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Faceva concorrenza ad Al Fano: arrestato baby-scafista

Il baby scafista era già al suo secondo viaggio. Due li hanno registrati i carabinieri di Carbonia, ma forse Barihan Chakibe ha affrontato molte altre volte la rotta tra l’Africa e l’Italia. Domenica pomeriggio, poco prima di raggiungere la costa dell’isola di Sant’Antioco, il barchino carico di migranti è stato intercettato da una motovedetta e il diciottenne algerino che era al timone non è riuscito a spacciarsi per un rifugiato in cerca d’asilo. Lo scorso anno, il 17 agosto, il piano aveva funzionato alla perfezione e così il ragazzino era scampato alle manette. Stavolta, invece, è stato arrestato.

Nonostante l’età Barihan Chakibe era considerato uno particolarmente esperto. Abile ai comandi del barcone, perfetto conoscitore del tratto di mare tra l’Algeria e il sud della Sardegna. Quelli che organizzano i viaggi lo avevano istruito a dovere per trasportare i migranti in Italia e lui aveva già compiuto la missione senza creare problemi. Senza rischiare troppo tra le onde e senza finire nei guai. La sua età era considerata un vantaggio: mai le forze dell’ordine italiane avrebbero creduto che al timone di un barcone ci fosse uno sbarbatello. E infatti, proprio la scorsa estate, lo scafista diciassettenne era stato soccorso e protetto insieme agli altri migranti appena approdati nella spiaggia di Porto Pino, sempre nel Sulcis.

Domenica pomeriggio, la barca in vetroresina (6 metri, motore da 40 cavalli e 5 persone a bordo) è stata notata dai carabinieri della compagnia di Carbonia quando era ancora al largo, nella zona di Capo Sperone. I militari della motovedetta CC707 hanno osservato subito chi fosse ai comandi: a tradire Barihan Chakibe è stata una felpa gialla. Prima di sbarcare ha cercato di cambiarsi d’abito ma a quel punto non è servito neanche presentarsi con un altro nome e un’altra nazionalità. Le impronte digitali lo hanno incastrato: il giovane era lo stesso segnalato nel 2014 (quando aveva solo 17 anni) ed è finito in manette. «Dalle indagini – spiega il capitano Giuseppe Licari – è facile dedurre che il giovane sia stato impiegato più volte nel trasporto dei migranti: scafista di professione, abile nel trasporto dei connazionali verso la zona dell’Italia che è più vicina all’Algeria, cioè la Sardegna».

Nelle ultime ore, in Sardegna, sono già due gli sbarchi.

http://www.lastampa.it/2015/05/04/italia/cronache/cagliari-il-baby-scafista-tradito-dalla-felpa-gialla-QVHisPCzY5rS69m7EEvAiM/pagina.html

Peruviano ruba ambulanza e semina panico

PERUGIA – Peruviano ruba un’ambulanza e viene arrestato. Il fatto è avvenuto questa stanotte in via Donizetti.
Gli agenti della volante, giunti sul posto, hanno individuato il veicolo segnalato sulla corsia di destra della rotonda e quindi ancora a ridosso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.
Una volta bloccato il mezzo, hanno verificato chi vi fosse alla guida.
Si tratta di un 50enne peruviano, che non lavora come operatore sanitario, e che ha subito manifestato inequivocabili segni di ubriachezza.
Secondo la ricostruzione della polizia il peruviano – J.V.M.Y le sue iniziali – era andato al pronto soccorso nella tarda serata del 30 aprile, per farsi medicare una lieve ferita.
L’uomo si è presentato ubriaco e ad un certo momento, mentre si trovava ancora in sala d’attesa, si è alzato e se ne è andato via.
Il peruviano ha puntato un’ambulanza utilizzata per servizi di trasporto occasionali è riuscito ad avviare il motore ed è uscito dal Santa Maria della Misericordia.
L’arrivo immediato delle Volanti, però, non gli ha permesso di fare molta strada.
Così, la Polizia ha restituito il mezzo al nosocomio perugino ed arrestato in flagranza il sudamericano con l’accusa di furto.
Per J.V.M.Y. – che domattina sarà processato per direttissima – anche una denuncia per guida con patente revocata ed in stato di ebbrezza.

http://www.umbriadomani.it/il-fatto-di-cronaca/perugia-ubriaco-ruba-unambulanza-fermato-e-denunciato-dalla-polizia-39768/

Automobilista bloccato da 4 ‘nigeriane’ e rapinato

CASTELVETRANO. Hanno bloccato un automobilista per chiedergli un passaggio e poi lo hanno rapinato. Con questa accusa sono state arrestate dai carabinieri quattro donne nigeriane, di età compresa tra i 20 e i 22 anni. La vittima è un uomo di 42 anni di Campobello di Mazara che stava percorrendo la strada che conduce a Selinunte. Le indagate lo hanno colpito con calci e pugni e poi dopo avergli sottratto con forza le chiavi dell’automobile ed un borsello contenente cinquanta euro, si sono dileguate nelle campagne. Ma sono state rintracciate dai militari.
L’automobilista ha riportato una contusione al volto. E stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano, dove è stato giudicato guaribile in cinque giorni. Il gip del tribunale di Marsala ha disposto per le quattro donne l’applicazione dell’obbligo di dimora a Castelvetrano.

http://trapani.gds.it/2015/05/04/rapina-a-un-automobilista-arrestate-4-nigeriane-a-castelvetrano_350944/

Parco giochi: immigrato si aggira tra i bambini con coltellaccio di 13cm

Un romeno di 30 anni è stato bloccato nella tarda serata di ieri nel parco giochi di Olbia dopo aver creato il panico tra le famiglie: completamente ubriaco, girava tra i bambini armato di un coltello, con una lama di tredici centimetri. Alcuni genitori hanno dato l’allarme e l’uomo è stato poi bloccato e denunciato. Il fatto è accaduto intorno alle 22, all’interno del parco “Fausto Noce”, a quell’ora ancora affollato, soprattutto da famiglie. Dopo una breve ricerca, gli agenti della Polizia Municipale, grazie alla dettagliata descrizione fornita dai numerosi testimoni, l’uomo è stato individuato e portato al Comando di Poltu Quadu, dove ha trascorso la notte. Il coltello è stato sequestrato e l’uomo denunciato per porto abusivo di arma.

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2015/05/03/romeno_ubriaco_minaccia_bambini_in_un_parco_giochi_bloccato_e_den-6-417329.html

Nigeriano molesta passanti e picchia agenti: è l’ennesima volta

PADOVA. Parapiglia ieri poco dopo mezzanotte nel complesso dei padri rogazionisti in via Tiziano Minio, all’Arcella. Alcuni atleti della società sportiva Juvenilia, che si erano riuniti per una cena, si sono accorti che un individuo africano si era introdotto all’interno della palestra.

È nato un parapiglia nel corso del quale due della società sportiva sono stati picchiati dal malvivente. I feriti hanno chiamato il 113 e richiesto l’intervento di una volante. Sul posto sono giunte due auto e ben quattro poliziotti sono stati picchiati.

Alla fine in manette è finito John Seron, 39 anni, nigeriano senza fissa dimora. L’uomo ha un sacco di precedenti per aggressioni dello stesso tipo, anche ai danni di privati cittadini. La particolarità per cui tutti lo conoscono è che parla in napoletano. Più volte è stato segnalato in zona Borgomagno come individuo molesto

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/05/03/news/ruba-e-picchia-i-poliziotti-arrestato-il-nigeriano-che-parla-napoletano-1.11349312

Gli spacca i denti a bottigliate perché difende ragazza

È successo tutto nella notte, davanti alle vetrine dell’Astoria, il cocktail pub di via Berthollet, zona San Salvario. Le volanti della polizia sono intervenute dopo la telefonata di un gruppo di giovani: «Un uomo ci sta lanciando addosso delle bottiglie di vetro: un ragazzo è stato colpito alla faccia». L’aggressore è stato intercettato e fermato dagli agenti poco distante dal locale, in via Nizza. È un 33enne di nazionalità marocchina, provvisto di regolare permesso di soggiorno. In base alle prime testimonianze raccolte, tutto sarebbe iniziato per un banale litigio tra l’immigrato e una ragazza italiana.
Questa sarebbe poi stata difesa da alcuni amici che hanno allontanato l’uomo. Lui, però, si è ripresentato in via Berthollet pochi minuti più tardi, armato di alcune bottiglie. Una di queste ha raggiunto al volto un 25enne, poi trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano. Le sue condizioni non sono gravi, ma l’impatto gli ha provocato la rottura di un dente. Il marocchino si è difeso spiegando di essere stato a sua volta aggredito e ha mostrato diverse escoriazioni. Accompagnato in questura, è stato poi denunciato a piede libero per lesioni aggravate e lancio di oggetti pericolosi.

http://www.lastampa.it/2015/05/03/cronaca/san-salvario-lite-davanti-al-locale-finisce-a-bottigliate-JFZZk2ypVFlxN9dzlmrHtJ/pagina.html

Ora, le molestie le definiscono ‘banali litigi’.

Vigilessa presa a pugni da abusivo

NAPOLI – Una vigilessa è stata aggredita in Galleria Umberto a Napoli da un ambulante extracomunitario che era intento a vendere merce contraffatta, in particolare borse.

L’agente che era intervenuta per sequestrare la merce, è stata aggredita dall’ambulante con alcuni pugni, che le hanno procurato lesioni guaribili in 8 giorni. L’aggressore è stato bloccato dagli altri agenti della Polizia Municipale, è stato posto agli arresti domiciliari.

http://www.ansa.it/campania/notizie/2015/05/03/vigilessa-colpita-a-pugni-a-napoli_d21a6ee6-b642-4363-a151-18b034397b33.html

Ruba la borsa a una donna che la rintraccia, lei l’aggredisce e finisce in manette

Ruba la borsa a una donna al Vomero, prova ad usare la carta di credito ma finisce in manette. Gli agenti del Commissariato di polizia Vomero hanno tratto in arresto ieri pomeriggio Alexandra Vanyagina, 31anni, di nazionalità russa, residente nel rione Sanità, responsabile di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.
Erano le 14,40 quando una pattuglia del Commissariato Vomero, nel transitare in piazza Medaglie d’Oro ha notato una ressa di persone accanto ad uno sportello bancomat.
Prontamente intervenuti, i poliziotti hanno appurato che poco prima la aVanyagina, veva rubato la borsa di una donna che si trovava con la famiglia all’interno di un pub in Piazza Vanvitelli. Il figlio della vittima, tramite il localizzatore dell’I-Phone aveva rintracciato il telefono in Piazza Medaglie d’Oro mentre, quasi contemporaneamente, al marito della vittima veniva notificato un prelievo di 250 euro da un bancomat.
Giunta nella piazza, la vittima ha notato la Vanyagina ancora accanto al bancomat dove aveva appena prelevato i soldi e l’ha affrontata, chiedendole la restituzione della borsa. La russa, vistasi alle strette, l’ha aggredita, fino all’arrivo dei poliziotti che sono riusciti non senza fatica, causa la resistenza della donna, ad arrestarla.
La donna che annovera precedenti specifici, giunta in Commissariato ha restituito il maltolto che è stato riconsegnato alla vittima.

http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/vomero-ladra-borsa-arresto/notizie/1328064.shtml

Picchia la convivente per strada, egiziano arrestato

Picchia la convivente per strada: egiziano 28enne in manette

Un 28enne egiziano, residente a Pescara, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.  I Carabinieri del Nor sono intervenuti in soccorso di una donna, convivente del giovane, dopo essere stati allertati da alcuni passanti.

L’uomo infatti, a seguito di una discussione per futili motivi, ha cominciato a picchiare la sua vittima per strada, poi si è scagliato contro i cittadini che hanno cercato di difendere la donna.

Infine, all’arrivo dei militari dell’Arma, ha preso a calci e pugni anche loro, che pero’ lo hanno bloccato e ammanettato.

http://www.ilpescara.it/cronaca/picchia-convivente-per-strada-egiziano-arrestato.html

 

Furti nelle case, fermata una banda di albanesi

Fermata la banda di ladri per i furti in Valdera a gennaio 2015 (Pisa)

I Carabinieri di Pontedera hanno ricostruito le attività criminose che 6 cittadini di origini albanesi avrebbero condotto nel periodo che va dal dicembre 2014 al gennaio 2015, due mesi di tempo in cui sarebbero stati effettutati circa 20 colpi in Valdera e provincia di Pisa, fra cui San Giuliano Terme, Cenaia, Fauglia, Lari e Asciano. Tre di loro sono gravati da custodia cautelare in carcere, mentre gli altri 3 coetanei risultano denunciati in stato di libertà. Hanno tutti fra i 20 ed i 30 anni. La base di residenza era a Stibbio, frazione di San Miniato.

Il modus operandi era sempre lo stesso: veniva accuratamente selezionato l’obiettivo, una casa o una villetta, che avesse nei dintorni buoni posti per nascondere gli attrezzi da scasso. Poi rubavano un’auto ed eseguivano il colpo, nascondendo la refurtiva in un posto sicuro per recuperarla in un secondo momento. I Carabinieri erano sulle loro tracce da tempo e quando hanno avuto sufficienti elementi sono scattate le manette. Decisivo per l’operazione anche un drone con telecamere termiche, che ha permesso durante gli appostamenti di rintracciare la zona dove la notte veniva portata la refurtiva, poi in parte recuperata, composta da pistole, materiali rubati e contante pari a circa 30mila euro.

http://www.pisatoday.it/cronaca/fermata-banda-ladri-furti-valdera-gennaio-2015-pisa.html