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Risorse: 5 libanesi riciclavano denaro sporco per finanziare Hezbollah

Traffico internazionale di milioni di euro

La Procura di Torino indaga su cinque fratelli di origini libanesi per finanziamento al terrorismo e riciclaggio internazionale. Secondo la guardia di finanza, che ha effettuato le ricerche sulla vicenda, i cinque ripulivano il denaro proveniente da un ingente traffico di droga per finanziare l’attività di Hezbollah.

La guardia di finanza ha perquisito la casa e le aziende dei cinque fratelli, che avevano aperto attività di compravendita di auto e macchine agricole nel Cuneese e nella zone di La Spezia.

Due dei cinque fratelli libanesi risiedono in provincia di Cuneo, uno in provincia di La Spezia e i restanti due in Libano, anche se vengono frequentemente nel nostro Paese. All’indagine “Araba Fenice”, coordinata dal pm Antonio Rinaudo, hanno collaborato anche l’Fbi e l’Europol.

E’ stato accertato che le aziende italiane che facevano riferimento ai fratelli ricevevano fondi da riciclare provenienti da società inserite in blacklist dalle autorità statunitensi in quanto collegate, in entrata e in uscita, a trafficanti internazionali di droga e a Hezbollah. Complessivamente vi sarebbe stata una movimentazione di capitali pari a 70 milioni di euro, in entrata e in uscita.

Molti dei mezzi acquistati in Italia venivano poi imbarcati al porto di Anversa, in Belgio, per i Paesi del centro dell’Africa. Qui sarebbero avvenute ulteriori compravendite i cui proventi sarebbero finiti nuovamente all’organizzazione terroristica libanese.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/piemonte/torino-riciclavano-soldi-per-conto-di-hezbollah-indagati-5-fratelli-libanesi_2096118-201502a.shtml

Sicuramente per la nostra economia, questo riciclaggio di denaro sporco proveniente da traffici internazionali, sarà un toccasana…
Come è un toccasana per la nostra società, importare dei terroristi..

Arrestato spacciatore marocchino: aveva oltre 100.000 euro nell’armadio

Oltre 100mila euro nascosti nell’armadio.
Questo il bottino di uno spacciatore di Rivoli, rinvenuto durante la perquisizione del suo domicilio effettuata dalla Guardia di Finanza del Gruppo Orbassano.
L’uomo, un trentenne marocchino, era già stato arrestato nel 2011 in Lombardia dai finanzieri di Trieste, dopo che le forze dell’ordine l’avevano trovato in possesso di 113 chilogrammi di hashish nascosti all’interno di un mezzo pesante ( ovviamente subito libero, ndr).
Questa volta, i 100mila euro provento dell’attività di spaccio dello straniero, erano invece nascosti all’interno di un armadio, ubicato nel suo appartamento. Il denaro rinvenuto era composto da pezzi di vario taglio. Dopo che la Guardia di Finanza di Torino ha accertato la provenienza illecita dei soldi, il Tribunale ne ha poi disposto la confisca definitiva.
La somma verrà depositata presso il Fondo Unico di Giustizia, strumento nato per fornire allo Stato ulteriori risorse finanziarie per sicurezza e giustizia.
http://www.torinotoday.it/cronaca/arrestato-spacciatore-rivoli.html

“Siete italiani, dovete darci soldi”: gang aggredisce ragazzini

TREVISO – Altra aggressione a Treviso. Questa volta nel mirino di una gang di ragazzi sono finiti quattro studenti trevigiani, tutti minorenni.

L’episodio è avvenuto sabato intorno alle 23 nel piazzale della chiesa di San Bartolomeo. I 4 ragazzini stavano prendendo le proprie biciclette per fare ritorno a casa dopo una serata trascorsa con amici, quando all’improvviso vengono accerchiati da un gruppetto di giovani stranieri. I bulli chiedono denaro ai 4 studenti che rispondono di averlo speso in pizzeria e di essere senza soldi. A quel punto scattano le botte: due stranieri decidono di prendere a pugni uno dei ragazzi e un amico che tenta di difenderlo. Entrambi rimangono feriti.

In poco tempo nel piazzale della chiesa arrivano le volanti della polizia e i genitori dei ragazzini aggrediti. La baby gang si divide, qualcuno scappa, altri vengono fermati dagli agenti e portati in Questura per essere identificati.

Nel frattempo i due ragazzini picchiati vengono trasportati al pronto soccorso del Cà Foncello per essere medicati. Entrambi vengono dimessi con una prognosi di sette giorni.

http://www.oggitreviso.it/studenti-picchiati-dalla-baby-gang-105704

 

Rubano iPad, poi si fanno un ‘selfie’ nel campo nomadi del Comune, finisce online

PISA. Gioielli, contanti e perfino una pistola. Immagini che sembrano ritrarre una banda di ladri con la refurtiva. Le foto sono state scattate con un ipad, anche questo rubato. La vittima aveva collegato il dispositivo a un archivio digitale, una casella del servizio Dropbox che può immagazzinare ogni nuova fotografia scattata, insieme alle informazioni relative allo scatto, come la data, l’ora e – se la localizzazione è attivata – anche il luogo.

Così al mattino di venerdì 30 è stato perquisito il campo nomadi di Coltano (Pisa). Nelle foto che hanno dato il via all’indagine dei carabinieri si vedono alcuni giovani in posa con una probabile refurtiva: denaro contante (anche dollari), gioielli, la pistola.

Il furto dell’Ipad era avvenuto ai primi dicembre a Pisa e alcuni giorni dopo nella cartella Dropbox della vittima sono comparse le foto “incriminate”. Così il derubato ha informato immediatamente i carabinieri. Sullo sfondo di una delle immagini sono visibili anche le case del campo nomadi di Coltano. Della refurtiva, purtroppo, non è stata trovata alcuna traccia e pertanto non sono stati contestati reati a uno dei giovani fotografati, un marocchino che vive nel campo e che è stato rintracciato dai militari.

Molte delle foto erano state scattate precedentemente al furto, l’estate scorsa, e poi salvate dentro all’Ipad. Che da lì, alla prima sincronizzazione con il dispositivo, sono arrivate anche sul Dropbox del proprietario del tablet.

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2015/01/30/news/le-foto-con-l-ipad-rubato-finiscono-online-perquisito-il-campo-nomadi-1.10766789

Non paga pizzo: abusivo la blocca in auto e si masturba davanti neonato

CAGLIARI,18 GEN – Ha chiesto denaro a una donna che con l’auto, all’interno della quale si trovava anche un neonato, voleva parcheggiare ma al suo rifiuto l’ha bloccata e minacciata che avrebbe danneggiato la vettura, infine si è abbassato i pantaloni masturbandosi. Arrestato per estorsione, violenza privata e atti osceni in luogo pubblico Alle Seye, 28, cittadino senegalese. L’episodio è avvenuto ieri sera alle 21 in via Regina Elena a Cagliari. La donna, 38, ha chiamato i carabinieri che lo hanno bloccato.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/01/18/senegalese-aggredisce-una-automobilista_ef98b1eb-6109-4bd3-acdd-db6c02c69d46.html

Fa una rapina per andare a prostitute

Al rifiuto della donna, tenta di costringerla ad avere comunque un rapporto senza pagare, ma lei scappa.
Successivamente, ritorna col denaro pattuito e dopo la prestazione la minaccia prendendole la borsa contenente 100 euro e si dilegua. I carabinieri lo arrestano per violenza sessuale e rapina.

Intorno alle ore 03.00 della decorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze, in pieno centro abitato, durante un servizio di controllo del territorio, notavano due donne di colore in forte stato di agitazione. Le due straniere riferivano ai militari operanti che una di loro, poco prima era stata aggredita ed aveva subito la rapina della sua borsa.

I militari hanno accertato che una di loro, giovane nigeriana, mentre svolgeva la sua attività di meretricio, era stata avvicinata da un uomo il quale aveva concordato una prestazione sessuale con lei, ma non aveva la corrispondente somma di denaro pattuita. Al rifiuto della donna che era salita in macchina, l’uomo tentava di costringerla ad avere comunque un rapporto, palpeggiandola continuamente, contro la sua volontà e senza pagare. La donna riusciva a divincolarsi e scappare via. Successivamente, l’uomo ritornava con in mano la somma richiesta e dopo la prestazione la minacciava di morte, intimandole di andare via, senza darle la possibilità di recuperare la sua borsa contenente circa 100 euro, per poi dileguarsi. Dalle descrizioni fornite e dalla targa del veicolo, i militari sono riusciti in breve tempo a localizzare l’uomo all’interno di un bar del centro.

La borsa oggetto della rapina era ancora nella sua autovettura. Per lui, 60enne rumeno, già noto alle forze dell’ordine, è scattato l’arresto in flagranza di reato per rapina e violenza sessuale. L’uomo è stato accompagnato presso la Casa Circondariale Sollicciano di Firenze.

http://www.nove.firenze.it/sesso-a-pagamento-non-ha-soldi-li-trova-e-poi-la-rapina.htm

Legano anziana al letto e le portano via i risparmi di una vita

 © ANSA

TRIESTE, 14 GEN – Hanno ascoltato le confidenze di un’anziana al bar e l’hanno seguita fino a casa, legandola al letto per poi fuggire con i risparmi di una vita, 35 mila euro in contanti e alcuni gioielli. All’uscita di casa, però, c’erano gli agenti della Polizia che li avevano pedinati in borghese: due cittadini marocchini sono stati arrestati ieri a Trieste.

I due, E. K. M, 45 anni, e E. B. S., 25 anni, già condannati, solitamente operano nell’area di Verona. Hanno suonato al campanello dell’abitazione e sono entrati, riuscendo a entrare nell’appartamento della donna, 65 anni, pensionata. La donna è stata aggredita e imbavagliata e legata al letto: per farsi indicare dove fosse nascosto il denaro, i due hanno anche fratturato il gomito della signora. Prima di fuggire, i malviventi hanno allagato la casa, forse per far sì che la donna fosse assistita.

http://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2015/01/14/rapinano-35-mila-euro-ad-anziana-arrestati-a-trieste_001c4b12-9602-40bd-beba-c210fb4804cc.html

Già condannati, ‘solitamente operano’: ma sono sempre qui!

Rom fanno shopping di lusso in Via Condotti

Shopping di lusso Erano le prime ore del pomeriggio quando hanno deciso di entrare in un noto negozio di accessori di lusso di Via Condotti. Le giovani, come tutte le altre clienti, hanno scelto due paia di scarpe da 500 euro ciascuno e, dopo aver estratto dalle tasche alcuni rotoli di banconote, hanno pagato in contanti e sono uscite con il loro acquisto. Mentre continuavano la loro passeggiata per le vie del centro, con al braccio una shopper che pubblicizzava la nota marca, sono state notate e fermate da una pattuglia della Polizia, a cui le giovani donne erano già note per furti ed altri reati.

Il controllo Alla richiesta di spiegazioni da parte della polizia, dapprima hanno dichiarato che si trattava di scarpe contraffatte comperate presso un ambulante, poi hanno mostrato il regolare scontrino fiscale del negozio. Successivamente le due ragazze sono state accompagnate presso gli uffici del Commissariato Viminale e identificate. Entrambe minorenni, sono state trovate in possesso di una cospicua somma di denaro contante, di cui non hanno saputo indicare la provenienza. Denunciate per riciclaggio, sono state successivamente affidate ad una Casa Famiglia.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/roma_nomadi_condotti_scarpe_1000_euro/notizie/1103866.shtml

Dove le manterremo noi. Espellerle no?

Terrore nella notte: famiglia massacrata di botte da rapinatori

Terrore nella notte a Paduli per una rapina in un’abitazione di contrada Torre. Due giovani stranieri – con il volto completamente coperto da sciarpe – hanno forato la porta di ingresso e sono entrati in casa di un impiegato 49enne del posto.

Dopo aver raggiunto la camera da letto dove l’uomo stava dormendo con la moglie, lo hanno svegliato intimandogli di consegnare il denaro che aveva.

Il 49enne ha subito obbedito alla richiesta dando ai due banditi la somma di 360 euro contenuti nella borsa della moglie ed, approfittando di un momento di distrazione dei due rapinatori, ha impugnato la sua pistola regolarmente denunciata e detenuta tentando di costringere i due malviventi alla fuga.

I due, però, lo hanno subito disarmato e, dopo averlo percosso, si sono impossessati dell’arma esplodendo un colpo che ha mandato in frantumi lo specchio del bagno. Successivamente si sono dati alla fuga per le campagne circostanti.

Allertati i carabinieri, nelle successive immediatezze è stata subito allestita una battuta di ricerca da parte di tutte le pattuglie dell’Arma presenti in circuito che, al momento, ha dato esito negativo. Dopo avere effettuato i rilievi tecnici di circostanza, i Carabinieri hanno avviato le indagini, tuttora in corso, tese all’identificazione ed al rintraccio dei due individui.

http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/notte-di-terrore-a-paduli-rapinatori-svegliano-nel-sonno-una-famiglia-49enne-prova-a-reagire-ma-viene-picchiato.html#.VJcD-LgDOsZ.facebook

Uomo preso a sprangate da albanese

SENIGALLIA – I carabinieri hanno denunciato un 29enne albanese residente a Mondolfo per lesioni personali aggravate dopo una lite. Avrebbe aggredito nel piazzale antistante il centro commerciale «Il Maestrale», con un oggetto contundente, forse una spranga, un 31enne bosniaco, che per parare il colpo è rimasto ferito al braccio sinistro. La vittima, commerciante d’auto a Fano, aveva ricevuto in conto vendita dall’albanese una vecchia Audi A4 che avrebbe dovuto piazzare sul mercato bosniaco. L’aggressore, secondo quanto raccontato dal commerciante, gli avrebbe chiesto il denaro che lui però non aveva perchè aveva trasferito l’auto all’estero ma non era riuscito a venderla. Il 29enne è stato identificato e rintracciato dopo circa un’ora a Mondolfo a casa del padre. L’oggetto contundente utilizzato invece non è stato rinvenuto. Il ferito, medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia, ha rifiutato il ricovero ed è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.

http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/commerciante_picchiato_auto_spranga_senigallia/notizie/1078435.shtml