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“Sono immigrato, devo mangiare gratis”: e spacca tutto

Dà di matto davanti alla Trattoria Toscana K2 in via Stoppani e con una sbarra di metallo, recuperata in un cantiere adiacente, rompe la vetrata esterna del locale. “Voi nomi fate mangiare gratis”, “non mi fate mangiare”, erano queste le urla dell’uomo rivolte al gestore del ristorante e ai clienti intimoriti.
La scena è durata alcuni minuti, fino all’arrivo dei carabinieri, che hanno dapprima calmato il ‘folle’ e poi lo hanno arrestato e condotto in ospedale. Il suo stato infatti, secondo quanto hanno raccontato i militari, era ‘pietoso’: ubriaco, aveva una caviglia malconcia e riusciva a camminare a stento. Protagonista di questa vicenda un 31enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora e nulla facente.
Come ha raccontato un cliente della trattoria ai militari, il nordafricano poco prima lo aveva avvicinato all’esterno del locale chiedendo se poteva dargli da mangiare. La domanda non era stata posta peraltro nella maniera più cortese possibile. Il ragazzo, che stava fumando una sigaretta sul marciapiedi, gli aveva risposto che lui non poteva fare niente e di rivolgersi, se mai, al titolare.
Così, pochi istanti dopo, il 31enne ha deciso che doveva pretendere da mangiare spaccando la vetrata del ristorante. Quindi ha raccolto la spranga di ferro dal cantiere e, urlando “voglio mangiare gratis”, ha cominciato a rompere tutto. E’ stato arrestato per danneggiamento.

http://lambrate.milanotoday.it/porta-venezia/distrugge-trattoria-k2-via-stoppani-15-marzo-2013.html

Bazzocchi (LpRa): "Nuova rissa in galleria ai giardini Speyer … – Ravennanotizie.it


Ravennanotizie.it

Bazzocchi (LpRa): "Nuova rissa in galleria ai giardini Speyer
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"Ieri sera intorno alle 20.30 vengo avvisato da un cittadino che aveva assistito alla scena, di una rissa fra tre nordafricani nel primo portico che collega Via Carducci ai Giardini Speyer. Urli e schiamazzi terminano all'arrivo di una volante della

Italiano massacrato senza motivo da quattro magrebini

NOGARA. Aggressione a colpi di spranga sabato sera ai danni di un uomo in via Dossetto a Nogara. La vittima si trova ora ricoverata al Mater Salutis di Legnago con una prognosi di 30 giorni. Erano da poco passate le 18.30 quando un marocchino ha bussato alla porta dell’abitazione di Moreno Zanetti, 41 anni, disoccupato chiedendo alla madre di parlare con il figlio che in quel momento si trovava nella propria stanza. Zanetti è sceso in cortile e in pochi secondi gli sono piombati addosso 4 marocchini armati di spranghe di ferro colpendolo ripetutamente alla testa, sulla schiena e agli arti.
Alla terribile scena avrebbero assistito anche alcuni vicini di casa che, secondo il racconto del giovane, non avrebbero mosso un dito per difenderlo dai quattro stranieri. Gli aggressori si sono poi dati alla fuga lasciando Zanetti in un lago di sangue.
L’uomo si è trascinato in casa e la madre ha subito avvisato i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno provveduto a trasportare il ferito al pronto soccorso di Legnago dove i medici hanno riscontrato un trauma cranico, una ferita al sopraciglio destro, ferite alle braccia e alle gambe e ematomi sulla schiena e al torace con una prognosi di guarigione di circa 30 giorni.
I carabinieri di Nogara hanno a lungo ascoltato il racconto a volte confuso di Zanetti per cercare di capire la dinamica dell’aggressione e anche il possibile movente che ha scatenato la furia cieca dei marocchini. «Non riesco a capire perché mi hanno picchiato», ha spiegato ieri in ospedale. E ha aggiunto: «Era buio e non ho visto bene in faccia i miei aggressori ma sono sicuro che erano marocchini. Forse sono stato aggredito perché da alcuni anni ho dei dissapori con alcuni vicini ma non avevo mai visto fino ad ora quelle persone. Ho visto i miei vicini sulla porta di casa ma nessuno ha mosso un dito per difendermi. I miei aggressori non hanno parlato e si sono subito accaniti su di me colpendomi con le spranghe di ferro».
Nell’abitazione del quarantunenne, la madre Tosca sta vivendo ore di grande angoscia ricordando quanto successo al figlio pulendo le macchie di sangue in cortile e sui muri del garage. «Abbiamo paura per la nostra incolumità», spiega l’anziana donna. «Moreno è un ragazzo mite che non farebbe male a nessuno. Ho visto in faccia uno solo degli aggressori quello che ha bussato alla porta, gli altri erano nascosti dal buio e sono saltati fuori dopo». Sull’episodio, che ha ancora molti lati da chiarire, stanno indagando i carabinieri di Nogara.

Capaccio: donna assalita da due Marocchini, salvata da passanti

Un'altra vittima dell'integrazione

Due extracomunitari, riconosciuti dai testimoni oculari come uomini provenienti dal Marocco, hanno aggredito questa mattina una donna a Capaccio Scalo. Chi ha assistito alla scena racconta che i due uomini, ognuno a bordo della propria bicicletta, hanno bloccato la donna in via Salvemini e hanno intimato a gran voce di consegnare la borsa. La donna è riuscita a resistere nonostante le aggressioni fisiche dei due che non volevano mollare la borsa. Mentre gli extracomunitari tentavano di derubare la malcapitata, sono sopraggiunte due automobili che si sono fermate per controllare cosa stesse accadendo. I ladri sono scappati via facendo perdere le proprie tracce. I cittadini, visto il susseguirsi di episodi negativi e pericolosi per l’incolumità delle persone, chiedono ora più che mai a gran voce, maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine soprattutto in zone dove la donna stava per essere derubata perchè sono buie e isolate.

http://www.giornaledelcilento.it/it/30-01-2013-capaccio_donna_aggredita_da_marocchini_salva_grazie_ai_passanti-16077.html

Mira(Ve): assedio della delinquenza, cittadini a caccia di ladri

Furti a raffica a Mira: i cittadini vanno
in strada con i bastoni a caccia dei ladri

Particolarmente battuta via Brentelle. La rabbia scoppiata dopo il secondo colpo in poche settimane a casa di una donna

VENEZIA – A caccia dei ladri, armati di bastoni, nei campi attorno a via Brentelle a Mira (Venezia). È questo quanto accaduto l’altra sera, dopo che una casa per l’ennesima volta era stata presa di mira dai malviventi.
La situazione ormai è molto tesa. E per capirlo basti dire che l’abitazione in questione, in meno di un mese e mezzo, è già stata per ben tre volte obiettivo di raid, e ricordiamo la vicinanza di un campo nomadi.

Anche altre case della zona hanno ricevuto la non gradita visita.
Erano circa le 19.30 dell’altra sera quando la padrona di casa, di rientro da alcune commissioni, ha trovato gli infissi divelti e i locali dell’abitazione messi a soqquadro. Una scena purtroppo già vissuta poche settimane prima. Così, alla notizia di quanto accaduto, alcuni vicini hanno preso dei bastoni e hanno iniziato a setacciare i campi che circondano l’area, alla ricerca dei responsabili del furto.
In quella casa i ladri per ben due volte sono già riusciti ad entrare, mentre una volta sono stati messi in fuga dall’arrivo della proprietaria. Il tutto per un bottino piuttosto magro: un computer e qualche genere alimentare. Ma a far esplodere la rabbia dei residenti è il sentirsi violati nella propria intimità casalinga. «Siamo esasperati – dicono gli abitanti della zona -. Non sappiamo più cosa fare. Le forze dell’ordine stanno cercando di tenere sotto controllo quest’area, ma purtroppo il territorio da pattugliare è ampio e questo gioca a favore di questi malviventi senza scrupoli».

In precedenza, anche altre abitazioni della zona erano state svuotate. I colpi solitamente vengono messi a segno la notte oppure nelle ore serali, poco prima del rientro dei proprietari.

http://voxnews.info/2013/01/27/a-caccia-dei-ladri-armati-di-bastoni/

Banda di nove Nordafricani aggredisce sei ragazzi italiani

Immigrati sul treno degli studenti: nei guai nove minorenni

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

BOLZANO – Una storia di razzismo che è già sul tavolo della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni. E’ accaduta il pomeriggio del 22 gennaio scorso su un treno locale (il regionale 10929) in partenza da Bolzano alle 16.37 e diretto a Verona. E’ un treno che solitamente trasporta in Bassa Atesina molti studenti pendolari. E’ così anche quel pomeriggio. Protagonista in negativo è un gruppetto di giovani, quasi tutti sedicenni, risultati poi stranieri. Sembra incredibile come basti uno sguardo, una piccola «scintilla» per alimentare sospetti, ripicche personali, insulti e voglia di menar le mani. Per lo meno da parte del gruppo di ragazzi appartenenti a famiglie nord africane da tempo domiciliate in Alto Adige. In effetti la vicenda segnalata alla magistratura lascia trasparire preoccupanti forme di arroganza e di sopraffazione nei rapporti tra giovanissimi. Per cinque o sei ragazzini altoatesini non è stato un bel pomeriggio. A dare il via a tutto sarebbe stato, come detto, uno sguardo di troppo. Un gruppetto di ragazzini italiani diretti a Magrè ed Ora ha preso posto sul treno una decina di minuti prima della partenza. I ragazzi nord africani sarebbero giunti poco dopo. Alcuni hanno subito accusato il gruppetto di studenti locali di averli additati e di averli guardati. Sarebbero volate le prime frasi minacciose, i primi insulti sino a quando uno dei ragazzini extracomunitari sarebbe passato alle vie di fatto scagliandosi contro uno degli altoatesini, sputandogli addosso e colpendolo con due schiaffoni in faccia. Ad assistere alla scena c’era anche una signora che in seguito ha confermato la ricostruzione dei fatti agli agenti della Polfer. Il resto del viaggio per il gruppetto italiano si è ben presto rivelato un vero e proprio incubo con continue minacce di percosse. Per tentare di non sentire nulla, il ragazzino preso a schiaffi si è affidato al telefono cellulare per sentire musica con le cuffiette. Ma non è bastato a calmare le acque in quanto il gruppo di aggressori gli hanno strappato anche gli auricolari. A questo punto uno dei ragazzini ha avvisato a casa i genitori e questi ultimi hanno fatto chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia ferroviaria, coordinata da Vincenzo Tommaseo, ha raccolto la segnalazione, già girata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori. Tutti gli aggressori (nove) sono stati identificati. Probabilmente verranno convocati dai giudici. I genitori del ragazzo minacciato e schiaffeggiato decideranno entro tre mesi se depositare formale querela per minacce e percosse.

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/01/27/news/bulli-sul-treno-degli-studenti-nei-guai-nove-minorenni-1.6418476

Anziana pestata e accoltellata da due immigrati

Una rapina ieri sera a Lucca, dove una pensionata è rientrata a casa trovando nell’appartamento due giovani immigrati che l’hanno malmenata per farsi rivelare dove teneva il denaro. Per farle dire la combinazione di una piccola cassaforte, con un migliaio di euro e che poi hanno portato via, l’hanno colpita con calci e pugni e, minacciandola, l’hanno ferita con un coltello da cucina. La donna e’ stata medicata al pronto soccorso: le sue condizioni non sono gravi.

http://voxnews.info/2013/01/23/cuneo-violenta-rapina-coppia-picchiata/

Ancora una drammatica rapina che scuote la città. L’ennesimo episodio criminale è accaduto ieri sera intorno alle 20.40 in viale Pacini 95, in un appartamento al primo piano, di fronte a Porta Elisa, sopra il negozio Wind. Un furto trasformatosi in rapina quando la proprietaria, Maria Lastrucci, un’ex insegnante di 62 anni, è rincasata da sola e ha scoperto dentro l’abitazione due giovani incappucciati dell’Est Europa. I due, anziché fuggire alla vista della padrona di casa, l’hanno aggredita, prendendola a calci e pugni per farsi rivelare la combinazione della piccola cassaforte. Una scena agghiacciante, cose un tempo lontane dalle cronache quotidiane, almeno qui a Lucca. I due aguzzini per convincerla a dare loro la combinazione del forziere l’hanno tenuta anche sotto la minaccia di un coltello preso in cucina, con il quale l’hanno lievemente ferita a un dito e all’orecchio sinistro.

Alla fine, dopo lunghi minuti di terrore, i banditi hanno deciso di andarsene, portando via con sé la piccola cassaforte contenente 1.000 euro in contanti e un orologio in oro e acciaio tolto dal polso della donna. La pensionata, soccorsa da alcuni vicini, ha poi avvertito la Polizia che è intervenuta sul posto assieme a un’ambulanza che l’ha portata al Pronto Soccorso, dove è stata trattenuta in osservazione per lo choc e le lesioni riportate, fortunatamente non gravi. Le sue condizioni non sono preoccupanti, ma la paura è stata davvero tanta.

Sul posto sono accorse le Volanti della Questura e la Squadra Mobile diretta dal dottor Virgilio Russo, che coordina le indagini. E’ stato avvisato anche il pm di turno, il dottor Piero Capizzoto.
Adesso è scattata la caccia ai due malviventi responsabili di questo ennesimo furto tramutatosi in una brutale rapina. Modalità che ricordano da vicino altri episodi accaduti in queste ultime settimane in periferia e in altre zone della Lucchesia: in particolare quella nel dicembre scorso ai danni degli anziani coniugi di Porcari Adolfo Picchi e Franca Bindi, picchiati e tenuti per trenta lunghi minuti segregati in camera, mentre i banditi svaligiavano la casa. Storie di terrore. Storie, purtroppo, di tutti i giorni.

http://www.lanazione.it/lucca/cronaca/2013/01/22/834431-furto_degenerato_rapina_ferita_pensionata.shtml

Nigeriano senza biglietto aggredisce controllore e agenti

Treno Bari-Lecce: extracomunitario senza biglietto aggredisce carabiniere

Viaggia sul treno senza biglietto, e scoperto, aggredisce un carabiniere. E’ accaduto ieri su un treno della linea Bari-Lecce, dove i militari dell’Arma hanno arrestato un 27enne nigeriano con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.

Quando il controllore si è avvicinato chiedendogli di mostrare il biglietto, l’uomo si è rifiutato di farlo, inveendo e aggredendolo verbalmente. Un carabiniere libero dal servizio, che aveva assistito alla scena, si è avvicinato per cercare di sedare la discussione. A quel punto però il 27enne lo ha aggredito, scagliandosi contro di lui. Sul posto è quindi intervenuta una pattuglia dell’Arma, che ha arrestato il 27enne.

Il militare, invece, è soccorso presso l’ospedale San Paolo e dimesso con una prognosi di 5 giorni per lesioni agli arti superiori e ad una gamba.

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

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Immigrato rapina turista: così distruggono il turismo

Stanno creando una società caotica

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 17enne cittadino tunisino che ieri mattina, in via Frangipane, una parallela di via Cavour ha aggredito e colpito una 32enne coreana,che si trovava nella Capitale per turismo, rubandogli l’iPhone e fuggendo poi via a piedi.

Alcuni testimoni che hanno notato la scena hanno immediatamente allertato il 112. I Carabinieri giunti sul posto dopo brevi ricerche in zona, grazie anche alle descrizione raccolte dai testimoni, hanno rintracciato e bloccato poco dopo il rapinatore.

Il 17enne è stato arrestato dai Carabinieri e accompagnato al Centro di prima Accoglienza di via Virginia Agnelli dov’è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere di rapina. L’iPhone invece, recuperato dai militari dell’Arma, è stato restituito alla turista.

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/aggredisce_turista_coreana_in_via_cavour_e_ruba_iphone_arestato/notizie/242184.shtml