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“Sono immigrato, non devi rivolgermi la parola”: e accoltella passante a spalla e addome

Un trentenne di Canonica d’Adda è stato accoltellato nella notte a Castel Cerreto. È successo all’una e trenta all’esterno del Bar Mauro, in via Piazzoni Contessa. A.B.48 anni, marocchino senza fissa dimostra, ubriaco si è avvicinato al trentenne, che era in compagnia di due amici, e senza nessun motivo ha estratto un coltellino multiuso e lo ha ferito alla spalla sinistra e all’addome. Il giovane si è accasciato in una pozza di sangue.

Immediato l’intervento di un’ambulanza che ha trasportato il 30enne all’ospedale di Treviglio dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Anche se le sue condizioni non sono gravi, i medici non hanno sciolto la prognosi. Sul posto anche i carabinieri di Treviglio che hanno bloccato il 49enne marocchino e lo hanno arrestato. In tasca l’immigrato aveva un altro coltello, un paio di forbici e un cacciavite.

A dare l’allarme ai carabinieri era stata la barista del bar, una trentenne di Treviglio, che era stata infastidita dall’immigrato già da alcune ore. Pare che il 48enne, cliente non abituale del locale, avesse bevuto diversi alcolici a partire delle 19 di giovedì. Il pm Di Mauro ha firmato l’ordine di arresto per il maghrebino per tentato omicidio in attesa dell’udienza di convalida.

Roma: romeno ubriaco uccide militare

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri dopo aver travolto con la propria auto e ucciso un motociclista. La vittima, un militare dell’esercito di 48 anni, è stata investita alle porte di Roma. L’uomo che ha provocato l’incidente – con patente già sospesa in passato – avrebbe travolto anche due auto.

L’incidente è avvenuto al chilometro 24 circa di via Salaria, all’altezza di Monterotondo.
Il romeno è stato arrestato dai carabinieri di Monterotondo per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=180379

“Sono immigrato, devi darmi ancora da bere!”: al rifiuto devasta bar e aggredisce militari

Arezzo, 1 agosto 2013 – Ha devastato un bar solo perchè il proprietario si è rifiutato di dargli ancora da bere visto che era già completamente ubriaco. E all’arrivo dei carabinieri si è scagliato contro i militari ferendone uno anche se in maniera lieve. La serata-show di un quarantunenne si è conclusa in carcere, dopo l’operazione portata a termine dai carabinieri della Stazione e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Bibbiena. In manette è finito un rumeno di 41 anni, residente in Casentino; le accuse nei suoi confronti sono violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Poco dopo la mezzanotte di ieri una pattuglia della Stazione carabinieri di Bibbiena, che stava effettuando un posto di controllo sulla Regionale 71 umbro-casentinese, sentiva delle grida provenienti da un vicino bar.
I militari, portatisi immediatamente sul posto, constatavano che un uomo, che si trovava in evidente stato di ebrezza alcolica, stava discutendo animatamente con il gestore del locale che, viste le sue condizioni, si rifiutava di servigli altri alcolici. Lo straniero, al culmine della concitazione, danneggiava un tavolino e rompeva alcuni bicchieri e, alla vista dei carabinieri, si scagliava anche contro di loro, venendo infine bloccato e portato nella caserma carabinieri di Bibbiena dove, arrestato, è stato ristretto nella camera di sicurezza. Nella colluttazione sia l’arrestato che un carabiniere riportavano lievi lesioni. Stamani l’uomo verrà giudicato col rito direttissimo.

http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2013/08/01/928318-rumeno-casentino-bar-arrestato.shtml

Modavo ubriaco uccide donna e bambino

COSENZA – Due persone, un donna ed un bambino, sono morte ed altre dodici sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106, nei pressi di Villapiana, nel Cosentino. Un camion, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato con un autobus a bordo del quale viaggiavano i due morti ed i feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale. A bordo dell’autobus viaggiava un gruppo di emigranti calabresi provenienti dalla Svizzera e diretti a Mesoraca (Catanzaro) per trascorrere alcuni giorni di vacanza. L’autista del camion è stato fermato dalla polizia per accertamenti.

Si è barricato nella cabina del camion perchè temeva di essere linciato l’autista del camion, uno straniero bielorusso, che si è scontrato con un autobus sulla strada statale 106, nei pressi di Villapiana. Nell’incidente stradale sono morti un bambino di 12 anni ed una donna di 57 anni.

Subito dopo i soccorsi e dopo aver accertato che c’erano due persone decedute alcune delle persone che erano a bordo dell’autobus si sono dirette verso il camion ma l’autista, temendo di essere linciato si è chiuso a bordo del mezzo. Solamente quando sono arrivati gli agenti della polizia stradale ha deciso di scendere per fornire la sua versione sull’incidente. Undici persone rimaste ferite sono state trasferite negli ospedali di Rossano, Corigliano, Castrovillari e Trebisacce mentre una donna è stata portata con l’elisoccorso a Catanzaro perchè le sue condizioni sono gravi.

Gli agenti della polstrada di Trebisacce hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria l’autista del camion. Si tratta di Valiantisin Skramblavich, 33 anni, bielorusso, il quale è risultato positivo all’alcoltest. Nell’incidente stradale è morta Clelia Andali, di 57 anni, ed un bambino, Leonardo G., di 12 anni. Tra le dodici persone ferite destano particolare preoccupazione le condizioni di una donna, Lucia Castorino, di 57 anni, la quale è stata trasportata dall’elisoccorso nell’ospedale di Catanzaro dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Le indagini della polizia stradale sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Maria Sofia Cozza.

http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/cosenza_bus_camion_incidente/notizie/309317.shtml

Milano: immigrato devasta auto in via Padova


Il Giorno
Ubriaco per via Padova danneggia le auto, arrestato 19enne
Il Giorno
gira ubriaco e a torso nudo per via Padova nel cuore della notte e, arrivato in via Ponte Nuovo tira un calcio ai fiori lasciati in omaggio Barbara Papetti, di 42 anni, investita negli scorsi giorni dall’autobus 51: arrestato un 19enne ecuadoriano  

“Sono immigrato, voglio altri alcolici”: al rifiuto devasta locale

Perugia 25 luglio 2013 – Ha messo in fuga tutti i clienti, ha “sbaraccato” il bar e poi minacciato pesantemente il proprietario. E’ andato così in un locale di Norcia per colpa di un macedone, che completamente ubriaco, ha provocato il caos perchè gli era stato rifiutato un bicchiere di alcol.

Il fuggi-fuggi dei clienti ha messo in allarme i Carabinieri che hanno raggiunto il bar per cercare di calmare gli animi ed evitare il peggio. C’è voluto per bloccarlo e ammanettarlo. Ma all’arrivo dell’Arma il macedone ha dato in escandescenze e si è scagliato contro di loro. Il ragazzo straniero si trova ora agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/norcia-rissa-bar-arrestato-macedone.html

 

 

Fermato ubriaco alla guida picchia 2 poliziotti: arrestato romeno

Fermato ubriaco alla guida picchia 2 poliziotti: arrestato cameriere
Riviera24.it
Un cameriere romeno di 27 anni è stato arrestato, la scorsa notte, con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per avere aggredito due poliziotti: uno del commissariato di Ventimiglia e un altro della polizia stradale, che lo avevano  

Stupratore marocchino scompare dopo scarcerazione: vittima chiede danni allo Stato

PORDENONE 04 luglio 2013 – Violentata la sera di San Valentino a un distributore di benzina di Pordenone. Era il 2005. Il suo aggressore ha già scontato la condanna: i 10 anni inflitti dal Tribunale sono diventati 7 anni e 4 mesi grazie allo “sconto” di pena ottenuto in Corte d’Appello. Adil Hrizi, marocchino di 33 anni all’epoca residente a Pravisdomini (Pordenone), è sparito non appena si è lasciato alle spalle il cancello del carcere.

Inutile ogni tentativo di rintraccio fatto dall’avvocato Alberto Fenos.
 Questo significa che per la vittima è sfumata la possibilità di ottenere il risarcimento di 200mila euro stabilito dai giudici. C’è, tuttavia, una possibilità. Il legale, infatti, ha promosso un’azione contro la Presidenza del Consiglio dei ministri per ottenere quanto spetta alla giovane pordenonese a cui l’aggressore ha stravolto la vita.

Il ricorso sarà discusso dalla sezione civile del Tribunale di Trieste, perchè in questi casi la competenza si radica presso la sede dell’avvocatura dello Stato. All’avv. Fenos, forte di un caso simile accaduto a Torino e del conseguente pronunciamento della Corte d’Appello, non è rimasto che citare la presidenza del Consiglio dei ministri puntando sul fatto che il nostro Governo è inottemperante alla direttiva comunitaria che impone allo Stato italiano di istituire un fondo di solidarietà per le vittime di un reato intenzionale violento che non hanno la possibilità di ottenere un risarcimento perchè il responsabile – in questo caso il trentatreenne nordafricano – è sfuggito alle richieste risarcitorie.

Nel suo ricorso l’avvocato Fenos ricorda che la sua assistita è stata vittima di «un feroce abuso sessuale subito da uno sbandato, ubriaco, senza lavoro, oggi di fatto irreperibile». Che la giovane donna ha pagato duramente per la violenza subita: tre anni di psicoterapia ci sono voluti per tornare lentamente alla normalità, intrattenere nuovamente relazioni personali, affettive e sentimentali, per non temere il buio e i contatti con altre persone. L’impossibilià di essere risarcita per quanto patito l’ha ulteriormente mortificata ed è per questo che allo Stato vengono ora chiesti danni per 250mila euro.

La vicenda sconvolse la provincia di Pordenone. La ragazza aveva 24 anni e si fermò in un distributore di benzina di viale Venezia per fare il pieno. Il suo aggressore, arrivato a bordo di una macchina rubata, la violentò e la rapinò dell’auto. Fu successivamente catturato dai carabinieri dopo un inseguimento. Era a bordo di un’altra auto rubata.

http://www.gazzettino.it/nordest/pordenone/lo_stupratore_esce_dal_carcere_e_non_paga_la_vittima_chiede_i_danni_allo_stato/notizie/300264.shtml

Famiglie ‘migranti’: ubriaco pesta a sangue moglie e figlia

15enne difende madre e padre la picchia
ANSA.it
15enne difende madre e padre la picchia (ANSA) – ROMA, 3 LUG – Per l’ennesima volta un moldavo di 43 anni e’ tornato a casa ubriaco e ha iniziato a colpire la moglie. La figlia 15enne e’ intervenuta a difendere la madre. Il padre pero’ ha iniziato a
Garbatella: ubriaco picchia moglie e figlia 15enne, arrestato marito RomaTodaytutte le notizie (4) »

Milano: stuprata nel parco da immigrato clandestino

Milano 02 luglio 2013 – Violenza sessuale consumata lunedì notte alle 23 all’interno del parco Trotter: la vittima sarebbe una 50enne operatrice sanitaria ucraina lì in compagnia di amici e amiche peruviane.

Integrazione obbligata

Integrazione obbligata

Peruviano, irregolare, nullafacente, con precedenti per rapina, violenza e resistenza, il 20enne arrestato, preso in fragranza di reato: Louis Enrique F., ora a San Vittore. Ad allertare i carabinieri è stata una amica peruviana della vittima.

A quanto riferito dal comando di via Moscova, la 50enne è stata avvicinata dall’uomo, presumibilmente ubriaco, che le ha rivolto numerosi e volgari apprezzamenti non graditi. Davanti alla reazione della vittima, il giovane ha cominciato a prenderla a calci e pugni fino a tramortirla per trascinarla poi in un cespuglio dove l’ha violentata. Arrivata sul posto il Nucleo radiomobile ha bloccato l’uomo e ha condotto la vittima alla clinica Mangiagalli dove la violenza è stata confermata.

http://www.milanotoday.it/cronaca/violenza-sessuale-parco-trotter.html