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Forzano posto di blocco: presa banda di rapinatori

Napoli, 30 dic.  – Sono stati intensificati i controlli dei carabinieri, nel napoletano, contro i furti nelle case: in tre a bordo di una potente auto hanno forzato un posto di controllo e alla fine sono stati arrestati. I carabinieri dell’aliquota radiomobile di Casoria hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e possesso ingiustificato di grimaldelli un 43enne, un 32enne e un 22enne, tutti della Serbia, domiciliati nel campo nomadi di Secondigliano e già noti alle forze dell’ordine. I tre sono stati visti a Casavatore sulla circumvallazione esterna a bordo di una potente Audi A6 Avant, in atteggiamento sospetto, così i militari gli hanno intimato l’alt per controlli. I tre hanno tentato la fuga, imboccato l’autostrada A1, poi l’A16, uscendo, infine, dopo oltre 10 km di inseguimento, a Pomigliano d’Arco: qui hanno sfondato la barra del casello d’uscita, urtando un veicolo in transito e finendo la loro corsa nella zona industriale di Pomigliano d’Arco. Sono stati bloccati e perquisiti, dopo una breve colluttazione, mentre un complice, in via d’identificazione, è riuscito a far perdere le tracce. Sono stati trovati in possesso di arnesi atti allo scasso che sono stati sequestrati insieme all’auto. Gli arrestati sono in attesa di rito direttissimo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1378981/Napoli–in-tre-forzano-posto-di-controllo-con-auto–arrestati.html

Immigrati ubriachi contromano: in due giorni ammazzati due italiani

Il 33enne Alessandro Mari ha perso la vita questa mattina, intorno alle 5, in un incidente in tangenziale sud, vicino allo svincolo di via Spezia. L’Audi A2 guidata dal 33enne si è scontrata frontalmente con una Renault Laguna che viaggiava contromano. Il giovane, dopo avere imboccato una semicurva, si è trovato di fronte l’altra vettura e non ha potuto evitare l’impatto: è morto sul colpo.
Alla guida del mezzo che viaggiava contromano c’era un uomo di nazionalità romena rimasto leggermente ferito.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i mezzi del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale.

Alessandro Mari abitava a Parma. A bordo della sua auto era da solo quando si è scontrato con la Renault Laguna dove viaggiavano due cittadini rumeni residenti in provincia. I due, secondo quanto rilevato dalla Stradale, avrebbe percorso diversi chilometri contromano lungo la tangenziale prima del tragico schianto.
I due giovani rumeni, leggermente feriti, sono ora in stato di fermo al pronto soccorso del Maggiore. Chi era alla guida del veicolo è risultato infatti con un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla legge.

Ieri pomeriggio, sulla Superstrada per San Marino, nel Riminese, un motociclista 55enne ha perso la vita nello scontro con un auto finita, anche in quel caso, a viaggiare contromano. Alla guida dell’auto c’era un peruviano residente a Parma.

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/193944/Auto_contromano_in_tangenziale_sud%3A_muore_un_33enne_parmigiano_Due_rumeni_in_stato_di_fermo.html

Grosseto, rapinato in casa con cacciavite alla gola: presa banda multietnica

Grosseto, 14 aprile 2013 – È stato malmenato, immobilizzato e minacciato con un cacciavite dalla punta lunga più di 10 centimetri, mentre la sua casa veniva messa a soqquadro alla ricerca di preziosi ed oggetti di valore. E’ quanto accaduto ieri sera a Grosseto al proprietario di un appartamentoal primo piano di un condominio poco fuori dal centro cittadino. Intorno alle 22.30, alla Centrale operativa della Questura è arrivata una chiamata: una persona, in comprensibile stato di choc e molto agitato, riferiva di aver subito una rapina da ladri armati di coltelli. Sul posto, è immediatamente giunta una Volante della Polizia, mentre un’altra pattuglia si è messa subito alla caccia dei furfanti. La banda è stata individuata poco tempo dopo in una zona non lontana dall’abitazione saccheggiata. Alla vista delle forze dell’ordine, i rapinatori sono fuggiti a tutto gas a bordo di una Nissan Qashqai, mentre la Volante si è messa all’inseguimento del Suv.

Dopo essere usciti allo svincolo di Grosseto Nord ed aver imboccato l’Aurelia, i banditi si sono diretti in direzione di Follonica, braccati dai poliziotti. L’inseguimento, condotto a quasi duecento all’ora, è proseguito fino all’altezza dell’uscita per la Città del Golfo, quando la Volante ha sorpassato il Suv, tagliandogli la strada. A quel punto, la Nissan è stata costretta ad interrompere la fuga, anche perché nel frattempo era giunta in supporto degli agenti anche un’altra macchina della Polizia stradale, che ha bloccato da dietro il veicolo dei banditi. Messa alle strette, la banda è scesa dall’auto e ha provato a darsela a gambe, ma nel giro di trenta secondi è stata fermata dalle forze dell’ordine e i quattro rapinatori sono stati arrestati. Si tratta di un serbo di 21 anni, di un italiano di 55 anni, di un macedone di 30 anni e di un ragazzo di 17 anni, straniero, ma residente in Italia.

Tutti quanti hanno alle spalle numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, anche se erano completamente sconosciuti alla Polizia di Grosseto. La vittima della banda multietnica è stata colpita in fronte da un violento pugno, quindi uno dei furfanti gli ha immobilizzato la testa, girandola verso il basso, e gli ha puntato un lungo cacciavite al collo. Il bandito ha intimato all’uomo di dirgli dove si trovasse la cassaforte, minacciando di ucciderlo. Intanto, anche gli altri due rapinatori chiedevano all’aggressore di ammazzare il proprietario dell’appartamento, poi hanno messo a soqquadro la piccola abitazione alla ricerca di oggetti di valore. La vittima ha ripetuto più volte di non possedere una cassaforte e soltanto quando hanno capito che l’uomo stava dicendo la verità i banditi sono scappati, portando via numerosi preziosi.

Al momento dell’arresto, le forze dell’ordine hanno recuperato tutta la refurtiva, nascosta all’interno del Suv ed hanno inoltre trovato quattro cacciaviti, utilizzati dalla banda per compiere il furto e per minacciare il proprietario della casa. L’uomo è dovuto ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso a causa di alcune echimosi al volto e di un piccolo taglio sul collo provocato dalla pressione del cacciavite. Al momento, tre rapinatori sono stati rinchiusi nel carcere di Grosseto, in attesa della convalida dell’arresto, mentre il minorenne è stato condotto nel carcere minorile di Firenze.

http://grossetonotizie.com/grosseto-svaligiano-un-appartamento-e-aggrediscono-il-proprietario-minacciando-di-ucciderlo/

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2013/04/13/Aggredito-cacciavite-rapinato_8548713.html

http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2013/04/13/news/picchiato-e-minacciato-di-morte-in-casa-quattro-arresti-1.6874984

Milano: prima speronano auto, poi si rifugiano nel campo nomadi

Ieri pomeriggio alle 16 in via Dione Cassio due macchine a forte velocità hanno imboccato in controsenso la via e speronato un furgone UPS e un auto parcheggiata per poi fuggire nascondendosi nel campo Rom in Cassio Dione e chiudendo il cancello con lucchetto, impedendo di fatto l’ingresso alla Polizia che è intervenuta con 3 auto pattuglie.

Importiamo “geni”: ladro immigrato si incastra in porta girevole!

Ruba in un negozio poi si incastra nella porta girevole

Ha messo a segno un furto in un negozio, ma quando ha imboccato l’uscita per guadagnare la fuga è rimasto incastrato nella porta girevole. Così è stato arrestato dai carabinieri un georgiano di 39 anni. Il suo complice è riuscito a scappare con l’incasso del negozio.
L’episodio è accaduto ieri in un negozio di giocattoli in via Circondaria, a Firenze.
Secondo quanto riferito dai carabinieri, mentre il trentanovenne distraeva la commessa con alcune richieste, l’altro ha aperto la cassa rubando il denaro presente, poi è andato via di corsa. La fuga del goergiano invece si è conclusa nella porta girevole.

Ruba,ma resta bloccato da porta negozioANSA.it
Via Circondaria, furto in un negozio: ladro rimane incastrato nella FirenzeToday

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Guida ubriaco, ferisce mamma e bimba, aggredisce anziano e agenti: ma il giudice lo libera!

Magistratura marcia

ANCONA – Il pirata della strada provoca un incidente, poi aggredisce una donna e un anziano. E’ successo ad Ancona dove, arrestato, ha patteggiato a 6 mesi ed è tornato libero. L’uomo, ubriaco, era andato a sbattere contro un’auto a bordo della quale viaggiavano una donna con la figlioletta di 2 anni e mezzo e il nonno, per poi schizzare via in mezzo al traffico di via Giordano Bruno. Inseguito dalla conducente della macchina tamponata, viene bloccato e dà in escandescenze. Protagonista Lulzim Hepaj, albanese di 42 anni, è finito in manette dopo aver aggredito la vittima, 33 anni, il papà di lei, 77, che ha reagito mollandogli un paio di ceffoni, e preso a calci e pugni i carabinieri della stazione di Brecce Bianche intervenuti sul posto.

Erano le 18 di martedì, quando la donna, dopo aver imboccato al volante della sua Audi A 3 via Marconi, ha avvertito un colpo alla fiancata. Così ha rincorso l’auto investitrice e l’ha costretta a fermarsi. L’uomo al volante, visibilmente ubriaco, si è visto costretto a scendere. Ha iniziato a urlare dicendomi che non aveva combinato nulla di male. Poi ha iniziato a strattonare la donna.

A quel punto dall’Audi A 3, a dar man forte alla figlia, è sceso il padre. L’anziano ha cercato di calmare Hepaj, ma l’albanese lo ha aggredito. Il nonnino però non si è lasciato intimorire, picchiandolo a sua volta per difendersi. Arrivati i carabinieri, il dipendente di Conerobus, con un tasso alcolemico in circolo quattro volte superiore al livello consentito, si è divincolato colpendo i militari prima di finire in manette. Mandato agli arresti domiciliari, è comparso ieri in Tribunale, dove, difeso dall’avvocato Marco Pacchiarotti, ha patteggiato a 6 mesi ed è tornato libero.

http://www.ilmessaggero.it/marche/ancona_incidente_pirata_strada/notizie/258095.shtml