Tag: ferma

Brescia: donna rapinata da tre immigrati dell’Est

Una scena da film quella avvenuta nel centro di Brescia nel primo pomeriggio di domenica, attorno alle 13, tra via Solferino e corso Cavour.
Un’imprenditrice è stata rapinata da tre banditi dell’Est Europa.
I malviventi puntavano al denaro che la donna aveva con sè e che doveva spedire. L’assalto è avvenuto in un piccolo ufficio che si trova nei pressi dell’autostazione.
I tre, dopo il colpo, sono fuggiti a piedi lungo via Solferino, mentre la vittima li rincorreva chiedendo aiuto ai passanti.
Una signora che era ferma al semaforo in auto e un ragazzo senegalese sono intervenuti riuscendo a bloccare i tre rapinatori. Ma solo momentaneamente perchè uno dei tre, armato di pistola, è riuscito a liberare uno dei complici che era stato fermato, proseguendo la fuga verso il cavalcavia Kennedy, dove uno dei banditi ha poi abbandonato la bicicletta appena recuperata da uno stallo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno arrestato uno degli uomini, mentre è scatatta la caccia agli altri due da parte di Polizia, uomini dell’Arma e Polizia Locale. Il secondo rapinatore è stato raggiunto in via Cavour, mentre il terzo malvivemte, che avrebbe con sè il denaro rubato, è riuscito a far perdere le proprie tracce. La pistola utilizzata nella rapina non è stata ritrovata.
La signora moldava rapinata ha riferito agli inquirenti di conoscere due dei banditi, dei connazionali, e di essere già stata rapinata (dalle stesse persone?) lo scorso anno.

«Sono immigrata, il biglietto non lo pago!»

A gente come questa il Pd vuole svendere la cittadinanza

ROVERETO. Come ogni giorno, la capotreno sale sul convoglio e inizia a controllare i biglietti dei passeggeri. Questa volta sale a Verona. Tra due ore raggiungerà Bolzano. A un certo punto, fra il Veneto e il Trentino, ferma una donna africana (sui trent’anni) che ha in braccio un neonato. Chiede, come a tutti gli altri passeggeri, di esibire il biglietto. Ma l’extracomunitaria non ha il biglietto.

Come è prassi in questi casi, visto che la “portoghese” dice di non avere documenti con sé, la capotreno ha l’obbligo di far scendere alla prossima stazione la donna.

E così è, mentre continua ad inveire contro la capotreno. Infatti alla stazione di Mori l’extracomunitaria scende con il bimbo, ma rimane ferma sui binari, davanti al treno regionale. Scende anche la capotreno, che deve accertarsi che tutte le porte siano chiuse per poter far ripartire il regionale. E mentre svolge gli ultimi controlli prima del via libera, la donna africana improvvisamente si avvicina e afferra il borsello della capotreno. Quest’ultima, però, riesce a fermarla. Le toglie la mano e la invita ad allontanarsi, perché il treno deve ripartire.

Mentre sale gli scalini, l’africana insiste e la afferra nuovamente dal borsello e la tira giù violentemente dal treno. La trascina letteralmente per alcuni metri sul binario. La capotreno sbatte la testa. Riporta varie ferite su tutto il corpo. Alcuni viaggiatori si accorgono dell’accaduto e cercano di aiutarla.

La straniera fugge subito dopo. Invece, di bloccare il treno per far arrivare l’ambulanza, la capotreno, pur dolorante e ferita, decide di proseguire e una volta arrivata a Bolzano si fa accompagnare in ospedale. La prognosi è di venti giorni per ferite e contusioni in varie parti del corpo.

La polizia ferroviaria nel frattempo ha attivato le ricerche. La dipendente di Trenitalia, intanto, ha presentato denuncia. L’aggressione potrebbe costare all’extracomunitaria, che sembra sia già stata individuata, una denuncia per violenza e lesioni personali a pubblico ufficiali. Ultimamente la Polfer di Bolzano, coordinata da Vincenzo Tommaseo, ha intensificato i controlli con Trenitalia, proprio perché è salito il numero di persone che viaggiano senza biglietto. Molte volte si tratta di extracomunitari senza documenti personali e di viaggio, come è accaduto giorni fa sul treno regionale.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/03/30/news/la-capotreno-aggredita-e-picchiata-1.6789334

Caccia ai camper abusivi – Il Giornale di Vicenza

Caccia ai camper abusivi
Il Giornale di Vicenza
La paura di sanzioni e denunce, però, non ferma i nomadi. Ci sono due, tre famiglie, alcune delle quali conosciute bene anche dalle forze dell'ordine, che vagano per la città e che stanno creando problemi soprattutto a Bertesinella e, ultimamente, pure

altro »

Manifestazione nomadi a Torino – ANSA.it


ANSA.it

Manifestazione nomadi a Torino
ANSA.it
Motivo: il dissenso nei confronti del provvedimento che invita le aziende che acquistano materiali ferrosi a non comperare rame in quanto di provenienza illecita. I nomadi ritengono grave questa situazione in quanto la maggior parte di rom e sinti
Torino, i nomadi manifestano. Non possono vivere senza rameArticolotre
Torino: Ricca (Lega), sfrontata protesta rom su rameLa Repubblica Torino.it
TORINO: RICCA (LNP), FERMA CONTRARIETA' A AgenParl – Agenzia Parlamentare

tutte le notizie (7) »

Risse tra xenofili – L’assessore di Sel al mediatore dei nomadi: «Sei un intimidatore»


Gazzetta di Mantova

L'assessore di Sel al mediatore dei nomadi: «Sei un intimidatore»
Gazzetta di Mantova
L'assessore alle politiche sociali della Provincia, Elena Magri, replica in maniera ferma alle accuse rivoltele dal mediatore culturale di Sucar drom dopo la protesta dei sinti del campo nomadi davanti a palazzo di Bagno. Berini aveva detto di essere

Tentano di violentare 17enne in un sottopasso

L'integrazione "funziona"

Civitavecchia – Sabato sera, intorno alle 22, nel sottopasso della stazione ferroviaria una diciassettenne, secondo il racconto della ragazza, sarebbe stata aggredita da due immigrati che hanno tentato anche di abusare di lei.

La ragazza infatti ha raccontato ai medici del Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia di essere stata aggredita da uno dei due che l’ha tenuta ferma mentre il secondo ha cercato di spogliarla. Violenza andata in fumo grazie alle urla della diciassettenne che è riuscita a richiamare alcune persone presenti in stazione, causando la fuga dei due malviventi.

http://voxnews.info/2013/01/30/tentato-stupro-a-civitavecchia/

Rubavano nei supermercati – arrestati 2 Romeni

La Squadra Mobile ha arrestato due cittadini rumeni, di 24 e 30 anni, per furto aggravato. Nella mattinata di ieri il responsabile della sicurezza del punto vendita “Tigros” di Besano aveva segnalato alla Mobile di aver notato due persone, verosimilmente originarie dell’Est europeo, aggirarsi con fare sospetto tra gli scaffali del supermercato, finché, accortisi di essere sotto osservazione, si allontanavano a bordo di una Volvo. Gli investigatori della Mobile hanno dunque cominciato a perlustrare i parcheggi dei supermercati della zona, convinti che i due avrebbero tentato di colpire altrove. Poco dopo, infatti, l’automobile segnalata è stata individuata ad Induno Olona all’interno del parcheggio del supermercato “Eurospin”. Giunti all’ingresso del supermercato, gli agenti hanno notato due uomini che, alla loro vista, si sono separati dandosi alla fuga. Gli operatori sono riusciti a fermare un terzo uomo, che si trovava a bordo dell’automobile ferma nel parcheggio, mentre poco dopo uno dei due fuggiaschi è stato intercettato da una Volante, prontamente intervenuta a supporto. Gli agenti, a seguito di perquisizione del veicolo, hanno rinvenuto bottiglie di superalcolici,alimenti, cosmetici e capi di abbigliamento. I due fermati, domiciliati presso un campo nomadi di Paderno Dugnano, con una sfilza di precedenti per analoghi reati, sono stati condotti in Questura per ulteriori accertamenti. Dalle verifiche effettuate è emerso che la merce rinvenuta, del valore di circa 600 euro, era stata sottratta nella stessa mattinata dai supermercati “Tigros” di Cantello e Arcisate. I due sono stati pertanto arrestati per furto aggravato e condotti presso la Casa Circondariale di Varese. Dalle indagini, con il supporto delle immagini riprese dalle videocamere del sistema di videosorveglianza degli esercizi, è stata accertata la peculiare dinamica dei furti: una volta riempita di prodotti la sporta, questa veniva lasciata con grande abilità al di fuori della zona casse, facendola passare sotto il cancelletto automatico, privo di allarme, che dà accesso ai reparti del supermercato. I ladri, effettuata una spesa irrisoria, provvedevano poi al recupero della borsa.

http://questure.poliziadistato.it/Varese/articolo-6-652-51386-1.htm