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Sentenza choc: gli zingari hanno licenza di rubare. E se protesti, ti denunciano per razzismo!

Il furto degli zingari? "Non costituisce reato"Occupazione abusiva di suolo pubblico, furto d’acqua e di energie elettrica. Era questa l’accusa rivolta verso quarantun sinti che sono stati tutti assolti dal Tribunale di Verona. Una decisione destinata a far discutere quella riportata dal sito ‘Verona Sera’. A denunciarli erano stati, nel 2008, i vigili urbani di Verona, intervenuti con carabinieri e poliziotti nel campo zingari di via Sogare. Secondo l’accusa del pm Giusy Bisceglie, tutte le famiglie accampate nel piazzale Atleti Azzurri d’Italia avrebbero usato abusivamente l’acqua pubblica, tramite allacciamenti illeciti alla rete idrica di Acque Veronesi. In più tre di loro dovevano anche rispondere di furto di elettricità ai danni di Agsm. Come riportano i quotidiani locali, questi reati avrebbero portato a chiedere 3 anni.

I difensori, tuttavia sono riusciti nell’intento di far comprendere che “era tutto regolare”. Sarà… ma allora come mai era stato il Comune a denunciarli? Fatto sta che il primo reato a cadere “perché non sussiste” era stata l’occupazione abusiva, durante l’udienza preliminare. Ora sono stati smantellati anche gli altri due, quelli più gravi, di furto. Il giudice Giorgio Piziali ha assolto tutti e 41 i sinti perché il “fatto non costituisce reato” (se rubano gli zingari non è reato quindi). Non solo: oltre all’assoluzione i sinti, dall’alto della loro filosofia, hanno anche gettato fango sull’amministrazione.

Gli avvocati di parte civile hanno infatti condannato la scelta del Comune di perseguire alcune persone, “tutte veronesi e in possesso di cittadinanza italiana” (no comment), con l’accusa di aver rubato un bene primario come l’acqua. Quindi se gli zingari rubano “un bene primario”  sono giustificati mentre se un padre disoccupato ruba per dare da mangiare al figlio (anche in questo caso beni primari) deve finire in galera? È questa la giustizia italiana? Fatto sta che non contenti gli zingari hanno anche messo il punto su un fatto: ovvero che alcuni di loro mandati a processo avevano denunciato il sindaco di Verona, Flavio Tosi, per propaganda d’idee razziste. Ma certo, se un primo cittadino riprende gli stranieri in quanto non rispettano le regole è razzista. Questa è l’Italia.

http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/847074/Il-furto-degli-zingari–.html

E i cittadini italiani – quelli veri – che pagano anche i “beni primari”?

La sfilata di moda dei rom la fanno pagare a noi – LiberoQuotidiano.it


IPSIA Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli

La sfilata di moda dei rom la fanno pagare a noi
LiberoQuotidiano.it
O, nel caso di oggi, per dare spazio a qualcosa di ancora più inaspettato, una sfilata di «costumi e creazioni di moda rom». Con l'unica differenza che a investire nell'iniziativa non è un'azienda in cerca del nuovo Valentino, ma un'agenzia governativa
2 giorni di eventi per combattere i pregiudizi verso i Rom, i Sinti ei IPSIA Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli
ROM: UNAR, MERCOLEDI' A MILANO LA 'CAMPAGNA DOSTA AgenParl – Agenzia Parlamentare

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Anziano morì dopo una rapina: due gli arresti, il video – Reggionline


Reggionline

Anziano morì dopo una rapina: due gli arresti, il video
Reggionline
Si tratta del 27enne sinti Stanley Casagrande, nato a Reggio Emilia, e della compagna, la moldava 30enne Vasilisa Chinzeagulov (regolare sul territorio poiché dotata anche di nazionalità rumena); secondo il legale del fratello di Casagrande, Nicolas

Faida tra Zingari Sinti: ennesima sparatoria al Campo Nomadi di Mestre


Corriere della Sera
Sparano contro il campo nomadi
Corriere della Sera
Sparano contro il campo nomadi. Favaro, proiettili esplosi da un’auto a scopo intimidatorio contro i Sinti. VENEZIA – I Carabinieri di Mestre sono intervenuti oggi nel campo sinti di Favaro. Secondo quanto accertato, una vettura con a bordo alcune
Spari dopo una lite nel campo nomadi di Favaro: è la faida fra Il Gazzettino
Sparatoria al campo Sinti di Mestre: arrivano i carabinieriNuova Veneziatutte le notizie (3) »

Arrestato Re Diego, latitante e capo del campo nomadi di via Idrio – MilanoToday


MilanoToday

Arrestato Re Diego, latitante e capo del campo nomadi di via Idrio
MilanoToday
Braidic, 34enne italiano di etnia sinti, meglio noto tra i suoi come 'Re Diego' era il capo del campo nomadi di via Idro a Milano. L'uomo era ricercato dal 2010 per una pena di 8 anni e 5 mesi da scontare. A suo carico c'è un elenco lunghissimo di
Via Idro, arrestato il latitante boss del campo nomadiIl Giorno

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Lega Nord, ecco il "comitato anti-razzista": "Difendiamo gli italiani da … – La Repubblica


La Repubblica

Lega Nord, ecco il "comitato anti-razzista": "Difendiamo gli italiani da
La Repubblica
Obiettivo: opporsi alle iniquità perpetrate da questa amministrazione comunale – spiega il consigliere comunale del Carroccio Lucia Borgonzoni – che intende concedere “folli corsie preferenziali a sinti e rom nell'assegnazione di sussidi, alloggi e

Vendita auto on line Undici nomadi in arresto – Mediterranews


Mediterranews

Vendita auto on line Undici nomadi in arresto
Mediterranews
Undici i nomadi italiani, di etnia sinti, sono stati arrestati all'alba di questa mattina dalla polizia di Brescia. Effettuate perquisizioni in abitazioni e in campi nomadi a Brescia e in provincia, a Rezzato, Corte Franca e Desenzano del Garda. Il
Truffe e furti. Arrestati 11 nomadiDazebao
Sgominata banda di nomadi ladri di autoQui Brescia
Furti e truffe a Modena: sgominata banda di nomadiGazzetta di Modena
euronews –La Repubblica –Milano.OggiNotizie.it
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A giudizio la banda con il fiuto per l’oro – Giornale dell’Umbria


Giornale dell’Umbria

A giudizio la banda con il fiuto per l'oro
Giornale dell’Umbria
Nel mirino dei presunti ladri, nomadi italiani di etnia sinti, ville e abitazioni isolate, lasciate momentaneamente vuote dai proprietari, di notte e di pomeriggio. Dei professionisti che i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Città di

Venezia: ragazza bloccata in auto e massacrata a colpi di bastone da Zingari del Campo Nomadi comunale

Una delle villette a disposizione degli Zingari del campo nomadi di via del Granoturco

MESTRE – Un pestaggio in piena regola. Sotto gli occhi dei passanti. Intorno alle 18.20, a Favaro veneto, in via Altinia, con la loro auto hanno tagliato la strada a un’altra vettura con dentro una donna di 38 anni. Mazze da baseball e caschi, in mezzo alla strada, in cinque sono scesi e hanno cominciato a sfasciarle parabrezza e carrozzeria. Poi, l’hanno tirata fuori dall’abitacolo e l’hanno colpita selvaggiamente con le mazze provocandole lesioni su tutto il corpo e mandandola in ospedale.

Al momento la donna si trova in pronto soccorso. Motivo del pestaggio, con ogni probabilità, legato ad attriti tra diversi clan di famiglie nomadi. Gli agenti delle volanti veneziane, accorsi sul posto, non sono riusciti a bloccare l’auto degli aggressori ma pare che i responsabili siano già stati identificati, e gravitino intorno al campo sinti di via del Granturco.  Gli investigatori stanno lavorando per capire l’esatta dinamica dell’accaduto.

E pensare che gli antirazzisti – come sempre teste vuote – cianciavano di presunte diffamazioni dei giornali per quei poveri bravi ragazzi del Campo Nomadi di via del Granoturco:

Quei delinquenti del campo sinti. Quando i giornali infamano

Campo nomadi gestito e finanziato dal Comune di Venezia con i soldi delle tasse: http://noiza.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/sinti-in-manette-la-lega-allattacco.pdf e già al centro delle cronache per altre vicende criminali:

http://notizielocali.notiziaultima.com/veneto/mestre-abbattute-le-strutture-abusive-del-campo-sinti/2012/08/29

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/02/02/news/controlli-al-villaggio-sinti-sugli-intestatari-degli-affitti-1.6464619

Mantova: gli Zingari vogliono i soldi, e assediano la Provincia!

MANTOVA. Doveva essere la giornata della programmazione delle attività 2013 per favorire l’integrazione di sinti e rom, con il tavolo tra Provincia, Comune, piano di zona, Fondazione Cariplo, Fondazione Marcegaglia e Caritas. È finita in polemica, con la polizia a presidiare Palazzo di Bagno e la riunione saltata nel fastidio delle fondazioni e del braccio diocesano per la solidarietà. Un fastidio non certo trascurabile, perché è da lì che arriva il denaro per i progetti che hanno come obiettivo finale la chiusura del campo e il pieno inserimento dei nomadi nella società.

Ad alzare la tensione fino a far saltare la riunione è stata la manifestazione promossa dall’associazione Sucar Drom. Era stato il vicepresidente Carlo Berini alla vigilia a far filtrare agli invitati la decisione di portare in via Principe Amedeo decine di nomadi per protestare contro la Provincia, e in particolare l’assessore Elena Magri, colpevoli di «voler far saltare il protocollo firmato con gli altri enti impedendo la chiusura del campo nomadi».

Così alle 14.30 di ieri una cinquantina tra Sinti e Rom, con ampio ricorso ai bambini, è piombata a Palazzo di Bagno. Bandiere, fischietti e slogan sotto lo sguardo della polizia impegnata a filtrare gli ingressi e con la minaccia, comunicata alla stampa al mattino, di passare all’occupazione di palazzo di Bagno in caso di risposte insoddisfacenti. Pastacci e la Magri hanno ricevuto Berini e altri due rappresentanti, assicurando massima attenzione per il campo nomadi.

Senza peraltro convincere troppo lo storico mediatore culturale di sinti e rom: «Il presidente è stato chiaro, l’assessore un po’ meno. Siamo molto delusi. Ci si dimentica che sinti e rom sono persone vere, con bisogni reali, e noi lo vogliamo ricordare alla Magri e all’assessore comunale Roberto Irpo» ha commentato all’uscita Berini, che si è rifiutato di chiarire da dove nascesse il sospetto che la Provincia volesse sconfessare la sottoscrizione del protocollo.

Più esplicito invece un altro timore, cioè che il tavolo tra i firmatari del piano per i nomadi (120mila euro annui) possa decidere di sottrarre a Sucar Drom l’attività di mediazione culturale per affidarla ad altri professionisti del settore. L’ipotesi circola insieme all’insoddisfazione di più di un attore nei confronti del lavoro dell’associazione di Berini che, dunque, ha tentato la prova di forza. Sucar Drom non vale come mediatore per dialogare con sinti e rom? E allora eccoli qua i nomadi, ve li porto in piazza e sbrigatevela voi.

E’ un business. Queste associazioni a delinquere di stampo xenofilo vivono di contributi pubblici – le nostre tasse – e per questo sono così interessati ad immigrati e Zingari: sono la loro fonte di guadagno. Il signor Berini è quello delle casette abusive ai Sinti – piano bloccato dal consigliere De Marchi – e per lui gli Zingari sono squadracce da utilizzare per far valere il suo peso politico nell’accesso ai finanziamenti pubblici.

Una parola anche per la fondazione Cariplo: come si vede le Banche sono a favore dell’immigrazione, e Cariplo preferisce sperperare il denaro che le deriva dalla banca controllata in cose come questa, invece di aiutare chi partecipa al tessuto economico e sociale. Faceva lo stesso Mps.

Che in una situazione di crisi come l’attuale, si trovino 120mila euro per “mediare culturalmente” con gli Zingari, è un fatto scandaloso.