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Rom ti hanno svaligiato casa? Trovati 100mila euro in gioielli in campo – FOTO

Pesaro – Centomila euro di gioielli, in gran parte rubati in varie città delle Marche, Romagna e Lazio, attualmente custoditi nel ‘forziere’ della caserma dei carabinieri di Gabicce Mare.

Chi riconoscesse i propri gioielli, tramite le foto che pubblichiamo nella gallery pubblicata su il resto del carlino, può rivolgersi alla caserma ed attivare il procedimento che potrebbe portare alla restituzione del prezioso (FOTO).

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Si tratta in maggioranza di gioielli in oro bianco, giallo, braccialetti di perle e due orologi Rolex. Alcuni dei gioielli mostrati ieri dai carabinieri, che hanno illustrato l’operazione del recupero fatta dopo perquisizioni in un campo nomadi di Zagarolo (Roma), sono ancora impegnati con tanto di polizza presso una banca.

Moldava accoltella fidanzato

L’aggressione domenica sera a Padenghe sul Garda, all’interno del Residence “Le Balze”. La donna è stata denunciata con l’accusa di lesioni aggravate
Padenghe: accoltella il fidanzato nel residence Le BalzeStorie CorrelateOmicidio a Niardo: uccide la moglie, accoltella la figliaSulzano: accoltella l’ex fidanzato e poi tenta di suicidarsi
I carabinieri della Compagnia di Salò hanno denunciato una 33enne moldava con l’accusa di lesioni aggravate ai danni di un connazionale di 30 anni, suo fidanzato. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di domenica a Padenghe sul Garda, in un appartamento del Residence “Le Balze”.
In compagnia di un amico bulgaro, i due stavano cenando ed improvvisamente, complice anche l’abuso di whisky e vino, hanno incominciato a litigare. Dalle parole pesanti sono poi passati alle mani: la situazione è degenerata quando la donna ha afferrato un coltello ed ha colpito due volte il fidanzato: la prima coltellata, lieve, dietro la schiena, la seconda più profonda all’altezza del rene.
L’uomo si è accasciato a terra perdendo molto sangue: l’amico – spaventato – ha subito allertato i vicini ed il 118. La prima pattuglia intervenuta, un equipaggio del Radiomobile, ha subito intuito la gravità del fatto ed ha messo in sicurezza la scena del crimine. Sul posto è poi giunta anche la squadra rilievi ed il pubblico ministero Antonio Cassiani. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Desenzano, ricoverato nel reparto di Chirurgia con una prognosi di 20 giorni.
La 33enne è stata trovata ancora all’interno dell’appartamento. A seguito dell’interrogatorio, è stata deferita in stato di libertà per lesioni personali aggravate. Nel corso della perquisizione, è stato rinvenuto anche il coltello usato per l’aggressione, adagiato nel lavello del bagno ancora sporco di sangue.

http://www.ccsnews.it/padenghe-accoltella-il-fidanzato-nel-residence-le-balze-238.html

Parco giochi: immigrato si aggira tra i bambini con coltellaccio di 13cm

Un romeno di 30 anni è stato bloccato nella tarda serata di ieri nel parco giochi di Olbia dopo aver creato il panico tra le famiglie: completamente ubriaco, girava tra i bambini armato di un coltello, con una lama di tredici centimetri. Alcuni genitori hanno dato l’allarme e l’uomo è stato poi bloccato e denunciato. Il fatto è accaduto intorno alle 22, all’interno del parco “Fausto Noce”, a quell’ora ancora affollato, soprattutto da famiglie. Dopo una breve ricerca, gli agenti della Polizia Municipale, grazie alla dettagliata descrizione fornita dai numerosi testimoni, l’uomo è stato individuato e portato al Comando di Poltu Quadu, dove ha trascorso la notte. Il coltello è stato sequestrato e l’uomo denunciato per porto abusivo di arma.

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2015/05/03/romeno_ubriaco_minaccia_bambini_in_un_parco_giochi_bloccato_e_den-6-417329.html

Mestre: ragazza accoltellata da africano

Aggredita a soli 20 anni fuori dal locale in cui aveva passato la serata in compagnia degli amici. Il fatto è accaduto nella notte tra sabato e domenica a Mestre.

Una ragazza di soli 20 anni sarebbe stata rapinata da un uomo armato. Dopo l’accoltellamento in pieno centro (DETTAGLI) Mestre è quindi ancora nel mirino della violenza. Dopo aver passato la serata con gli amici, la ragazza verso le 4:30 era uscita dal locale in zona Giustizia per rincasare quando, da dietro un’auto, sarebbe sbucato il suo aggressore.

L’uomo, armato di coltello le avrebbe intimato di consegnargli la borsa. Lei però, d’istinto ha protetto i suoi averi e da li ne sarebbe nata una colluttazione. Il malvivente non si sarebbe fatto intimorire e avrebbe anche ferito lievemente la vittima ad una mano, riuscendo così a strapparle la borsa e fuggire scappando dietro una siepe.

“Stava uscendo dalla discoteca quando l’uomo l’ha aggredita – ha dichiarato la madre della vittima -. Lei lavora spesso di notte e dopo tanto aveva voglia d’andare a ballare con gli amici. Ora però dopo quest’avventura è sotto shock. L’uomo di colore l’ha aggredita e l’ha anche ferita quando lei gli ha chiesto di lasciargli almeno il cellulare. Dopo essere stata ferita al pollice mia figlia ha lasciato la borsa – ha continuato la madre -, ha anche provato a correre dietro al ladro ma lui è scappato dietro una siepe”.

“Quando si è accorta che stava sanguinando ha chiamato l’ambulanza che l’ha trasportata al pronto soccorso. Un suo amico intanto cercava di calmarla. Ora noi abbiamo paura, abbiamo già cambiato la serratura perchè dentro la borsa c’erano anche le chiavi di casa”.

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Ruba la borsa a una donna che la rintraccia, lei l’aggredisce e finisce in manette

Ruba la borsa a una donna al Vomero, prova ad usare la carta di credito ma finisce in manette. Gli agenti del Commissariato di polizia Vomero hanno tratto in arresto ieri pomeriggio Alexandra Vanyagina, 31anni, di nazionalità russa, residente nel rione Sanità, responsabile di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.
Erano le 14,40 quando una pattuglia del Commissariato Vomero, nel transitare in piazza Medaglie d’Oro ha notato una ressa di persone accanto ad uno sportello bancomat.
Prontamente intervenuti, i poliziotti hanno appurato che poco prima la aVanyagina, veva rubato la borsa di una donna che si trovava con la famiglia all’interno di un pub in Piazza Vanvitelli. Il figlio della vittima, tramite il localizzatore dell’I-Phone aveva rintracciato il telefono in Piazza Medaglie d’Oro mentre, quasi contemporaneamente, al marito della vittima veniva notificato un prelievo di 250 euro da un bancomat.
Giunta nella piazza, la vittima ha notato la Vanyagina ancora accanto al bancomat dove aveva appena prelevato i soldi e l’ha affrontata, chiedendole la restituzione della borsa. La russa, vistasi alle strette, l’ha aggredita, fino all’arrivo dei poliziotti che sono riusciti non senza fatica, causa la resistenza della donna, ad arrestarla.
La donna che annovera precedenti specifici, giunta in Commissariato ha restituito il maltolto che è stato riconsegnato alla vittima.

http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/vomero-ladra-borsa-arresto/notizie/1328064.shtml

Rubano sei Mercedes e tre pc a Foligno: la polizia blocca la banda e arresta 4 ladri

Rubavano auto di grossa cilindrata, nuove di zecca, che poi rivendevano, esportandole all’estero, o facevano smontare utilizzandone alcune parti, per un giro di milioni di euro. Le vittime erano concessionarie del Centro Italia. La polizia però è riuscita a fermarli, arrestando in flagranza di reato quattro componenti della banda, A. L. e V. P., di 25 e 28 anni, entrambi moldavi, e N. B. e T. R. , 25 e 36 anni, rumeni.

Da Roma per rubare Tutto ha inizio lo scorso 21 marzo, quando la polizia interviene a seguito del furto di autovetture Toyota, perpetrato nella notte, presso una nota concessionaria di Siena. Immediatamente scattano le indagini, che portano fino a Roma gli uomini della squadra mobile senese, diretti dal vice questore aggiunto Sabatino Fortunato. Gli investigatori, già a seguito dei primi accertamenti, riescono a verificare che il gruppo criminale, specializzato e ben organizzato, si muoveva dalla Capitale per andare a colpire in diverse città, nottetempo. Dopo aver effettuato un sopralluogo alle concessionarie, andavano a rubare, talvolta causando danneggiamenti, e prendevano autovetture ancora da immatricolare e quasi prive di carburante, insieme a diverse targhe. Ogni volta, si appoggiavano a un vicino distributore, dove facevano rifornimento di benzina o gasolio, per poi mettersi in viaggio alla volta di Roma. Là, le parcheggiavano per qualche giorno lungo la strada, mimetizzandole tra le altre in sosta, prima di riappropriarsene qualora nessuno si fosse “fatto vivo” nel frattempo.

A Foligno A seguito delle indagini, sviluppate anche con appostamenti e pedinamenti, gli investigatori sono giunti, intorno alla mezzanotte del 1 maggio, fino a una concessionaria Mercedes di Foligno, in provincia di Perugia. A distanza, hanno avvistato una Fiat Stilo con a bordo uno dei quattro malviventi, che fungeva da “staffetta” precedendo di pochi metri tre auto Mercedes, cercando così di prevenire, evitandoli, eventuali controlli della polizia. Da lì la carovana, sempre seguita e monitorata dai poliziotti, ha imboccato l’Autostrada A1 in direzione sud dove, nei pressi di Guidonia Montecelio, si è fermata. A quel punto le autovetture rubate sono state regolarmente parcheggiate nelle vie limitrofe alle abitazioni, dopodiché i tre conducenti delle Mercedes sono risaliti sulla Stilo per ripartire, insieme al complice, verso Nord.

Fermati Le loro manovre hanno, ulteriormente, insospettito gli uomini della questura di Siena, che coordinandosi con i colleghi della squadra mobile di Roma, che sempre hanno lavorato con loro in stretta sinergia durante le indagini, li hanno fermati, anche con l’ausilio degli agenti della polizia stradale di Orvieto e Roma Nord, lungo l’Autostrada del Sole. Durante il controllo, con relative perquisizioni dei quattro e dell’auto a bordo della quale viaggiavano, è peraltro emerso che uno dei due rumeni, il più grande, aveva nascosto negli slip una chiave, poi risultata essere di un’altra macchina appena rubata.

L’arresto Subito gli investigatori hanno coinvolto i colleghi del Commissariato di Foligno e, insieme, hanno rintracciato altre tre Mercedes, tra le quali quella corrispondente alla chiave rinvenuta addosso allo straniero, lasciate in sosta poco distante dal concessionario, che i quattro stavano andando a recuperare prima di essere arrestati dalla polizia. A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che, oltre alle 6 auto, erano stati rubati 3 computer portatili. Le Mercedes e i pc sono stati restituiti al titolare della concessionaria e la Fiat Stilo è stata sequestrata. I quattro componenti della banda sono stati, invece, accompagnati al carcere di Rieti a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

http://www.umbria24.it/rubano-sei-mercedes-e-tre-pc-a-foligno-la-polizia-blocca-la-banda-e-arresta-4-ladri/354780.html

Marocchino sfonda la porta di casa

VITERBO – Gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Volante della Questura di Viterbo hanno tratto in arresto un cittadino marocchino, di 42 anni, che continuava a molestare la moglie.

L’episodio si è verificato nella giornata di ieri dove i Poliziotti della Volante, coordinati dalla Squadra Mobile, sono intervenuti su richiesta di una donna, il cui ex marito, in capo al quale era pendente un provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare, la stava molestando da sotto casa tramite il citofono.

Gli uomini della Squadra Volante intervenivano prontamente e, dopo aver condotto l’uomo in Questura, si accertavano dell’esistenza dell’atto restrittivo e denunciavano lo straniero per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, poi rilasciandolo. Ma lo straniero immediatamente ritornava presso l’abitazione della ex moglie, cercando di entrare nella casa anche colpendo con calci e pugni il portone d’ingresso. Gli inquilini del palazzo, allarmati dalla situazione, richiedevano ancora l’intervento della Polizia di Stato che immediatamente si portava sul posto riportando il marocchino in Questura. La ex moglie, in sede di denuncia, confermava, quindi di essere separata dall’uomo che, anche dopo il provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare, veniva continuamente molestata dallo stesso e che tale situazione le ingenerava un grave stato d’ansia e di paura anche per la propria incolumità.

A questo punto il cittadino marocchino, di 42 anni, veniva tratto in arresto per atti persecutori. Sottoposto al giudizio direttissimo in data odierna il giudice convalidava l’arresto, applicava all’uomo la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Viterbo e rinviava la trattazione del processo al 14 maggio prossimo.

http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=73045

Scova chi l’ha scippata: picchiata

Ruba la borsa a una donna al Vomero, prova ad usare la carta di credito ma finisce in manette. Gli agenti del Commissariato di polizia Vomero hanno tratto in arresto ieri pomeriggio Alexandra Vanyagina, 31anni, di nazionalità russa, residente nel rione Sanità, responsabile di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.
Erano le 14,40 quando una pattuglia del Commissariato Vomero, nel transitare in piazza Medaglie d’Oro ha notato una ressa di persone accanto ad uno sportello bancomat.
Prontamente intervenuti, i poliziotti hanno appurato che poco prima la aVanyagina, veva rubato la borsa di una donna che si trovava con la famiglia all’interno di un pub in Piazza Vanvitelli. Il figlio della vittima, tramite il localizzatore dell’I-Phone aveva rintracciato il telefono in Piazza Medaglie d’Oro mentre, quasi contemporaneamente, al marito della vittima veniva notificato un prelievo di 250 euro da un bancomat.
Giunta nella piazza, la vittima ha notato la Vanyagina ancora accanto al bancomat dove aveva appena prelevato i soldi e l’ha affrontata, chiedendole la restituzione della borsa. La russa, vistasi alle strette, l’ha aggredita, fino all’arrivo dei poliziotti che sono riusciti non senza fatica, causa la resistenza della donna, ad arrestarla.
La donna che annovera precedenti specifici, giunta in Commissariato ha restituito il maltolto che è stato riconsegnato alla vittima.

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/vomero_ladra_borsa_arresto/notizie/1328064.shtml

Rissa in strada tra cingalesi ubriachi

Viterbo – Un apprezzamento di troppo ed è caos alla festa. Si è trasformato in zuffa il sabato notte di un gruppo di cingalesi un po’ alticci.

Proprio l’alcol, probabilmente, è all’origine della degenerazione di un’allegra serata finita male, dopo le avances a una donna.

Lei, trentenne, è stata difesa dal marito quando almeno un partecipante alla festa avrebbe cercato prima di sedurla a parole, poi sarebbe passato alle vie di fatto, allungando le mani.

La ricostruzione dell’accaduto non sarebbe ancora chiara neppure alla polizia, allertata dal pronto soccorso all’arrivo della donna in ospedale. Lei ha riportato lesioni per alcuni giorni e, almeno per ora, non avrebbe sporto denuncia.

http://www.tusciaweb.eu/2015/04/aggredita-festa-difende-marito/

Bambini schiavi per le strade di Torino, tre romeni condannati

Condannati per avere ridotto in schiavitù dei minori, fra cui uno di due anni

Bambini schiavi tra le strade di Torino. Troppo piccoli per lavorare, ancora dei bambini, e già schiavi di sfruttatori senza scrupoli. Una triste vicenda di violenza ed emarginazione si è consumata per mesi ai danni di tre minorenni costretti a chiedere l’elemosina in piazza Rebaudengo con la costante presenza di violenze e percosse se la raccolta dei soldi non era sufficiente da soddisfare le richieste dei tre schiavisti.

Grazie all’operazione del Nucleo Nomadi della Polizia Municipale di Torino, coordinata dal pubblico ministero Stefano Castellani, sono stati condannati tre cittadini romeni con due condanne a 5 anni e 4 mesi e una a sei anni di reclusione.

I tre sfruttatori obbligavano i bambini a lavare i vetri delle auto durante i mesi invernali vestiti di pochi e leggeri indumenti inadatti al clima rigido dell’inverno torinese. Il più piccolo dei bambini sfruttati, appena due anni, può essere adottato, mentre gli altri due giovanissimi sono stati affidati ad una comunità protetta.

http://www.imolaoggi.it/2015/04/26/bambini-schiavi-per-le-strade-di-torino-tre-romeni-condannati/