Tag: BICICLETTE

Roccafranca: marocchini rubano biciclette, proprietari li vedono

Roccafranca: biciclette contese, si prendono a bottigliate in testa
BresciaToday
Si è conclusa con l’intervento dei Carabinieri e con quattro arresti la maxi-rissa andata in scena a Roccafranca: un litigio scoppiato per un furto di biciclette, e poi degenerato a colpi di bottiglia in testa. Domenica pomeriggio infatti due giovani  

Rubavano biciclette in Italia per spedirle in Marocco: arrestati

LADRI DI BICICLETTE MAROCCHINI ARRESTATI AD ALASSIO
I militari li hanno bloccati e identificati in viale Hanbury mentre pedalavano su due bici nuove che erano appena state rubate all’interno di un garage in centro. I due, due marocchini, entrambi ventenni, sono stati arrestati per furto in attesa di
Ladri di biciclette ad Alassio, due marocchini arrestati dai carabinieriSavona news
Ladri di biciclette arrestati ad AlassioPuntoAlbengatutte le notizie (6) »

Dove c’era la natura incontaminata, ora c’è un Campo Nomadi

DESENZANO– Polemiche accese in Consiglio Comunale: nei giorni scorsi il consigliere d’opposizione Paolo Abate ha infatti presentato un’interrogazione relativa alla questione degli accampamenti nomadi che si trovano nei pressi del Monte Corno, nella località Cà del Diaol. Il consigliere ha spiegato che ormai da due mesi permane nella zona una situazione di illegalità e di allarme igienico sanitario non più sostenibili, visto che la località è spesso frequentata da turisti e cicloamatori, trovandosi in un contesto naturalistico e paesaggistico dove si può godere uno splendido panorama.
Ora invece ci sono tende e roulotte, rottami di biciclette, ferraglia e auto abbandonate. Abate ha quindi chiesto all’amministrazione di attivarsi per provvedere allo sgombero.

http://www.ecodellevalli.tv/cms/2013/09/29/desenzano-campo-nomadi-scatta-la-protesta-di-abate.html

Traffico di bici rubate: – L’Arena

Traffico di bici rubate:
L’Arena
I Carabinieri, seguendo gli elementi emersi in seguito a un arresto effettuato a luglio, hanno scoperto un fiorente commercio di biciclette, sottratte lungo la riviera gardesana, che poi finivano nel Paese nordafricano attraverso la penisola iberica

altro »

Toscana: una regione in balia dell’immigrazione

Firenze, 1 settembre 2013 – Si fa presto a dire turismo. Si fa presto, quando a Viareggio un ladro immigrato porta via in un sol colpo tredici biciclette a una comitiva di tedeschi. E deve intervenire il governatore della Toscana per dire: scusateci, paghiamo noi. Bravo, presidente Rossi, abbiamo evitato una figuraccia. Ma quanti altri ospiti ripartono alleggeriti, insoddisfatti e non rimborsati? Si fa presto, quando passeggi nel centro di Firenze, e alle «fonticine» di via Nazionale, uno dei più bei tabernacoli della città, firmato Della Robbia, trovi un coppia di punk che fa il bagnetto al cane, tanto per affogare le pulci, o un gruppetto di giovani rom che fa il bucato, e si dà pure una lavata alle ascelle. Lezione di igiene. Il tutto mentre i turisti fotografano. Così quando tornano a casa, possono documentare il molteplice utilizzo delle nostre opere d’arte. Un po’ monumenti, un po’ bagni pubblici.

SI FA PRESTO a dire turismo, quando due ragazzini stranieri si arrampicano allegramente sulla facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze, immortalati dalla mamma con il cellulare. «Visto che bravi — racconteranno a scuola — abbiamo fatto una scalata senza andare in montagna. Gran Paese l’Italia». Insomma, si fa presto a dire turismo quando gli episodi che abbiamo appena raccontato avremmo potuto documentarli a Roma, Venezia, Pompei… Allora, punto primo. O si da sostanza alla parola «rispetto», oppure il turismo sarà sempre più brutto, sporco e cattivo. E noi più poveri. Rispetto delle regole, da parte nostra in primo luogo. Perché se tanti stranieri si sentono autorizzati a fare cose inimmaginabili da loro, è perché le facciamo anche noi, o diamo comunque l’idea di poterle fare. Autocontrollo, dunque. E controllo. Vigili, Polizia, Carabinieri . E se serve, l’Esercito. Presenza e dissuasione. Perché un monumento, il suo decoro, ha lo stesso valore di un tribunale: è un obiettivo sensibile. Da difendere.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/08/31/942753-editoriale-cane.shtml

Isolato San Rocco, poliziotti feriti da georgiano – Reggionline


Reggionline

Isolato San Rocco, poliziotti feriti da georgiano
Reggionline
E' stato arrestato con un complice mentre cercava di rubare delle biciclette. Mezz'ora prima un cittadino ha fermato uno scippatore. Una volante della squadra mobile in via Camparini stamattina. REGGIO EMILIA – Mezzogiorno piuttosto movimentato oggi

Zingari slovacchi arrestati per furto di biciclette da corsa

Europa senza frontiere

Furto di mountain bike da corsa, arrestati due slovacchi

Aymavilles – I due sono stati fermati alle 3.40 di questa mattina, ad Aymavilles, con cinque mountain bike rubate poco prima al “Petit Hotel” di Cogne. Le biciclette sono di proprietà di atleti partecipanti al “Winter triathlon world championship” di Cogne.

http://www.aostasera.it/articoli/2013/02/23/25972/furto-di-mountain-bike-da-corsa-arrestati-due-slovacchi

Marconi, arrestato nomade ladro di biciclette – L’UNICO

Marconi, arrestato nomade ladro di biciclette
L’UNICO
(L'UNICO) Ieri pomeriggio, in viale Marconi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un cittadino bosniaco, di 39 anni, proveniente dal campo nomadi attrezzato “La Barbuta”, di Ciampino, già conosciuto alle forze dell'ordine, per

altro »

Una vita distrutta dalla violenza dei rapinatori: anziano si lascia morire

Inserisci Titolo: Anziano morto dopo la rapina: «Aveva le visioni, era arrivato a pesare 31 chili» Inserisci Link e Articolo: http://www.oggitreviso.it/anziano-morto-dopo-rapina-%C2%ABaveva-le-visioni-era-arrivato-pesare-31-chili%C2%BB-56260

 

 

TREVISO – «A portarlo nella tomba è stata la paura per la rapina». A parlare è Annamaria, moglie di Natalino Scattolin, morto il 2 gennaio scorso all’età di 84 anni.

L’11 settembre scorso i due coniugi erano stati vittima di una brutale rapina all’interno del loro appartamento in via Ellero.

Due uomini a volto scoperto all’epoca entrarono in casa con la scusa di vendere delle biciclette.

Una volta dentro picchiarono selvaggiamente i due anziani, poi presero i soldi che la donna aveva nel portafogli, poco più di duecento euro, e la collezione di monete del marito raccolta in quasi quarant’anni.

Natalino Scattolin, dializzato da tempo, era stato ricoverato in ospedale. «Non si è mai ripreso – racconta la moglie – Io sono riuscita in qualche modo a reagire a quella esperienza, ma lui no. Aveva le visioni, mi chiedeva che cosa ci faceva quella gente in casa: nella sua testa gli pareva che fossero ancora lì».

Non riusciva più a mangiare, in qualche mese è dimagrito fino a morire.

«Pesava 77 chili, quando è morto era arrivato a pesarne appena 31 – dice ancora Annamaria – Era pelle e ossa, non riuscivano nemmeno a fargli le punture. Si è spento come una candela, non ce la faceva più a vivere, era troppo angosciato».

I rapinatori non sono ancora stati presi. Se rintracciati potrebbero essere accusati di omicidio preterintenzionale. «Spero solo che riescano a prenderli – afferma – Li ho visti in faccia, se mi li dovesse trovare davanti non so che cosa farei».

 

Due fermi a carico di due cittadini rumeni diretti in Slovenia

Due cittadini rumeni, F.P. di anni 33 e .F.M. di anni 20, sono incappati ieri in minuziosi controlli che era stati predisposti dalla locale Questura in tutta la provincia finalizzati al contrasto dei reati predatori. In particolare i due sono stati bloccati dal personale del Commissariato di Duino-Aurisina mentre transitavano, a bordo di un vecchio furgone con targa bulgara, sul raccordo autostradale in direzione della Slovenia. A bordo è stata rinvenuta un’ingente refurtiva che, così come accertato, era il provento di un furto perpetrato il giorno di Natale in Lombardia nei confronti di una ditta che opera nel settore delle pulizie.

All’interno del mezzo vi erano diversi computer, attrezzi di lavoro, due biciclette ed altro materiale di provenienza sospetta di cui i due rumeni non erano in grado di giustificare la provenienza.

Le modalità del furto erano state particolarmente invasive; i ladri avevano, infatti, divelto una cassaforte a muro, messo fuori uso l’impianto di allarme e il sistema di videosorveglianza rubando anche un furgone e un’autovettura le cui chiavi erano custodite all’interno dell’azienda. Le due biciclette erano, invece, state rubate da un negozio di Milano.

I due rumeni sono stati associati presso la locale Casa circondariale, mentre il furgone sul quale viaggiavano è stato posto sotto sequestro unitamente alla refurtiva.

I controlli effettuati ieri, che hanno visto impegnati più di quaranta operatori, hanno consentito, inoltre, di identificare una cinquantina di automobilisti e una trentina di mezzi.

[Categoria: I fatti del giorno]

Pubblicato il: 10 January 2013 Documenti Link