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Torino: ladra dai 60 nomi arrestata per la 77esima volta nel campo nomadi, attendeva casetta

Ladra “senza nome” arrestata nel campo nomadi del Villaretto
TorinoToday
Una donna ricercata da diverso tempo è stata arrestata nel campo nomadi di strada del Villaretto 54. In passato aveva utilizzato sessanta alias diversi ed aveva settantasette arresti e denunce a suo carico. Ma non solo. Dal 2009 era ricercata dalla
Torino: 60 alias e 77 arresti o denunce, rintracciata e arrestata ladra La Repubblica Torino.it
Arrestata dai carabinieri di Leinì la ladra seriale dai cento “alias”Il Risveglio Online
Furti: presa ladra seriale gia’ arrestata 77 volte con 60 aliasAGI – Agenzia Giornalistica Italiatutte le notizie (5) »

Favori sessuali al vigile urbano: nomi eccellenti nella rete del boss … – Il Gazzettino

Favori sessuali al vigile urbano: nomi eccellenti nella rete del boss
Il Gazzettino
nell'inchiesta che ruota attorno al "boss" cinese di via Piave a Mestre, Luca Keke Pan, arrestato lo scorso gennaio con l'accusa di aver promosso e diretto un'organizzazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e della prostituzione.

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Marchi dell’alta moda italiana si rifornivano da laboratori cinesi abusivi

 

VICENZA – Controlli della finanza in una serie di aziendedel Basso vicentino e nel Bassanese: scoperti 20 operai cinesi in nero. I lavoratori venivano impiegati, specialmente nelle ore notturne, nella produzione di capi di abbigliamento, a volte anche per nomi dell’alta moda italiana.
All’arrivo dei finanzieri c’è chi ha cercato di nascondersi, anche sotto le macchine da cucire, chi ha fatto finta di dormire vicino ai macchinari. I finanzieri hanno quindi contestato violazioni alla normativa sul lavoro, che prevedono per ogni lavoratore in nero l’applicazione di una sanzione, da 1.500 a 12mila euro, sia una sanzione in misura fissa pari a 150 euro per ogni giorno di lavoro prestato.
Per due laboratori è scattata anche la sospensione dell’attività. Ulteriori accertamenti hanno portato a scoprire che le 9 ditte controllate non avevano versato 100 mila euro di iva.

http://www.gazzettino.it/nordest/vicenza/la_finanza_nei_laboratori_cinesi_scoperti_20_operai_in_nero_lavoravano_di_notte/notizie/253258.shtml

Quali marchi? Nomi, prego.

La domanda è anche: possono fregiarsi del titolo “made in italy”, merci prodotte da fabbriche di cinesi in Italia, più di quelli prodotti in Cina sempre da Cinesi? Cosa cambia, l’aria – poca – che questi schiavi respirano in Italia?