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“Siamo immigrati, dovete pagarci se volete parcheggiare”: botte per chi non obbedisce

MESTRE luglio 2013 –  Finti mendicanti che chiedono l’obolo e tormentano le persone: anche in modo violento. L’ultimo caso è di ieri. Un gruppo di turisti, all’uscita da un hotel, è stato violentemente importunato, obbligato a sborsare l’obolo per lasciare l’auto, altrimenti non li avrebbero fatti scendere. Ma casi analoghi sono ormai all’ordine del giorno, davanti alle banche, anche per chi lascia l’auto in sosta negli stalli con le strisce blu, e a fine giornata, se non sgancia l’euro, rischia di trovarsi l’auto rigata.

«Corso del Popolo è stato di fatto occupato» dice l’assessore all’Ambiente Gianfranco Betin «dal gruppone di cosiddetti “barbanera”, finti mendicanti provenienti tutti da una particolare zona del nord della Romania. Pretendono l’elemosina, pena intimidazioni, minacce e il passaggio a vie di fatto. In questi giorni in pratica presidiano diversi parcheggi a strisce blu pretendendo soldi dagli automobilisti pena lo sfregio dell’auto». Soltanto ieri, aggiunge Bettin, al Comune sono arrivate svariate segnalazioni nella zona si fronte alla Banca nazionale del lavoro e al Monte dei Paschi.

«Ripetutamente, nelle corse settimane e giorni, come Direzione Ambiente, abbiamo dovuto disporre interventi radicali di pulizia di intere aree, poiché costoro bivaccano, defecano e urinano, sporcano in tanti altri modi aiuole, marciapiedi, androni, angoli di città» aggiunge Bettin spiegando che «si tratta di una vera e propria banda, non di semplici maleducati, per quanto estremi, che abbina a queste belle imprese, estorsioni di fatto, scippi, intimidazioni e minacce, oltre all’occupazione abusiva di suolo pubblico e ai danneggiamenti (alle auto ma non solo). Le multe, che pure la polizia municipale commina, sono inutili, come inutile – e costoso – è il nostro lavoro di pulizia continua».

Le strade da percorrere per liberare Corso del Popolo, quindi, secondo l’assessore, sono due, Uno: «Come si è fatto verso un loro gruppo attivo intorno al ponte di Calatrava, bisognerebbe consegnare anche a tutti quelli che agiscono a Mestre il foglio di via, cioè l’unico atto efficace per espellere dei cittadini comunitari (quali essi sono) che commettano reati tali da meritarlo, ed è certo il loro caso». Due: «Inquisirli per associazione a delinquere, dato che è in gruppo e in modo organizzato che agiscono, ponendo quindi a loro carico un’accusa pesante e non una semplice contravvenzione».

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/07/04/news/mendicanti-violenti-e-furti-lungo-corso-del-popolo-1.7366289

CASA ROM CONFISCATA, SGOMBERO COATTO A MONTESILVANO – PrimaDaNoi.it

CASA ROM CONFISCATA, SGOMBERO COATTO A MONTESILVANO
PrimaDaNoi.it
MONTESILVANO. Sgombero coatto di un appartamento occupato da una famiglia rom, a Montesilvano. L'abitazione, acquistata con soldi provenienti da attività illecite e confiscata nel 2008, è stata sequestrata su disposizione della Prefettura di Pescara, 

Indiano ruba cavallo e chiede soldi per restituirlo

ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE), 19 GIU 2013 – Un cittadino straniero di nazionalita’ indiana, Singh Jasvider, di 33 anni, e’ stato fermato dai carabinieri a Isola Capo Rizzuto per furto e tentata estorsione. L’uomo ha chiesto la somma di 4.000 euro ad un addestratore di animali del circo ‘Monte Carlo’ di Salerno, fermatosi a Le Castella, per restituirgli un cavallo che aveva rubato nei giorni scorsi. La vittima ha deciso di denunciare l’accaduto ed i carabinieri hanno fermato l’indiano.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2013/06/19/Tenta-estorsione-circo-fermato_8896764.html

Badanti: “Dammi 1.500 euro”, al diniego scatta l’aggressione

UDINE. Una badante che lavora a Udine è finita nei guai a seguito di un movimentato episodio avvenuto venerdì pomeriggio all’interno della tintoria udinese “Pulexpress”, al Villaggio del Sole.

La donna, Ioana Tocu, 55 anni, di origine romena, incensurata, è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Martignacco con l’accusa di rapina. E ora si trova al suo domicilio su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Ecco la prima ricostruzione dei fatti effettuata dai militari dell’Arma che hanno lavorato sotto il coordinamento del tenente Luca Morrone, responsabile del Nucleo operativo e radiomobile di Udine. Verso le 17 Ioana Tocu è entrata nel negozio e ha richiesto alla titolare  la somma di mille euro: soldi che, a suo dire, le spettavano. «Non so di cosa tu stia parlando» ha risposto la negoziante alla conoscente, scatenando così una sua violenta reazione.

La titolare della pulitura è stata, sempre seguendo la ricostruzione preliminare degli investigatori, afferrata al collo e presa per i capelli. Si è vista strappare collana, braccialetto e orecchini. Gli stessi gioielli (il cui valore stimato si aggira intorno ai 1.500 euro) che i carabinieri hanno trovato nella borsetta di Ioana Tocu, rintracciata poco dopo sempre nella zona di Villaggio del Sole.

I contorni della vicenda, comunque, sono ancora tutti da definire e ulteriori accertamenti sono in corso, anche per stabilire se ci siano motivazioni che risalgono nel tempo all’origine della colluttazione. I fatti saranno valutarti nei prossimi giorni dal sostituto procuratore Annunziata Puglia .

Intanto, prosegue l’attività di controllo dei carabinieri allo scopo di prevenire i furti nelle abitazioni e nei locali. I servizi della pattuglie sono stati intensificati, sia di notte, sia di giorno. Ed è stata probabilmente la maggiore presenza di militari sul territorio a consentire, qualche giorno fa, l’arresto in flagranza di una delle persone sospettate d’aver messo a segno un furto alla birreria Gambrinus di Corte Borgo Mercatovecchio, in pieno centro a Udine. Poche ore più tardi gli investigatori hanno rintracciato anche il presunto complice. Per entrambi, accusati di furto aggravato in concorso, il giudice per le indagini preliminari del tribunale udinese Roberto Venditti ha poi disposto la custodia cautelare in carcere.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/06/15/news/rapina-in-pulitura-a-udine-badante-arrestata-con-i-gioielli-in-borsa-1.7264271

Anziana 90enne malmenata da tre zingari

SUZZARA. Un’anziana donna residente nei condomini Om di via Fratelli Bandiera è stata rapinata in casa da tre sconosciuti, due uomini e una donna che si erano spacciati per funzionari dell’Enel. La 90enne aveva risposto prontamente di aver già pagato una bolletta e allora i tre si erano offerti di farle un “massaggio” notando che all’ingresso c’era un piccolo salottino. Spazientiti dalla titubanza dell’anziana e con la paura di essere scoperti, i tre malviventi l’hanno spintonata all’interno della sua abitazione per strapparle la catenina d’oro che indossava oltre a soldi e altri monili.

In più, forse per guadagnare tempo e per impedire alla 90enne di chiamare le forze dell’ordine, i malviventi l’hanno perfino privata dell’apparecchio acustico che portava all’orecchio. Un’azione fulminea durata una manciata di minuti per poi darsi alla fuga. L’episodio è avvenuto nella mattinata di sabato ma la notizia è trapelata solo ieri.

I tre hanno suonato alla porta presentandosi come tecnici Enel con la scusa di controllare il contatore e presunte irregolarità su bollette di pagamento. Sempre restando sulla porta d’ingresso l’anziana donna ha risposto che una bolletta della luce l’aveva già pagata. I tre malviventi però non hanno desistito e hanno cambiato strategia proponendo addirittura alla 90enne di farsi fare un massaggio rilassante. Ma anche questa offerta, è stata rifiutata. A quel punto, i tre, per non destare l’attenzione di altri vicini dato che le porte degli appartamenti del condominio Om sono contigue, hanno perso la pazienza e dato che con le “buone” non erano riusciti a farsi ospitare, sono passati alle maniere forti spintonando l’anziana dentro casa. E mentre uno le strappava catenina e anelli e la teneva a bada i complici hanno rovistato nella camera da letto dove hanno trovato altri oggetti in oro e denaro contante. Il bottino è di circa 2mila euro. Dopo la fuga dei tre malviventi, l’anziana donna ha chiamato il figlio al quale ha raccontato la sua brutta avventura. La denuncia è stata depositata alla stazione dei carabinieri di Suzzara. A parte lo stato di choc l’anziana sembra non aver subìto violenze da parte dei tre rapinatori. Fornita anche una descrizione sommaria dei tre malviventi, nomadi.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/06/12/news/anziana-spintonata-e-rapinata-in-casa-1.7249865

Le dà un passaggio, pretende soldi per scendere!

Orvieto (Terni) – Due denunce a carico di altrettanti donne nomadi, di origine rumena, che si trovavano ad Orvieto. La prima ha chiesto un passaggio ad un automblista pretendendo poi dei soldi per scendere dalla vettura. La denuncia per tentata estorsione è scattata a seguito dell’intervento della polizia chiamata dall’uomo. La seconda è stata invece scoperta a rubare cosmetici in un supermercato. Entrambe sono state rimandate nei loro comuni di residenza, a Roma e Ladispoli, con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nella città umbra per tre anni. Così potranno rubare a Roma e Ladispoli.

http://perugia.ogginotizie.it/249632-soldi-per-scendere-dalla-039-auto-e-furto-al-market-denunciate-due-nomadi/#.UbCaUkDvhiY

Che dire su chi dà un passaggio ad una zingara?

Zingaro minorenne perseguita disabile per mesi

La Spezia, 5  giugno 2013 – Un minorenne, domiciliato nel campo nomadi, ha tormentato per mesi un disabile spezzino di 30 anni portandogli via soldi, documenti, e telefono cellulare. Il minorenne avrebbe agito insieme a un complice. Un tormento a cui ha messo fine la polizia identificando il ragazzino, dopo la segnalazione della vittima, e denunciandolo alla procura dei minori di Genova.

http://www.lanazione.it/laspezia/cronaca/2013/06/05/900010-la–Spezia-nomade-minorenne-perseguita-disabile.shtml

Sempre più arroganti

Sempre più arroganti

Anziana massacrata: sono stati due immigrati

SULMONA – I due uomini che venerdì hanno brutalmente aggredito Lucia Liberale, 71enne sulmonese, avevano un accento straniero.
È quanto è riuscito a rivelare col linguaggio semplificato il figlio autistico 35enne della donna, che è stata colta tempo fa da un ictus e che non può parlare.

E proprio l’impossibilità di comunicare sarebbe stata scambiata dai malviventi per l’intenzione di non voler rivelare dove si trovassero soldi o preziosi in casa.
Le indagini dei carabinieri, quindi, si stanno concentrando sulle comunità straniere del posto e di fuori regione per risalire ai due ladri che venerdì notte hanno ridotto l’insegnante in pensione in una maschera di sangue nella sua casa di via Torrone 73. A trovarli sotto choc è stata la mattina la badante in una casa messa completamente a soqquadro.

È molto probabile che i due malviventi conoscessero le abitudini della donna disabile e del figlio autistico e sapessero soprattutto che vivevano soli.
Intanto, in città sale la paura per i ripetuti furti con i proprietari in casa, una modalità esportata di recente che ha già fruttato diversi colpi, come quello in viale Papa Giovanni XXIII del 7 maggio scorso.

http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=29345

Leone (Impegno comune): "Investire sul campo nomadi significa … – Lo Schermo

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Lo Schermo
LUCCA, 1 giugno – "Altri 70mila euro per il campo si via delle Tagliate? Altri soldi che si aggiungono ai tanti spesi e buttati via in un campo nato per la sosta dei 'nomadi' in una zona non propriamente felicissima della città". Il consigliere

Dopo il blitz al campo nomadi di Lucca, Martinelli (Pdl) punta il dito … – Lo Schermo


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