Tag: giudice

Famiglie “migranti”: accompagnava ogni giorno la madre a prostituirsi

Storie di ordinario degrado umano nell’Italia sconvolta dall’immigrazione.

Accompagnava a qualunque ora del giorno la madre a prostituirsi in una piazzola lungo la Statale Adriatica. Un romeno di 26 anni è stato arrestato giovedì dagli agenti della Squadra Mobile di Ravenna. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane, un operaio domiciliato a Lido Adriano, offriva anche protezione e vigilanza alla madre per tutto il tempo nel quale la donna rimaneva sulla strada in attesa degli occasionali clienti.

Circostanza negata dal 26enne, il quale in mattinata nel corso dell’udienza di convalida, ha invece spiegato al giudice che accompagnava la madre pur sapendo cosa lei facesse di mestiere, solo perché la donna non aveva l’auto. A suo dire insomma si trattava di un gesto di ‘generosita’ familiare. Alla fine il ragazzo è tornato libero in attesa del processo fissato per giugno.

http://www.ravennatoday.it/cronaca/ravenna-accompagna-madre-a-prostituirsi-arrestato-romeno-statale-adriatica.html

Stalking e reati contro il patrimonio La Questura espelle un immigrato – SassariNotizie.com

Stalking e reati contro il patrimonio La Questura espelle un immigrato
SassariNotizie.com
Successivamente G.A. è stato nuovamente arrestato e il Giudice ha decretato il suo stato di pericolosità sociale e nei primi giorni del 2013 ha emesso la misura di sicurezza della libertà vigilata. L'Ufficio Immigrazione della Questura, considerata la

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La Polizia “liberalizza il furto”. Se sei immigrato

Boldrini: "gli immigrati sono risorse"

L’Eco di Bergamo ieri riportava un fatto di cronaca: una coppia di quarantenni residenti a Caravaggio (lui albanese, la moglie di Varese) è stata fermata qualche passo dopo le casse del supermercato Pellicano di Treviglio con circa duecento euro di merce infagottata nei vestiti e nelle borse. I coniugi fermati sono poveri, anzi miserabili, senza lavoro e con cinque figli piccoli da mantenere. Sono dunque stati costretti a rubare per sopravvivere e campare la famiglia. La polizia, dopo l’identificazione, li ha indagati in stato di libertà e subito rilasciati. segnalati. Uno scenario davvero drammatico. Più ci pensiamo, più non troviamo una soluzione. In effetti, una soluzione ci sarebbe, l’abbiamo accennato all’inizio: ci vorrebbe un giudice che si assume l’ingrata responsabilità di stabilire se il furto è stato effettivamente determinato da stato di necessità oppure no. E che decide, in coscienza, se per quel povero costretto a rubare è meglio il perdono (perché questo, di fatto, è il rilascio immediato) oppure un castigo, sia pure comprensivo delle attenuanti, affinché non si equivochi sul fatto che un furto rimane un furto, e che la spesa al supermercato si deve fare con i soldi guadagnati lavorando, come tutti. Così, non ci sarebbe l’automatismo della liberazione che renderebbe sostanzialmente legali quei furti. I dilemmi morali più grandi si nascondono nelle piccole vicende di provincia. Ci vuole coraggio per giudicare al tempo della crisi ma non si può rinunciare, una società non si regge sulla buona coscienza.

http://mentiinformatiche.com/2013/03/follia-chi-e-povero-e-ruba-non-finisce-in-cella.html

Quindi se avete un negozio e una bella famigliola di Zingari, di immigrati o con una di quelle coppie miste tipicamente disadattate  viene a fare una spesa “proletaria”, non chiamate la polizia, perché loro se ne fregano.

E pensare che un tempo li chiamavano “risorse”. Il problema della società moderna è che non c’è alcuna barriera alla prolificità dell’incapace: prima, quando chi si comportava da stupido ne pagava le conseguenze, certi individui non avrebbero fatto “cinque figli” senza poterli mantenere: le condizioni glielo avrebbero impedito. Ma oggi, viviamo nella società del “cuculo”, dove uno fa cinque figli, e tutti gli altri glieli mantengono attraverso un cattiva applicazione del welfare. E’ la società ottimamente dipinta nel film “Idiocracy”. 

Ci sono tre tipi di poveri: quelli per casi della vita, che devono essere aiutati a tornare autosufficienti, in una comunità degna di questo nome; ci sono poi quelli che profittano della stupidità degli altri per farsi mantenere – tipicamente gli zingari – e questi vanno puniti e non mantenuti; e poi ci sono gli immigrati, che possono essere del primo o del secondo tipo, ma di loro devono occuparsi i paesi di provenienza. Perché dovremmo mantenere noi, l’Albanese e i suoi cinque figli?

 

Omicidio Orsi, Halilovic resta in cella Il giudice non convalida fermo … – Corriere della Sera


Il Resto del Carlino

Omicidio Orsi, Halilovic resta in cella Il giudice non convalida fermo
Corriere della Sera
BOLOGNA – Resta in carcere Sonic Halilovic, il nomade di 19 anni arrestato per l'omicidio di Quinto Orsi, il meccanico di 72 anni investito e ucciso giovedì pomeriggio mentre tentava di impedire un furto d'auto nella sua officina di via Ferrarese a
Omicidio in officina, il 19enne resta in carcereLa Repubblica

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Licata, rubano acqua e corrente elettrica: arrestati 4 romeni – Canicatti Web Notizie


Canicatti Web Notizie

Licata, rubano acqua e corrente elettrica: arrestati 4 romeni
Canicatti Web Notizie
Quattro cittadini romeni sono stati arrestati dalla polizia per furto di energia elettrica e acqua. Si tratta di Sorin Pop, 45 anni, Gabriel Jurcut Danuto, 24 anni, Viorel Talpos 39 anni, e Gheorghe Domicili 47 anni. Il giudice ha concesso loro il

Marocchino pesta e rapina la moglie

PESARO – Picchia la moglie e la deruba davanti ai figli piccoli, marocchino finisce dietro le sbarre. E’ successo a una 40enne marocchina, operaia e da tempo residente a Pesaro che dopo anni di matrimonio e di aggressioni sotto gli occhi dei figli piccoli, ha deciso di separarsi e di far intervenire il Tribunale dei minori di Ancona. Il giudice ha imposto a quel padre e marito violento col vizio dell’alcol, anche lui marocchino, 45enne e disoccupato, il divieto di frequentare l’abitazione familiare. Eppure non è bastato. Quell’uomo irascibile non ha smesso di perseguitarla né di bere. Come l’altra sera quando è andato nella sua ex casa urlando e sbattendo i pugni contro la porta, fino a quando la donna non ha aperto. In preda a una furia cieca l’ha aggredita, ha afferrato le chiavi di casa e gli ha chiesto 400 euro. Poi, la scippa e le strappa di mano una banconota da 100 e va via. Tutto questo sotto gli occhi dei bambini terrorizzati. La donna, a quel punto, ha chiamato i carabinieri e ha inseguito l’ex marito nell’atrio del palazzo dove, però, è stata aggredita per la seconda volta a calci e pugni. Intanto, i militari arrivati sul posto hanno iniziato la caccia al 45enne ritrovato dopo un’oretta a Borgo Santa Maria. L’uomo era a bordo della sua auto (tra l’altro risultata poi essere anche senza assicurazione) e, fermato e sottoposto all’etilometro, è risultato essere anche completamente ubriaco. Arrestato per rapina aggravata, lesioni personali e violazione di domicilio, dopo la convalida il 45enne adesso è rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi. Portata in ospedale, la donna aggredita è stata curata dai medici per lesioni al braccio e alla mano guaribili con cinque giorni di prognosi.

http://www.ilmessaggero.it/marche/picchiata_dal_marito_davanti_ai_figli/notizie/252335.shtml

Zingara faceva prostituire le figlie di 10 e 13 anni: e le “dava” al compagno 60enne

Una mamma rom di 43 anni, domiciliata nel pesarese, è stata condannata dal Tribunale di Pesaro a 7 anni e 8 mesi di reclusione con l’accusa di induzione alla prostituzione minorile perché avrebbe fatto prostituire le figlie di 10 e 13 anni.

La donna è accusata di aver mandato le figlie di 10 e 13 anni da alcune persone anziane in cambio di soldi. Il giudice ha condannato la rom a 7 anni e 8 mesi di reclusione per induzione alla prostituzione minorile, e il suo compagno, un uomo di 60 anni, a 6 anni e 6 mesi per violenza sessuale proprio sulle figlie della donna. 

Le bambine avrebbero raccontato gli episodi alle famiglie a cui sono state affidate.

 

http://www.viverepesaro.it/index.php?page=articolo&articolo_id=392361

Zingari sorpresi con un frigo pieno di alimenti rubate – Tuscia Web


Coniugi sorpresi con un frigo pieno di alimenti rubate
Tuscia Web
I carabinieri della stazione di Orte, guidati dal maresciallo Lo Giudice, hanno arrestato una coppia di coniugi rom di nazionalità rumena, residenti in provincia di Roma, con l’accusa di furto aggravato continuato in concorso. Gli uomini del altro »

Terni: Cingalese picchia la moglie davanti a figlie Il giudice lo fa arrestare

Terni, picchia la moglie davanti a figlie Il giudice lo fa arrestare dai
Il Messaggero
TERNI – È accusato di aver maltrattato per mesi la moglie, anche davanti alle figlie minori, un 38enne dello Sri Lanka arrestato stamani dai carabinieri di Terni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip.Le indagini
Picchia moglie davanti alle figlie piccole, arrestatoAGI – Agenzia Giornalistica Italia
Picchia la moglie davanti alle figlie, in manette 38enne dello Sri LankaLa Gocciatutte le notizie (6) »

Shopping gratis all’Ariosto marito e moglie arrestati – Gazzetta di Reggio

Shopping gratis all'Ariosto marito e moglie arrestati
Gazzetta di Reggio
Ieri mattina i coniugi Giorgi Gelashvili e Miranda Mamageishvili, georgiani, si sono scusati in tribunale davanti al giudice Cristina Beretti. Nell'udienza di convalida dell'arresto marito e moglie – difesi dal legale Franco Beretti – non solo hanno

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