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Agrigento: viale della Vittoria “sequestrato” dagli abusivi

Segnalazione: Il viale della Vittoria di Agrigento, salotto della città, famoso per la sua splendida posizione che domina tutta la Valle dei Templi, costruito durante il ventennio fascista, vanto degli agrigentini e meta prediletta della sua fiera gioventù, è stato trasformato dai MIGRANTI in un mercato senza regole e pieno di degrado, con cartoni e stracci posizionati ovunque e dove imperversa una sola regola: TOTALE EVASIONE FISCALE!

Nome: Francesco

Africani sfondano porta della camera e aggrediscono due turiste

Sono state rapinate mentre erano ospiti di un B&B del centro storico di Agrigento, Vittime due turiste tedesche di 25 anni in visita in città. Tre nordafricani hanno forzato la finestra della struttura e sfondando a pedate la porta della camera da letto, che era stata chiusa a chiave dopo che le ragazze avevano sentito degli strani rumori, hanno portato via due macchine fotografiche d’ultima generazione, un cellulare e 100 euro in contanti.

http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/turiste-rapinate-un-b-b-del-centro-storico.html

Seviziata da immigrato per tutta la notte: catturato

Le violenze la notte di Santo Stefano. Ora la cattura. In carcere un 57enne immigrato. La moglie è stata pestata e quasi torturata con un coltello

Il sindaco Zanonato festeggia l'integrazione

PADOVA—Una notte intera legata a una sedia, con i piedi immobilizzati, le mani dietro la schiena, un cerotto sulla bocca. E violenze di ogni tipo: sadismo, tagli, pugni. Poi la liberazione, la denuncia, e, dopo un mese l’arresto. E’ l’epilogo di una vita di coppia ai margini, immersa nella disperazione e del degrado. I protagonisti sono una donna polacca di 57 anni e di suo marito, un croato di 56 che abitano in via Schiavone, all’Arcella. Lui è un nullafacente, vive di espedienti, mangia alle cucine popolari. Sono sposati da tempo, hanno figli grandi cresciuti a Padova, ma che dalla città se ne sono andati da un pezzo, lasciando i genitori a sbrogliarsi le loro liti. Ma lui, Zlatko Grguric, con il tempo è diventato violento, sempre di più. Tanto che lei lo ha più volte denunciato. Il giudice gli aveva imposto di non avvicinarla più, di andarsene di casa, ed è diventato di fatto un barbone.

Lei però si è impietosita e durante le feste lo ha riavvicinato. L’idea che l’uomo con cui aveva passato una vita, seppur terribile negli ultimi tempi, potesse rimanere da solo, non riusciva a sostenerla. Per cui il 26 dicembre gli ha consentito di andare a pranzo a casa. I due hanno mangiato con dei parenti, e poi sono rimasti soli. Lui ha continuato a bere e la sua mente ha cominciato ad offuscarsi. Stando a quanto raccontato dalla donna nella successiva denuncia ai carabinieri lui, nel corso della serata, l’avrebbe legata ad un sedia con del nastro adesivo. Le ha immobilizzato poi i piedi con la cintura di un accappatoio, legato le mani dietro la schiena e messo dello scotch in bocca. E poi avrebbe dato il via ad una lunga e perversa serie di violenze. Pugni ovunque, schiaffi, insulti. Non solo. Lui avrebbe anche preso un coltello da cucina e le avrebbe tagliuzzato le gambe e le braccia. Non risulta invece le siano state inflitte. Solo verso la mattina del 27 Zlatko sarebbe crollato sotto l’effetto del vino. Lei è riuscita così a liberarsi, ha preso la machina ed è scappata. Ha tenuto per un po’ d’occhio la casa e quando si è accorta che lui era uscito è rientrata e ha chiamato i carabinieri. Sono così intervenuti gli uomini nel nucleo operativo radiomobile comandati dal tenente Vito Franchini ed è scattata la ricerca dell’uomo. Di lui sembravano essersi perse le tracce. Giovedì, a distanza di quasi un mese, un contatto nel Veneziano aveva indicato ai carabinieri che l’uomo si stava dirigendo in treno verso Padova. E una volta in stazione Zlatko ha trovato ad aspettarlo le manette e la galera.

Nome: Carlo

http://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/cronaca/2013/26-gennaio-2013/legata-seviziata-casa-preso-marito-aguzzino-2113719364942.shtml

Ladri romeni più tonti di Corona: individuati grazie al navigatore

Nome: Carlo

Segnalazione: http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/01/25/news/i-ladri-dei-negozi-incastrati-dal-navigatore-satellitare-1.6411956

Accusati di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso, la polizia di Padova ha arrestato due romeni le cui mosse sono state evidenziate dal navigatore della loro auto. In manette sono finiti Alexandru Booveanu e Mihai Augustin Stefan, autori di una serie di furti anche nei negozi di Bolzano.

Gli uomini della Sezione Volanti, dopo aver rintracciato i due, trentenni pluripregiudicati, sono intervenuti presso un albergo patavino e li hanno fermati ancora in possesso della refurtiva provento degli ultimi colpi messi a segno.

La banda, ricercata da tempo in tutto il Nord Italia, operava con un modus ormai consolidato: entrati nei centri commerciali attivavano un congegno elettronico capace di disturbare le frequenze dei dispositivi antitaccheggio, ciò consentiva ai due di agire indisturbati senza attirare l’attenzione della vigilanza.

Sui due pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Bolzano.

Nella loro autovettura parcheggiata nel box dell’albergo sono stati recuperati sette pc portatili Apple; tre pc assemblati Hp; un proiettore; novanta flaconi di profumi di varie marche, rubati a Trento, Bolzano, Milano e Padova. Gli agenti sono risaliti alle attività commerciali prese di mira dai due malviventi grazie alla memoria del navigatore satellitare trovato in loro possesso nella quale erano rimasti salvati i dati degli spostamenti effettuati.

Milano nella morsa degli Zingari. L’assessore: “vanno integrati…dare loro casa e lavoro”

Nome: Marina

Segnalazione: http://www.cronacamilano.it/approfondimenti/34546-sicurezza-zona-4-milano-incontro-tra-cittadini-e-assessore-granelli-la-situazione-shock-del-quartiere.html AIUTO c’è pieno di articoli così, basta scrivere “rom milano” su google

ANCORA L’ALLARME ROM, TUTTORA GRAVISSIMO ED IRRISOLTO – I 14 interventi effettuati dai cittadini della Zona 4 riguardavano richieste di urgenti azioni per quanto concerne la presenza di ben 5 insediamenti abusivi rom, tra i quali i campi di Via Pestagalli, Via Dione Cassio, Viale Forlanini, Via Fantoli.

IL CASO DELL’ACCAMPAMENTO IN VIA PESTAGALLI, AUMENTATO A DISMISURA –A proposito di Via Pestagalli, occorre evidenziare la situazione drammatica venutasi a creare da settembre 2012, con un insediamento Rom iniziale di 5 baracche, passate a 60 e una presenza di circa 250 persone, all’interno del quale vengono sgozzati maiali e viene bruciato di tutto di più.

Negli ultimi 6 mesi ci sono stati anche due incendi e, data la presenza nelle immediate vicinanze di una ditta farmaceutica – alla quale sono state spaccate diverse finestre -, la pericolosità è ulteriore, dettata anche dal fatto che all’interno di tale ditta sono presenti sostanze chimiche che a contatto con fonti eccessive di calore potrebbero arrecare danni anche ambientali.

L’AUMENTO ESPONENZIALE ANCHE DEI FURTI IN ABITAZIONE, BEN 21.591 NEL 2012 – Per non parlare poi delle numerose denunce di furto con scasso alle abitazioni dei cittadini (nel 2012 sono aumentate del 42,41%, secondo i dati della Questura di Milano, raggiungendo ben 21.591 colpi durante l’anno, per una media di 1800 al mese, ndr).

IL GRUDO D’AIUTO DEI CITTADINI E DEGLI IMPRENDITORI DI ZONA, COSTRETTI AD ANTICIPARE L’ORARIO DI USCITA DEI DIPENDENTI, PER MOTIVI DI SICUREZZA – Sconvolgente poi il continuo grido di aiuto lanciato da un cittadino, che ha la propria azienda in Via Pestagalli, e da diverso  tempo ha denunciato odori maleodoranti provenienti dall’insediamento Rom a seguito di improvvisati falò fatti a cielo aperto.

– Ma ancor più sconvolgente è stato apprendere che questo cittadino/imprenditore, per salvaguardare l’incolumità dei propri dipendenti, evidentemente costantemente sotto assedio e esposti a continui pericoli, ha concordato con gli stessi l’uscita serale anticipata dall’azienda.

 

Pisapia saluta le "tradizioni" dei fratelli "migranti"

LE RISPOSTE DELL’ASSESSORE GRANELLI: PROMESSE DI INTERVENTI FUTURI, MA DANDO LAVORO E INTEGRAZIONE PER I ROM –  Ora, di fronte a tutte queste interpellanze, l’assessore Granelli ha risposto che in alcuni casi gli interventi si possono fare solo in presenza di “flagranza di reato”, e che è comunque volontà di questa giunta effettuare interventi, come sgomberi ad insediamenti abusivi, ma preoccupandosi prima di dare un tetto ed un lavoro a questa gente in nome della coesione sociale.

– Ma se coesione sociale vuol dire integrarci al degrado, all’illegalità in tutte le sue forme, ebbene noi cittadini non vogliamo adeguarci a questo stile di vita!

 

Piccoli immigrati crescono: razziavano i negozi

Ecco i “nuovi italiani” di Bersani. È stata una mattinata turbolenta, quella di mercoledì, per tre immigrati diciassettenni. A scoprire le loro malefatte sono stati i poliziotti di quartiere e per tutti è scattata la denuncia per furto alla Procura per i minori di Venezia. Nei guai sono finiti M.F.A., di origini ghanesi ma residente ad Arzignano; A.E.F., di origini marocchine ma residente anche lui ad Arzignano; e B.A.M.A., di origini ghanesi ma residente a Caldogno. L’indagine è scattata alle 11.45 di mercoledì, quando gli agenti impegnati nel controllo del centro storico hanno notato i tre in via J. Da Ponte e li hanno fermati per un controllo. Siccome il nervosismo aumentava, così come il sospetto che i ragazzi stessero nascondendo qualcosa, i poliziotti hanno deciso di controllare anche lo zainetto Eastpak di uno di loro, scoprendone delle belle. Aperta la cerniera, infatti, c’era una sorta di rivestimento in cartone, a sua volta foderato abbondantemente con pellicola di alluminio e nastro adesivo. In pratica, un sistema rudimentale ma efficace per eludere gli apparecchi per l’antitaccheggio presenti nei negozi isolando il magnete. Nella stessa sacca, inoltre, è spuntata varia refurtiva: una felpa (con la placca antifurto ancora attaccata e maldestramente bruciata nel tentativo di toglierla), una t-shirt, calzini, orecchini e addirittura uno shampo. Ovviamente i ragazzini sono finiti negli uffici del commissariato di viale Pecori Giraldi. Per gli agenti del vicequestore David De Leo non è stato difficile risalire ai negozi presi di mira dal terzetto: la felpa è stata rubata all’Ovs di piazza Libertà, la maglietta all’Upim di piazza Libertà, i calzini di marca al Cisalfa e lo shampo all’Acqua&sapone situato di fronte al Cisalfa. La polizia, durante gli accertamenti, ha anche scoperto che i tre sono tutti già noti: B.A.M.A è stato arrestato per furto a Thiene nel 2011 e denunciato a Vicenza l’anno scorso; A.F.E. è finito nei guai a Valdagno e a Padova sempre per false dichiarazioni e furto; e pure M.F.A. è stato denunciato dalla polizia di Padova per furto. I tre, denunciati a piede libero, sono stati affidati ai loro genitori. A casa loro no?

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

Nome: Carlo

Segnalazione: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Bassano/456523_zaino_schermato_per_i_furti/

Rimini in mano ai parcheggiatori abusivi

Nome: Chiara

Segnalazione: Rimini è ormai, completamente, in mano ai parcheggiatori abusivi – prepotenti ed in gruppi piuttosto numerosi, han preso possesso anche di piazza Gramsci.. e quel che è peggio… è che per far arrivare le forze dell’ordine sul luogo oggi ci son volute 4 telefonate..e non hanno nemmeno fatto granché..

Tranciava le gomme per razziare le auto

LIVORNO – A conclusione di laboriose indagini, condotte dalla squadra mobile di La Spezia e Livorno il 5 gennaio è finito ai domiciliari il cittadino algerino Boucherif Redouane, classe ’65, residente in viale Citta’ del Vaticano, con precedenti per reati contro il patrimonio.

L’accusa nei suoi confronti è di furto aggravato e continuato in relazione a tre episodi di furto, tutti commessi con il medesimo modus operandi,  nel periodo settembre-novembre 2012.

L’uomo bucava i pneumatici delle autovetture delle sue vittime, parcheggiate sulla strada, al fine di costringere i proprietari alla sostituzione delle gomme, per poi impossessarsi dei loro borselli-marsupi, mentre questi erano lasciati temporaneamente incustoditi all’interno degli abitacoli. Ora si trova agli arresti domiciliari nella casa di Livorno

Segnalazione: http://www.quilivorno.it/cronaca-nera/2-livorno/14836-bucava-le-gomme-e-mentre-la-ruota-veniva-riparata-rubava-negli-abitacoli-borse-e-marsupi.html

Nome: Carlo

 

“Sono un terrorista ho messo una bomba alla stazione di Lucca”

Nome: ANNA   Segnalazione: http://www.loschermo.it/articoli/view/49378

LUCCA, 11 gennaio – “Sono un terrorista ho messo una bomba alla stazione di Lucca”, questa la telefonata arrivata nel mese di novembre al centralino della Questura: dall’altro capo del filo una voce concitata dall’accento straniero.

La segnalazione era stata subito girata alla sala operativa che aveva inviato diverse pattuglie per una bonifica integrale dell’area, sito sensibile in cui si concentrano molte persone e strategica nel piano di trasporti. Le ricerche dell’ordigno avevano impegnato i poliziotti per una ventina di minuti ed erano risultate per fortuna negative.

Parte quindi la caccia al sedicente terrorista. La Squadra Mobile avvia le indagini, e scopre che la telefonata è partita da un cellulare che, seppur intestato ad un parente, è nella disponibilità di un 40enne serbo, che lo scorso mese di ottobre era stato espulso con accompagnamento alla frontiera aerea di Milano dai poliziotti della Questura. L’uomo il mese successivo era stato ancora “pizzicato” sul territorio nazionale, stavolta dalla Polizia di Ravenna che lo aveva arrestato per reingresso clandestino ma, prima di rientrare in galera, dove tuttora permane e da dove, una volta dimesso, sarà riaccompagnato sul primo aereo alla volta di Belgrado, aveva deciso di vendicarsi della Polizia lucchese che lo aveva espulso.

Scherzetto costato caro al “malvivente burlone” che ora dovrà rispondere anche dell’accusa di procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio.

Maghrebino sfonda la testa di un rgazzo italiano a calci

Nome: lorenzo

Segnalazione: http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2013/01/07/APLpWpOE-cranio_sfondato_calci.shtml

Maghrebino sfonda la testa a calci di un rgazzo italiano