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Immigrato fermato finge malore tenta evasione, doppio arresto


Fermato tenta evasione, doppio arresto
ANSA.it
Fermato tenta evasione, doppio arresto (ANSA) – MONTEMURLO (PRATO), 7 APR – Fermato per spaccio ha poi cercato di scappare dall’ospedale dove si era fatto portare perché sosteneva di stare male. Per questo un nigeriano, immigrato irregolare, è stato
Arrestato prima per droga, poi un malore e il tentativo di fuga dall gonewstutte le notizie (2) »

Pakistano tenta stupro su dodicenne

A gente come questa il Pd vuole svendere la cittadinanza

DAVERIO Ragazzina aggredita per strada: fermato un pakistano di 26 anni con l’accusa di violenza sessuale su minore. Il fatto risale al pomeriggio di giovedì. La ragazzina, 12 anni appena, stava tornando a casa quando ha incrociato sulla strada il ragazzo.

Uno dei tanti arruolati per il volantinaggio casa per casa di avvisi pubblicitari. Il giovane ha avvicinato la ragazzina con una scusa, pare per chiedere un’indicazione stradale, quindi certo di non essere visto l’ha afferrata per un braccio strattonandola e, dopo averla bloccata, l’ha ripetutamente baciata. La dodicenne, in preda al panico, ha lottato con tutte le forze temendo il peggio. Ha lottato con disperazione riuscendo alla fine a divincolarsi e a scappare via. Il giovane a quel punto è sparito nel nulla intuendo la che l’adolescente avrebbe subito chiesto aiuto.

E così è stato. La ragazzina è tornata a casa e ha raccontato ogni cosa ai genitori, quindi con loro ha denunciato il fatto ai carabinieri delal stazione di Azzate che le hanno fornito anche uno specifico supporto piscologico. I militari si sono messi alla ricerca del giovane, la ragazzina aveva raccontato il dettaglio del volantinaggio dando anche una sommaria descrizione dell’aggressore. I carabinieri in 24 ore hanno ristretto il cerco interpellando le società che effettuano il servizio di volantinaggio in zona e arrivando ad individuare il pakistano. Il ragazzo è stato trovato e fermato, tra l’altro è risultato anche essere clandestino. Si trova ora in stato di fermo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/363733_daverio_web_violenza_sessuale_su_minore/

Brescia: Marocchina ruba scarpe e picchia commessi e agenti

E’ stata arrestata con l’accusa di rapina impropria una 45enne marocchina, in Italia senza fissa dimora, sorpresa dai commessi del negozio “Pittarello” di via Vallecamonica a Brescia mentre tentava di uscire dalla rivendita occultando un paio di calzature del valore di 50 euro.
L’episodio si è verificato poco dopo l’una di lunedì: la donna,  W. F. le sue iniziali, ha tentato di scappare, ma nonostante la reazione violenta, è stata trattenuta fino all’arrivod ella polizia. Alla vista degli agenti la 45enne ha dato in escandescenze,  opponendosi con tutte le forze all’arresto.
E’ così stata denunciata a piede libero anche resistenza a pubblico ufficiale e per i reati di lesioni personali e danneggiamento, avendo rovinato le calzature sottratte furtivamente strappando il dispositivo antitaccheggio.

I seguaci della Boldrini: italiane aiutano gli spacciatori “migranti” a scappare

Perugia, 23/03/2013 – Mille dosi di eroina e cocaina spacciate ogni giorno a Perugia. E’ una stima di massima quella fatta incrociando i dati delle forze dell’ordine. Il dato emerge nel giorno in cui la squadra mobile illustra gli arresti della banda di tunisini che aveva in mano lo smercio di droga al Parco Santa Margherita.

Boldrini: "gli immigrati sono risorse"

Nal centro storico gli spacciatori si vedono  meno rispetto a un anno fa: l’azione delle forze dell’ordine, i continui rastrellamenti, le espulsioni, i presidi fissi hanno disperso il fenomeno, facendolo solo spostare in zona stazione o nei parchi. «Prenderli (i “migranti”, ndr) è sempre più difficile – spiega il capo della squadra mobile Marco Chiacchiera – i ragazzi della sezione Antidroga non mollano mai ma gli spacciatori hanno capito che devono essere più abili, meno sfrontati». Tra le tecniche adoperate dai pusher c’è quella di cambiare spessisimo numero di telefono, avvertendo i clienti via sms. Ma se riescono a riorganizzarsi è anche grazie a complicità di un sottobosco di italiani che forniscono loro schede con nomi fittizi, appartamenti in affitto, aiuto per nascondersi o scappare. In cambio di dosi di droga. «Perché dobbiamo dirlo – sottolinea Chiacchiera – è la domanda fortissima a favorire gli spacciatori». Ma intanto la «guerra» continua. Gli agenti dell’Antidroga hanno colpito in una di queste nuove «piazze periferiche» dello spaccio: parco Santa Margherita. Le segnalazioni parlavano di un certo «Max» a capo di un giro consistente di eroina. Andata a vuoto una prima retata, è iniziata la meticolosa raccolta di prove: foto tra la boscaglia fatte a 4-500 metri di distanza, perché la banda usava una vedetta che metteva tutti in fuga all’arrivo degli agenti.Venerdì la polizia ha deciso di agire di nuovo: gli agenti hanno seguito e fermato uno dei tunisini che andava a comprare provviste per i complici. Si trattava di Fohed Ghina di 30 anni, prendere gli altri è stato più difficile.

Le donne compliciI poliziotti si sono mescolati tra i clienti in fila per acquistare droga (70 in media al giorno, la cui maggioranza veniva da fuori provincia per la «roba buona di Max»), ma i pusher se ne sono accorti e sono scappati tra i rovi. Raggiunta la strada, uno di loro stava salendo in macchina con una donna ma è stato bloccato: si tratta di Faycel Mansri di 31 anni, pregiudicato. L’altro, il fantomatico «Max», è invece sgattaiolato fino a via XIV Settembre e anche lui «raccolto» da una donna in auto. La polizia lo seguiva, ma Max in zona Clinica Liotti se ne è accorto, uscendo dalla macchina e inscenando un inseguimento culminato con l’arresto vicino Case Bruciate. Il vero nome è Hafed Ayari di appena 22 anni. Entrambe le donne complici sono italiane. Avranno seguito gli insegnamenti di Laura Boldrini, la paladina dei “migranti”.

http://www.umbria24.it/perugia-mille-dosi-spacciate-ogni-giorno-cosi-lo-smercio-ha-lasciato-il-centro-e-si-e-nascosto/158940.html

 

 

Società multietnica: stupri, rapine, puttane e clienti

Rapina e violenza sessuale. Questi i fatti contestati a due tunisini tratti in arresto la scorsa notte dalla Squadra Volante di Modena. Gli agenti sono intervenuti in via Emilia Ovest all’altezza del Parco Ferrari per soccorrere una giovane donna impaurita che stava scappando di corsa scalza e semi nuda.
La ragazza, una prostituta di nazionalità romena, in evidente stato confusionale, ha raccontato agli agenti di essere stata rapinata poco prima da due magrebini mentre era appartata all’interno di un’auto con un cliente italiano, per contrattare una prestazione sessuale e che gli stessi l’avevano immobilizzata, strappandole i vestiti per violentarla, per fortuna senza riuscirci: con tutte le sue forze, la ragazza, divincolandosi, è sfuggita alla morsa per poi scappare dai suoi aguzzini.

Grazie alla descrizione dei tunisini da parte della romena e del suo cliente, che nel frattempo era stato ritracciato dagli agenti, ancora a bordo della propria auto, sono scattate le ricerche da parte della Squadra Volante che in breve tempo, attraverso una attenta perlustrazione della zona, è riuscita a bloccare i due stranieri e ad accompagnarli in Questura, dove sono stati riconosciuti dalle vittime.

I tunisini sono stati trovati in possesso di una carta di credito e varie ricevute bancarie intestate al cliente della prostituta, numerose ricevute di giocate al lotto e un pacchetto di sigarette di marca romena, elementi che hanno confermato il loro coinvolgimento. Gli arrestati, G.K.B.A, con precedenti di Polizia per furto aggravato e G.K., senza precedenti, sono stati condotti in carcere come disposto dal Magistrato di turno.

http://www.modenatoday.it/cronaca/prostituta-aggredita-modena-13-marzo-2013.html

Ruba lingerie per 120 euro e picchia commessa: 22enne romena … – Riviera24.it


Riviera24.it

Ruba lingerie per 120 euro e picchia commessa: 22enne romena
Riviera24.it
Ventimiglia – Sorpresa da una commessa è stata invitata a fermarsi all'uscita dall'esercizio commerciale e per scappare, la romena ha picchiato la commessa con calci e pugni. Il tempestivo intervento di una pattuglia in servizio ha evitato il peggio.
Ventimiglia: ruba intimo per 120 euro e picchia una commessa Sanremonews

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Banda di immigrati pesta anziani durante due assalti in villa

Assaltate due ville, bottino di 250 euro

E’ successo sabato sera a Calolziocorte. Un commando di banditi ha fatto irruzione in un’abitazione di via Donatello e subito dopo in un’altra di via Erta. Aggredita nel primo caso una coppia di 60enni, nel secondo un 72enne è stato legato a una sedia

Carabinieri fuori da una villa (foto Business Press)

Calolziocorte – Ieri sera di terrore a Calolziocorte, dove un commando di rapinatori ha fatto irruzione in due abitazioni. In un caso, probabilmente per assicurarsi la fuga, non solo hanno aggredito i legittimi inquilini con schiaffi e pugni, ma hanno anche esploso un colpo di pistola, probabilmente caricata a salve. Nel secondo frangente hanno addirittura sequestrato in casa propria un anziano, legandolo ad una sedia e tutto per un bottino di 250 euro.
I malviventi sono entrati in azione verso l’ora di cena. Prima hanno preso di mira una coppia di 59 anni lei, 60 lui, che abitano in via Donatello, frazione Sala. Probabilmente volevano compiere un furto, ma si sono trovati davanti i legittimi inquilini. Invece che scappare subito, però li hanno picchiati, intimando loro di stare zitti. Per far capire che non scherzavano hanno pure sparato in aria.

Subito dopo sempre gli stessi intrusi sono penetrati in una villetta a schiera di via Erta di un 72enne. Anche lui se li è trovati di fronte, mentre nella sua camera da letto rovistavano ovunque. Gli sconosciuti lo hanno malmenato e immobilizzato, continuando a setacciare le stanze. Quando hanno trovato in un cassetto un po’ di soldi se ne sono andati, lasciando il pensionato legato alla sedia.

L’uomo è fortunatamente riuscito a richiamare l’attenzione dei familiari che risiedono nello stesso stabile. I parenti lo hanno liberato e quindi lanciato l’allarme sia al 112, sia al 118. L’anziano è stato ricoverato in ospedale a Lecco, dove ha trascorso un’intera notte in osservazione. E’ spaventato, ma fisicamente sembra stare bene.

In tutta la zona è subito scattata una imponente battuta di caccia ai fuggiaschi, con posti di blocco e controllo ovunque e l’impiego di oltre trenta militari. Sono stati mobilitati anche gli esperti del Nucleo investigativo, che hanno raccolto diversi reperti, tra i quali il bossolo del proiettile esploso, che verranno inviati agli specialisti del Racis di Parma, il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche.

Secondo le testimonianze raccolte i colpevoli sarebbero tre, sebbene non si esclude che ad attenderli potessero esserci atri complici con il compito di pali o vedette. Sul viso indossavano tutti passamontagna. Probabilmente hanno un’età tra i 20 e i 25 anni e sarebbero slavi o comunque dell’Est Europa.

http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2013/02/17/846927-lecco-calolziocorte-rapina-ville.shtml

Preso dai Carabinieri il rapinatore di donne

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE– I carabinieri del reparto operativo di Castiglione hanno arrestato nelle scorse ore un giovane straniero responsabile di due colpi messi a segno il 12 e 13 dicembre. Il 12 dicembre, a Castiglione, venne aggredita una donna che raccontò ai carabinieri di essere stata minacciata da un giovane di colore che le fece baluginare la lama sotto il viso per costringerla a consegnargli il portafoglio. Il giovane riuscì a scappare.
La sera successiva il secondo colpo per impadronirsi di un’auto. In una strada del centro, una donna trentenne, aveva appena terminato di fare un giro d’acquisti ed era risalita sulla sua auto, una Fiat Grande Punto, per tornare a casa, in un paese vicino a Castiglione. Improvvisamente le si è avvicinato un uomo con il viso coperto da sciarpa e cappello, per cui era irriconoscibile. Ha afferrato la portiera dell’auto, che la donna stava chiudendo e, con un forte accento straniero, che la giovane non è riuscita a identificare, le ha intimato di scendere.
Per far sì che le sue intenzioni fossero chiare, le ha sventagliato sotto il viso un oggetto di metallo: probabilmente un coltello, anche se la donna aveva riferito di non averlo distinto con chiarezza. Aveva capito però perfettamente che non era il caso di tentare una mediazione ed era scesa subito dall’auto lasciandola con la chiave inserita nel cruscotto nelle mani del bandito. Sull’auto aveva lasciato la borsa, che conteneva i documenti personali e una ventina di euro. Il rapinatore aveva messo in moto ed era partito. La donna era rimasta del tutto illesa, ma si era spaventata tantissimo. Aveva trovato la forza però di chiedere subito aiuto e di avvertire il 112. Dalla caserma di Castiglione erano partite delle gazzelle che avevano battuto a tappeto tutta la zona, ma della Fiat Grande Punto non avevano trovato alcuna traccia.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/02/04/news/i-carabinieri-arrestano-il-rapinatore-seriale-1.6471916

Cranio sfondato a calci da Albanese: gravissimo

Stanno creando una società caotica

La Spezia – Ha preso a calci in testa un giovane che era a terra, probabilmente già svenuto. Si è accanito come una furia cieca, bestiale tanto da fratturargli il cranio in più punti. Se non c’è scappato il morto l’altra notte, in una mega rissa scoppiata all’esterno del Mama, è stato per puro e semplice caso. Un vero miracolo.

Adesso il ragazzo ferito alla testa versa in gravi condizioni al Sant’Andrea, ma non è più in pericolo di vita, mentre il suo aggressore è stato arrestato perchè, dopo aver tentato vanamente di scappare, se l’è presa anche con i carabinieri che l’hanno placcato a fatica. Le indagini sono ancora in corso, sia per ricostruire l’intera vicenda, sia per dare un nome agli autori della rissa che dovrebbero essere almeno una dozzina.

http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2013/01/07/APLpWpOE-cranio_sfondato_calci.shtml

Aggrediti e picchiati dal vicino albanese

Forlì – Ha cercato di rapinare i propri vicini di casa, intrufolandosi nella loro abitazione con tanto di passamontagna in volto e aggredendoli a calci e pugni. E’ successo in via Ravegnana vicino a Santa Maria del Fiore, nel Forlivese, questa mattina verso le 1 e 20.

Un uomo, mascherato in volto, si è introdotto in casa di due anziani pensionati. I due, però, hanno cercato di reagire, ottenendo l’ira del rapinatore che ha iniziato a picchiarli con calci e pugni.Fortunatamente le grida dei due coniugi sono state udite da altri vicini di casa che hanno subito allertato i carabinieri di Villafranca che si sono precipitati sul posto.

L’uomo non ha fatto in tempo a scappare ed è stato bloccato dai militari: si trattava di un albanese di 34 anni, nullafacente, che abitava proprio vicino alla coppia. L’arrestat,o a seguito di rito direttissimo celebratoquesta mattina,  è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione ed associato dai carabinieri al carcere di forlì.

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/cronaca/2013/01/08/827157-rapina-vicini.shtml