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Mestre: ragazza accoltellata da africano

Aggredita a soli 20 anni fuori dal locale in cui aveva passato la serata in compagnia degli amici. Il fatto è accaduto nella notte tra sabato e domenica a Mestre.

Una ragazza di soli 20 anni sarebbe stata rapinata da un uomo armato. Dopo l’accoltellamento in pieno centro (DETTAGLI) Mestre è quindi ancora nel mirino della violenza. Dopo aver passato la serata con gli amici, la ragazza verso le 4:30 era uscita dal locale in zona Giustizia per rincasare quando, da dietro un’auto, sarebbe sbucato il suo aggressore.

L’uomo, armato di coltello le avrebbe intimato di consegnargli la borsa. Lei però, d’istinto ha protetto i suoi averi e da li ne sarebbe nata una colluttazione. Il malvivente non si sarebbe fatto intimorire e avrebbe anche ferito lievemente la vittima ad una mano, riuscendo così a strapparle la borsa e fuggire scappando dietro una siepe.

“Stava uscendo dalla discoteca quando l’uomo l’ha aggredita – ha dichiarato la madre della vittima -. Lei lavora spesso di notte e dopo tanto aveva voglia d’andare a ballare con gli amici. Ora però dopo quest’avventura è sotto shock. L’uomo di colore l’ha aggredita e l’ha anche ferita quando lei gli ha chiesto di lasciargli almeno il cellulare. Dopo essere stata ferita al pollice mia figlia ha lasciato la borsa – ha continuato la madre -, ha anche provato a correre dietro al ladro ma lui è scappato dietro una siepe”.

“Quando si è accorta che stava sanguinando ha chiamato l’ambulanza che l’ha trasportata al pronto soccorso. Un suo amico intanto cercava di calmarla. Ora noi abbiamo paura, abbiamo già cambiato la serratura perchè dentro la borsa c’erano anche le chiavi di casa”.

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Coltellate tra africani per una 2 euro

Un marocchino di 29 anni ha aggredito e ferito un giovane tunisino con il quale si contendeva pochi euro per l’acquisto di una bibita. L’episodio è avvenuto a Reggio Calabria dove gli agenti delle volanti hanno arrestato il ventinovenne per lesioni. Il tunisino è stato ferito con un bottiglia al volto, al collo ed al fianco. I poliziotti sono intervenuti dopo la segnalazione di una persona. Sul posto è stato trovato anche un coltello a serramanico.

http://calabria.weboggi.it/Cronaca/89781-Accoltellato-per-una-bottiglietta-d%27acqua%2C-arrestato-marocchino-nel-reggino

Immigrata si schianta con l’auto: distrutto semaforo

semaforo

Si schianta con l’auto a Como – Fuori strada, da solo, in viale Roosevelt in citta’. Ha distrutto di netto un palo del semaforo e anche un tubo del gas e per questo, in zona, grande mobilitazione con l’intervento anche dei tecnici di semaforica per il ripristino. Poi Vigili del fuoco, polizia locale e 118. E’ successo ieri sera poco prima della mezzanotte in citta’. Violento urto, ferita in modo non garve la 30enne conducente (donna sudamericana). Paura e contusioni anche per il figlio di 4 anni che era con lei in auto, poi ricoverato all’ospedale in osservazione. Situazione tornata alla normalita’ dopo un’ora circa. Polo distrutta completamente: da accertare se la strada bagnata e’ stata la causa principale dello schianto oppure altro.

http://www.ciaocomo.it/si-schianta-con-lauto-a-como-e-distrugge-semafoto/#prettyPhoto

‘Nomade’ punta pistola e picchia ragazza: poi si avventa su soccorritore

La squadra mobile di Lucca ha denunciato per i reati di violenza privata, minacce gravi e porto abusivo di armi un pluripregiudicato 34enne, già residente al campo nomadi di Lucca ed attualmente dimorante a Seravezza, che nelle scorse settimane si era reso protagonista di un episodio che aveva fatto allertare il 113: un uomo armato era stato segnalato sulla via Sarzanese perché malmenava una ragazza armato di pistola. La squadra mobile aveva avviato le indagini, e dopo aver sentito alcuni testimoni dei fatti ha individuato il pregiudicato, che aveva picchiato la ragazza con la quale aveva avuto in passato una relazione sentimentale. Era stato un marocchino abitante poco distante a intervenire in difesa della ragazza, riuscendo a sottrarla alla furia dell’uomo e farla scappare che aveva rimediato solo una settimana di prognosi per ecchimosi superficiali. Il sinti aveva indirizzato la sua furia verso il marocchino, minacciandolo di morte con una pistola, stando alle testimonianze resa dalla vittima; i poliziotti lo hanno poco intercettato e sottoposto a perquisizione personale estesa al veicolo, senza rinvenire l’arma. Il racconto del marocchino era coerente e logico, per cui al termine delle indagini, oltre alla violenza privata e le minacce di morte, il pregiudicato è stato denunciato anche per porto abusivo di armi.

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Poveri rom: macchinoni e tesoretti da 130.000 euro nel campo nomadi!

Erano pieni di soldi, ma ricevevano fondi dai contribuenti…

Abitavano nel campo nomadi di Castel Romano, ma sui loro conti correnti sono stati trovati tesoretti da 130 mila euro! Non solo. Avevano anche auto di grossa cilindrata e furgoni per nascondere la refurtiva.
E così questa mattina 43 rom, tra cui 22 donne e 16 minori, sono stati denunciati dalla polizia locale di Roma e allontanati dal villaggio autorizzato sulla Pontina.
Si tratta di altri finti poveri che si aggiungono ai 68 scoperti un mese fa a Via di Salone. I “nuovi Paperoni” erano alloggiati in dodici moduli abitativi e da tempo sfruttavano i servizi messi a disposizione dal Campidoglio per le famiglie disagiate. Acqua e corrente erano gratis per tutto l’anno e così i loro “risparmi” finivano sui libretti postali abilmente occultati. L’operazione dei vigili urbani è stata guidata dal Comandante Antonio Di Maggio che ha già promesso che “presto verranno controllati altri campi rom per mettere fine a questo tipo di malaffare che da troppo tempo si annida a Roma”.

I 43 fermati dovranno rispondere di reati penali, di violazioni amministrative e a breve potrebbero essere espulsi dal nostro Paese.
www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/40_finti_poveri_scovati_campo_rom_castel_romano_tesoretti_130_mila_euro_banca/notizie/1328265.shtml

Massacrata da immigrato: 3 costole rotte e rachide fratturato

Tre costole rotte, una mano e il rachide cervicale fratturati per 45 giorni di prognosi. Questa è la diagnosi che i medici del pronto soccorso hanno sciolto per una donna, 30enne, straniera, che si è presentata per le cure del caso lunedì mattina in ospedale a Rimini. Artefice della violenza, il suo compagno, 37enne, anche lui straniero, con cui convive assieme al figlio 13enne, che la donna ha avuto da una precedente relazione.
La coppia, come riporta il Corriere di Romagna, è uscita fuori a cena domenica sera con altri amici, poi, complice qualche bicchiere di troppo, l’uomo ha iniziato ad essere aggressivo e ad insultare la compagna. L’alterco è continuato anche a casa, fino a quando il 37enne ha deciso di uscire per poi tornare totalmente ubriaco verso le 2 e 30. La donna ha raccontato di essersi svegliata, di averlo raggiunto e di essere stata aggredita a calci e pugni, il figlio 13enne avrebbe cercato di sedare la lite. Una volta sfogata la sua ira, l’uomo è uscito nuovamente di casa. Lunedì mattina la donna ha prima accompagnato suo figlio a scuola, poi, a causa dei forti dolori, ha deciso di farsi medicare al pronto soccorso e di sporgere denuncia. L’episodio non sarebbe un caso isolato, altre volte l’uomo infatti avrebbe usato violenza nei confronti della 30enne. Ora è ricercato dalla polizia, per lui le accuse sono di violenza e maltrattamenti.

http://www.altarimini.it/News77098-prende-a-calci-e-pugni-la-compagna-davanti-al-figlio-poi-se-ne-va-polizia-sulle-sue-tracce.php

Nigeriano blocca treno per 15 minuti e pesta agenti: ‘denunciato’

EMPOLI. Ha bloccato un treno in stazione a Empoli, ha minacciato il capotreno e poi ha picchiato due poliziotti. Tutto perché aveva perso (o almeno così sosteneva) gli occhiali da sole sul convoglio. Un nigeriano di 32 anni, residente a Pontedera, è stato denunciato per minacce, resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, oltre al disservizio causato alla viabilità ferroviaria a seguito del suo gesto immotivato.

E’ successo domenica 26 aprile, intorno alle 23.30. L’uomo, completamente ubriaco, subito dopo essere sceso dal treno si è reso conto di non avere più gli occhiali da sole. E per impedire che il convoglio ripartisse si è aggrappato alle maniglie, impedendo la chiusura delle porte automatiche. E’ intervenuto il capotreno, che però non è riuscito a convincere il nigeriano a desistere. Anzi, si è preso una raffica di insulti e non gli è rimasto altro che chiamare il 113. Ma il trentaduenne ha aggredito anche i due agenti, mandandoli al pronto soccorso con una serie di contusioni giudicate guaribili in sette giorni.

Per il cittadino nigeriano è scattato il fermo per identificazione e il treno è ripartito dopo quindici minuti.

http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/2015/04/28/news/blocca-un-treno-a-empoli-e-picchia-due-poliziotti-denunciato-1.11322164

Gemelli tunisini aggrediscono agenti

Si appropria di oggetti del gemello minacciandolo con un coltello e scappa, poi, una volta fermato dalla polizia allertata dal fratello, picchia gli agenti. In manette è finito un 36enne tunisino residente ad Arezzo. L’uomo, al termine di una violenta lite con il fratello gemello, aveva portato via oggetti dalla sua casa usando anche un coltello per minacciare e farsi strada. Una volta ricevuto l’allarme, i poliziotti hanno cercato di far incontrare i due gemelli per riappacificarsi e chiudere la questione in maniera pacifica. Ma dalle indagini è emerso che il 36enne aveva derubato e offeso più volte il fratello prima di arrivare a minacciarlo con un coltello, così lo hanno fermato. L’uomo ha reagito picchiando gli agenti e perfino minacciandoli con lo specchietto divelto alla volante. Al termine della colluttazione il tunisino è stato arrestato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Stamani udienza di convalida in tribunale.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/04/27/lite-tra-gemelli-uno-viene-arrestato-e-picchia-gli-agenti/

Tre romeni denunciati per opere d’arte e oggetti di antiquariato

Importante operazione dei carabinieri  della Compagnia di Copparo, che domenica sono stati impegnati nell’attività investigativa a seguito di un furto denunciato nella mattinata presso la stazione dei carabinieri di Tresigallo. La vittima riferiva che ignoti, durante la nottata precedente, si erano introdotti, mediante effrazione di una porta, all’interno della propria abitazione ubicata a Final di Rero, asportando oggetti d’antiquariato acquistati in Francia e risalenti al periodo storico compreso tra il 1700 ed il 1900.

I malfattori, in particolare, si erano impossessati di ben 45 quadri ad olio, 3 orologi soprammobili, 6 candelabri, 1 dea alata e 2 vasi antichi nonché di 2 pluviali in rame, della lunghezza di circa 5 metri, quest’ultimi divelti dall’esterno dell’abitazione prima di darsi alla fuga.

I carabinieri facevano immediatamente scattare tutti gli accertamenti, con controlli e verifiche anche sul conto di soggetti già noti alle forze dell’ordine e potenzialmente ritenuti capaci di commettere azioni delittuose, nonché sui soggetti d’interesse operativo monitorati dai carabinieri in tutta la provincia nel corso dei servizi di controllo del territorio svolti la notte precedente. Ricollegando le pregresse attività d’indagine tra i comandi di Copparo, Ferrara e Comacchio, emergevano concordanti indizi a carico di alcuni soggetti.  La conferma della bontà investigativa si aveva con le perquisizioni domiciliari operate in un’abitazione ubicata nel Comune di Ferrara ed occupata da tre persone di nazionalità rumena, due dei quali gravati da numerosi precedenti penali per reati predatori ed un terzo incensurato. Nel corso delle stesse veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro l’intera refurtiva che dopo la puntuale catalogazione è stata restituita all’avente diritto. I soggetti trovati in possesso della refurtiva, tutti di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara per concorso in ricettazione, e sono: I.T. di anni 39 ed S.V., di anni 55,  entrambi  censurati e domiciliati in Villanova di Denore, nonché R.V., di anni 36, incensurato e senza fissa dimora.

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/27/news/tre-persone-rubano-opere-d-arte-e-oggetti-di-antiquariato-1.11316256

Arrestato in piazza, per spaccio di stupefacenti

PISA. E’ di 43 verbali al codice della strada e di un arresto per spaccio di stupefacenti il bilancio dei controlli dei carabinieri del Comando provinciale nella serata di domenica 26 aprile.

Personale in borghese dei carabinieri, dopo un pedinamento, ha arrestato un cittadino tunisino in Piazza delle Vettovaglie sorpreso a cedere una dose di hashish ad un ragazzo italiano di 30 anni. Il tunisino, presenza abituale negli ultimi mesi in piazza delle Vettovaglie, era già stato arrestato e denunciato più volte sempre per lo stesso reato; l’acquirente ha dichiarato di aver già comprato stupefacente più volte da quel nordafricano. Il pubblico ministero ha disposto per l’arrestato il trattenimento in cella di sicurezza.

I carabinieri hanno anche predisposto un apposito servizio straordinario di controllo del territorio, con posti di controllo e pattuglie a piedi in centro. Obiettivo è stato quello di sanzionare la sosta selvaggia di autovetture e motorini oltre al mancato rispetto di precedenze, corsie preferenziali e semafori rossi. Le zone dove si è concentrata l’attenzione dei militari sono state piazza Guerrazzi, le vie adiacenti a Piazza la Pera e Corso Italia, nonché piazza Sant’Omobono e vie Limitrofe, il lungarno Pacinotti, fino ad arrivare a Piazza Garibaldi.

Alcune auto sono state rimosse e una è stata sequestrata in quanto circolava sprovvista di assicurazione. Due autovetture sono state sanzionate in quanto sostavano sugli spazi riservati ad i portatori di handicap senza esporre l’apposito talloncino. Effettuati anche controlli con l’etilometro al fine di contrastare la guida in stato di ebrezza.

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2015/04/27/news/arrestato-in-piazza-delle-vettovaglie-per-spaccio-di-stupefacenti-1.11316258