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Favoreggiamento della prostituzione: sequestrato un albergo e … – Roma Daily News

Favoreggiamento della prostituzione: sequestrato un albergo e
Roma Daily News
A gestire la struttura erano due compiacenti cittadini cinesi, un uomo di 29 anni e una donna di 60 anni, incensurati, arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione in concorso.

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Regolamento di conti tra cinesi finito in sangue: arrestato un 31enne – RiminiToday


RiminiToday

Regolamento di conti tra cinesi finito in sangue: arrestato un 31enne
RiminiToday
Un cinese di 31 anni, Jantang Lin, è stato arrestato dagli agenti dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini con l'accusa di omicidio volontario. All'origine del sanguinoso episodio ci sarebbe un regolamento di conti tra bande cinesi residenti
Uccise un connazionale, arrestato un cinese a RiminiNQ News
Ricercato per omicidio, rintracciato grazie alla domanda di sanatoriaNews Rimini
Omicida catturato grazie ad una pratica burocraticaRomagna Noi

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Marghera, aggressione in piazza Mercato immigrati "incastrati" da Facebook

 
Avevano preso a calci e pugni un 35enne di nazionalità tunisina. Prima all’interno del bar “San Marco” di Marghera, in zona piazza Mercato, poi, non contenti, avevano continuato la colluttazione anche all’esterno del locale. Il tutto a poche settimane dall’omicidio di un 33enne macedone, avvenuto a poche decine di metri di distanza.

A incatrare la coppia di violenti (un 17enne e un 22enne di origini albanesi) sono stati gli agenti del pronto intervento della polizia municipale, che per arrivare all’obiettivo hanno indagato a 360 gradi, sfruttando anche le potenzialità dei social network. E’ stato infatti grazie a Facebook che gli inquirenti sono riusciti a dare un volto agli aggressori, dopo aver visionato i filmati di videosorveglianza del bar, del Comune e di un vicino istituto bancario.

In alcuni fotogrammi è stato possibile isolare i volti dei due, che dopo la rissa sono scappati via facendo perdere le proprie tracce lasciando la propria vittima a terra priva di sensi. Un controllo sulla bacheca del più giovane dei due ed ecco spuntare fuori foto che ritraevano entrambi. Insieme. Questi dati sono stati confrontati con l’identificazione dei presenti al bar dopo la rissa, operata da una pattuglia della polizia municipale e una della polizia provinciale: la coppia, infatti, convinta di non essere riconosciuta, è tornata quella sera stessa come nulla fosse a sedersi ai tavolini del bar, gestito da cinesi.

Il minore, residente nel Comune di Venezia, è stato identificato per primo. Il 22enne, invece, è stato rintracciato dopo un’indagine accurata sulle utenze cellulari: proveniente dalla Svizzera, si trovava in un appartamento di amici, a Marghera

 

Milano, guerra tra bande cinesi: arrestati altri 10 “migranti”

Un gruppo di futuri cittadini italiani

Nuovi arresti nell’ambito dell’inchiesta denominata “China Blue” che coinvolge le organizzazioni criminali composte da “migranti” cinesi. Droghe, bische, prostitute, rapine e estorsioni erano cosa loro.  In mattinata sono stati arrestati gli ultimi 10 cinesi coinvolti nell’indagine, durata tre anni. Il filone investigativo – apertosi dopo l’inasprirsi degli episodi di violenza nella chinatown milanese, culminato con l’omicidio di  Libin Hu, 22 anni, a colpi di machete durante una festa di compleanno dentro la discoteca Parenthesis, nel febbraio del 2009 – ha portato alla luce l’esistenza di un agguerrito sodalizio criminale. I giovani stranieri sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a estorsioni, rapine ed al traffico di sostanze stupefacenti. La lotta per la ‘piazza’ di via Paolo Sarpi aveva portato ad una guerra tra i gruppi di Brescia, Torino e Milano. Non era perciò raro assistere a vere e proprie zuffe per le strade del quartiere milanese. Tutto per accaparrasi il controllo sul traffico di ketamina e altre droghe, le bische, la prostituzione, le rapine e l’estorsione. Si è arrivati a loro grazie ad un’intensa attività da parte dei militari che sono riusciti a rompere il tradizionale muro di omertà che caratterizza la comunità cinese. La banda infatti si muoveva solo ed esclusivamente all’interno della stessa comunità, quindi anche le vittime erano di origine asiatiche. Gli arresti di mercoledì completano l’opera di disarticolazione dei vari gruppi criminali aggrediti dalle indagini, intervenendo nei confronti di una delle bande più pericolose e strutturate, il cui capo era latitante da oltre dieci anni, responsabile di numerosi episodi estorsivi e rapine ai danni di ristoratori, parrucchieri e centri massaggi. Un duro colpo che, però, come ricordano gli stessi investigatori non può considerarsi definitivo, per lo più se si considera che la comunità cinese sul territorio è articolata e in continua espansione. E pensare che esistono partiti politici che intendono regalare la cittadinanza italiana a queste persone: sono nati e cresciuti in Italia, quindi sono italiani. Così dicono.

http://www.milanotoday.it/cronaca/arresti-banda-cinese-20-marzo-2013.html

Marchi dell’alta moda italiana si rifornivano da laboratori cinesi abusivi

 

VICENZA – Controlli della finanza in una serie di aziendedel Basso vicentino e nel Bassanese: scoperti 20 operai cinesi in nero. I lavoratori venivano impiegati, specialmente nelle ore notturne, nella produzione di capi di abbigliamento, a volte anche per nomi dell’alta moda italiana.
All’arrivo dei finanzieri c’è chi ha cercato di nascondersi, anche sotto le macchine da cucire, chi ha fatto finta di dormire vicino ai macchinari. I finanzieri hanno quindi contestato violazioni alla normativa sul lavoro, che prevedono per ogni lavoratore in nero l’applicazione di una sanzione, da 1.500 a 12mila euro, sia una sanzione in misura fissa pari a 150 euro per ogni giorno di lavoro prestato.
Per due laboratori è scattata anche la sospensione dell’attività. Ulteriori accertamenti hanno portato a scoprire che le 9 ditte controllate non avevano versato 100 mila euro di iva.

http://www.gazzettino.it/nordest/vicenza/la_finanza_nei_laboratori_cinesi_scoperti_20_operai_in_nero_lavoravano_di_notte/notizie/253258.shtml

Quali marchi? Nomi, prego.

La domanda è anche: possono fregiarsi del titolo “made in italy”, merci prodotte da fabbriche di cinesi in Italia, più di quelli prodotti in Cina sempre da Cinesi? Cosa cambia, l’aria – poca – che questi schiavi respirano in Italia?

Cinesi rubano bottiglie di Brunello

Prato  – Sembra quasi che non riescano a resistere alla tentazione. E’ andato in scena al supermercato Esselunga di viale Galilei l’ennesimo furto di bottiglie di Brunello di Montalcino. La polizia è intervenuta per dare man forte agli addetti alla vigilanza del supermercato che stavano inseguendo due cinesi di 50 e 51 anni. I due orientali poco prima avevano superato le casse senza pagare sei bottiglie di Brunello, per un valore complessivo di 143 euro, ma sono stati raggiunti e bloccati. I due cinesi sono stati accompagnati in questura, e  denunciati a piede libero per furto. Entrambi hanno precedenti per il solito reato, cioè furto di bottiglie di Brunello.  e sono clandestini.

http://www.lanazione.it/prato/cronaca/2013/02/19/848053-brunello_altri_cinesi.shtml

«Ha gatti da darmi? Ho dei ristoranti cinesi che me li chiedono»

TREVISO – Il dubbio che si sia trattato di un macabro scherzo di carnevale resta. Non tanto forte però da tranquillizzare i proprietari di gatti di via San Pio X a Volpago. O almeno il proprietario di una micia che, in pieno giorno, si è visto porre da un tale che passava lungo la via, l’inconsueta domanda: «Ha gatti da darmi?».

A fugare il dubbio che la richiesta riguardasse semplicemente una gattina da adottare, è stata sufficiente la precisazione, peraltro sottolineata molto candidamente dallo sconosciuto: «Ho dei ristoranti cinesi che me li chiedono». Guarda caso, un’abitazione vicina, proprio lungo la stessa via, è ricchissima di gatti, e può aver quindi fatto gola, nel senso letterale del termine. La famiglia in questione, comunque, ha immediatamente messo al sicuro la propria gattina. La figlia del proprietario del gatto voleva chiamare i vigili, «ma temevo – afferma – che mi prendessero per psicopatica».

Che l’episodio sia strano e possa inizialmente far pensare ad un semplice scherzo è indubbio. Altrettanto certe sono però le ripetute sparizioni di gatti in tutto il Montebellunese con ripetuti ritrovamenti di animali (gatti in particolare) morti e dei loro resti soprattutto sul Montello. I casi più lontani nel tempo di animali non meglio precisati stesi ad asciugare come biancheria al sole rafforzano l’idea che uno strano “giro” ci sia davvero. «Non ne ho saputo nulla – dice il sindaco Roberto Toffoletto – anche se non è certo nuova la voce riguardante un certo tipo di abitudini, diffuse soprattutto fra i cinesi».

http://www.gazzettino.it/nordest/treviso/hai_gatti_da_darmi_ho_dei_ristoranti_che_me_li_chiedono_macabra_beffa_o_realt/notizie/252598.shtml

Ennesima azienda cinese che distruggeva il tessuto economico italiano

Como – Scarpe di lusso, lavoratori in nero.La Guardia di Finanza di Olgiate Comasco ha monitorato per 8 mesi 5 ditte individuali operanti tra le province di Como, Milano e Varese, nel settore della produzione, confezionamento e vendita di calzature di alta moda cheevadevano il fisco e facevano ricorso al lavoro in nero.

Denunciati sei cittadini di nazionalità cinese, accertati 9 milioni di euro di elementi positivi di reddito e di Irap sottratti a tassazione e 500.000 euro di IVA evasa, sequestrati beni per 700.000 euro. Il sodalizio, attraverso un sistema di frode consistente nell’apertura e nella chiusura nel breve periodo della partita Iva ma continuando tuttavia l’attività produttiva nella medesima sede, riusciva ad eludere i controlli e ad ostacolare l’accertamento.

Su disposizione della magistratura sono stati sequestrati i beni di proprietà’ degli indagati per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, tra cui una villa di pregio, un appartamento con annesso box, due Suv, altre due autovetture di grossa cilindrata, oltre a rapporti bancari e prodotti assicurativi.

L’esecuzione del provvedimento, rende noto la Finanza, ha già retto di fronte a una istanza di riesame presentata dalla difesa degli indagati.

http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2013/02/15/845954-scarpe-lusso-lavoro-nero-evasori.shtml

Tassisti abusivi in attesa di Bersani

Malpensa – La  Guardia di Finanza, in servizio presso lo scalo aeroportuale di Malpensa, in collaborazione con SEA, ha messo fine all’ attività di un gruppo di tassisti abusivi prevalentemente pakistani e indiani che operavano presso l’aeroporto.

L’indagine, nata anche dall’attenzione al fenomeno della Prefettura di Varese a seguito di numerosesegnalazioni pervenute, si è svolta in due tranche: la prima a dicembre, la seconda a gennaio dopo le denunce dei tassisti regolari  che regolarmente operano a Malpensa e che hanno subito svariati tipi di minacce e intimidazioni, e delle diverse lamentele dei passeggeri, pesantemente importunati, che sono arrivate al gestore aeroportuale.

Con l’aiuto delle telecamere in dotazione all’aeroporto sono stati individuati gli abusivi, seguirli mentre avvicinavano i passeggeri in arrivo presso il terminal 1 offrendo insistentemente il proprio servizio. Sono sstati anche seguiti mentre conducevano i passeggeri verso le autovetture successivamente fermate dai militari delle fiamme gialle per un controllo.Al termine dell’attività i “baschi verdi” della Finanza, per interrompere e sradicare il fenomeno storico degli abusivi nello scalo aeroportuale, hanno sequestrato 15 veicoli e ritirato 15 patenti di guida.

http://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/2013/02/16/846348-varese-malpensa-aeroporto-taxisti-abusivi-sequestrate-quindici-auto-pakistani-finanza.shtml

 

Pazientate, “fratelli migranti”. Presto arriverà Bersani e “liberalizzerà” le licenze taxi, come fece con quelle commerciali. Così oltre all’invasione di Kebab, Cinesi e degrado simile, avremo anche i taxi guidati da immigrati di proprietà di multinazionali. O di Montezemolo.

Risorse: presi tre magnaccia cinesi

 

RAVENNA – Tre cittadini di nazionale cinese di 32, 28 e 22 anni sono stati denunciati dalla polizia di Ravenna per favoreggiamento della prostituzione. Inoltre l’operazione della squadra Mobile, che si inserisce nell’ambito di servizi di contrasto alla prostituzione sia in strada che in appartamento, ha portato al sequestro anche di due appartamenti, dove i tre facevano prostituire alcune connazionali.

http://www.romagnanoi.it/news/Cronaca/741492/Scoperte-due-case-chiuse-gestite-da-cinesi.html