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Fugge seminuda in strada: tunisino la stava stuprando

Un cittadino tunisino di 33 anni residente a Colle Val d’Elsa (Siena), disoccupato e pregiudicato, è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti e tentata violenza sessuale nei confronti della moglie, donna marocchina di 40 anni. Nel pomeriggio di ieri, l’uomo è tornato a casa in evidente stato di alterazione alcolica ed ha iniziato a inveire e picchiare la moglie, accusandola di “non portare abbastanza soldi a casa”, riporta una nota dei Carabinieri di Poggibonsi. Successivamente, la donna è stata spogliata e trascinata in camera da letto dove il marito aveva intenzione di abusare sessualmente di lei. Sfuggita, la donna è scappata seminuda per strada riuscendo a trovare rifugio in un negozio vicino alla sua abitazione, da dove sono stati contattati i Carabinieri. Una volta intervenuti, gli uomini dell’Arma hanno trovato l’uomo ad attenderli sulla porta di casa con una spranga metallica: dopo una lunga trattativa, il marito è stato convinto a desistere prima di essere arrestato e accompagnato al carcere di Siena in attesa del giudizio per direttissima. Soccorsa, la donna ha riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni.

http://www.agenziaimpress.it/fugge-seminuda-in-strada-maltrattamenti-e-tentata-violenza-sessuale-marito-arrestato/

Molesta clienti e prende a morsi carabiniere: libero

I militari intervenuti in un bar di Vernio dove l’uomo, ubriaco fradicio, stava importunando i clienti. Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha disposto solo la misura dell’obbligo di presentazione in caserma
Dà in escandescenza e ferisce a morsi un carabiniere: torna libero dopo una notte in cella
Prima ha molestato gli avventori di un bar poi ha morso un carabiniere. E’ accaduto la scorsa notte quando i militari di Vernio hanno arrestato – per resistenza, oltraggio, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale – un 39enne marocchino senza fissa dimora.
L’uomo, in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di bevande alcooliche, alla vista dei carabinieri, intervenuti in seguito alla richiesta del proprietario, dava in escandescenza minacciandoli ed opponendo resistenza con calci e morsi sia all’interno del locale sia mentre veniva portato in auto in caserma. Nella circostanza un militare riportava delle lievi lesioni.
L’arrestato è stato trattenuto nella camera di sicurezza del comando provinciale in attesa dell’udienza per direttissima che si è svolta questa mattina dove il giudice, dopo aver convalidato l’arresto ed in attesa del processo, ha disposto nei confronti del marocchino l’obbligo di presentazione ai carabinieri di Prato.

http://www.notiziediprato.it/news/da-in-escandescenza-e-ferisce-a-morsi-un-carabiniere-torna-libero-dopo-una-notte-in-cella

Armata di spranga devasta locale

ANCONA – ​Poteva avere conseguenze ben più gravi il tentavo di rapina messo in atto ieri da un giovane donna di 25 anni ai danni di un bar di piazza Rosselli. La giovane armata con un lunga spranga di ferro, tipo bastone per tenda, con all’estremità una sorta di decoro che ricorda un arpione, di 120 centimetri, è entrata nel bar e prima ha colpito con calci e pugni un’insegna pubblicitaria di una ditta di gelati, danneggiandola completamente, poi, dirigendosi verso il bancone, ha minacciato il titolare pretendendo pacchetti di sigarette e generi alimentari ovviamente senza pagare. Al diniego del barista, la giovane ha prima spintonato il titolare, poi, dando in escandescenza, ha fatto roteare in aria l’asta di ferro, colpendo le suppellettili, le stoviglie e la merce esposta sui ripiani, urlando parole offensive e ingiuriose a tutti i presenti. Di fronte a bicchieri in frantumi e prodotti alimentari scaraventati a terra, il titolare, trovato riparo sotto il bancone, è riuscito a comporre il 113 e chiedere l’intervento della Polizia di Stato. Immediatamente la Sala Operativa della Questura ha inviato in piazza Rosselli tutte le Volanti e, nonostante il suono delle sirene che avvisava dell’arrivo delle “Pantere”, la donna non ha desistito nel suo intento e continuava a brandire l’arma e a danneggiare l’esercizio commerciale. I poliziotti sono riusciti a calmarla mettendo in sicurezza, sia lei, sia il titolare con il personale presente nel bar e i passanti che si trovavano nella piazza. La giovane, dell’est Europa, residente ad Ancona, con regolare permesso di soggiorno, già conosciuta alle forze dell’ordine, è stata arresta.

http://www.corriereadriatico.it/ANCONA/ancona_irruzione_spranga_bar_spacca_minaccia_titolare_polizia/notizie/1337725.shtml

Preso l’investitore della consigliera PD: è un moldavo, di professione ladro

Fuggiva dopo l’ennesimo furto e investì deliberatamente la consigliera.

E’ il Degrado, che può ‘investire'( in tutti i sensi) anche chi lo causa con le proprie politiche

Elena Maria, 26 anni, laureata in Giurisprudenza, era molto conosciuta a Pavia come consigliera comunale del Pd. Fidanzata, avrebbe dovuto sposarsi a luglio: stava facendo le prove dell’abito da sposa.
La sera del 12 novembre scorso percorse a piedi alcuni metri in Strada Nuova, sino all’incrocio con Piazza Guicciardi. Qui notò una Opel Insigna bianca, risultata poi rubata nel Milanese, con due persone a bordo.
Al volante c’era Radion Suvac, moldavo e ladro ‘in carriera, assieme ad un altro giovanissimo complice dell’est europa; stava fuggendo dopo aver rubato l’ennesimo navigatore satellitare (nell’auto ce n’erano 12!).
I due facevano parte, secondo gli inquirenti, di una banda specializzata in questo genere di furti.
Suvac investì deliberatamente Elena Madama, prima in retromarcia e poi travolgendola e trascinandola per oltre 700 metri durante la fuga in Strada Nuova.

Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno.

La consigliera piddina aveva invece iniziato un lungo calvario, con mesi di coma, prima di riprendersi per iniziare un periodo altrettanto lungo di riabilitazione.

In questi mesi Suvac, approfittando dell’assenza di frontiere in giro per l’Europa. come svariate altre bande, è stato in molti paesi; un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_06/investita-trascinata-un-auto-arrestati-ladri-elena-maria-madama-pavia-consigliera-comunale-pd-e15813c2-f3c0-11e4-8aa5-4ce77690d798.shtml

Il Pd va fermato nell’opera di distruzione del paese. Anche per il bene dei suoi appartenenti.

‘Profugo’ prende a calci e pugni 12enne per rubargli la bicicletta

I Carabinieri di Qualiano hanno arrestato per tentata rapina e lesioni un 27enne ghanese senza fissa dimora. Il giovane è stato notato su via Santa Maria a Cubito mentre picchiava a calci e pugni un 12enne del luogo per sottrargli la bicicletta mountain bike.

Alla vista dei carabinieri ha tentato la fuga, venendo comunque bloccato dopo breve inseguimento. Il minore è stato medicato dai sanitari dell’ospedale di Giugliano in Campania per lesioni guaribili in 6 giorni.

La bicicletta è stata restituita all’avente diritto. L’arrestato è stato portato nel carcere di Poggioreale

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Trascinata con l’auto a Pavia e ridotta in fin di vita: è stato moldavo

«Per i genitori di Elena e per tutta Pavia è la fine di un incubo»: questo, nelle parole del procuratore capo Gustavo Cioppa, il significato dell’arresto di Radion Suvac, 27 anni, moldavo, bloccato martedì a Piacenza dagli agenti della squadra mobile di Pavia. Non l’ha fatta franca il ladro di professione e pirata della strada che a novembre scorso, fuggendo dopo l’ennesimo furto, travolse «deliberatamente» e trascinò con la sua auto per oltre 700 metri nel centro di Pavia la giovane consigliera comunale Elena Maria Madama. Per lui l’accusa è di tentato omicidio, rapina impropria e ricettazione. Il suo complice, un 18enne russo, identificato, è tuttora ricercato. L’arresto è stato effettuato martedì dalla squadra mobile di Pavia in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, nel parco pubblico della Galleana a Piacenza.

Preso in un parco pubblico Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno. Le indagini erano scattate immediatamente: molte le persone che a quell’ora, intorno alle 19, avevano assistito alla scena e avevano aiutato a tracciare un identikit dei due uomini. Fondamentale anche l’enorme lavoro svolto dalle forze dell’ordine sulle utenze telefoniche di tutti i cellulari presenti nell’area (oltre 500 mila), fino a isolarne uno collegato ai fuggitivi. In questi mesi Radion Suvac è stato in Moldavia, Russia, Francia e in altri Paesi europei: un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.] Preso in un parco pubblico

Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno. Le indagini erano scattate immediatamente: molte le persone che a quell’ora, intorno alle 19, avevano assistito alla scena e avevano aiutato a tracciare un identikit dei due uomini. Fondamentale anche l’enorme lavoro svolto dalle forze dell’ordine sulle utenze telefoniche di tutti i cellulari presenti nell’area (oltre 500 mila), fino a isolarne uno collegato ai fuggitivi. In questi mesi Radion Suvac è stato in Moldavia, Russia, Francia e in altri Paesi europei: un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_06/investita-trascinata-un-auto-arrestati-ladri-elena-maria-madama-pavia-consigliera-comunale-pd-e15813c2-f3c0-11e4-8aa5-4ce77690d798.shtml

Expo: nordafricani prendono a pugni venditore

Un violento parapiglia è avvenuto in piazza Mercanti, davanti a un chiosco centralissimo che vende souvenir, intorno alle 20 di martedì 5 maggio. Un venditore di ricordini e portachiavi e’ stato aggredito e colpito con un pugno da alcuni nordafricani che avevano iniziato a litigare e a rompere delle bottiglie di vetro.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia in servizio nella zona ma i litiganti sono fuggiti.

“Alcuni nordafricani che si trovavano in piazza hanno rotto una bottiglia di vetro vicino al chiosco – ha raccontato il commerciante secondo quanto si è appreso – ho chiesto loro di allontanarsi e di smetterla perche’ stavano infastidendo le altre persone. Uno di loro mi ha strattonato e mi ha colpito con un pugno – ha proseguito -, poi sono fuggiti”.

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Vede agenti e li prende a colpi di casco, per svago

Fondi 5 maggio 2015 – Il 4 maggio 2015, in Fondi (LT), i Carabinieri della locale Tenenza hanno tratto in arresto S. B., 29enne cittadino indiano, domiciliato a Fondi (LT) ritenuto responsabile dei reati di “violenza e resistenza a pubblico ufficiale”.

L’uomo, intorno alle ore 20,00, senza alcun motivo, ha colpito con un casco uno dei Carabinieri impegnati in un servizio di controllo alla circolazione stradale, provocandogli lesioni giudicate guaribili in gg. 2. L’aggressore, nonostante il tentativo di fuga, è stato in breve tempo raggiunto e tratto in arresto, dagli stessi militari operanti.

Lo stesso è stato, temporaneamente, ristretto nelle camera di sicurezza, nelle more della celebrazione del rito direttissimo.

http://www.golfotv.it/2015/05/05/fondi-scaglia-il-casco-contro-un-carabinieri-arrestato-un-cittadino-indiano/

Ubriaco pesta moglie e figli

Un rumeno di 35 anni è stato arrestato a Sassari dagli agenti della Questura con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Rientrato a casa in evidente stato di ubriachezza, ieri sera l’uomo ha avuto da prima una discussione con la propria convivente. Poi il litigio è degenerato una vera e propria aggressione fisica, di fronte ai figli minori. La donna è stata minacciata di morte anche di fronte ai poliziotti, accorsi sul posto. Il rumeno è stato bloccato e tratto in arresto, poi rinchiuso nelle camere di sicurezza della Questura di Sassari, a a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ora spetterà al magistrato convalidare il fermo.

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2015/05/05/ubriaco_prende_a_botte_la_convivente_davanti_ai_figlioletti_rumen-6-417636.html

Donna ‘vende’ il figlio a marocchino

CASSINO – La Polizia di Stato denuncia due donne ‘italiane’ ed uomo di origine marocchina per false attestazioni a pubblico ufficiale. Tutto ha inizio a ottobre dello scorso anno quando una 33enne del cassinate dà alla luce un bimbo presso il nosocomio di Cassino. La donna è sola e versa in condizioni di grave disagio economico. La neo mamma si confida con un’altra partoriente; è proprio quest’ultima che si offre di aiutarla. Le propone, infatti, di far riconoscere il bambino ad un amico del compagno, un 35enne di origine marocchina domiciliato a Venezia. Il patto raggiunto prevede che lei riceva dal falso padre 4.000 euro al momento del riconoscimento ed una somma una tantum; lui in cambio avrà in tal modo la possibilità di sanare la propria posizione irregolare sul territorio nazionale. Passano due mesi dall’accordo ed i due si presentano presso un comune del cassinate per denunciare la paternità del bambino, come testimone la confidente che li ha fatti incontrare. Una segnalazione al Commissariato di Cassino fa partire le indagini sulla vicenda. Un’intensa attività di Polizia porta alla luce la realtà dei fatti. La mamma ed il cittadino marocchino sono stati denunciati per false attestazioni a pubblico ufficiale, insieme alla donna che l’ha aiutata. –

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Espellerlo no?