Tag: tragedia

Integrazione a Chiuduno: ancora scontri tra immigrati dopo morte dottoressa

Ancora i lampeggianti dei carabinieri, i mezzi del 118, un’arma e il sangue di un ferito. Ancora a Chiuduno. A due settimane esatte dalla tragedia di via Kennedy, al pestaggio e poi all’investimento di Kamur Baldev e della dottoressa Eleonora Cantamessa, torna la violenza fra stranieri a Chiuduno.

Teatro dell’episodio la via Montanari, zona ad alta concentrazione di residenti extracomunitari, dove poco dopo 19,30 di ieri un giovane di nazionalità pakistana è rimasto accoltellato al termine di una discussione successivamente sfociata in un violento litigio. Il confronto tra immigrati è divampato nei pressi di un negozio gestito da stranieri in via Montanari, la diagonale che dalla provinciale porta al centro congressi. Dalle parole si è passati ai fatti ed è spuntata una lama. Ad avere la peggio è stato un pakistano di 24 anni.

Il ferito non sarebbe in pericolo di vita e si trova ricoverato all’ospedale di Calcinate. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della stazione di Grumello del Monte, i quali mantengono il più stretto riserbo sui fatti. Ma nella serata di ieri in stato di fermo alla stazione dell’Arma della Valcalepio sarebbero finiti due indiani, i quali potrebbero essere coinvolti nella lite terminata con l’aggressione del pakistano. Per cercare di chiarire le circostanze che hanno portato alla lite i carabinieri in serata hanno proceduto a sentire alcuni parenti dell’uomo rimasto ferito nella colluttazione. L’obbiettivo è cercare di capire se questa violenza sia scaturita da un contrasto accidentale oppure vi siano altre motivazioni dietro.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/395066_ancora_sangue_a_chiuduno_lite_fra_immigrati_un_ferito/

Evidentemente, le fiaccolate non servono a nulla.

Rissa fra immigrati finisce in tragedia: morti un indiano e una … – Tiscali Europa


Tiscali Europa

Rissa fra immigrati finisce in tragedia: morti un indiano e una
Tiscali Europa
Scene da far west domenica sera a Chiuduno, nel Bergamasco, dove una rissa fra immigrati si è conclusa con l'uccisione di un indiano e di un medico che si era fermato a prestargli soccorso. Secondo quanto riporta L'Eco di Bergamo, un indiano e Eleonora

Topi d’appartamento georgiani tentano di accoltellare agenti

Roma 1 settembre 2013 – Un furto come purtroppo ce ne sono tanti che poteva trasformarsi in tragedia. Via Nocera Umbra, all’Alberone. Qui ieri sera tre georgiani hanno tentato di entrare in un appartamento. Un condomino però uditi alcuni rumori ha cercato di vedere dallo spioncino quanto stesse accadendo ma si è accorto che era stato oscurato. Così ha dato l’allarme al 113. Sul posto sono giunti due equipaggi, uno del Commissariato Appio ed uno del Commissariato S. Giovanni. Gli agenti hanno per prima cosa bloccato l’ascensore per ostacolare una delle possibili vie di fuga ai ladri , e poi hanno poi iniziato il sopralluogo ai vari piani. Nel salire, hanno notato 3 uomini con borse a tracolla che, vistisi scoperti, hanno tentato di darsi alla fuga. Oltre a spintonare i poliziotti per cercare di dileguarsi, uno di loro ha estratto un coltello a serramanico ed ha tentato di colpire gli agenti. Il suo tentativo non ha avuto successo ed è stato subito disarmato e bloccato, insieme agli altri due complici. I tre, trovati in possesso di numerosi attrezzi atti allo scasso e di due coltelli, sono stati quindi accompagnati presso il Commissariato Appio. Dal sopralluogo effettuato nello stabile, è emerso infatti che i tre avevano già divelto la serratura di un’abitazione e si accingevano pertanto ad entrare all’interno. K.D. e K.D., entrambi georgiani, di 20 e 28 anni e G.L. armeno di 28 anni, sono stati quindi arrestati per il reato di tentata rapina e porto abusivo di arma da taglio, e gli agenti hanno sequestrato gli arnesi atti allo scasso contenuti nelle borse che portavano al seguito.

http://www.romatoday.it/cronaca/furto-via-nocera-umbra.html

 

Roma multietnica: scontri tra bengalesi e africani

Bingo sfiorato nel corso della notte quando tre bengalesi sono rimasti feriti nel quartiere Africano, probabilmente in seguito a una lite scoppiata dopo una festa. Intorno alle 4.30, i carabinieri della compagnia Parioli sono intervenuti in via Tripoli, dove hanno trovato i tre, di 33, 29 e 23 anni (non tredici come si affermva in un primo momento), con ferite da arma da taglio. Non è chiaro se fra i tre, ubriachi e da poco usciti da una festa di connazionali, sia scoppiata una lite o se ci sia stata una rissa con altre persone.

DIMESSI – Identificati, i tre bengalesi, tutti con regolare permesso di soggiorno, sono stati trasportati al Policlinico Umberto I: il 33enne e il 29 enne hanno riportato ferite agli arti e sono stati dimessi con 7 giorni di prognosi; il 23enne è stato dimesso con 10 giorni di prognosi.

 http://www.romatoday.it/cronaca/coltellate-rissa-via-tripoli.html#

Causo’ morte migranti,arrestato albanese – ANSA.it


ANSA.it

Causo' morte migranti,arrestato albanese
ANSA.it
Causo' morte migranti,arrestato albanese (ANSA) – BARI, 2 LUG – La Polizia di frontiera ha arrestato al porto di Bari Hergis Mustafa, albanese di 32 anni, mentre sbarcava dalla motonave Superfast proveniente da Igoumenitsa (Grecia). L'uomo
Arrestato scafista albanese, nel disastro del 2000 morirono almeno Corriere del Giorno di Puglia e Lucania
Porto, arrestato albanese che causò la morte di migrantiBariLive.it
Bari: tragedia durante viaggio immigrati, arrestato scafista albaneseLiberoQuotidiano.it
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MIRANDOLA: Massacrato dagli zingari per vendetta: erano ai domiciliari – VIDEO

 


MIRANDOLA. Malmenato e ridotto con il volto tumefatto da due nomadi, evasi dagli arresti domiciliari, che l’hanno assalito per vendicarsi di una denuncia risalente a cinque anni prima.

Vittima di un inquietante episodio che poteva trasformarsi in tragedia Andrea Fabbri, 51 anni, residente a San Martino Spino, in via Doschi Nuovi, 21, a due passi dalla casa dove i nomadi vivono da alcuni anni.

Lunedì, poco dopo le 21, Fabbri, che vive da solo in una porzione di casa ripristinata dopo il terremoto, si era coricato quando, improvvisamente, ha sentito un rumore provenire dalla porta d’ingresso. Si è avvicinato alla porta scostandola lievemente e due donne gli si sono parate davanti. In una frazione di secondo, due nomadi appartenenti alla famiglia Cavazza, agli arresti domiciliari presso la loro abitazione, a 200 metri dal civico 21, sono spuntati dal nulla e si sono avventati su Fabbri, picchiandolo ripetutamente.

Gli hanno provocato una seria lesione dell’arcata dell’occhio destro, che ha reso necessari 4 punti di sutura, oltre a lividi ed escoriazioni varie.

«Li ho sentiti arrivare in casa mentre mi ero coricato, ma subito non mi sono allarmato, un po’ per la sonnolenza, un po’ perché il mio cane bastardino non ha abbaiato – spiega Andrea Fabbri, camionista e carrellista all’Apo Fruit di Mirandola, trasferitasi a Bologna dopo il sisma – Prima, ho visto due donne. Poi Luciano Cavazza e un altro uomo, credo fosse Eros, mi sono saltati addosso con una ferocia inaudita. Tutto per vendicarsi di una denuncia che ho sporto contro di loro ai carabinieri cinque anni fa quando mi ricattarono, dicendo: “Se non ci dai il carburante, noi ti bruciamo la casa”. Un episodio di persecuzione fra i tanti perpetrati da questi nomadi. La mia vita è diventata impossibile da quando si sono trasferiti vicino a me: richieste di denaro assillanti, minacce da cui ho sempre cercato di difendermi, ripetute richieste di carburante».

A Fabbri, medicato al Pronto Soccorso di Mirandola, il personale sanitario ha prescritto una prognosi di otto giorni. I carabinieri sono intervenuti immediatamente, andando a prelevare i due nomadi, arrestati per evasione dagli arresti domiciliari. Erano infatti freschi di caserma per avere commesso una rapina in abitazione nel reggiano e il giudice aveva assegnato loro l’obbligo di restare a casa. Dove invece hanno meditato e commesso la vendetta.

Ieri pomeriggio, i due nomadi sono comparsi davanti al giudice per la convalida. Una udienza nella quale il testimone ha dovuto riferire, sotto lo sguardo inequivocabile dei due e dei loro parenti. Ed è proprio a Mirandola che il Sindaco sta facendo questo: http://voxnews.info/2013/05/24/mirandola-i-soldi-del-terremoto-il-comune-li-da-agli-zingari/

Bande di immigrati scatenate in Lunigiana: anziana trovata morta in casa

E’ un bollettino di guerra: si susseguono in Lunigiana e nello Spezzino, efferati crimini in abitazioni e villette isolate , crimini commessi ad opera di bande di criminali e nomadi di origine balcanica. E spesso le rapine in villa finiscono in tragedia, come avvenuto oggi a Castelnuovo Magra, dove una pensionata di 77 anni e’ stata trovata esanime nella propria abitazione , in un bagno di sangue. Le agenzie giornalistiche riportano che gia’ in passato l’ anziana signora aveva subito rapine nella propria abitazione, ma questa volta’ l’ esito e’ stato tragico. Anziani sempre piu’ nel mirino di queste belve feroci criminali, importate in Italia, attraverso la criminogena adesione al trattato di Schengen che consente non solo la libera circolazione di merci e lavoratori nell’ Unione Europea, ma putroppo autorizza di fatto, la libera circolazione nel nostro paese, di autentiche BELVE CRIMINALI.  E altri paesi come la Germania si accingono a mettere il veto sulla libera circolazione delle persone in Europa , perche’ reati efferati aumentano anche in Germania. Mal comune mezzo gaudio, ma che amare consolazioni.

http://ilmonitoretoscano.blogspot.it/2013/03/in-lunigiana-impervera-una-criminalita.html


Adozioni internazionali: madre picchia e uccide bimbo russo di 3 anni adottato


AGI – Agenzia Giornalistica Italia

Usa: madre picchia e uccide bimbo russo di 3 anni adottato
AGI – Agenzia Giornalistica Italia
Usa: madre picchia e uccide bimbo russo di 3 anni adottato. Usa madre picchia e uccide bimbo russo di 3 anni adottato. 18:48 18 FEB 2013. (AGI) – Washington, 18 feb. – Tragedia in Texas dove la madre adottiva di Maksim Kuzmin, un bimbo russo di soli

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Sposarsi un Albanese e farsi ammazzare in Albania

Un’italiana di 24 anni, Giulia Baldassari, originaria di Montelupone (Macerata), e’ stata uccisa a colpi di kalashnikov insieme al marito albanese ieri sera in Albania a circa 50 Km da Tirana. A sparare contro la ragazza e il marito Sokol, in casa, e’ stato il suocero di lei, Engjell Ucaj. All’origine della tragedia, i continui litigi tra l’uomo e il figlio a causa della giovane. Giulia aveva studiato al liceo psicopedagogico di Recanati e era laureata in Scienze della formazione.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Italiana-marito-uccisi-Albania/31-01-2013/1-A_004666599.shtml

Evidentemente studiare non rende più intelligenti.

Brasile, rogo discoteca: tre arresti per omicidio colposo – Il Messaggero


Quotidiano.net

Brasile, rogo discoteca: tre arresti per omicidio colposo
Il Messaggero
In proposito, Padilha ha reso noto di aver già parlato con i suoi colleghi ministri di Argentina, Uruguay e Perù e di aver contattato «banche della pelle» dei Paesi vicini per eventuali trapianti che «potrebbero risultare necessari». Nella tragedia
Rogo Brasile: dai Paesi vicini pelle umana per i trapiantiSky.it
Rogo discoteca Kiss: in arrivo aiuti per i trapianti ai feritiNotizieIN
Strage in discoteca, il gruppo musicale indagato per omicidio colposoTicinOnline.ch

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