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Falsi documenti di identità a cittadini albanesi, 5 arresti a Viareggio – Stranieri in Italia


La Nazione

Falsi documenti di identità a cittadini albanesi, 5 arresti a Viareggio
Stranieri in Italia
Viareggio, 9 marzo 2013 – La polizia di Viareggio ha arrestato 3 albanesi e 2 romeni, accusati di far parte di un'organizzazione criminale che procurava documenti di identità a immigrati clandestini albanesi. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di
Procuravano documenti falsi a immigrati clandestiniLa Nazione

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Ragazza aggredita e picchiata da Sudamericani

PARMA – Ieri sera in via Rubini, laterale di via Gramsci, una donna è stata picchiata e strattonata da due uomini. La ragazza – un’impiegata di ventotto anni di Parma, che stava rincasando – è stata bloccata dai due sudamericani. I due prima le hanno intimato di darle soldi e poi hanno cercato di strapparle la borsetta, l’hanno colpita al volto e infine sono scappati con circa 100 euro e i documenti della donna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Parma, che stanno ancora cercando i due uomini. La donna è stata portata in pronto soccorso dove le sono state curate le ecchimosi e i graffi provocati dall’aggressione dei due malviventi. L’unico indizio per ora è che potrebbero essere due sudamericani, poiché la donna ricorda perfettamente che l’accento dei due aggressori era spagnolo.

http://www.parmaonline.info/notizie/2013/03/01/donna-aggredita-e-picchiata-durante-una-rapina_29296#.UTDS0DA01Ok

In poche ore tre immigrati beccati senza patente alla guida

PRATO – Continuano senza sosta i controlli sui documenti di guida da parte dei motociclisti della Municipale. Nelle sole ultime 48 ore gli agenti hanno denunciato ben 3 conducenti extracomunitari, tutti per guida senza patente.
Il primo è un pakistano di 28 anni, regolare sul territorio italiano è stato anche denunciato per uso di atto falso perché la patente internazionale pakistana mostrata agli agenti non corrispondeva agli specimen conosciuti. L’auto che guidava, di un parente, è stata messa sotto fermo amministrativo e rimarrà ferma per 30 giorni.
Poco dopo un’altra pattuglia ha fermato un cittadino albanese di 52 anni, residente a Prato da 10 anni. L’uomo è risultato titolare di patente albanese presa dopo che era già residente in Italia e pertanto non valida. Anche lui è stato quindi denunciato ed il suo veicolo è stato messo sotto fermo amministrativo.
Infine è stata la volta di un cittadino cinese di 27 anni, che guidava, oltre che senza patente, anche senza assicurazione. L’uomo, è stato quindi denunciato e l’auto portata in depositeria giudiziaria, sotto sequestro. Il proprietario potrà rientrane in possesso solo dopo aver pagato la sanzione di 800 euro ed aver stipulato un nuovo contratto assicurativo. Il cinese è risultato clandestino ed è stato inoltre denunciato per non aver ottemperato ad un precedente ordine di espulsione.

http://www.notiziediprato.it/2013/02/guida-senza-patente-in-poche-ore-tre-persone-incappano-nei-controlli-della-municipale/

Romeno ubriaco alla guida aggredisce agenti

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un cittadino romeno di 26 anni, gia’ conosciuto alle forze dell’ordine, fermato per un controllo, trovato ubriaco alla guida di un’autovettura con targa di nazionalita’ bulgara lungo via Casilina, all’altezza di Torpignattara. Il giovane, in evidente stato di ebbrezza, alla richiesta di documenti fatta dai militari ha reagito iniziando a colpire ripetutamente la gazzella con calci, pugni e sputi; poi ha aggredito i militari.

Il 26enne e’ stato l’arresto con le accuse di violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Trattenuto in caserma, e’ in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo. L’autovettura con targa bulgara e’ stata sequestrata: sono tuttora in corso gli accertamenti dei carabinieri finalizzati a verificarne la provenienza.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1186052/Roma-ubriaco-alla-guida-aggredisce-carabinieri-durante-controllo-arrestato.html

Arrestato dalla polizia rapinatore tunisino

Arrestato dalla polizia uno dei rapinatori che ha assaltato una
La Stampa
L’arrestato è un immigrato tunisino di 45 anni, Fauzi Arbaoui, senza documenti, giunto in Riviera dalla Valle d’Aosta, che è stato bloccato dagli agenti del commissariato e della Mobile (coordinati dal vicequestore Lorenzo Manso), nascosto sulla altro »

Ucraino arrestato per rapina e spaccio

PERUGIA – Casolari, edifici pubblici in disuso, vecchie rimesse agricole abbandonate. Non più abitate e spesso “dimenticate”, ma non da chi ha bisogno di un tetto sotto al quale trovare riparo senza la necessità di dover dare spiegazioni o mostrare documenti che magari non ha. Con
l’unica accortezza di non farsi scoprire. Ma, come spesso accade, i movimenti sospetti o gli incontrianomali che si fanno vicino casa, vengono notati e segnalati dai residenti che forniscono alle forze dell’ordine gli importanti input per le indagini. L’ultimo caso riguarda un casolare abbandonato non lontano dal cimitero di Casaglia, dove i carabinieri della stazione Fortebraccio, hanno trovato due cittadini stranieri e rinvenuto alcune dosi di eroina.
L’arresto dei due, entrambi tunisini clandestini, è il culmine di controlli intensificati nel territorio, mirati proprio a “bonificare” luoghi che potevano facilmente trasformarsi in bivacchi o potenziali “basi” per lo spaccio di droga, nelle zone degradate e ritenute più a rischio. Nel monitoriaggio mirato sono
rientrate anche le aree verdi cittadine e i parchi.
Seguendo le segnalazioni di alcuni cittadini, i militari sono arrivati a individuare un casolare che, avevano potuto appurare grazie a diversi giorni di appostamento, era punto di riferimento per alcuni cittadini stranieri. Punto di riferimento, presumibilmente, per traffici illeciti. La conferma è arrivata quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell’edificio abbandonato e hanno trovato i due cittadini clandestini, di 31 e 22 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine perché ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati trovati all’interno dell’edificio, dove di fatto vivevano.
A seguito di perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di due dosi di eroina, sequestrata, e di 4mila euro, ritenuti il
provento dell’attività illecita. Con loro anche 6 telefoni cellulari e materiale per il taglio e il confezionamento della droga. I cellulari,
come noto, sono a tutti gli effetti degli strumenti di lavoro per gli spacciatori. Dietro alle schede sim e ai corrispondenti numeri di
telefono si nascondono, spesso e volentieri, vere e proprie lotte. Perché un determinato numero può significare centinaia di clienti e
quindi soldi, anche se è ormai passato di mano, da un pusher -magari nel frattempo finito in carcere – all’altro.
Gli accertamenti nel casolare sono andati poi avanti con i cani anti droga della compagnia di Perugia della Guardia di finanza Si è
quindi proceduto alla perquisizione dell’intero casolare e dei luoghi antistanti. I controlli hanno dato esito negativo, seppur i cani –
riferiscono dalla compagnia di Perugia dell’Arma – segnalavano più punti, dove verosimilmente era stato conservato e nascosto lo stupefacente.

http://www.giornaledellumbria.it/article/article81345.html

Romeno e Africano “importavano” clandestini in Italia

Mattinata intensa per le Forze dell’Ordine, che hanno arrestato un ricettatore romeno e due uomini di origine africana accusati di essere membri di una organizzazione che favoriva l’immigrazione illegale dall’Africa all’Europa

LA RICETTAZIONE – Secondo quanto riferito dagli uomini del Nucleo Nomadi della Polizia Municipale di Torino, le manette sono scattate per un 38enne romeno, accusato di ricettazione. Diverse perquisizioni hanno appurato, infatti, che l’uomo fosse in possesso di un notevole quantitativo di oggetti rubati.

– Per il romeno, dopo le formalità di rito, si sono aperte oggi le porte del carcere.

L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA – M.G e U.A, entrambi residenti a Torino, sono stati invece fermati a Milano. I due sono accusati di essere parte di un’organizzazione che favoriva l’immigrazione illegale dall’Africa verso l’Italia e il Nord Europa.

– Secondo gli Inquirenti, i due malviventi avrebbero avuto il compito di gestire tutte le operazioni “pratiche” relative all’immissione dei clandestini su suolo italiano. Tra gli aspetti sottoposti alla loro “esperienza”, ad esempio, il compito di reperire i contatti e i luoghi opportuni dove nascondere i clandestini, rendendoli così “invisibili” per la Legge del nostro paese.

– M.G., inoltre, è stato accusato anche di ricettazione: l’uomo, infatti, non avrebbe saputo spiegare, agli agenti, la provenienza di alcuni documenti somali rinvenuti in suo possesso.

– Sono comunque in corso le indagini.

Link Articolo: http://www.cronacatorino.it/2013/02/cronaca/clandestini-e-ricettatori-torino-due-africani-immettevano-immigrati-su-suolo-italiano-procurando-nascondigli-e-documenti/

Solo denunciati i rapinatori di Sarre

INDIVIDUATI E DENUNCIATI GLI AUTORI DELLA RAPINA ALLA TABACCHERIA DI SARRE 

Ieri la Squadra Mobile della Questura di Aosta ha identificato e denunciato alla locale Procura della Repubblica gli autori della rapina effettuata ai danni di una tabaccheria di Sarre sabato 12 gennaio u.s. Fin dalle prime ore di ieri, al termine di articolate indagini, gli agenti della sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari a carico di pluripregiudicati rumeni, rinvenendo nell’abitazione nonché nell’autovettura di uno di questi, oggetti provenienti dalla rapina quali accendini, stecche di sigarette e soprattutto l’arma utilizzata (giocattolo a pallini ma priva del prescritto tappo rosso). POHRIB MARIUS, ventunenne rumeno residente nel capoluogo, ha reso ampia e dettagliata confessione dell’accaduto agli investigatori ed all’Autorità Giudiziaria indicando anche i nominativi dei suoi complici che, però, nel frattempo, hanno già lasciato la valle facendo perdere le loro tracce. Gli stessi sarebbero FIKU FATMIR, albanese di 26 anni e HARI, coetaneo rumeno in corso di identificazione. La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario ed il soggetto è stato quindi denunciato a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria.

http://questure.poliziadistato.it/Aosta/articolo-6-23-51380-1.htm

All’esame ci vado io: nigeriano denunciato per sostituzione di persona

La sezione di Polizia Stradale di Rovigo già da mesi stava procedendo al controllo delle prove di esame per il conseguimento delle patenti di guida presso la Motorizzazione Civile. Oggi gli uomini della Squadra Investigativa hanno messo a frutto le indagini svolte cogliendo sul fatto un cittadino nigeriano che, falsificando il documento di identità di un connazionale, si era a quest’ultimo sostituito davanti alla commissione per il conseguimento della patente. Superato a pieni voti l’esame, ha però trovato ad attenderlo i poliziotti ai quali non ha potuto nascondere la sua vera identità. E’ stato perciò denunciato per sostituzione di persona. Dal controllo del veicolo è stata inoltre accertata la mancanza della copertura assicurativa con contrassegno falso e la guida senza patente che infatti gli era stata ritirata per infrazioni al codice della strada. [Categoria: I fatti del giorno] 

http://questure.poliziadistato.it/Rovigo/articolo-6-524-51297-1.htm

 

Romeni scatenati nel Lazio: emergenza razzie

Volevano spacciarsi per abituali pendolari i tre cittadini rumeni, due uomini ed una donna, provenienti da Roma, che questa mattina sono stati bloccati dal personale della Polfer di Cassino. Ad insospettire gli agenti l’affanno mostrato nel trascinare tre voluminosi trolley verso il binario dal quale a breve sarebbe partito il treno per Roma. Scattano gli accertamenti ed emerge a carico di uno dei due uomini un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di Marino, emesso dal Tribunale di Cassino all’atto della scarcerazione dopo l’arresto per furto di rame. La tensione è cominciata a salire. I tre tentano di distrarre con false informazioni i poliziotti per prendere tempo e sperare di poter salire sul treno in arrivo. Gli agenti a questo punto li invitano ad aprire le valige e con sorpresa ne verificano il prezioso contenuto. Ben 250 chili di rame, tra bobbine e trecce, risultato rubato poco prima all’interno dello stesso scalo ferroviario. Scattano a questo punto le manette per i tre ladri viaggiatori che dovranno rispondere tutti per furto aggravato in concorso.

http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2013/01/25/la-polfer-di-cassino-blocca-nella-stazione-di-roccasecca-gli-autori-di-un-furto-di-rame/

Avevano messo a segno una serie di furti e rapine in abitazione a Frosinone, Veroli ed Alatri i cinque rumeni che questa mattina sono stati denunciati dal personale della Squadra Mobile. Alle prime ore dell’alba gli investigatori, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, hanno eseguito sei perquisizioni domiciliari. Diverso il materiale recuperato: 7 computer portatili, 400 litri di gasolio, 15 autoradio, vari strumenti da elettricista ed un’attrezzatura completa per l’illuminazione di discoteche. Tutti i loro colpi erano contrassegnati dalle stesse modalità operative: i 4 ragazzi, trentenni e la donna quarantenne, dopo i furti si divertivano a compiere atti vandalici all’interno delle abitazioni prescelte, mettendole a soqquadro e imbrattando suppellettili varie. La merce recuperata è stata sottoposta a sequestro e parzialmente restituita ai legittimi proprietari. Gli autori, tutti con precedenti specifici, dovranno invece rispondere dei reati di furto e rapina.

http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2013/01/25/furti-e-rapine-in-abitazioni-5-rumeni-denunciati-dalla-polizia-recuperata-la-refurtiva/