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Tor Sapienza: vigili intervengono per sgombero rom, le associazioni …
RomaToday A bloccare tutto la presenza sul posto delle associazioni in difesa dei diritti rom e sinti, tra cui la 21 Luglio, che, adducendo il mancato rispetto "delle garanzie procedurali previste dal Comitato Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e … |
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Tor Sapienza: vigili intervengono per sgombero rom, le associazioni … – RomaToday
Barcone, 248 clandestini con la malaria, Malta non li vuole: se li prende l’Italia
Reggio Calabria – Si trovavano a bordo di un barcone alla deriva in acque maltesi, sono stati ‘salvati’ e raccolti dal mercantile liberiano ‘Bux Sailor, ma se li prende l’Italia. Seguendo la tradizione a novanta gradi di Angelino Alfano, che ha appaltato l’Italia alle organizzazioni di scafisti di tutto il Mediterraneo.
Tra gli immigrati ci sono anche donne tra cui una incinta in attesa di Ius Soli. Dai primi accertamenti avrebbero la malaria. Nel porto di Gioia Tauro sono intervenute, come api sul miele, numerose associazioni che fanno del business dell’immigrazione un lavoro.
http://www.ogginotizie.it/271982-gioia-tauro-arrivati-248-migranti-soccorsi-su-barcone-alla-deriva/#.Ujmv1NJYeuI
A Silvi congresso nazionale comunita’ rom – ANSA.it
ANSA.it |
A Silvi congresso nazionale comunita' rom
ANSA.it (ANSA) – SILVI (TERAMO), 8 SET – Migliorare le condizioni di vita della popolazione romani', studiando soluzioni ''non lontane dalla società''. Ha questi obiettivi il 2/o congresso nazionale delle comunità e delle associazioni rom ''Analizzare il … |
E’ allarma mafia zingara a Vasto: “Applicare legge antimafia”
«Chiediamo che vanga adottata la legge antimafia a Vasto, visto il gran numero di Rom che delinquono, che prevede la confisca dei beni nel momento che il proprietario del bene non riesce a chiarire la provenienza di soldi per la realizzazione o acquisto di tali immobili» conclude Pettinari.
Le due associazioni gireranno, al sindaco di Vasto Luciano Lapenna, le richieste a mezzo diffida. Lapenna, nel caso rimanesse sordo, potrebbe essere accusato di abuso di atti d’ufficio.
Riuscirà Lapenna ad affidare la villa confiscata ai rom alle due associazioni e denominarla “Villa Falcone Borsellino – struttura confiscata alle famiglie Rom per spaccio di droga’? Ci piacerebbe saperlo sempre se il sindaco ci degna di una risposta.
Stefano Moretti, dell”Osservatorio Antimafia’, e Riccardo Alinovi, dell’associazione ‘Codici’, annunciano, in una conferenza stampa, di aver fatto richiesta al sindaco dell’assegnazione di due stanze all’interno della villa confiscata in Via Dei Bontempi al fine di poterle utilizzare come sedi delle due associazioni. Alinovi e Moretti sono le uniche voci che si levano contro quella che può essere definita una vera e propria mafia che si sta strutturando nel territorio vastese grazie, soprattutto, a complicità politiche e istituzionali. «Viviamo e lavoriamo sul territorio – spiega Riccardo Alinovi – e sappiamo cosa succede nella nostra città. Qui si respira una brutta aria ma pare che il sindaco non se ne sia accorto». Gli fa eco Stefano Moretti:«Le istituzioni tutte devono capire che il territorio vastese è in mano ad una quinta mafia. Il sindaco Luciano Lapenna deve svegliarsi dal torpore che lo circonda e scendere in strada a vedere cosa succede».
Le due associazioni, che operano da anni sul campo, rappresentano il vero termometro sociale della città. I continui incendi e intimidazioni, in effetti, non sono frutto di bravate di ragazzini ma, invece, una vera e propria spregiudicatezza nel voler affermare supremazia e controllo del territorio. La politica è ferma, immobile e noi ne siamo la testimonianza diretta. Ieri abbiamo provato a contattare più volte il sindaco Luciano Lapenna ma non ci ha mai risposto al telefono. Perché tutto questo silenzio? Qualche giorno fa abbiamo contattato anche il vice Questore di Vasto Cesare Ciammaichella con cui, anche in questo caso, non siamo riusciti a metterci in contatto.
L’aria è pesantissima a Vasto e Stefano Moretti e Riccardo Alinovi sono completamente isolati, soprattutto dalle istituzioni. «Qualora venisse confermata la confisca da parte della Cassazione della villa confiscata a Carmine Bevilacqua e Lucia Sauchella, chiediamo che venga messa a disposizione delle due associazioni» ha tuonato Domenico Pettinari in videoconferenza da Pescara. La villa, sequestrata nel 2010 ai due coniugi, fu sequestrata a seguito delle indagini della Guardia di Finanza che scoprirono che i due, pur essendo sconosciuti al fisco e assegnatari di una casa popolare, vivevano in una villa del valore di 1.250.000 euro.
Il Responsabile dello Sportello Interterritoriale ha poi aggiunto:«L’ordinamento giuridico italiano prevede la figura dell’autorità di pubblica sicurezza che deve garantire: la sicurezza dei cittadini, l’ordine pubblico e la pace sociale di una collettività. Questi tre elementi, a seguito di tutto ciò che è accaduto, a Vasto sono gravemente compromessi» spiega Pettinari. Poi continua:«l’autorità di Pubblica Sicurezza provinciale è il Prefetto e, a cascata, un’autorità locale rappresentata dal dirigente del commissariato di polizia di Vasto e il sindaco della città in qualità di ufficiale di governo. La richiesta di ‘Codici’ e ‘Osservatorio Antimafia’ è chiara:«basta con gli uomini della polizia municipale e della polizia che stazionano all’interno degli uffici. C’è bisogno che, in questo momento di grave emergenza sicurezza, almeno l’85% dell’organico scenda in piazza». Un altro aspetto che le due associazioni riportano all’attenzione è quella della videosorveglianza. «Il sindaco di Vasto è nella condizione di trovare i soldi visto che, in questo momento, i Comuni stanno facendo il bilancio preventivo» chiarisce Pettinari. Nel caso in cui le autorità non sono in grado di prevedere e mettere in atto questa tipologia d’interventi, deve intervenire il Prefetto e coordinare le operazioni. «Chiediamo che vanga adottata la legge antimafia a Vasto, visto il gran numero di Rom che delinquono, che prevede la confisca dei beni nel momento che il proprietario del bene non riesce a chiarire la provenienza di soldi per la realizzazione o acquisto di tali immobili» conclude Pettinari.
Le due associazioni gireranno, al sindaco di Vasto Luciano Lapenna, le richieste a mezzo diffida. Lapenna, nel caso rimanesse sordo, potrebbe essere accusato di abuso di atti d’ufficio.
Riuscirà Lapenna ad affidare la villa confiscata ai rom alle due associazioni e denominarla “Villa Falcone Borsellino – struttura confiscata alle famiglie Rom per spaccio di droga’? Ci piacerebbe saperlo sempre se il sindaco ci degna di una risposta.
http://www.zonedombratv.it/news/1098-vasto-le-associazioni-codici-e-osservatorio-antimafia-chiedono-affidamento-confisca-beni
Direnzione Nazionale Antimafia: droga ed estorsioni in mano agli Zingari
Non solo il monopolio del traffico di droga, ma anche le estorsioni e chissà quant’altro. La criminalità di etnia rom “comanda” a Catanzaro: l’ennesima conferma giunge dall’ultima relazione della Direzione nazionale antimafia. «La criminalità che gravita intorno alla città – si legge nel documento – è caratterizzata dalla presenza di associazioni costituite da soggetti di etnia rom che hanno il sostanziale monopolio del traffico di sostanze stupefacenti». Le dinamiche però sono in continuo sviluppo, fra «la tradizionale vicinanza dei soggetti di etnia rom alle cosche mafiose dell’area del crotonese», l’intensificarsi di «atti intimidatori anche nei confronti di attività economiche di rilevante importanza, come la Torrefazione Caffè Guglielmo » e le «propalazioni circa l’attuale mutamento degli equilibri dei sodalizi di ’ndrangheta». Sul fronte dell’azione di contrasto, la Dna lamenta la mancanza di uomini e mezzi.
http://www.gazzettadelsud.it/news//35063/La-criminalita-di—etnia.html