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Firenze: turisti razziati in pieno centro da gruppi di Rom

Firenze, 19 dic. – Ieri pomeriggio in via Por Santa Maria, in pieno centro storico, gli agenti della polizia hanno arrestato un uomo e una donna, rispettivamente di 60 e 28 anni, di etnia rom, ma di fatto domiciliati a Firenze, colti sul fatto di rubare un portafoglio ad una turista. La squadra volante aveva, infatti, ricevuto una nota di ricerca di un uomo ed una donna che poco prima avevano perpetrato un furto in un’abitazione.

Dalle descrizioni fornite dalla centrale operativa gli agenti hanno immediatamente notato i due in mezzo alla folla, mentre la donna coperta dall’uomo sfilava il portafogli dalla borsa di una turista. I due sono stati prontamente fermati e il portafoglio riconsegnato all’ignara proprietaria, una sessantottenne di Pontedera.

Dalla successiva perquisizione presso il domicilio della donna sono stati rinvenuti numerosi portafogli di varie forme e fatture, sotto il materasso del letto un sacchetto con diversi monili in oro ed undici orologi, all’interno di una borsa nell’armadio un ebook ed uno smartphone e due macchine fotografica, con foto di turisti e scorci di Firenze ed infine nell’armadio, due bustine contenenti 0,35 grammi di cocaina e 0,65 grammi di eroina nonchè 4 flacconi di metadone. Entrambi, con precedenti di polizia e condanne penali per reati diversi , sono stati altresì indagati per ricettazione, e verranno giudicati in direttissima.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1374899/Firenze–rubano-ad-una-turista-un-portafoglio–arrestati.html

Jesolo, comandante vigili scrive al prefetto: “Immigrati troppo violenti”. Situazione allarmante.

JESOLO agosto 2013 –  Extracomunitari troppo violenti, il comandante della polizia scrive al prefetto. Nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli interventi degli agenti, coordinati dal comandante Claudio Vanin. In un solo giorno sono arrivati a sequestrare fino a oltre ventimila pezzi, tra borse, orologi, indumenti e altro materiale contraffatto. Quest’anno, poi, la polizia locale ha intensificato molto la lotta alle vendite abusive sulla spiaggia e alla contraffazione, tanto che gli agenti sono arrivati quasi alle fonti di approvvigionamento, verso gli autobus dell’entroterra in cui salgono i venditori con i loro borsoni.

Negli autobus ci sono stati molti scontri. Per non parlare sulle spiagge, dove ormai i venditori non accettano più il sequestro della merce e reagiscono puntualmente. I momenti di tensione non sono mancati, e anche gli scontri. In già due occasioni ci sono stati agenti feriti e anche il comandante è stato aggredito fisicamente sull’arenile. Una situazione che potrebbe degenerare. Pare che alcune etnie rifiutino i controlli e i sequestri nel modo più assoluto. Si sono organizzati, uniti per affrontare gli agenti e respingerli. Spesso sono uomini corpulenti, determinati a difendere il territorio in una sorta di ribellione contro chi impedisce loro di lavorare. Ecco il perché di questa lettera al prefetto che vuole fare presente la difficile situazione in cui le forze di polizia sono costrette a lavorare al lido di Jesolo invaso dai venditori.

Una piaga che continua a perseguitare il litorale, ormai da un decennio in modo grave. I turisti chiedono tranquillità. È vero che molti si divertono ad acquistare borse e occhiali falsamente griffati, ma la maggior parte non vuole essere importunata sulla spiaggia da centinaia di venditori vanno su e giù tutto il giorno.

Nonostante i controlli, anche con gli steward della Federconsorzi, abbondano ancora i venditori abusivi, che spesso eleggono la passeggiata a mare, territorio quasi franco perché oltre le concessioni, a loro bancarella.

Di fronte gli hotel Carlton e palazzo Semiramis, nella zona tra piazza Milano e Torino, sono stati segnalate dai bagnanti almeno una quindicina di persone, tutti extracomunitari, senza contare le loro donne, intenti a esibire la merce. «Non si sa come facciano», protestano i bagnanti, «perché non vendono nulla, o quasi. La cosa che dà più fastidio è la loro arroganza e le persone hanno timore, soprattutto donne e bambini ,di passare vicino a loro. Nessuno che si occupi di sorverglianza fa nulla per cercare di mandarli via, anzi si fermano a scherzare e ridere assieme. Questa è la situazione e poi ci lamentiamo che il turismo e in crisi».

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/08/20/news/venditori-abusivi-violenti-e-pericolosi-lettera-al-prefetto-1.7609927

Schiumogeni e walkie tolkie: arrestata la gang delle ville, ecco chi … – GenovaToday

Schiumogeni e walkie tolkie: arrestata la gang delle ville, ecco chi
GenovaToday
Utilizzavano uno schiumogeno per mettere fuori uso i sistemi di allarme delle ville, poi usando un flessibile, tagliavano in due le casseforti portandosi via gioielli e orologi. In carcere la gang delle ville formata da Alfredo Botto, 42 anni, di

Immigrati assaltano villa: con fucili e pistole rapinano due famiglie

Caserta 14 mag 2012 – Ormai erano quasi arrivati a casa dopo aver messo a segno, nel cuore della notte, una rapina in una villetta familiare. Ma la loro fuga è stata interrotta dopo un rocambolesco inseguimento da parte dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale di Aversa. Inseguimento conclusosi in via San Lorenzo con l’auto dei fuggitivi finita contro un muretto di contenimento. E’ terminata in manette, con l’accusa di rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, la nottata di violenza di due albanesi, entrambi domiciliati in Casaluce.

I due immigrati sono stati intercettati a bordo di un auto, rapinata poco prima presso una villetta familiare di Alife, centro dell’alto Casertano, dove sotto la minaccia di un fucile e duna pistola si erano fatti consegnare dalle due famiglie presenti in casa oggetti in oro, denaro in contanti per 400 euro e vari orologi. Il bottino è stato recuperato dai militari.I due albanesi entrambi domiciliati a Casaluce sono stati intercettati dai carabinieri, allertati dalle centrali operative di Aversa e di Piedimonte Matese, a bordo dell’auto rapinata. I militari hanno intimato l’alt ma l’auto ha proseguito a folle velocità. Durante l’inseguimento il conducente ha tentato di speronare l’auto dei carabinieri. Il rocambolesco inseguimento si è concluso in via San Lorenzo.

http://www.ilmattino.it/caserta/caserta_albanesi_rapina_villa_alife/notizie/279420.shtml

Furti in appartamenti, fermate due ragazzine nomadi – Il Resto del Carlino


Il Resto del Carlino

Furti in appartamenti, fermate due ragazzine nomadi
Il Resto del Carlino
Addosso avevano vari oggetti in oro, tra monili e orologi, inoltre cacciaviti, forbici e schede magnetiche del tipo utilizzato per forzare le serrature. Si tratta di due ragazzine nomadi di origine serba bloccate ieri pomeriggio a Bologna dalla polizia
Fermate 13enne e 18enne incinta: sarebbero le autrici di furti in casaBolognaToday

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Nocera Umbra: presa la banda di “migranti” che rapinava le ville

Perugia, 09/04/2012 – Sono tutti giovanissimi, tra i 27 e i 25 anni, i cinque migranti albanesi che secondo i Carabinieri avrebbero partecipato alla rapina avvenuta a Nocera Umbra lo scorso 5 aprile ai danni di una povera anziana di 83 anni.La signora  era stata legata ad una sedia e minacciata con un coltello da cucina.

Boldrini: "gli immigrati sono risorse"

Come spiegato dai carabinieri dalla stazione provinciale di Perugia, l’indagine è partita grazie all’intuito e ad un po’ di fortuna di un carabiniere di Nocera che, notati spostamenti sospetti di una macchina non conosciuta, ha segnalato prontamente alla centrale, cercando poi di seguire gli spostamenti dei sospettati. A quel punto il militare ha notato che l’auto attendeva e caricava altri tre uomini provenienti dalla villa appena rapinata. Il carabiniere ha poi perso le traccie della Lancia Y ma dopo poche ore i carabinieri, grazie al numero di targa recuperato, sono riusciti a risalire ai primi sospettati, domiciliati a città della Pieve, i due 24enni H.F. e A.E. che il carabiniere ha riconosciuto essere i due pali nella macchina. Messi alle strette, i due giovani albanesi hanno fornito ai militari elementi importanti per arrivare ai complici e hanno ammesso la partecipazione parziale alla rapina. Grazie all’incrocio d’informazioni tra i vari comandi, i militari sono arrivati ai tre presunti rapinatori e predisposti i posti di blocco, i tre venivano fermati la sera stessa del 5 aprile in possesso di circa 3500 in contanti, numerosi grammi di oro e orologi preziosi, frutto di alcune rapine.

Tutti gli elementi poi raccolti dai carabinieri, inerenti ai cellulari e ad alcune ricevute ritrovate, hanno confermato il quadro accusatorio che si era subito manifestato a carico dei “migranti”. Per i tre albanesi  K.B. 24 anni, K.S. 28 anni e T.M. 26 anni sono scattate le manette e non si esclude che possano essere coinvolti e accusati di tante altre rapine in tutte le regioni d’Italia. 

Fonte: http://www.perugiatoday.it/cronaca/nocera-umbra-arrestata-banda-rapine-in-villa.html