomini per tentato furto di rame in un capannone di
La Nuova Provincia – Asti
Nella notte tra lunedì e martedì i Carabinieri di Villanova d'Asti e Baldichieri hanno arrestato per tentato furto in flagranza di reato Raduv Popov, 38enne moldavo pregiudicato e senza fissa dimora, e Sorin Fortuna, 51enne romeno anch'egli con

Legata mani e piedi: chiusa in cucina e rapinata

«Mi hanno legato mani e piedi, poi mi hanno chiusa in cucina. Poco dopo mi ha liberato un cliente. Sarà durato tutto tre minuti».
Tre minuti di terrore. Lei, Lorella, madre del giovane titolare del Caffè B e B di via Canturina 47, non può certo dimenticare quella terribile aggressione, avvenuta nelle prime ore della giornata di giovedì. I due uomini con il passamontagna, l’aggressione, il nastro adesivo a polsi e caviglie. E poi le sue grida d’aiuto e, per fortuna, l’intervento del cliente.
Incubo di prima mattina
Il suo incubo è iniziato attorno alle 6. Lorella, che di professione parrucchiera, dà saltuariamente una mano al figlio, aveva aperto il bar ed era andata in cucina. «Stavo iniziando a scaldare le brioches – ha spiegato – quando sono arrivate queste due persone. Avevano il volto coperto da un passamontagna e mi hanno presa. Mi hanno legato mani e piedi e poi mi hanno chiuso dentro in cucina».
I due rapinatori, quindi, si sono dedicati al cambiamonete, che conteneva circa un migliaio di euro.
Ma alla fine sono scappati di corsa: «Non parlavano in italiano, Quasi certamente erano nordafricani – racconta ancora Lorella – Rinchiusa nello sgabuzzino, ho iniziato a urlare e a chiedere aiuto».
Le grida della donna sono state sentite da un cliente che, entrato nel bar vuoto, ha seguito le urla e ha aperto la porta della cucina.
«Mi ha liberato. Tutto sarà durato al massimo tre minuti». Pochi minuti che, però, alla sfortunata sono sembrati davvero interminabili. Subito dopo è stata chiamata la polizia e in via Canturina sono arrivati gli agenti delle Volanti. «Non sono stata picchiata, per fortuna. Ma lo spavento…».
Già subìto un furto a giugno
Alla fine i due banditi, nel breve tempo della loro azione, sono riusciti a portare via solo il cambiamonete. Nessuno sarebbe riuscito a vedere dove i due siano scappati e con che mezzo.
«Purtroppo – conclude la donna – non è il primo episodio di questo genere. Solo un mese fa erano entrati di notte per portare via le macchinette».
In effetti, lo scorso 10 giugno attorno alle 4 è scattato l’allarme del bar. Dalla centrale operativa dell’istituto Sicuritalia sono poi arrivati i vigilantes assieme agli agenti della squadra volante della Polizia. I ladri erano riusciti a rubare i soldi all’interno di tre videopoker e del cambiamonete,:
L’allarme era scattato probabilmente in ritardo, con i ladri che erano riusciti, in quella occasione, a utilizzare un particolare nastro che aveva reso “cieco” il sistema d’allarme.

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/camerlata-rapina-e-paura-al-bar-mi-hanno-legato-mani-e-piedi_1014973_11/

Accerchiato e derubato da banda di nigeriani

NOVARA – Un giovane è stato bloccato da quattro nigeriani che lo hanno aggredito e derubato di una catenina d’oro e di alcuni contanti che l’uomo aveva con sé.

Il fatto è accaduto intorno all’una di questa notte, in via Gnifetti, vicino al locale Lollipop Club, a Novara. Immediato l’intervento di una Volante della Polizia della Questura di Novara che, nel giro di pochi minuti, ha intercettato e inseguito uno dei quattro aggressori che se l’erano data a gambe appena dopo aver commesso il fatto.

Il primo uomo della banda, in seguito identificato dall’aggredito, che per fortuna ha riportato solo ferite lievi,  è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Novara con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

La Polizia è al momento, sulle tracce degli altri membri della banda che hanno partecipato all’aggressione. Anche la vittima era di nazionalità nigeriana.

http://www.novara.com/index.php?Section=News&tplBgContainer=1&Tools=WAPPS&Filters=SeqId,20358

Cagliari, la faida per il "tesoro dei rom" Bosniaco in cella: deve … – L’Unione Sarda


L’Unione Sarda

Cagliari, la faida per il "tesoro dei rom" Bosniaco in cella: deve
L’Unione Sarda
LA STORIA – In un angolo del campo rom di Mulinu Becciu, tra i liquami e i cumuli d'immondizia, Sabha Sulejmanovic aveva seppellito i gioielli di famiglia. Oro, tanto oro: 13 chili in tutto. E soldi, in contanti: 460 mila euro. Una fortuna che una

Gli Zingari rubavano energia elettrica e hanno anche la pensione

La Spezia – Recentemente il costo dell’energia elettrica è leggermente calato, ma evidentemente per alcuni non abbastanza. Tanto che tre spezzini sono stati denunciati dai Carabinieri del comando provinciale della Spezia per furto di energia elettrica.
Si tratta di due giostrai e una pensionata, tutti residenti alla Spezia, che avevano realizzato un allacciamento di fortuna alla linea elettrica per alimentare gli elettrodomestici delle loro roulotte, avendo cura di bypassare il contatore.
Il fatto è emerso intorno alle 12 della giornata di ieri, quando i militati sono entrati in un campo nomadi provvisorio nella zona di Pitelli svolgendo un servizio coordinato disposto dal comando regionale per il controllo degli insediamenti nomadi, finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio.
Così per il giostraio di 47 anni, il collega di 38 e la pensionata di 70, è scattato il deferimento per furto aggravato in concorso del quale dovranno rispondere al giudice.

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Pitelli-tre-denunce-per-furto-di-126287.aspx

 

Ruba gratta e vinci e riscuote i biglietti vincenti: arrestato – RiminiToday


RiminiToday

Ruba gratta e vinci e riscuote i biglietti vincenti: arrestato
RiminiToday
Si tratta un trentenne di nazionalità moldava, residente in Romania, che il 24 novembre scorso aveva rubato in una tabaccheria 'L'angolo della fortuna' di via Tripoli 2.800 euro e gratta e vinci del valore di 7mila euro. Lo straniero, che viveva in una

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