Tag: fermata

Arrestati borseggiatori peruviani


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ALESSANDRINO, STAVANO CARICANDO IN AUTO DUE
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sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Vittorio Veneto, che li hanno “pizzicati” all'interno della fermata metropolitana “Repubblica” dopo aver alleggerito un turista del suo cellulare; due cittadini peruviani entrambi 24enni e

Arrestati due romeni per omicidio egiziano all’Eur – Roma Daily News


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Arrestati due romeni per omicidio egiziano all'Eur
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I fermi a carico dei due romeni ritenuti responsabili dell'omicidio sono stati eseguiti dalla polizia nel pomeriggio di sabato 11 maggio. L'egiziano è stato ucciso la notte del 3 maggio: intorno alle 2 di notte, mentre si trovava alla fermata dell

Ostia, arrestata peruviana 71enne: spacciava con la pensione sociale

Ostia – Arrestata  G.D.P.L.T., già nota alle forze dell’ordine. Si tratta di un’anziana peruviana di 71 anni che al termine di un’indagine antidroga condotta dagli agenti del commissariato di Ostia è finita in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma da sparo con relativo munizionamento.  Questi i reati contestati dagli uomini agli ordini del primo dirigente, dottor Antonio Franco.

Indagini e pedinamenti durati alcuni giorni alla fine hanno portato ai risultati sperati. Quando i poliziotti hanno messo sotto osservazione un appartamento in via Crisciani, a Nuova Ostia, hanno notato il continuo andirivieni di persone ben conosciute negli ambienti investigativi e legate al mondo dello spaccio della droga. Lo scambio merce-denaro avveniva infatti attraverso un cancello del giardino.

Il blitz nell’appartamento dell’anziana è scattato ieri pomeriggio. Gli agenti hanno sequestrato alcune dosi di cocaina oltre a due bilancini elettronici di precisione e materiale per il confezionamento.  Nascosta dietro un piccolo foro in una parete dell’appartamento è stata scoperta un’intercapedine all’interno della quale era nascosta la droga.  Nel corso della perquisizione domiciliare è stata sequestrata anche una pistola calibro 8 mm cui era stata modificata la canna per renderla offensiva. E poi una cartuccia da fucile calibro 12 a palla singola ed una sagoma per l’esercizio del tiro al bersaglio con 15 fori di arma da fuoco. G.D.P.L.T., dopo essere stata accompagnata presso gli uffici di via Genoese Zerbi,  al termine degli accertamenti, è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma comune da sparo e munizionamento.

Borseggi Milano, 7 arresti in un giorno, tutti in zona Duomo: alla … – CronacaMilano


CronacaMilano

Borseggi Milano, 7 arresti in un giorno, tutti in zona Duomo: alla
CronacaMilano
In base a quanto spiegato, il primo arresto e' avvenuto alle 12, alla fermata della metropolitana di Duomo: due algerini sono stati notati mentre parlottavano tra loro in modo sospetto e, poco dopo, hanno infilato le mani nelle tasche di un anziano. I
Borseggiatori scatenati all'ombra del Duomo, rubano anche un Il Giorno

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La xenofilia uccide: l’esecuzione del prete da parte di tre immigrati

Prato, 25 aprile 2013 – CONQUISTARSI la fiducia di don Mario. Era questa, secondo l’accusa e secondo quanto è emerso dalle intercettazioni effettuate dai carabinieri, la missione di Bledar Haxhillari, il ventinovenne albanese ritenuto il basista del feroce delitto di Tizzana, avvenuto la sera, del 28 dicembre scorso, di venerdì. Ma la preparazione di quello che, quella sera, si trasformò in un agguato mortale, avviene il giorno prima, giovedì 27, nella canonica di Tizzana, dove Bledar trascorse quattro ore, dalle 2 alle 6 del pomeriggio, insieme a don Mario. Don Mario si sfogò con il Bledar che gli si presentò come Alessandro, facendogli credere di essersi già conosciuti, per quanto il parroco non se lo ricordasse, e dicendogli che qualche volta aveva accompagnato Lover a Tizzana.

Bledar conviveva con la sorellastra del sinti. E don Mario gli raccontò di Lover, delle minacce e delle violenze subite fino al suo arresto, la notte del 18 dicembre. E Bledar si dimostrò dispiaciuto e comprensivo. «Io sono diverso da lui — disse a don Mario — e se lo incontro di nuovo lo picchio». Ma poi si preoccupò di chiedere al prete quanti soldi aveva dato a Lover e se le anziane del luogo, dopo la morte, gli avevano lasciato l’eredità. Don Mario gli disse di no e Bledar gli dette del bugiardo. L’interesse dell’albanese per le condizioni economiche del parroco era inequivocabile. Voleva sapere quanti soldi aveva. E quel pomeriggio guardò don Mario mentre li contava, in sala da pranzo, e lo seguì nella stanza dove c’era la cassaforte e lo vide depositarvi il denaro. Si informò sulla procedura di apertura e se servivano chiavi e codici. Il sopralluogo finì. Erano le sei di sera e don Mario riaccompagnò Bledar-Alessandro alla fermata dell’autobus.

Tornerà il giorno dopo, poco prima delle sei di sera e sempre ripreso, e poi riportato, da don Mario, alla fermata dell’autobus per Prato. Alle 19.14 del 28 dicembre farà entrare i complici, acquattati nella piazza, al buio, dove erano stati accompagnati da una quarta persona, poi allontanatosi. Don Mario si sta mettendo le scarpe e non si accorge di nulla. Sono, secondo gli inquirenti, Gazmor e Fation. Sgattaiolano al piano di sopra e si nascondono. Hanno il compito di rubare, soprattutto nella cassaforte dove Bledar ha visto riporre i contanti. Contanti che probabilmente non ci sono più perchè la mattina, convinto dalla perpetua, Maria Palumbo, che lo aveva aiutato a metterli in macchina, don Mario li aveva depositati in banca. Don Mario rientra troppo presto, e un amico imbianchino si ferma, inaspettatamente, a cena. Il piano slitta, i due si innervosiscono e quando don Mario sale le scale non sa di andare incontro ad una morte atroce. Sono le 20.42.
Quello che accade — rilevano gli inquirenti — ha poco di umano. I due giovani avrebbero potuto rendere inoffensivo l’anziano parroco con relativa facilità e portare a termine il loro piano criminale. Ma così non agiscono. Non si limitano a legarlo ed imbavagliarlo per impedirgli di urlare, ma si accaniscono contro di lui, ripetutamente e con una folle violenza che si protrae per diversi interminabili minuti». L’ascolto delle registrazioni lascia il segno negli investigatori.

http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/2013/04/25/878870-omicidio-don-mario-tizzana-indagini-soldi.shtml

Famiglie di Zingari dedite al crimine

ROMA – Pagine e pagine di precedenti – la sua specialità è il borseggio sui mezzi pubblici della Capitale – una lunga serie di arresti in flagranza di reato e altrettante gravidanze che l’hanno tenuta fuori dalla galera. Questa volta, però, per la “Mamma-Chioccia”, una ragazza nomade nata nell’ex Jugoslavia 31 anni fa, sono scattate le manette ai polsi in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dal Tribunale di Roma il 13 marzo scorso. Rintracciata dai Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo a bordo di un convoglio della metropolitana, alla fermata della linea A “Ottaviano”, la “Regina del borseggio” è stata portata in caserma dove i militari le hanno notificato il provvedimento: in virtù del suo curriculum, è stata condannata a 5 anni, 7 mesi e 29 giorni di carcere. La donna, in avanzato stato di gravidanza, è stata portata in ospedale dove è attualmente piantonata dai Carabinieri.

La 31enne, però, non è l’unico componente della sua numerosa famiglia ad essere conosciuto alle forze dell’ordine per il vizietto del borseggio: anche le prime figlie della “Regina”, una 13enne e una 14enne, sono già state pizzicate svariate volte dai Carabinieri di Roma “in azione” sui mezzi pubblici.

Milano nel caos: 3 immigrati aggrediscono donna, altri 5 assaltano ragazzini

Pisapia: "nessun problema sicurezza"

Una edicolante di via Ariosto, Daniela M., è stata aggredita sabato sera poco dopo le 19 da tre uomini con il volto coperto da sciarpe. La donna si apprestava a chiudere il suo negozio quando hanno fatto irruzione tre stranieri, uno di questi l’ha bloccata e un altro l’ha colpita con due pugni allo stomaco. All’edicolante sono stati sottratti il portafogli con pochi euro e il bancomat.

Sempre sabato sera alla fermata della metropolitana di Famagosta tre quindicenni sono stati avvicinati da un gruppetto di 5 giovani che li ha rapinati di portafogli e cellulare. Secondo il racconto delle vittime uno dei rapinatori, «egiziani» hanno dichiarato, aveva una pistola e un tatuaggio sul collo raffigurante una croce con all’interno un’altra croce.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_marzo_31/edicolante-aggredita-ariosto-rapina-212428780479.shtml

Immigrati aggrediscono ragazzina alla fermata del bus

Pisapia: "nessun problema sicurezza"

Rapinano una ragazzina alla feramta del bus ma vengono arrestati

Una ragazzina, rapinata del telefonino mentre si trovava in compagnia di un’amica, è riuscita a far catturare i propri aggressori. Infatti, dando subito l’allarme e descrivendo minuziosamente gli autori ne ha permesso l’arresto.E’ accaduto in piazzale Lotto, nella periferia Ovest della città, quando la giovane, che ha 15 anni ed era in compagnia di una coetanea, appena scesa da un autobus, è stata costretta a consegnare il cellulare a due sconosciuti che l’hanno minacciata strappandole il cellulare.Le due amiche, dopo un attimo di smarrimento, hanno fermato una volante della polizia di passaggio. Gli agenti, dopo pochi minuti di ricerche, hanno trovato i due, con ancora il telefonino, in metropolitana. Si tratta di un marocchino di 31 anni e di un algerino di 29, senzatetto con precedenti.

 

Rapinano ragazzina alla fermata del bus ma vengono arrestati – MilanoToday


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Rapinano ragazzina alla fermata del bus ma vengono arrestati
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Infatti, dando subito l'allarme e descrivendo minuziosamente gli autori ne ha permesso l'arresto. E' accaduto in piazzale Lotto, nella il telefonino, in metropolitana. Si tratta di un marocchino di 31 anni e di un algerino di 29, senzatetto con

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Al volante con le narici sporche di polvere bianca, offre soldi ai poliziotti

E’ stato trovato al volante con le narici sporche di polvere bianca, quasi certamente droga (cocaina o chetamina), ma ha rifiutato di sottoporsi alle analisi e ha offerto 220 euro ai poliziotti. Per questo un cinese di 21 anni è stato denunciato per istigazione alla corruzione e gli è stata tolta la patente. E’ successo la scorsa notte tra via Filzi, dove una volante ha notato una Bmw 318 che procedeva con andatura irregolare, e via Mentana, dove l’auto è stata fermata. Il giovane cinese ha provato a offrire 220 euro ai poliziotti perché chiudessero un occhio, ma gli agenti hanno sequestrato la somma e l’hanno portato in Questura.

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2013/02/25/news/al-volante-con-le-narici-sporche-di-polvere-bianca-offre-soldi-ai-poliziotti-1.6598411