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Magistratura folle: pesta uomo, sconto di pena perché ‘ha combattuto in Bosnia’

VICENZA. La guerra combattuta nei Balcani, negli anni drammatici del conflitto civile che lui ha vissuto in prima linea, hanno lasciato dei segni indelebili nella sua psiche. Per questo è sì in grado di intendere e di volere e di stare in giudizio, ma le sue capacità sono attenuate. Pertanto, è attenuata anche la pena: e il giudice gli ha inflitto 4 mesi, anzichè i 6 chiesti dalla procura (che pure aveva scelto una linea morbida), perchè gli ha concesso le attenuanti generiche.
La vicenda dell’immigrato serbo Bekim Bajramovski, 38 anni fra qualche giorno, residente a Valdagno in via Nazario Sauro, è quanto mai singolare. L’ha ricostruita in aula l’avv. Daniela Marchioro, che lo assisteva nel processo che si è celebrato davanti al giudice Barbara Maria Trenti. L’immigrato era stato arrestato a Valdagno il 22 dicembre del 2010: i carabinieri erano intervenuti per mettere pace tra inquilino e proprietario e avevano rimediato calci e pugni.

Se ne deduce che, visti i ‘traumi’, è un individuo pericoloso, quindi, a rigor di logica, dovrebbe essere rimandato in Bosnia. Invece potrà rimanere in Italia a pestare la gente perché è ‘traumatizzato’

Banda di immigrati razzia le case: auto si ribalta durante inseguimento

Un inseguimento dall’uscita autostradale di Sicignano degli Alburni fino ad Angri. Protagonisti quattro malviventi di nazionalità serba, dopo aver evitato il blocco degli agenti, si sono dati alla fuga, e sono stati inseguiti da alcune pattuglie della Polizia Stradale di Battipaglia, che erano già sulle loro tracce da diverso tempo.

La fuga si è conclusa con il ribaltamento dell’auto dei malviventi, una Lancia Libra, all’altezza della barriera di Nocera, dopo 90 chilometri a folle velocità.

Tre di loro sono riusciti a scappare, un altro è stato estratto dal lato guida, e ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Umberto I di Nocera. Come detto, erano sotto osservazione dalla questura di Salerno.

E, stando alle indagini, ancora in corso e condotte dai vicequestori di Salerno, Claudio De Salvo e Giovanni Amodio, la banda avrebbe operato più volte nella zona del Cilento, lagonegrese e altri paesi confinanti con la Basilicata. Come Vietri di Potenza.

Infatti, quasi certamente, in base alle denunce fatte dai Vietresi e dagli elementi raccolti, i quattro sono gli stessi che, domenica scorsa, sono riusciti ad entrare in ben tre abitazioni nel cuore di Vietri di Potenza, in Via Santa Caterina. Nel tardo pomeriggio. Dopo averle svaligiate, si sono dati alla fuga, indisturbati nonostante l’arrivo dei Carabinieri di Vietri e di una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile.

Domenica sera a Vietri per loro il bottino ha riguardato in particolare tanto oro (bracciali, anelli e catenine). La loro base è un campo nomadi di Secondigliano, a Napoli. Dopo i colpi effettuati a Vietri, mercoledì sera da Secondigliano sono ripartiti, alla ricerca di nuovi colpi da effettuare. Ma, al ritorno (non si sa ancora dove hanno operato mercoledì) i topi d’appartamento, all’uscita di Sicignano, hanno trovato gli agenti della Questura ad attenderli.

Da qui è scaturito l’inseguimento. Un violento impatto contro il guard rail: nonostante ciò, tre sono riusciti ad uscire velocemente dall’auto e a scappare. Mentre il quarto alla guida è stato estratto dall’auto dagli agenti, che hanno chiamato i soccorsi: ora si trova piantonato in ospedale.

Il capo della squadra mobile di Salerno, De Salvo, contattato ieri, ha dichiarato che ci sono ancora indagini in corso e che molti indizi confermerebbero che la squadra di malviventi sarebbe la stessa che ha operato a Vietri di Potenza.

Resta il fatto che si tratta comunque di elementi molto pericolosi, violenti, e veri professionisti: basti pensare che a Vietri sono riusciti ad entrare in alcune abitazioni scalando un muro di diversi metri, entrando in casa, senza lasciare tracce, se non alcuni guanti in lattice, poi sequestrati. Non si esclude che si tratti di una squadra che ha operato in altri paesi lucani.

Ad operare, a Vietri di Potenza, erano in tre. Il quarto era in auto ad attenderli, in una zona vicina, in paese. Lo stesso ora piantonato all’ospedale di Nocera, rimasto gravemente ferito. Nell’auto gli agenti hanno rinvenuto un sacco pieno di oggetti in oro, orologi, alcuni telefonini e libretti postali, per un valore di alcune decine di migliaia di euro.

http://www.ilquotidianoweb.it/news/potenza/720693/Topi-d-appartamento-in-fuga-in.html

Nigeriano a caccia di italiani, insegue e picchia passanti

PADOVA 10 settembre 2013 –  Preso a schiaffi da un nigeriano senza motivo, nella stazione della sua città, al termine della giornata di lavoro. Aggredito per strada da un folle in preda ai fumi dell’alcol. Giuseppe Palermo, 46 anni, psicologo residente al Portello, non dimenticherà facilmente ciò che è successo domenica sera poco dopo le 22. «Per tutta la notte non ho dormito al pensiero di ciò che è successo. Ho pensato a Milano, alle persone uccise a picconate. Poteva accadere anche a me, nella mia città».

Lo psicologo lavora all’Usl 6 di Vicenza. Domenica, finito il turno, è salito in treno ed è tornato a Padova. «Stavo attraversando le strisce pedonali dopo essermi lasciato alle spalle piazzale Stazione, quando mi sono trovato davanti quel balordo nigeriano» racconta Giuseppe Palermo, «senza dire nulla mi ha sferrato due sberle, destro e sinistro. Non contento cercava ancora di venirmi addosso, urlando come un pazzo. Io sono scappato in direzione della stazione e ho telefonato al 113. Lui continuava a seguirmi, durante il tragitto ha incontrato altre tre o quattro persone e ha picchiato anche loro. Quando si è reso conto che avevo il telefono in mano ha tentato di scappare ma a quel punto è arrivata la volante della polizia. I poliziotti sono riusciti a placcarlo a terra».

Gli agenti della squadra Volante, coordinati dal commissario capo Valeria Pace, hanno fermato l’africano scoprendo che si tratta di un ragazzo nigeriano di 25 anni. Era palesemente ubriaco. I poliziotti l’hanno identificato e accompagnato in ospedale per gli accertamenti psichici. È stato denunciato a piede libero. «Sono ancora sotto choc» rivela Palermo, «quel ragazzo poteva avere in mano qualsiasi cosa: un coltello, un bastone, una pistola. Poteva accadere ciò che è successo a Milano. Sono tornato a casa con questo incubo e non ho chiuso occhio tutta la notte. Mi sono sentito impotente, in balìa di una furia». Dopo una simile esperienza non poteva mancare una valutazione complessiva sulla situazione in stazione ferroviaria. «Andavo per la mia strada come faccio tutte le sere ed è vergognoso ciò che è successo. Non me la prendo con nessuno e non me la sento di dare colpe a nessuno ma non è normale che una persona venga aggredita per strada in quel modo, senza alcun motivo. Non in una città come Padova».

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/09/10/news/presi-a-schiaffi-per-strada-senza-motivo-1.7719672

Vuole entrare in casa dell’ex per controllarla. Batte sui muri e rompe … – RiminiToday


RiminiToday

Vuole entrare in casa dell'ex per controllarla. Batte sui muri e rompe
RiminiToday
La loro storia d'amore era finita nel 2010 ma, folle di gelosia, un albanese 30enne non aveva accettato la decisione della ex di lasciarlo al punto che, alle 4.30 di martedì, si è presentato a casa della donna per controllare se quest'ultima fosse con
Furioso fuori dalla casa della ex, prova a forzare la finestra per entrareRomagna Noi

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Kabobo a Torino: Moldavo uccide 24enne e e ferisce altri due

Pirata della strada moldavo ubriaco investe tre persone con una Bmw e ne uccide una

INTEGRAZIONE – Follia a Torino: il moldavo guidava come un folle e ha investito i pedoni. La polizia ha salvato il pirata della strada dal linciaggio di chi ha assistito alla scena.

Aveva solo 24 anni il ragazzo che è morto ieri notte a Torino, investito da un pirata della strada. Colpito dalla vettura di un moldavo ubriaco al volante, il ragazzo è morto sul posto. Ma il pirata della strada ha rischiato di fare altre vittime, guidando la sua Bmw come un folle mentre una folla di persone rientrava da un concerto.

Il moldavo ha infatti investito altre due persone, che però non sarebbero in pericolo di vita. Quando la polizia ha fermato il pirata della strada straniero, ha faticato non poco per allontanare i testimoni che hanno assistito alla tragica corsa dell’auto di grossa cilindrata: molte persone infatti volevano linciare l’omicida di un innocente.

http://www.mattinonline.ch/pirata-della-strada-moldavo-ubriaco-investe-tre-persone-con-una-bmw-e-ne-uccide-una/

Zingaro lancia sassi di un chilo dal cavalcavia: strage sfiorata

Roma 25 giugno 2013 – Un chilo di peso e dieci centimetri di diametro, abbastanza per uccidere. Per questo un 29enne romeno è stato arrestato ieri dai carabinieri di San Cesareo. Il senza fissa dimora dovrà rispondere delle accuse di “tentato omicidio e attentato alla sicurezza dei trasporti”. L’uomo, ieri pomeriggio, è stato sorpreso dai Carabinieri in località “Campo Gillaro” di San Cesareo  mentre era intento a lanciare dei “sampietrini” da un cavalcavia che sovrasta il tratto autostradale della diramazione Roma sud dell’A1, tra gli svincoli di San Cesareo e Monte Porzio Catone.

E’ stata provvidenziale una  segnalazione giunta verso le 13.00 al numero di pronto intervento 112 con la quale veniva indicata la presenza del “cecchino”. Una pattuglia della locale Stazione, in servizio perlustrativo,  ha raggiunto rapidamente il cavalcavia riuscendo a bloccare il cittadino romeno mentre stava scagliando l’ennesima pietra. Sul posto, accanto all’uomo, i militari hanno rinvenuto quattro pietre, recuperandone altre due al margine della corsia di marcia della sottostante autostrada.

Il folle gesto del romeno, che non  ha fornito alcuna motivazione a questo episodio,  non ha fortunatamente provocato danni a cose e persone in quanto a quell’ora il traffico sull’A1 in direzione sud non era particolarmente intenso, ma si è evitata una strage considerato che le pietre avevano  un peso di circa un chilogrammo ed  un diametro di oltre 10 centimetri. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Rebibbia.

http://www.romatoday.it/cronaca/sassi-a1-san-cesareo.html

 

Marocchino rinchiude 16enne in garage e la picchia: lo aveva “criticato”

Chiude la fidanzata 16enne in garage e la picchia: ventenne
Il Gazzettino
TRENTO – Non gli erano piaciuti i commenti ironici della sua fidanzata e di un’amica di lei sul fatto che fosse disordinato, tanto da far scattare in lui una violenza folle, aiutata anche dall’alcol: così un ragazzo di 20 anni, originario del Marocco
Trento, chiude in garage la fidanzata 16enne e la picchia: condannatoAdnkronos/IGN

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Immigrati assaltano villa: con fucili e pistole rapinano due famiglie

Caserta 14 mag 2012 – Ormai erano quasi arrivati a casa dopo aver messo a segno, nel cuore della notte, una rapina in una villetta familiare. Ma la loro fuga è stata interrotta dopo un rocambolesco inseguimento da parte dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale di Aversa. Inseguimento conclusosi in via San Lorenzo con l’auto dei fuggitivi finita contro un muretto di contenimento. E’ terminata in manette, con l’accusa di rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, la nottata di violenza di due albanesi, entrambi domiciliati in Casaluce.

I due immigrati sono stati intercettati a bordo di un auto, rapinata poco prima presso una villetta familiare di Alife, centro dell’alto Casertano, dove sotto la minaccia di un fucile e duna pistola si erano fatti consegnare dalle due famiglie presenti in casa oggetti in oro, denaro in contanti per 400 euro e vari orologi. Il bottino è stato recuperato dai militari.I due albanesi entrambi domiciliati a Casaluce sono stati intercettati dai carabinieri, allertati dalle centrali operative di Aversa e di Piedimonte Matese, a bordo dell’auto rapinata. I militari hanno intimato l’alt ma l’auto ha proseguito a folle velocità. Durante l’inseguimento il conducente ha tentato di speronare l’auto dei carabinieri. Il rocambolesco inseguimento si è concluso in via San Lorenzo.

http://www.ilmattino.it/caserta/caserta_albanesi_rapina_villa_alife/notizie/279420.shtml

Follia davanti alla scuola: albanese arrestato per tentata rapina – Bergamosera


Bergamosera

Follia davanti alla scuola: albanese arrestato per tentata rapina
Bergamosera
SERIATE — E' passato a velocità folle davanti a una scuola, poco prima dell'uscita degli studenti. Si è schiantato contro un muro e poco dopo ha tentato una rapina. E' la giornata brava di un trentenne che è stato individuato dai carabinieri e
A 120 all'ora davanti a scuola Arrestato per una tentata rapinaL’Eco di Bergamo

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Rumeni arrestati per furto rame

Venti chilometri di inseguimento, un cancello sfasciato,ben 4 comuni attraversati a folle velocità e un finale un po’ ridicolo e un po’ pericoloso: l’auto dei banditi giù da un piccolo dirupo di pochi metri. E tutto questo per due sacchi di rame trafugato a Castel Ritaldi.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/giano-umbria-furto-rame-inseguimento-arrestati-romeni.html