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Assalto militare a furgone Polizia: pioggia di fuoco su agenti

A Gallarate, in provincia di Varese, qualcuno avrà pensato di trovarsi di fronte a una troupe cinematografica che stava girando un fil, un poliziesco. Invece era tutto vero. Paura compresa. Un furgone della Polizia penitenziaria è stato letteralmente preso d’assalto da un commando armato che, dopo aver aperto il fuoco e intimato l’alt agli agenti, è riuscito a liberare un detenuto che stava per essere trasferito dal carcere al Tribunale di Busto Arsizio.

Subito è scattata una vasta caccia all’uomo per cercare di rintracciare l’auto usata dai malviventi, una Volkswagen Polo di colore nera. Il detenuto liberato, secondo le prime informazioni, sarebbe un albanese. Due persone sono rimaste ferite: un agente e un membro del commando: secondo i soccorritori del 118 non sarebbero gravi.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/varese-assalto-furgone-polizia-penitenziaria-detenuto-evade-988636.html

Sembra che non sia un reato commesso da immigrati. Ne fanno talmente tanti, che può capitare un errore de IlGiornale.

Sindaco pro-immigrati aggredito alla stazione: da immigrati

RAVENNA – Situazione calda in zona stazione. Dopo la brutale aggressione di sabato scorso ai danni di un giovane tunisino, martedì sera, attorno alle 20.30, anche il sindaco Fabrizio Matteucci, impegnato in uno dei suoi consueti ‘giri di perlustrazione’, ha rischiato di finire vittima di un pestaggio. Il primo cittadino, secondo quanto trapela dal suo staff, informato di un violento parapiglia tra stranieri scoppiato nei pressi di un distributore automatico di bevande situato lungo viale Farini, trovandosi nei paraggi si era avvicinato per verificare in prima persona quanto stava effettivamente accadendo. Sul posto, all’arrivo del sindaco, erano già presenti i carabinieri del Norm e alcuni agenti di polizia, intervenuti su segnalazione di alcuni passanti e residenti. Il negozio in questione, aperto 24 ore su 24 e con licenza di vendita alcol, da tempo infatti sembra essere divenuto luogo di ritrovo degli extracomunitari che gravitano in zona stazione. Numerosi, almeno otto, e piuttosto alticci, quelli presenti anche martedì sera.

http://www.romagnanoi.it/news/ravenna/1198482/Tentativo-di-aggressione-al-sindaco-Matteucci.html

Svuotacarceri: romeno recidivo entra ed esce dal carcere

VICENZA. Di nuovo lui. I poliziotti non hanno nemmeno bisogno di chiedergli più i documenti. Lo hanno fermato così tante volte negli ultimi giorni che, ormai, conoscono a memoria tutti i suoi dati: nome, cognome, data di nascita, nazionalità e, soprattutto, precedenti. Nicolae Nicula, romeno di 28 anni, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di furto aggravato. Di nuovo un colpo al market? No, questa volta ha messo le mani su una bicicletta. Portato in carcere, nella giornata di oggi dovrà presentarsi davanti al giudice Pesenti per il processo per direttissima. L’ALLARME. Sono le 3.15 quando un residente in corso Padova viene svegliato da un forte rumore. Va alla finestra a controllare e vede un uomo che scuote con forza una grondaia, tanto che pensa a un furto di rame. In realtà l’obiettivo era la bicicletta che il proprietario, con la catena, aveva fissato appunto alla grondaia. Pochi minuti dopo intervengono i poliziotti e bloccano il romeno mentre cerca di scappare via, pedalando più veloce che può. Bici sotto sequestro e arresto. Perché questa volta non se la cava con la solita denuncia, come era successo solo il giorno prima. I PRECEDENTI. Lunedì, infatti, Nicula è stato indagato con l’accusa di aver messo a segno, venerdì pomeriggio, un colpo al Prix di Torri di Quartesolo. Il dipendente ha raccontato alla polizia di aver visto entrare due uomini nel pomeriggio: mentre uno cercava di distrarlo, pagando una lattina di birra e facendo un po’ di confusione alla cassa, l’altro riempiva a gran velocità una borsa di liquori e generi alimentari. Non è un caso che la vittima li abbia riconosciuti e dunque denunciati. Tornato a casa dopo il lavoro, l’uomo aveva aperto il Giornale di Vicenza e, sorpresa, aveva visto le foto dei due.
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/552697_raffica_di_furti_per_un_romenosecondo_arresto_in_soli_sei_giorni/

Invasione: altre centinaia sbarcano, ne muoiono sei

Clandestini, sbarco a Catania: sei morti lettaalfan o
I corpi senza vita di sei clandestini sono
stati rinvenuti sulla battigia della
spiaggia del lungomare Plaia,a Catania.

Facevano parte di un gruppo di 98 invasori
che viaggiva a bordo di un pesche-
reccio arenatosi a pochi metri dalla
battigia. Tra loro anche i soliti scudi umani,
alcune donne e minori. La procura di Catania ha
aperto la solita inutile inchiesta.
Reato ipotizzato: omicidio colposo plurimo.

Altri 40 invasori sono stati invece soccorsi
al largo di Siracusa. Fra loro anche un disabile in cerca di pensione di invalidità.

Con i respingimenti, non solo non dovevamo subire l’arrivo di migliaia di stupratori e spacciatori, ma neanche moriva nessuno.
Non solo Alfano, Letta, la congolese e il Papa hanno sulla coscienza le vittime italiane dei reati ‘migranti’, ma anche questi morti causati dal loro stupido buonismo.

Milano: Ai Rom 600 euro dal Comune per l’affitto – Linkiesta.it


Linkiesta.it

Milano: Ai Rom 600 euro dal Comune per l'affitto
Linkiesta.it
Il Comune di Milano dà il via all"operazione "integrazione" per le popolazioni nomadi presenti sul territorio metropolitano; in parole povere, per aiutare l'integrazione dei Rom, sul territorio Milanese, viene aperto un bando, che vedrà coinvolte le

Ancona: presidio di lavoratori contro i Rom, autista pestato a sangue

ANCONA – E’ il giorno della protesta per i dipendenti di Conerobus che oggi si sono ritrovati in piazza Ugo Bassi per un presidio aperto alla cittadinanza mirato ad attirare l’attenzione sulla sicurezza della loro professione dopo il pestaggio dell’autista aggredito martedì da due studenti rom. Alle 10 prende avvio la manifestazione, come da programma. C’è la polizia, l’esercito e la Digos a controllare che tutto fili liscio. Il gruppo dei manifestati alle 11 raggiunge il centinaio di persone. Esprime tutta la sua rabbia e delusione Mauro Giuliani della Uil. «E’ una vergogna che nessun cittadino – dice il sindacalista, dipendente della Conerobus – sia intervenuto in aiuto del nostro collega che veniva picchiato. Noi autisti abbiamo sempre dato una mano. Siamo il controllo sulla città ma nessuno conosce il lavoro che facciamo, nemmeno quei due studenti rom. Abbiamo a che fare con ragazzi che non sanno cosa sia il rispetto. Sono maleducati e spregiudicati. Il giorno dopo l’accaduto io stesso ho sentito dire da altri studenti che avevano fatto bene a picchiare l’autista. E questo perché non apriamo una porta. Ci istigano con provocazioni continue. Vanno fermati o la situazione peggiorerà ». Si sono uniti alla manifestazione anche qualche passeggero dei bus. «Hanno ragione – dice Lidia Manotti – io prendo l’autobus tutti i giorni e gli autisti non si meritano questo. Sono molto delusa dalla città che non ha difeso quell’autista pur assistendo al massacro. Io sarei intervenuta ». Rodolfo Brega, autista, rivela che giovedì i rom denunciati erano di nuovo in piazza Ugo Bassi e hanno apostrofato in malo modo il lavoro dei dipendenti di Conerobus. Chiamata la polizia sono fuggiti. Renzo Talacchia della segreteria regionale dell’Ugl invita ad usare la polizia ferroviaria anche per i controlli sul trasporto pubblico su gomma perché autorizzati a farlo. Nato come una manifestazione spontanea il presidio ha inevitabilmente preso la piega e i toni della campagna elettorale. In piazza Ugo Bassi arriva la candidata a sindaco del centrosinistra Valeria Mancinelli, insieme ai candidati consiglieri Stefano Foresi e Loredana Pistelli. Sando Zaffiri della Lega la attacca:«Prima riempite le città di questi individui poi volete parlare di sicurezza ». E la Mancineli:«La vostra è una propaganda da quattro soldi». A mezzogiorno arriva anche il candidato a sindaco della civica La Tua Ancona sostenuta dal Pdl, Italo D’Angelo.

http://www.ilmessaggero.it/MARCHE/conerobus_autista_pestaggio_protesta/notizie/286658.shtml

Omegna, no al Consiglio aperto sul futuro del campo rom – La Stampa


La Stampa

Omegna, no al Consiglio aperto sul futuro del campo rom
La Stampa
Sul tema della sistemazione delle due famiglie di rom a Omegna non ci sarà nessun Consiglio comunale aperto. La conferenza dei capigruppo ha infatti respinto la proposta avanza da Fratelli d'Italia, Lega, Pdl e lista civica «Omegna nel cuore» di un

Sfigurata con l’acido: «Perché lo stupratore è ancora libero?»

Rabbia e paura nelle parole del pensionato dopo aver saputo dell’assalto di cui è rimasta vittima la figlia nella sua abitazione di Anconetta
«Sono certo che ad aggredirla sia stato l’uomo che l’ha violentata»

VICENZA. «Undici anni di sofferenze. E quando, finalmente, sembrava che le cicatrici si stessero rimarginando una nuova ferita. Finirà mai questo incubo? Mia figlia potrà mai riprendere a condurre una vita normale, senza paura, senza doversi continuamente guardare alle spalle?»  Ci sono rabbia, amarezza e tanta tristezza nelle parole del padre della donna che venerdì è stata ustionata con l’acido. Il pensionato non ha potuto correre in ospedale dalla figlia perché ammalato. «Purtroppo non l’ho ancora vista – ha spiegato – ma ci siamo ovviamente sentiti al telefono. Dopo averle parlato mi sono sentito sollevato perché mi ha detto che sta abbastanza bene e che il dolore, all’inizio fortissimo, si sta per fortuna attenuando. Spera di poter essere dimessa presto. Le ferite guariranno con il tempo. La paura, invece, chissà quando finirà». La vittima gli ha raccontato tutti gli istanti dell’aggressione, quei minuti terribili che le devono essere sembrati lunghissimi. «Mi ha detto che quando ha aperto la porta, convinta che fossero i suoi suoceri – ha aggiunto – e si è trovata davanti due uomini vestiti di nero, con i guanti e il passamontagna non ha capito più niente. È rimasta impietrita, incapace di reagire per il terrore. Eppure, a posteriori, forse è stato meglio così. Quei due erano disposti a tutto, è chiaro. Se lei avesse tentato di difendersi chissà che cosa sarebbe successo….

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/508949_la_donna_sfigurata_dallacidoil_padre_un_incubo_che_dura_da_11_anni/

Forse i magistrati aspettano che l’immigrato che ha stuprato la donna si armi di piccone.

Donna sfigurata con l’acido: caccia all’immigrato stupratore

Caccia all’autore dello stupro. La 31enne è ricoverata nel reparto di chirurgia plastica. Accertamenti sui 4 biglietti minatori scritti dalla stessa mano in un italiano incerto

VICENZA – Un fascicolo con l’ipotesi di reato di lesioni aggravate e minacce è stato aperto dal pm di Vicenza Alessandro Severi dopo l’aggressione denunciata da una donna di 31 anni che ha riferito di essere stata ustionata con soda caustica da due sconosciuti incappucciati che avevano suonato alla sua porta. Il magistrato ha avviato una serie di accertamenti per verificare il racconto della donna, che si trova ancora ricoverata nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale, a partire dalla ricerca del cittadino serbo condannato in primo grado nel 2009 per violenza sessuale nei suoi confronti. Pare che l’uomo sia all’estero e abbia lasciato l’Italia dopo la sentenza. Esami scientifici sono in corso anche sulla bottiglia di plastica da un litro e mezzo che conteneva il liquido caustico che la donna sostiene di essere stata costretta da due uomini, incappucciati e vestiti di nero, a versarsi addosso. Accertamenti anche sui quattro biglietti minatori che la 31enne aveva allegato alla denuncia fatta il giorno precedente all’aggressione. Sono tutti scritti dalla stessa mano: il primo era stato ritrovato sul parabrezza dell’auto nel 2011, quando c’erano state le intrusioni in casa segnalate dalla donna; gli altri tre sono stati ritrovati l’altro giorno nella cassetta delle lettere.

Rimane per ora ricoverata nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale San Bortolo di Vicenza la 31enne vicentina ustionata venerdì con sostanza caustica. La donna avrebbe leggere ustioni ad un braccio e ad un gluteo le prime dovute al versamento diretto dell’acido sull’arto e le seconde provocate dalla caduta sulla sostanza rimasta a terra. Sul fronte delle indagini la questura di Vicenza, come conferma il vicequestore Michele Marchese, non sembra tralasciare alcuna ipotesi indagando a 360 gradi. Tra le pisteseguite anche la ricerca di un serbo che nel 2002 venne denunciato dalla donna per stupro: condannato in primo grado l’uomo non è ancora stato giudicato in appello. La polizia lo cerca ma gli stessi investigatori chiariscono che al momento non ci sono indizi che portino ad una sua responsabilità diretta su quanto avvenuto venerdì. La donna si era trovata di fronte, sulla porta di casa, due uomini mascherati che, secondo il suo racconto l’avrebbero costretta a versarsi la sostanza caustica su un braccio abbandonandola quindi a terra. Solo due giorni fa la stessa signora, sposata, aveva denunciato di essere stata oggetto di minacce contenute in biglietti, scritti in un italiano poco corretto, trovati nella cassetta delle lettere.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/11-maggio-2013/donna-sfregiata-tutte-piste-aperte-caccia-serbo-autore-stupro-2121086473658.shtml

Barista presa per il collo, trascinata sul retro e stuprata brutalmente: preso immigrato

Bologna, 19/04/2013 – E’ successo domenica mattina. Era entrato nel bar per bere qualcosa, aveva iniziato a molestare e importunare la barista, 24enne romena, scacciando altri clienti. I due non si conoscevano. Per non farlo innervosire, lei ha acconsentito alla richiesta di abbassare la tenda all’ingresso, ma l’uomo ha preso le chiavi della porta e l’ha chiusa dall’interno.

Dopo aver minacciato la ragazza l’ha presa per il collo, l’ha trascinata in un corridoio sul retro e l’ha violentata. Poco dopo è arrivato il padre della giovane, che gestisce il locale e ha iniziato a bussare. L’uomo ha aperto e dopo una colluttazione è fuggito portandosi via il telefono della vittima, che le aveva strappato per evitare che desse l’allarme.

Il padre ha chiamato il 113 e sono intervenuti gli agenti delle Volanti che, dopo aver raccolto la segnalazione di una persona, hanno rintracciato e fermato  l’uomo, un romeno di 29 anni, nei dintorni. La ragazza é stata portata all’ospedale Maggiore dove le è stato riscontrato il rapporto sessuale, ed è stata medicata per lievi escoriazioni. Nell’udienza di convalida lo straniero avrebbe ammesso di essere ubriaco, ma ha detto che la ragazza lo aveva baciato e che era consenziente.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-arresto-barista-aggressione.html