Tag: campo nomadi

Forzano posto di blocco: presa banda di rapinatori

Napoli, 30 dic.  – Sono stati intensificati i controlli dei carabinieri, nel napoletano, contro i furti nelle case: in tre a bordo di una potente auto hanno forzato un posto di controllo e alla fine sono stati arrestati. I carabinieri dell’aliquota radiomobile di Casoria hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e possesso ingiustificato di grimaldelli un 43enne, un 32enne e un 22enne, tutti della Serbia, domiciliati nel campo nomadi di Secondigliano e già noti alle forze dell’ordine. I tre sono stati visti a Casavatore sulla circumvallazione esterna a bordo di una potente Audi A6 Avant, in atteggiamento sospetto, così i militari gli hanno intimato l’alt per controlli. I tre hanno tentato la fuga, imboccato l’autostrada A1, poi l’A16, uscendo, infine, dopo oltre 10 km di inseguimento, a Pomigliano d’Arco: qui hanno sfondato la barra del casello d’uscita, urtando un veicolo in transito e finendo la loro corsa nella zona industriale di Pomigliano d’Arco. Sono stati bloccati e perquisiti, dopo una breve colluttazione, mentre un complice, in via d’identificazione, è riuscito a far perdere le tracce. Sono stati trovati in possesso di arnesi atti allo scasso che sono stati sequestrati insieme all’auto. Gli arrestati sono in attesa di rito direttissimo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1378981/Napoli–in-tre-forzano-posto-di-controllo-con-auto–arrestati.html

Gazebo di Natale rubato: lo ritrovano al campo nomadi – Mattino Padova

Ricordate la notizia burla di un giornale satirico sulla ‘renna’ rubata e ritrovata in un Campo Nomadi? Ebbene, la realtà, con i nostri ‘ospiti’ supera a volte la fantasia.
PADOVA. Rubano un gazebo in Prato della Valle durante la rassegna Colori e Sapori d’Autunno e dove lo ritrovano al campo nomadi di via Longhin.È l’indagine portata a termine dai carabinieri della stazione di Prato della Valle, al termine di una perquisizione all’interno del perimetro del campo organizzata anche con il Battaglione.

Il furto è avvenuto nel mese di novembre, durante la manifestazione organizzata dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltura) in collaborazione con alcune aziende agricole locali. L’associazione offriva in comodato d’uso i gazebo alle singole aziende, concedendo loro la possibilità di esporre i prodotti. Un bel giorno uno degli espositori, presentatosi in Prato all’alba, si è accorto del furto del suo gazebo. Preoccupato del fatto di dover rifondere il danno alla Cia, si è messo a cercare in giro per la città. E dove l’ha trovato? All’intero del campo nomadi di via Longhin. Subito ha avvisto i carabinieri di Prato della Valle, i quali hanno ottenuto un decreto di perquisizione dalla procura. La settimana scorsa è stato organizzato il blitz, a cui hanno preso parte anche i carabinieri del Battaglione. Una volta all’interno, gli uomini coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, hanno scoperto che il gazebo veniva usato per stendere i vestiti ad asciugare.

Il gazebo è stato così sequestrato e restituito al legittimo proprietario. Una donna ospite del campo è stata denunciata per il reato di ricettazione.

 

Usano neonata per rapinare

 
SASSARI. Due romene di 25 e 31 anni, S. H, e C.A., residenti nel campo nomadi di Fertilia, sono state arrestate stamattina dagli agenti della Squadra mobile in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Sassari. Negli ultimi giorni le due donne sono state le protagoniste di un furto ai danni di un esercizio commerciale di Sassari per 180 euro, ma sono almeno 12 le segnalazioni a loro carico per altrettanti reati commessi in città negli ultimi mesi. Nonostante una serie di misure restrittive e il divieto di allontanarsi dal comune di Alghero, infatti, le due donne avrebbero messo a segno svariati colpi con la stessa identica tecnica.

Mentre una delle due distraeva la vittima di turno (quasi sempre un’anziana signora) portando tra le braccia un neonato, la complice commetteva il furto con una mossa fulminea. Tra gli oggetti rubati il denaro contenuto nei portafogli e nelle borsette, ma anche i preziosi indossati  (orologi, bracciali, anelli, spille, collane). In alcuni casi la refurtiva è stata recuperata in alcuni Compro oro della città. I titolari di questi ultimi sono stati segnalati per il reato di ricettazione.

Finanziamenti al campo nomadi, Casapound di nuovo in piazza con … – Lucca in Diretta


Lo Schermo
Finanziamenti al campo nomadi, Casapound di nuovo in piazza con
Lucca in Diretta
CasaPound Italia torna ad intervenire sulla questione dei finanziamenti al campo nomadi, “dopo la decisione – dice il movimento di destra – del vicesindaco Vietina di dirottare i 25mila euro regionali destinati alle Case della salute proprio al campo
CasaPound Lucca sui finanziamenti al campo nomadi: “Il Comune Lo Schermo
Martinelli sui Rom: “Basta soldi per il campo nomadi, il sindaco aiuti La Gazzetta di Luccatutte le notizie (4) »

In trasferta dal campo rom per rubare nel brindisino: arrestate due … – Lecceprima.it

In trasferta dal campo rom per rubare nel brindisino: arrestate due
Lecceprima.it
Il campo rom "Panareo" (foto di archivio). LECCE – In trasferta per rubare. Erano partite dal campo nomadi “Panareo”, sulla Lecce-Campi Salentina, dove risiedono tra i connazionali della comunità rom, per raggiungere Carovigno, in provincia di Brindisi.

Dove c’era la natura incontaminata, ora c’è un Campo Nomadi

DESENZANO– Polemiche accese in Consiglio Comunale: nei giorni scorsi il consigliere d’opposizione Paolo Abate ha infatti presentato un’interrogazione relativa alla questione degli accampamenti nomadi che si trovano nei pressi del Monte Corno, nella località Cà del Diaol. Il consigliere ha spiegato che ormai da due mesi permane nella zona una situazione di illegalità e di allarme igienico sanitario non più sostenibili, visto che la località è spesso frequentata da turisti e cicloamatori, trovandosi in un contesto naturalistico e paesaggistico dove si può godere uno splendido panorama.
Ora invece ci sono tende e roulotte, rottami di biciclette, ferraglia e auto abbandonate. Abate ha quindi chiesto all’amministrazione di attivarsi per provvedere allo sgombero.

http://www.ecodellevalli.tv/cms/2013/09/29/desenzano-campo-nomadi-scatta-la-protesta-di-abate.html

Comandano loro: “Parco giochi chiuso causa Zingari”

ZINGA3

zingaparco

Per una decina di giorni è stato chiuso «per il problema zingari». Da due giorni – per correttezza politica – il cartello sul cancello del parco giochi nei pressi della basilica di Classe è cambiato, ma la sostanza non cambia, il parco è ancora inaccessibile: «Rimarrà chiuso momentaneamente».

Non si placano le polemiche nella frazione ravennate: da alcuni mesi alcuni nomadi si sono installati nel parcheggio dove fanno sosta i pullman e gli autobus dei visitatori a Sant’Apollinare in Classe e i residenti in zona hanno cominciato a lamentare la difficile convivenza segnalando disagi. L’ultimo quello raccontato dal cartello nella foto: il parco giochi di via Ferrari non è più accessibile con un cartello di spiegazioni che lasciava poco spazio alle interpretazione poi trasformato in uno più politicamente corretto. Non è l’unico parco giochi di Classe ma era uno dei più frequentati e comincia a montare la rabbia di chi vede uno spazio verde attrezzato chiuso. Il cartello è comparso dopo che, secondo quanto si è potuto apprendere dagli abitanti della zona, alcuni giochi sarebbero stati danneggiati e nell’area del parco sono stati abbandonati escrementi e rifiuti. Episodi di cui, a giudicare dal cartello, la direzione del parco giudica responsabili i nomadi.
All’inizio di agosto era stato già il consigliere territoriale di Lista per Ravenna, Angelo Di Felice, a denunciare la presenza di un insediamento nomade a Classe, nell’area vicino alle scuole e alla basilica. Di Felice in una interrogazione rivolta al sindaco chiedeva se l’amministrazione fosse al corrente del fatto che si sia insediato «un campo nomadi, con conseguenti disagi per residenti e turisti».

http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/39212/parco-chiuso-per-problema-zingaridopo-dieci-giorni-il-cartello-cambia.html

La refurtiva? Nel campo nomadi

Verona, gioielli e pietre preziose: colpo da 60mila euro. ‘Nomadi’ arrestati

Sono entrati in azione mercoledì pomeriggio, verso le 14. Andavano a colpo sicuro, i carabinieri: sapevano dei suoi spostamenti e dei legami che aveva con i nomadi ‘veronesi’. In manette è finito Emanuele Hudorovic, pregiudicato 34enne. Lui sarebbe il responsabile del furto da 60mila euro compiuto ai danni di un rappresentante orafo di Ragusa. L’episodio risale al 4 maggio scorso, a Levico Terme. Il 34enne, assieme ad un complice, tuttora ricercato avrebbero razziato gioielli, soprattutto monili in oro, e pietre preziose come rubino, zaffiri, acquamarina, tormalina.

In particolare, i due furfanti, dopo aver studiato nei minimi dettagli i movimenti della vittima seguendola per un lungo tratto di strada, avevano approfittato di un attimo di disattenzione del rappresentante che si era allontanato per pochi metri dall’auto parcheggiata nella quale erano contenuti i preziosi. Così, dopo aver infranto un finestrino, si erano appropriati della borsa e di altri effetti personali. Sul caso hanno investigato i carabinieri di Levico e di Trento. I colleghi di Verona sono poi intervenuti a supporto, quando il cerchio si è stretto attorno ai due colpevoli. Le indagini hanno consentito di focalizzare l’attenzione su alcuni pregiudicati, “nomadi stanziali” residenti nelle zone di Verona, al campo nomadi di Forte Azzano su strada La Rizza, e Brescia. Il passo successivo è stata la richiesta per ottenere il mandato di cattura del 34enne, finito in carcere con l’accusa di furto aggravato, e del complice latitante. Le indagini proseguono.

Potrebbe interessarti: http://www.veronasera.it/cronaca/verona-ladri-nomadi-gioielli-arrestati-colpo-sessantamila-eruo-levico-terme-26-settembre-2013.html

Ora abbiamo anche i ‘nomadi stanziali’: Orwell è qui, ora.

Il tuo iPad? Nel campo nomadi

Lite tra moglie e marito al campo nomadi. Rom arrestato per furto
Ieri sera alle 23 i Carabinieri di Riccione erano andati al campo nomadi in Via del Carro per verificare il rispetto di una misura cautelare di una donna rom lì residente. Al loro arrivo però, si sono trovati di fronte ad una lite tra la donna ed il marito, ubriaco.

Lei lo accusava di tradimento ed a spalleggiarla c’erano i parenti. I carabinieri hanno chiesto i rinforzi per sedare la rissa. Nel pomeriggio, nello stesso campo nomadi i carabinieri hanno arrestato per furto aggravato un rom 50 enne che ha forzato lo sportello di un’auto in sosta rubando la borsa contenente un I-Pad e 750 euro in contanti. È stato preso con ancora addosso la refurtiva.

http://www.newsrimini.it/news/2013/settembre/26/riccione/lite_tra_moglie_e_marito_al_campo_nomadi._rom_arrestato_per_furto.html#

Gemelle Schepp: rapite da zingari, campi nomadi al setaccio


TGCOM
Approdano in Sardegna le indagini sulla scomparsa delle gemelline svizzere Alessia e Livia Schepp, di cui non si hanno più notizie dal 2011: le loro tracce si erano perse in Corsica, dove erano arrivate assieme al padre, Matthias Schepp, due giorni prima che l’uomo si suicidasse. Dopo una segnalazione, la Dda di Cagliari ha ordinato un blitz in un campo nomadi al confine tra Oristano e Nuoro. Dalle perquisizioni non sarebbe però emerso niente.

A mettere in moto la Dda, che ha poi affidato il fascicolo al sostituto procuratore Alessandro Pili, è stata la segnalazione dettagliata ricevuta da un avvocato cagliaritano alcune settimane fa. Il legale avrebbe riferito al magistrato quanto gli era stato raccontato da un suo assistito – di cui non ha rivelato il nome – che avrebbe sentito in carcere parlare un gruppo di nomadi. Secondo le rivelazioni sentite dal detenuto, a giugno le gemelline si trovavano in mano a una famiglia nomade, in un campo rom tra le province di Oristano e Nuoro. Ricevuta la segnalazione è stata aperta l’inchiesta al momento senza ipotesi di reato e i successivi accertamenti.

I carabinieri dei reparti speciali, dopo settimane di appostamenti, mercoledì mattina hanno fatto scattare il blitz che non ha però dato i risultati sperati.